BANNER-ALTO2
A+ A A-

LampioniContattando l’800909470 tutti gli utenti potranno segnalare problemi legati all’impianto comunale

CROSIA (Cs) – Venerdì, 26 Agosto 2022 – Efficientamento energetico, sicurezza e comfort urbano: attivato un numero verde per tutte le segnalazioni e richieste d’intervento che interessano la pubblica illuminazione. Grazie all’attivazione di questa linea speciale e gratuita, gli utenti potranno in tempo reale chiedere l’intervento dell’azienda appaltatrice del servizio di illuminazione pubblica per la sostituzione delle lampade o il potenziamento delle stesse.

È quanto fa sapere il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Arch. Luigi Lepera, annunciando il nuovo servizio attivato dalla società concessionaria Crosia Smart City e previsto dal capitolato d’appalto per la gestione dell’illuminazione pubblica.

Ogni utente potrà contattare autonomamente il numero di telefono 800 909 470, attivo h24, per la segnalazione di lampade spente e/o problemi legati alla pubblica illuminazione (pali pericolanti - cavi ecc ecc).

Tale servizio consentirà di avere un contatto diretto con il gestore della linea senza alcun filtro con gli uffici comunali che, a loro volta, monitoreranno l’impianto dell’illuminazione pubblica per verificare il regolare rispetto delle procedure d’appalto. Inoltre, grazie al contatto con il numero verde i cittadini residenti del Comune di Crosia potranno aprire un ticket di servizio con l’azienda e seguire la pratica attraverso gli uffici di Crosia Smart City.

©Ufficio stampa e comunicazione istituzio

Leggi tutto... 0

gigginoStavo pericolosamente riflettendo su tutte le denunce, fatte nei mesi precedenti alle ultime elezioni, riguardanti gli esempi di mala amministrazione. Fermarsi e pensarci ha un suo significatoe consiste, secondo me, nel fatto che esse vanno nel senso della moralità popolare: per la collettività penso che sia alquanto inammissibile che dei dirigenti amministrativi, quali essi erano, incluso chi li sosteneva, fossero privi di moralità.

Questo perché la collettività è sempre stata portata a credere veramente che essi agivano in suo nome, dato che a loro veniva affidato, attraverso il voto liberal-democratico, i pieni poteri amministrativi.

Quindi, la stessa collettività pensava che essi rappresentassero legittimamente i loro elettori. Se questi risultavano essere dei disonesti emergeva una bella contraddizione tra moralità e legittimità. Due elementi, questi, che infatti dovrebbero essere indivisibili.

Coro: Chi è colui che la rupe/ profetica di Delfi

disse avere compiuto delitti indicibili fra tutti/ con mani sanguinarie?

E’ tempo per lui di muovere,/ fuggendo, piede più gagliardo

che i destrieri veloci come procella./ Armato contro lui si scaglia

con fuoco e con fulmine il figlio di Zeus,/ e terribili insieme seguono/ i fati infallibili.

Il problema è che la collettività lavoratrice non riesce a vedere il proprio ruolo di “creatore” di movimento delle masse, di una rivolta necessaria. Probabilmente manca la capacità di ragionare, di analizzare le varie problematiche sociali e di arrivare ad una fusione di rivolte d’origine diversa in quanto vi sono variegate classi sociali che subiscono diverse forme di oppressione.

E’ evidente che ogni oppressione provoca inevitabilmente una resistenza, una ribellione, stimola cioè la creazione di un certo numero di valori. Il ruolo di una parte della collettività, cosciente della insoddisfazione generale e dal modo di gestire il potere in maniera cosiddetto“democratico”, deve essere quello di produrre un “linguaggio comune” comprensibile a tutti i componenti delle varie classi, in quanto tutte subiscono, anche se in misura diversa, questa o quella oppressione e abuso.

Oggi, dopo un po’ di acqua passata sotto i ponti, i vecchi capetti, di questa cittadina del Sud, non godono più della fama di un tempo, e sono guardati con qualche sospetto da una bella fetta di cittadinanza, che li ritengono – in parte anche a “ragione” – esageratamente truffaldini e privi di etica.

Ciononostante, rimane senza ombra di dubbio un passo fondamentale, dopo le ultime elezioni comunali, proporre tutta una serie di riflessioni che, negli ultimi decenni, dopo la fine della politica, stavano attraversando il Meridione, e per una volta non più solo a livello accademico, ma anche del sentire comune di tutta la “società” , se così possiamo chiamarla, degli pseudo-intellettuali di provincia e non solo.

Ho il terrore di venire a contatto con essi proprio come se fossero bestie feroci. Solo ora ne ho piena coscienza, a cominciare nel ricordare più adeguatamente ciò che ho provato l’altro giorno, quando tenevo in mano un ciottolo da spiaggia. Era una specie di nausea dolciastra, ciò che aggrediva le mie narici e proveniva da un profondo solco nel terreno bagnato dall’Ulisse!

Gigino A Pellegrini & G elTarik

Leggi tutto... 0

amantea gariAd Amantea, in Calabria, vi è una strada, lunga 700 metri, che porta un nome pieno di insidie, scomodo e in qualche misura ingannatore: Giuseppe Garibaldi. Il tanto celebrato eroe dei due mondi - che però non riuscì a diventare eroe-unificatore del Su e del nord di una penisola chiamata Italia - chiese a migliaia di cittadini del meridione di donare per quella causa il loro bene più prezioso: la vita! Una vita che veniva vissuta lavorando la terra o remando e pescando sul e nel mare di Ulisse.

A distanza di quasi un secolo e mezzo gli abitanti di questa scomoda via - che va dalle Scuole Elementari “Manzoni”, passando sotto un tunnel delle Ferrovie dello Stato senza luce, per sfociare sul lungomare dove lunghi raggi di sole all’imbrunire fendono il mare di Ulisse e finiscono su un fedele inginocchiato davanti alla statua di Santo Pio nei pressi della storica Rotonda - sono chiamati a pagare un prezzo altissimo per il semplice fatto di abitare in quella Via.

Un prezzo che in qualche maniera viene addebitato all’atto di quel Giuseppe che consegnò ad un Re Savoiardo, in quel di Teano, la terra ancora calda di sangue fumante di meridionali che ebbero fiducia in lui e ai suoi ingannevoli ideali repubblicani.

In questi giorni si “celebra” l’anniversario di una grande sceneggiata: la ‘presa di Palermo’ da parte di Garibaldi e dei mille. Gli “scrittori salariati” l’hanno descritta come una battaglia in cui l’eroe dei due mondi e il suo scalcagnato esercito di mercenari, massoni e mafiosi “si coprirono di gloria”. Tutte balle. La verità è che i garibaldini ‘vinsero’ con la corruzione, grazie al tradimento del generale borbonico Ferdinando Lanza. Pensate: 20 mila soldati super equipaggiati che si arresero a un pugno di straccioni…

Ogni singolo centimetro di questi 600 metri di “asfalto” nasconde una minacciosa trappola: voraci ratti di fogna, vampiri camuffati da zanzare, acqua che sgorga dalle sue viscere che all’ignaro sconosciuto potrebbe apparire come petrolio greggio invece di acqua inquinata e putrefatta col suo odore rancido e nauseabondo che penetra nelle narici e negli intimi indumenti.

Atti di vera prepotenza, angherie e insulti , che i circa 500 abitanti di questa “strada” hanno sempre subito fino ad oggi. E venivano elargiti di volta in volta dall’ Amministrazione comunale di turno.

Auspico a tutti noi che l’Amministrazione attuale, rompa la tradizione, e smettere di guardare con disprezzo gli abitanti della via di quel Giuseppe Garibaldi che tanto nocumento arrecò al Sud.

I notabili, per dirla alla Gaetano Salvemini, hanno da sempre elargito promesse verbali ai dannati. Promesse verbali destinate a rimanere tali fino alle ultime elezioni.

Credo che per i Dannati di Via Garibaldi e per la nuova Amministrazione comunale, sia arrivato il momento di dire basta a tutto questo!

Basta con lo schifo che fuoriesce dai tombini!

Basta con l’asfalto dissestato!

Basta con le promesse!

Gli abitanti dell’innominabile Strada vorrebbero che tutto questo cessasse, rinominando la loro strada col nome del grande filosofo arabo Averroè, anche perché un bel numero di vie della città riportano nomi savoiardi fuori contesto e nessuna in onore a quei nostri cugini venuti dall’altra sponda del Mediterraneo e che resero, per parecchi anni, Amantea un “Emirato”.

Gigino Adriano Pellegrini- G elTarik

Leggi tutto... 0
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy