
il contenuto dei miei sogni ricorrenti non avrebbe la funzione di risolvere dei problemi emotivi irrisolti o di soddisfare un desiderio, ma piuttosto servirebbero a mettere in scena ogni possibile alternativa di un evento doloroso, permettendomi così di affrontarlo, allontanando così il rischio di farmi trovare impreparato nel caso che le mie donne dovessero realmente tornare.
Questo sogno, in inglese, quindi, servirebbe a fortificarmi e a proteggermi dal rischio di una “ricaduta” all’interno di dinamiche che probabilmente mi hanno fatto male, e che non vorreiassolutamente rivivere mai più.´Sogna perché' nel sonno puoi trovare quello che il giorno non ti può dare ’.Jim Morrison
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I woke up this morning from a dream that she and I were lying on a Pacific Coast beach together.
She was talking to her mother on the phone and pretending she was alone while I buried my face in her shoulder and dozed off.
I could almost smell her skin and feel the warmth of her body against mine until I woke up and she was not there beside me. Her absence served as a painful and palpable reminder that she was gone.
In a few hours, I’ll wake up, shower, make coffee, and go for a walk knowing that when I get home I won’t be opening a bottle of champagne and telling her how it went. Instead, I’ll be eating cereal by myself while feeling the full weight of the reality that the only person I want to tell about my days is the only person I can’t talk to.
( Il sogno lo riporto in inglese, perché l’ho sognato in questa lingua).
Oggi aspetto qualcosa in silenzio, seduto sulla deserta spiaggia con i grigi capelli al vento e la malinconia di chi aspetta il ritorno di qualcosa che la Terra calabra ha perduto.
Nei pomeriggi, quando soffia il fresco maestrale e le onde si infrangono sui due scogli, chiunque, si ritrovi a passeggiare sul lungomare, riesce a udire, con un piccolo sforzo, il pianto delle donne calabresi che si confonde nel leggero rumore del mare di Ulisse che scongiura il tempo che passa per qualcosa che, forse, non tornerà più.
Quando capirò che gli esseri umani necessitano essere al servizio della gioia di tutti, allora tutti i meridionali come me saranno la più felice di tutte le procreazioni, perché avranno in mano dei mezzi che mai l'umanità ha avuto per impegnarsi a liberare i poveri dalla miseria, come auspicava lo straordinario scrittore algerino Albert Camus: "Non può esserci pace, libertà e giustizia possibile quando il denaro è ancora re. "
Qualcosa si è consumato, si è rotto ed è privo di forza. In particolare, i calabresi di oggi vivono le conseguenze di una trasformazione rapida della società dovuta alla modernizzazione del secolo scorso, dall’inflazione di informazione attraverso codici che non sono più quelli dello scrivere e del leggere ma privilegiano l’immagine come medium e da una visione del sapere basata sul connubio tra scienza ed economia.
Tornando a guardare il grande Mare, ricordo Uma, il nero labrador di Lorenza che appagata nuotava nei pressi degli scogli d’Isca. Tagliava l'aria con la coda perché in lei era assente ogni sospetto e sapeva che non c’era nessuno che voleva pigliarla per quella parte indifesa. A volte, però, veniva assalita da un dubbio: forse qualcuno non le voleva bene. Ma era solo un attimo, anche se sembrava una eternità, il dubbio veniva domato dalla sua coda che ululava al vento: “Adoro questo mare antico e questa gente”.
Gigino A Pellegrini
Alcuni secoli fa quando ancora l’Italia non era libera e indipendente e Napoli era sotto la dominazione spagnola, un pescivendolo di nome Tommaso Aniello, meglio conosciuto come Masaniello, fu protagonista della vasta rivolta popolare. La popolazione insorse perché non ne poteva più delle esose gabelle imposte dal governo. Le classi più umili erano davvero esasperate per le tasse imposte dagli spagnoli sugli alimenti di necessario consumo, specialmente sulla frutta. Masaniello, però, fu poi ucciso non solo per volere del Viceré ma anche per volere di alcuni capi popolari, perché il potere gli diede alla testa facendogli adottare comportamenti assurdi e violenti. Incominciò a frequentare la corte, abbandonò i suoi vestiti da pescatore, fu coperto di onori da parte dei nobili, mutò il suo comportamento, da pescivendolo a sovrano. Ma perché ho ricordato Masaniello? Perché assomiglia tanto ad un alto personaggio dell’Italia di oggi, a Giuseppe Conte, che sconosciuto da tutti, da semplice Professore Universitario, è diventato all’improvviso senza alcun merito e senza competenze politico amministrative Presidente del Consiglio. Ora, dopo la cacciata da Palazzo Chigi, è diventato il vero leader dell’opposizione e come Masaniello cerca di catalizzare il malcontento popolare per la presunta eliminazione del reddito di cittadinanza da parte del Governo appena insediato. E’sceso in piazza a Scampia, il quartiere napoletano dove c’è il più alto tasso di fruitori del reddito e dove nelle ultime elezioni politiche il suo Movimento 5 Stelle ha ottenuto una marea di voti, aizzando la folla osannante invitandola a protestare e a marciare su Roma prima di Natale. Il reddito non si tocca, guai a chi osa toccarlo. E’ un grande sogno, perciò il mantenimento dell’assegno con le regole attuali dovrà continuare, vita natural durante, perché senza di esso la gente morirebbe di fame. E’ sceso Conte in Piazza per fermare la piazza? No, è sceso in piazza perché vorrebbe ritornare a Palazzo Chigi con Salvini, con Letta, con Calenda, non importa. Uno vale l’altro. E come scrisse Dante:-Non c’è maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria-. Non lo so che fine farà Conte.Verrà abbandonato dai suoi seguaci come fecero con Masaniello? So però che un ex Premier che scende in piazza abbandonando giacca, cravatta e pochette indossando una dolcevita nera non è uno scherzo o un semplice gioco, ma un pericolo per la democrazia perché soffia sul fuoco della rivolta contro le istituzioni.