A Santa Maria ed pressoché nell'intera zona Amantea Sud i cittadini continuano a lamentare la carenza idrica dell'acqua a partire già dalle prima ore mattutine difatti l'erogazione dell'acqua potabile avviene a singhiozzo.
Nella giornata di ieri abbiamo, addirittura, visto l'autobotte del Comune di Belmonte Calabro rifornire di acqua potabile la ASL di Amantea, al fine di garantire, anche per la giornata di oggi, il servizio di dialisi e tutte le prestazioni mediche e ambulatoriali previste.
Il Comune di Amantea però rassicura che il flusso idrico è stato regolarmente ripristinato da subito.
O meglio, è tornata a parola viste le numerose telefonate in redazione di cittadini inferociti per la continua carenza idrica che ha fatto ritornare la città indietro di un decennio.
Due le probabili motivazioni di questa carenza idrica, sicuramente l'effetto coronavirus ha incentivato una agricoltura spicciola, quella del proprio orto, questo ha fatto sì che molti nostri concittadini abbiano ri-coltivato il proprio piccolo pezzo di terreno che necessita costantemente di acqua;
La seconda motivazione potrebbe essere una riduzione di portata idrica da parte della Sorical per scarsità nei serbatoi idrici nell'intera Regione Calabria.
Si spera nelle prossime ore e nei prossimi giorni in una pronta risoluzione definitiva del problema, anche se ancora non siamo nemmeno nel pieno dell'estate.
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Primo Piano
Il Sindaco Occhiuto sospende l’uso alimentare dell’acqua proveniente dalle sorgenti dello Zumpo nei quartieri S. Ippolito, Borgo Partenope, Donnici Superiore, Donnici Inferiore, Bivio Donnici, centro storico cittadino e zone limitrofe. Tanto perché le acque dei fontanini pubblici di piazza Dionisio, via Santuario e via Nazionale a S. Ippolito, contrada Caricchio e via Caricchio, sono risultate non conformi agli standard di legge.
L’assessore comunale alla Sostenibilità Ambientale del Comune di Cosenza Martina Hauser ha posto il problema della lungodegenza dei cani nei canili e ha proposto “di aprire un dibattito e confrontarci sull'opportunità di tenere e mantenere a vita i cani nelle strutture rifugio, oppure, di provare ad immaginare soluzioni diverse per il bene degli animali e nell'interesse della cittadinanza".
Tutto è nato dalla scelta dire reimmettere i cani sul territorio. Una scelta responsabile ricorda l’assessore e non selvaggia, decisa in accordo con i responsabili del Servizio veterinario dell'Asp che hanno selezionato solo i cani idonei.
E comunque spiega sempre Martina Hauser "L'Amministrazione insieme all'Azienda sanitaria provinciale si è trovata a fronteggiare la gestione complessa del canile e il mantenimento di un numero elevato di cani, che grava sulle risorse della comunità, specialmente in tempi di crisi come questo ".
Di fronte a questi gravi problemi fa bene il comune di Amantea che i cani li lascia già liberi sul territorio e l’Asp che non li fa accalappiare.(nella foto cani a Piazza Cappuccini il 17 agosto)
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