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amanteaSono tante le cose di cui Amantea ha bisogno e che si spera la Befana abbia lasciato nella calza o , meglio, nelle calze. In primis la casa della salute. Quella che la gente di Amantea, Aiello, cleto, serra , San Pietro, Lago, Belmonte e longobardi attendono inutilmente da anni. Da anni ed in silenzio. Già , ma perché questo silenzio? Perché i sindaci stanno zitti? Non hanno compreso la utilità della casa della salute? Hanno paura di osare lamentarsi? E soprattutto perché la comunità dell'ex distretto amanteano non grida contro chi la lascia con una sanità formale e la costringe ad impossibili tempi di attesa ed a forti spese per recarsi fuori territorio per curarsi? Queste elezioni regionali davvero cambieranno le cose? Ed Amantea capirà di dover votare chi se ne è curata e se ne curerà? Qualcuno dei candidati e dei rappresentanti politici assumerà impegni per dare al territorio la casa della salute? Amantea deve saper votare chi le vuole bene!

Pubblicato in Politica

È ora di smetterla con le strumentalizzazioni giornalistiche e politiche che si traducono sistematicamente in attacchi ingenerosi e denigratori verso il Poliambulatorio della città di Amantea.

Questa Direzione accetta critiche ed è aperta all’ascolto – come più volte dimostrato - ed alla collaborazione di tutti coloro i quali hanno il desiderio di offrire un contributo per migliorare l’assistenza sanitaria e socio-assistenziale nel territorio.

 

Ma non è disponibile a prestare il fianco a chi ha evidentemente un interesse opposto ed opera per screditare una struttura che presenta, invece, delle eccellenze ed è punto di riferimento per un’utenza ampia che proviene da tutta la provincia e non solo.

La struttura di Amantea è in buona salute, non solo non subirà depotenziamenti ma a breve evolverà in una realtà ancora più importante.

Ed i segnali in tal senso sono dinnanzi agli occhi di tutti: abbiamo mantenuto il centro Emodialisi che rischiava di chiudere; la cardiologia è stata potenziata con un accesso in più alla settimana; un rafforzamento è già stato posto in essere anche per la pneumologia e per la chirurgia generale; è stato aperto l’ambulatorio picc.

Ribadisco, inoltre, che le richieste per sostituire il personale tecnico e medico andati o che andranno in pensione sono già state formulate e sono al vaglio delle UOC di riferimento e della Direzione Generale.

La situazione è monitorata costantemente da un tavolo tecnico di cui fanno parte Azienda sanitaria e Conferenza dei Sindaci.

Nella giornata di oggi, inoltre, come ho avuto modo di dire al delegato del Sindaco Enzo Giacco che segue con me la vicenda, è stato trasmesso agli Uffici della Regione Calabria lo studio di fattibilità della Casa della Salute di Amantea – già presente nell'Atto Aziendale - per l’inserimento della stessa, ai fini della programmazione sanitaria regionale, nel piano finanziario, in fase di definizione, a valere sul fondo dell'art. 20 per l'anno 2019.

Di concerto con l’Amministrazione comunale di Amantea stiamo lavorando per rendere ancor più prestigiosa la realtà del Poliambulatorio. Un lavoro intenso, costante e mai semplice.

Proprio per questo non sono più tollerabili certe stravaganze giornalistiche, ne tantomeno le tendenziose ricostruzioni che offrono un’immagine del Poliambulatorio distante dalla realtà.

D’ora in avanti provvederò a tutelare l’Azienda ed il Poliambulatorio adendo le vie legali ogni qualvolta ne riterrò lese le immagini.

Angela Riccetti Direttore del Distretto Sanitario del Tirreno.

Pubblicato in Cronaca

Ad Amantea il 2018 sarà ricordato come un anno difficile.

Ed è inutile fare l’elenco dei problemi della città.

Sarebbe troppo lungo e servirebbe a poco!

E forse il 2019 sarà anche peggio!

Ma siamo lieti di farvi conoscere almeno una buona notizia.

Anzi, ottima.

 

Amantea avrà la “Casa della Salute”, quella per la quale sta lottando, finora inutilmente, da anni.

Della Casa della Salute, per chi come noi non ha un ospedale, da anni, viene presentata, quale la unica “soluzione” ai tanti problemi dei servizi sanitari che il Poliambulatorio dovrebbe offrire e che invece non offre.

Vi chiederete come mai questa certezza.

Facile.

Nel Poliambulatorio da pochi giorni è attivo un ufficio di Staff che può essere considerato come l’anello di congiunzione tra la sanità ad Amantea e la politica regionale, che deve, e può, finalmente ridurre il grave handicap che il nostro territorio ha nei confronti di tutto il resto della Calabria, handicap di cui non si interessa nessun politico locale.

Tanti considerano che non sia un caso che tutti i componenti dello Staff siano iscritti del PD.

E nessuno può pensare che tutti questi fidati PIDDINI, che rappresentano il futuro del partito ad Amantea e la base elettorale per i candidati alle prossime elezioni, di ogni genere e specie, anche quelle comunali, se davvero il consiglio sarà sciolto dal ministero per i problemi di bilancio, e quelle provinciali e regionali, possano essere esposti al ludibrio degli utenti della sanità amanteana.

In sostanza ,se prima delle elezioni regionali, ed eventualmente comunali, Amantea non avrà davvero la Casa della Salute e non miglioreranno decisamente i servizi sanitari sarà ben difficile che il PD possa avere “altri” voti oltre quelli dei sodali!

Ancora meno se poi dovessero davvero chiudere il laboratorio!

Pubblicato in Primo Piano

Ecco il comunicato stampa sull’incontro Poliambulatorio -Casa della Salute

Si è svolta in data 20 aprile 2018 - nella sala consiliare del Comune di Amantea – una importante riunione riguardante le prospettive e l’evoluzione del Poliambulatorio di Amantea.

All’incontro – convocato dal Sindaco di Amantea Mario Pizzino –hanno partecipato oltre al sindaco di Amantea, il Sindaco di Belmonte Calabro Francesco Bruni, il Sindaco di San Pietro in Amantea Gioacchino Lorelli, il Presidente della Provincia di Cosenza e Sindaco di Aiello Calabro Franco Iacucci, , l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Lago Antonella Mazzotta, il Consigliere delegato al Poliambulatorio del Comune di Amantea Enzo Giacco, rappresentanti sindacali, operatori dell’Azienda Sanitaria ed una delegazione della Rete Comprensoriale “Difendiamo la salute”.

Era presente la Direttrice del Distretto Sanitario del Tirreno Angela Ricetti.

L’incontro è stato, innanzitutto, utile per fare il punto sulla struttura sanitaria di Amantea.

La Direttrice Riccetti ha tenuto a fare ulteriore chiarezza sull’Emodialisi sottolineando come - anche in considerazione dell’attivazione da qui a breve del progetto “Dialisi Vacanza - il centro manterrà le turnazioni ed il personale, smentendo categoricamente le voci di un possibile ridimensionamento.

Altro argomento trattato è stato quello del servizio di radiologia rispetto al quale – al fine di aumentarne le prestazioni – la Direttrice Riccetti ha comunicato che ha già formulato formale richiesta per aumentare la dotazione di personale.

Stesso discorso per ciò che concerne il Laboratorio analisi.

Anche su input del Presidente Iacucci, del Sindaco Pizzino e del Consigliere Giacco, infatti, è stata avanzata la richiesta di aumentare il personale a disposizione.

Durante la riunione si è, quindi, presa visione della bozza dello studio di fattibilità - predisposto dai tecnici dell’Azienda Sanitaria – per la Casa della Salute di Amantea.

Si tratta del documento propedeutico a completare la struttura del Poliambulatorio in prospettiva della sua evoluzione.

Il progetto, che dovrà essere visionato nel dettaglio dal Direttore Generale Raffaele Mauro, ha una valenza di fatti esecutiva; una circostanza che ha offerto l’opportunità di riconvocare a brevissimo il tavolo di discussione allo scopo di analizzare il documento definitivo integrato dai necessari dati di analisi sanitaria.

Ciò consentirà di poter diminuire ulteriormente la tempistica per giungere alla firma della convenzione della Casa della Salute di Amantea.

Una notizia di straordinaria importanza per tutto il Comprensorio.

Un risultato di grande rilevanza per le prospettive socio-sanitarie e socio-assistenziali di tutto il territorio del Basso Tirreno frutto delle positive sinergie tra cittadini, istituzioni locali, Azienda sanitaria e Governo regionale.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Faccio una premessa. Conosco Pino Aieta da quando era sindaco di Cetraro e so che ha sempre difeso gli interessi della sua città .

Cosa che non posso dire, tantomeno con la stessa intensità, per molti i politici di Amantea.

Ora mentre la sanità amanteana sta morendo, lui che da Amantea ha avuto bei voti ,distrae ( caso mai non fosse stata già di per sè distratta) la società e la parapolitica proponendo : «Convochiamo gli Stati generali del Tirreno cosentino»

E tutto perché secondo lui : «È il momento di trovare una soluzione alla crisi profonda dell’area»

Dice, infatti, Giuseppe Aieta «Subito dopo le elezioni, per evitare che si possa speculare sulla proposta, è necessario convocare gli Stati Generali del Tirreno cosentino al fine di porre rimedio alla crisi profonda certificata dagli impietosi dati Istat che relegano la Calabria all’ultimo posto in termini di occupazione e il Tirreno cosentino come l’area di crisi più preoccupante falcidiata dallo smantellamento di presidii industriali che avevano rappresentato negli anni un argine alla disoccupazione dilagante».

Poi il consigliere regionale del Pd continua sostenendo «Archiviata la fase industriale non si è stati in grado di sostituirla con un’alternativa credibile che desse opportunità ai giovani così come agli uomini e alle donne espulsi dal mondo del lavoro.

Eppure il Tirreno cosentino offre attrattori turistici unici e irripetibili mai considerati nelle politiche di sviluppo, se non da isolate misure che, però, non hanno prodotto alcun beneficio perché sganciate da una visione che tenesse conto dei punti di forza e dei punti di debolezza di questo territorio.

È una storia lunga quella del Tirreno testimoniata da ciò che la natura ci ha consegnato: Isola di Dino, Arcomagno, Isola di Cirella, Scogliera dei Rizzi, Acque termali.

Per non parlare di ciò che gli uomini, in un passato ormai remoto, hanno costruito: Torre Talao, parchi archeologici, Centri Storici, Chiese. Su tutto spicca l’opera del più illustre dei calabresi, San Francesco di Paola, con il suo suggestivo Santuario. 

Con il mare che accompagna e bagna ogni località in attesa di essere guarito da un progetto finalmente serio che tenga conto dell’entroterra e non solo dei depuratori».

Infine conclude evidenziando che «È il momento di mettere insieme sindaci, imprenditori, organizzazioni sindacali, associazioni, parroci, uomini e donne giovani e meno giovani perché al centro della giusta rivendicazione vi siano le persone, ovvero la società insediata, di un territorio capace di gestire e difendere la propria bellezza».

Caro Aieta , questo è il discorso di chi ha una buona sanità e la tutela della salute ed il lavoro che ne derivano.

Prima di ogni cosa qui in questa parte di tirreno ( Amantea e sud tirreno) abbiamo bisogno ALMENO della casa della Salute e non di chi sta rubando al nostro poliambulatorio tutto quanto è possibile “rubare”, mentre tutti sono distratti o fanno finta di non vedere, sia la politica, sia la magistratura.

Concludo.

La colpa comunque è della nostra politica ( e della nostra società) vergognosamente inerte e silente. Ed il PD non è certamente estraneo a questa grave situazione ! .

Pubblicato in Primo Piano

Così si legge sull’avviso affisso al Poliambulatorio di Amantea:” La direzione del Distretto Tirreno si scusa per i disguidi ed il disagio provocato dai lavori in corso presso questo Poliambulatorio.

 

 

 

Informa che i suddetti lavori sono avviati a garanzia dei requisiti minimi di sicurezza e di privacy come stabilito dalle normative vigenti in materia”

La direttrice Bernaudo si riferisce ai lavori in corso in parte del Poliambulatorio e che , avendo sottratto all’uso sanitario parte dello stesso, stanno creando qualche disagio alla utenza.

Una informativa necessaria ed apprezzata.

Ma quello che più ci importa è il secondo passaggio dell’avviso, là dove si legge:” ….anche in virtù della prossima realizzazione della “Casa della Salute”, come approvato con delibera 1619 del 17 agosto 2017, nell’ottica di un miglioramento e incremento dei servizi resi.”

Un bella notizia davvero.

Non solo è stata approvata, per Amantea ed il suo comprensorio, la “Casa della Salute”, finalizzata al miglioramento ed incremento dei servizi sanitari, ma si parla di una sua” prossima realizzazione d attuazione “

E questo significa che finalmente si avrà un maggiore rispetto verso i bisogni sanitari di un quarto della popolazione del distretto del Tirreno, la“cenerentola” della Calabria, quella che non ha ospedali, cliniche e pronto soccorso.

Una parte della Calabria poco o nulla difesa dalla politica e dalle associazioni istituzionali che vivono nel silenzio omertoso del loro recinto.

La Casa della Salute proprio al fine di migliorare ed incrementare i servizi sanitari non potrà non prevedere il completamento della struttura ancora irrealizzata giungendo quindi anche ad economie dei fitti di immobili esterni che oggi la sanità Calabrese irrazionalmente paga.

Si viaggia quindi verso una struttura capace di rendere, in un unicum, tutti i servizi sanitari tipici della casa della Salute.

Raccomandiamo ,però, alla politica tutta di vigilare costantemente e con pregnanza perché Amantea ed il suo territorio abbia finalmente quanto compete alla sua gente ed ai suoi ammalati.

Ogni ritardo è ormai inaccettabile.

Pubblicato in Politica

Nessuno più della Commissaria prefettizia Dottoressa Emanuela Greco può comprendere la centralità della persona in ogni luogo ed in ogni occasione.

 

Tanto più quando si parla di garantire i servizi sanitari.

Ora se si avesse memoria si scoprirebbe che un tempo Amantea aveva una clinica privata che garantiva una parte dei servizi sanitari indispensabili, quali chirurgia e relativo pronto soccorso, ginecologia ed ortopedia.

 

E se si avesse memoria si ricorderebbe che Amantea era stata indicata tra le città per le quali era previsto un ospedale.

Un ospedale, invero, mai nato. Noi sappiamo perché non nacque, ma invitiamo tutti a cercare la risposta.

Poi la nascita della azienda sanitaria n 1 che offrì al territorio di Amantea i principali servizi sanitari territoriali.

 

Poi la perdita dell’azienda sanitaria e la nascita del distretto che in qualche modo mantenne l’autonomia gestionale dei servizi sanitari sul territorio.

Infine, la perdita del distretto, falsamente compensato dal poliambulatorio che, man mano, perse la sua supposta importanza.

Oggi il nulla o quasi.

E ci si affida allora alla Casa della Salute, l’ultima spiaggia della sanità territoriale.

Ma tutti attaccano Amantea ed il “suo” territorio e tutti vogliono distruggere la sanità pubblica, rubando medici e servizi, come in passato sono stati rubati servizi, macchinari e attrezzature.

E nessuno che abbia difeso la città ed i servizi sanitari.

 

Oggi Amantea non ha un elettromiografo, un mammografo , un telecomandato, un apparecchio per la risonanza magnetica aperta, un apparecchio per la Tomografia ad Emissione di Positroni, eccetera.

E così Amantea è costretta a viaggiare , a curarsi fuori regione, rubando, soldi e lavoro alla Calabria.

Impossibile, quindi, avere fiducia nei politici , quei politici che potevano fare e non hanno fatto, quei politici che vanno a curarsi fuori regione.

Difficile, anche, avere fiducia nel management sanitario scelto da quella stessa politica di cui non abbiamo detto tutto il male necessario.

Non resta allora che il popolo, posto che sia ancora capace di difendere i propri interessi, e lo Stato nelle sue componenti.

La Rete civica “Difendiamo la Salute” comunica alla cittadinanza quanto segue:

“Lo scorso lunedì abbiamo espresso pubblicamente le nostre preoccupazioni rispetto al sottodimensionamento di personale che interessa il Laboratorio analisi del Poliambulatorio.

Una situazione venutasi a creare in quanto parte dell’organico a rotazione presta il proprio servizio presso l’Ospedale di Paola, ma anche per via della temporanea assenza, per infortunio, di uno degli specialisti.

Per tutelare il servizio e la qualità dello stesso, ma anche le migliori condizioni di lavoro del personale che lo garantisce, abbiamo subito interessato le figure istituzionali competenti. A tal riguardo, rileviamo con soddisfazione le prime reazioni positive. Martedì pomeriggio, infatti, ci riuniremo con la dott.ssa Giuliana Bernaudo, Direttrice del Distretto, per approfondire il problema. Il giovedì seguente, invece, una nostra delegazione incontrerà il Commissario prefettizio, la dott.ssa Emanuela Greco, che ringraziamo per la disponibilità e la sensibilità dimostrata sin dal suo insediamento nei confronti della città e per l’attenzione ai suoi problemi, per affrontare le criticità di cui soffre il Laboratorio analisi, e più in generale per avviare un primo confronto sui temi di interesse per i cittadini di Amantea e del Comprensorio.

Riteniamo doveroso rendere partecipe di ciò la popolazione. La Rete “Difendiamo la Salute”, infatti, è un movimento civico di cui fanno parte cittadini, associazioni, sindacati, partiti, istituzioni ed agisce su mandato di tutti coloro i quali vogliono difendere e migliorare il sistema sociosanitario e socioassistenziale nel Comprensorio. Continueremo, dunque, ad informare sugli sviluppi di questa vicenda, così che tutti possano essere consapevoli di quanto accade nel territorio.

Il nostro domani dipende dalla capacità di trattenere e potenziare la sanità nel Comprensorio. Ne siamo fermamente convinti.

Amantea, 26 gennaio 2017

Enzo Giacco Portavoce Rete civica “Difendiamo la Salute”

Pubblicato in Politica

Era ora: ecco la prima sostanziale conferma della casa della salute di Amantea.

 

E’ passato quasi un anno dalla nascita della rete Difendiamo la Salute che ha visto le associazioni del comprensorio di Amantea tutte insieme nella direzione della istituzione della casa della salute come futuro della sanità sul territorio.

E dopo un anno e tanti incontri sembra finalmente si apra uno spiraglio di luce.

Proprio in questi giorni infatti è arrivata nel laboratorio di analisi una prima nuova apparecchiatura costituita da due primi apparecchi seriali costituenti l’avvio di un sistema automatico di analisi.

A giorni appena completato il montaggio ed effettuata il collaudo e la formazione del personale sarà a disposizione degli utenti dell’ex distretto di Amantea.

 

Stiamo parlando del Cobas 6000 dell’Hitachi, uno strumento capace di ricevere 150 campioni con caricamento in due vassoi di 75 , con rack di carico a 5 posizioni per la gestione più efficiente del campion e rotore per la gestione intelligente del campione .

Insieme al Cobas 6000 è giunto lo strumento gemello denominato Cobas C 501 sempre della Hitachi per la Chimica clinica, gli immunodosaggi omogenei, ISE, HbA1c (misurazione sangue intero), capace di 1.000 test / ora , con 60 canali di reagenti più 3 ISE e replica automatica.

Si tratta di apparecchiature che sono l’anteprima di altri strumenti finalizzati alla automatizzazione ed insieme alla qualità dei servizi già ampiamente apprezzati del laboratorio di analisi.

Ma stiamo parlando di una precisa volontà politica regionale conclamata nel recente documento emanato dall’ASP e che ha stabilito, finalmente, e giustamente la istituzione della casa della Salute nel territorio di Amantea ed a servizio della popolazione dei comuni dell’interland ( Aiello Calabro, Cleto, Serra d’Aiello, San Pietro in Amantea, Lago, Belmonte calabro, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio) senza escludere i comuni del lametino che si servono del laboratorio amanteano.

Assoluta la soddisfazione del personale laboratoristico che ora sarà ancora più pronto alle esigenze degli ammalati

Totale la soddisfazione della rete Difendiamo la Salute, ne ha parlato per la rete Enzo Giacco, che comincia a vedere un corretto passo nella direzione della Casa della salute e che continuerà nel suo obbiettivo.

Un risultato di buona volontà ma anche un primo effetto positivo dopo la Casa della Salute.

 

La carenza di radiologi come sappiamo ha fatto i primi danni nel poliambulatorio di Amantea che ha visto le proprie prestazioni radiologiche ridursi da 40 a sole 10 al giorno.

Ovviamente si sono formate le file e molti ammalati si sono dovuti recare in Paola, Cetraro, Cosenza, Lamezia Terme e Catanzaro con evidente dispendio di tempo e di denaro per raggiungere le diverse sedi.

Poi l’atto aziendale del 29 agosto ha fatto giustizia di una assenza ultra decennale della buona politica nella cittadina tirrenica ed ha assegnato finalmente la casa della salute con sede nel poliambulatorio amanteana.

 

Ancora più la situazione della carenza di radiologi ha assunto il carattere della abnormità, considerato che in prospettiva la Casa delle Salute sarà sede di PPI.

E così, come da impegno a suo tempo assunto dal dr Antonio Lopez Direttore UOC di radiodiagnostica dello Spoke di Cetraro-Paola, da domani 14 settembre le prestazioni rese dalla radiologia di Amantea saliranno nuovamente a 40 al giorno permettendo di fatto di garantire la soddisfazione di tutte le richieste del territorio di riferimento.

Nei pomeriggi di rientro saranno praticate anche radiografie panoramiche che, come noto, mostrano una visione ampia delle mascelle, denti, zona nasale, e articolazioni temporo-mandibolarei.

 

Questo tipo di radiografie non servono a trovare carie. Ma sono utili per mostrare problemi come denti inclusi, anomalie ossee, cisti, crescite solide (tumori), infezioni e fratture.

E’ ovvio che per realizzare economie sostanziali ed efficienza dei servizi sanitari ove non siano richieste orto panoramiche si darà luogo a radiografie generali di urgenza.

In breve tempo saranno, così, effettuate le prestazioni non ancora rese e si eliminerà la fila dannosissima che si era creata.

E’ questo un primo piccolo passo sulla strada della casa della salute.

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