
Il 25 settembre l’Italia ha votato. Non ha vinto ma ha stravinto Giorgia Meloni del partito dei Fratelli d’Italia. Lunedì, dopo lo spoglio elettorale, gli istituti di ricerca hanno incominciato ad esaminare i flussi elettorali. La Meloni ha vinto ovunque, al Nord, al Centro e al Sud, ed è stata votata dai giovani e meno giovani, dagli uomini e dalle donne, dagli elettori residenti in città e nei piccoli paesi, dai ricchi e dai poveri. Una influencer di nome Giulia Torelli conosciuta dal Web con il nome di Rockandflocc ha così commentato il voto:- La Meloni ha vinto perché è stata votata dai vecchi- Ma anche se fosse vero cosa ci sarebbe di strano? I vecchi non sono cittadini con gli stessi diritti degli altri? Non pagano le tasse? E allora! Niente, non hanno diritto al voto, lo dice questo personaggio così famoso, così importante, che ha fatto una grande scoperta: la pennicillina. E’ stata insignita del Premio Nobel per la Letteratura. Ha scritto libri famosi. Forse e senza forse non ne ha letto neppure uno. I vecchi non devono votare, punto. Questi vecchi, per lei, hanno esercitato il loro diritto al voto diverse volte nella vita. Ora basta. Ma la Costituzione Italiana, quella che quando conviene è la più bella del mondo, dice tutt’altro:- All’Art. 48. Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età-. Ma la signorina conosce il significato della parola tutti? Vada in una scuola elementare, lì troverà qualche maestra disponibile e le dirà che tutti coi sostantivi plurali indica la totalità delle persone o cose. Ma lei, evidentemente non solo ignora la Costituzione, il significato della parola tutti e non solo. I vecchi non dovranno più votare, perché sono vecchi, rimbambiti, rincoglioniti, non sanno niente, non hanno idee, guardano soltanto il telegiornale dovranno stare a casa fermi, immobili. Se poi esercitano come gli altri italiani il loro diritto al voto, ecco succedono queste cose:- Votano Fratelli d’Italia e fanno vincere la Meloni e la destra. Evidentemente la signorina come del resto tanti radical shick non ha digerito la vittoria così schiacciante del centro destra. Il pruno gli è rimasto nel gozzo. La Torelli ha suscitato un putiferio. Ma chi è costei? Cosa fa nella vita? Ma come si è permessa nel dire certe cose! Io che 89 anni sono vecchio? Sono anziano, certo. Ma non sono ancora rimbambito e rincoglionito. Non solo guardo i telegiornali, ma leggo i giornali, leggo continuamente libri, scrivo articoli sui giornali, pubblico storie e racconti, faccio lunghe camminate, vado in bicicletta, guido l’automobile, vado in gita con gli amici, visito città e paesi, taglio l’erba nel giardino, puto e zappo gli alberelli da frutta. Dovrò restare chiuso in casa solo perché lo ha detto una influencer? Lo dice una che forse non sa nulla della vita. Venga a casa mia in qualsiasi ora del giorno e della notte e le racconterò la mia vita e tutte le mie peripezie ed esperienze fatte nelle scuole, in guerra, nei paesi vicini e lontani, in Korea e negli U.S.A. Ho conosciuto e votato Kennedy. Ho conosciuto e lavorato accanto a Von Brown, l’inventore dei missili V1 e V2. C’è anche una poltrona comodissima per la signorina e vedremo se lei poi sa più di me che sono vecchio di politica, di storia, di geografia, di fatti e avvenimenti, di cronaca, e anche di gossip, perché no?
Acclamato a gran voce Matteo Salvini nel Consiglio Federale di ieri a Milano e congratulazioni alla Calabria per essere riuscita ad aumentare la percentuale dei consensi con la elezione dei deputati Simona Loizzo, Domenico Furgiuele e della senatrice Tilde Minasi. Si è infatti passati da un parlamentare e tre, pur essendosi i seggi ridotti del 30%. Un lavoro di squadra che ha premiato il movimento e che ha dimostrato di come sia importante l’armonia e il lavoro d’insieme. Un Consiglio Federale importante sia per l’analisi del voto e sia per l’evidente e sentito consenso ricevuto dal segretario federale che dovrà ora portare avanti l’impegno per la formazione di un forte governo di centrodestra. Finalmente -è stato il commento di tutti- un governo eletto dal popolo che potrà affrontare i tanti problemi esistenti e dare un momento di sostegno ai tanti cittadini ed aziende in evidente difficoltà. La linea della Lega è chiara e cercherà di concretizzare il programma approvato e, in particolare, si dovranno definire i problemi del costo dell’energia, della rivisitazione della legge Fornero, delle cartelle esattoriali, della flat tax, della pace fiscale, dellasburocratizzazione della p.a., ecc. Un momento di rilevante importanza per l’Italia, ma anche per la Calabria che potrà, finalmente, cercare di concretizzare i tanti progetti ed aver un sostegno diretto da parte del prossimo governo, nel quale è stato chiesta una presenza diretta.
Lì, 28.09.2022.
Commissario regionale Lega Calabria
Giacomo Francesco Saccomanno
Ieri 25 settembre si è votato in Italia per eleggere il nuovo Parlamento Italiano. Per la prima volta tutti i politici, i commentatori politici, gli opinionisti hanno ammesso che a vincere le elezioni è stato il centro destra trainato dalla eccezionale performance del partito di Giorgia Meloni che è risultato il partito più votato. Era nell’aria. Lo avevo previsto. Lo avevo finanche scritto in un mio articolo pubblicato una settimana fa che avrebbe vinto Giorgia Meloni e che in Italia avremmo avuto per la prima volta una donna giovane Primo Ministro. L’On Serracchiani, capogruppo del Pd alla Camera, pur riconoscendo la vittoria del centro destra ha fatto alcuni distinguo. Era triste. molto triste quando è apparsa in televisione per commentare il risultato scaturito dalle urne. Per lei, però, la destra è maggioranza in Parlamento, ma non nel Paese. On. Serracchiani cosa dici? Una coalizione che piglia il 45% dei voti e il 55% dei parlamentari è minoranza nel Paese? Svegliati! Non essere arrogante. Anche per Letta è un giorno triste non per il suo partito che è stato sonoramente sconfitto e che ci vorranno parecchi anni per riprendersi ma per l’Italia. Secondo lui, ora che ha stravinto la Meloni, ci aspettano giorni duri e invece di fare mea culpa addossa agli altri la sonora debacle del Pd. E’colpa di Conte se la Meloni va al Governo perché ha fatto cadere il Governo Draghi. Sono tante le sorprese che emergono dalle urne elettorali. Tanti big che abbiamo visto ogni sera nei vari talkshow non sono riusciti a ritrovare una poltrona nel prossimo schieramento parlamentare. Ma per essere sicuri bisogna aspettare forse domani o dopodomani i risultai dei Collegi plurinominali per avere contezza dei seggi assegnati a ciascun partito politico. Per il momento non risultano eletti: Cirinnà, Fiano, Carfagna, Civati, Di Maio, Marcucci, Sgarbi, Cottarelli. Di Maio sonoramente sconfitto nel suo Collegio di Napoli-Fuorigrotta. Il suo partitino fondato dopo la scissione dal Movimento 5 Stelle non ha superato neppure la soglia dello sbarramento del 3%. Le scissioni non pagano. Evidentemente Alfano e Fini non hanno insegnato nulla. Nel nostro Collegio di Cosenza il rampollo della famiglia Gentile, Andrea, è stato superato per pochi voti dalla candidata del Movimento 5 Stelle Laura Orrico. Il movimento 5 Stelle tiene, è risultato il terzo partito italiano, grazie ai voti nell’Italia meridionale e al reddito di cittadinanza. Al di sotto le previsioni Calenda e Renzi. Il terzo polo è stato un fallimento. L’obiettivo di raggiungere il 10% è fallito. Calenda addirittura è andato KO nel suo collegio di Roma. E’ rimasto a bocca asciutta, si è sgonfiato e come la rana dello stagno che voleva diventare grande e grossa come la mucca è scoppiato. Voleva annientare Forza Italia e voleva essere l’ago della bilancia nella formazione del nuovo Governo. Non c’è riuscito. Gli italiani non hanno dato retta ad un voltagabbana, ad un radical shick dei Parioli.
La Lega, praticamente scomparsa nel Sud Italia. Nel mio paese dove alcuni anni fa aveva preso centinaia di voti e che San Pietro in Amantea era risultato il paese leghista calabrese più votato, in questa tornata elettorale ha preso a malapena 7 voti. Stamattina io mi sono svegliato in ottima forma, calmo, sereno. Molti Deputati e senatori sconfitti si sono svegliati sicuramente incazzati. I trombati dalle urne hanno sicuramente incominciato a fare le valigie e si imbarcheranno sul primo volo disponibile che li porterà lontano dall’Italia. Prima del voto lo avevano promesso. Se la Meloni diventerà Presidente del Consiglio lasceremo l’Italia. Questa è la volta buona. Finalmente non li rivedremo mai più. Ma sono sicuro che resteranno tutti in Italia, non andranno via, li rivedremo ancora in televisione che pontificano e che ritorneranno a fare la vita di sempre rompendoci i ………….. E il pericolo fascismo? E su una eventuale marcia su Roma? Ma quale fascismo! Non ci sarà nessuna marcia su Roma e la democrazia in Italia non corre nessun pericolo. Hanno sbraitato sciocchezze e improperi ma alla fine non hanno raccolto nulla. Solo migliaia e migliaia di like su Facebook e Instagram. I like, purtroppo, non si sono trasformati in voti. Questi li ha ottenuti Giorgia Meloni.