
Riccardo Clemente
Collaboratore dal 2009, da tempo ormai realizza insieme alla redazione articoli su Amantea, ma di fondamentale importanza è il ruolo di "informatore".
Splendidamente, infatti, raccoglie informazioni preziose su vicende locali ed in numerose occasioni ha permesso la realizzazione di veri e propri scoop di cronaca locale realizzati dallo Staff del portale TirrenoNews.Info
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Amantea, si è insediato il nuovo comandante dei Carabinieri
Giovedì, 25 Giugno 2015 15:59 Pubblicato in CronacaLa stazione dei Carabinieri di Amantea ha un nuovo comandante: il maresciallo capo Tommaso Cerza si è ufficialmente insediato alla guida dei militari della Benemerita, prendendo il posto del comandante Massimiliano Diamanti che ha chiesto ed ottenuto il trasferimento in Sicilia. L’avvicendamento era già stato annunciato dal capitano della Compagnia di Paola Antonio Villano.
Tommaso Cerza, classe 1970, è nato ad Atri in provincia di Teramo e si arruolato nell’Arma nel 1991. Fino a questo momento ha prestato servizio a Firenze Castello, Catanzaro Lido, Pentone e Zagarise, ma anche presso il Reparto operativo del Comando provinciale di Catanzaro e di Cosenza. Nel corso di questi anni ha partecipato ad innumerevoli attività di indagine, ottenendo anche un encomio a seguito della cosiddetta operazione “anaconda” che ha portato all’arresto di circa trentadue soggetti per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di armi e droga, estorsione ed omicidio.
Il neo comandante ha già effettuato un primo monitoraggio del territorio, rimanendo incantato dal mare e dalla valenza artistica del centro storico. Cerza si è poi recato in comune per incontrare il sindaco Monica Sabatino ed i componenti della giunta. Il primo cittadino, oltre a porgere il benvenuto da parte dell’intera comunità, ha messo in luce “l’umanità e laboriosità degli amanteani, confermando, così come avvenuto in passato, la massima disponibilità dell’ente e delle forze politiche rappresentate in consiglio comunale a favorire il lavoro duro e complesso dell’Arma dei Carabinieri”.
Nota comune di Amantea.
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Amantea, la Corte di Cassazione rigetta il ricorso della Procura contro il dissequestro del porto
Mercoledì, 24 Giugno 2015 21:53 Pubblicato in PoliticaL’interesse della comunità al di sopra di tutto.
Anche la Cassazione ha decretato il corretto agire dell’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino. Il pronunciamento della Suprema Corte si riferisce alla vicenda relativa al sequestro del porto turistico, avvenuto lo scorso anno. Come si ricorderà, a distanza di qualche settimana dall’insediamento della giunta, gli uomini della Guardia Costiera, che agirono su disposizione della Procura della Repubblica di Paola, sequestrarono l’approdo. La decisione di appore i sigilli in quell’occasione fu presa dal procuratore capo di Paola Bruno Giordano, in attuazione di quanto prescritto dal giudice per le indagini preliminari Carmine De Rose. L’attività investigativa aveva portato alla contestazione di reato ai membri della Commissione straordinaria che erano stati posti alla guida della città, a seguito dell’ingiusto scioglimento del consiglio comunale per presunte infiltrazioni mafiose. Una decisione che venne spazzata via dalla sentenza del Consiglio di Stato che reintegrò l’esecutivo guidato dall’allora sindaco Franco Tonnara. Agli indagati furono contestate violazioni all’articolo 110 del Codice Penale ed agli articoli 54 e 1161 del Codice della Navigazione, “per aver arbitrariamente occupato suolo demaniale marittimo mediante la struttura portuale sita in località Campora San Giovanni del comune di Amantea, consentendo di trarre un ingiusto profitto e vantaggio patrimoniale a danno dell’erario”.
L’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino si oppose al sequestro della struttura e riuscì ad ottenere parere favorevole dal Tribunale del riesame, partendo dal semplice quanto fondamentale presupposto che il sequestro di un bene demaniale ne impedisce la fruizione alla collettività che subirebbe dunque un danno dall’adozione di tale misura. Il legale del comune di Amantea, l’avvocato Nicola Carratelli, ha messo in luce come l’ente comunale sia tenuto all’adempimento dei propri doveri di gestione nei confronti della società civile amministrata. Conseguentemente non sarebbe corretto chiudere un’infrastruttura colpendo in primis chi la utilizza. La Corte di Cassazione ha sposato in pieno la tesi dell’avvocato Carratelli, rigettando l’istanza della magistratura paolana. Il porto di Amantea, dunque, rimane fruibile e non potrà più essere posto sotto sequestro per le motivazioni oggetto di causa.
«La soddisfazione per questa sentenza – spiega il primo cittadino è grande. Primo perché testimonia l’onestà e la buona fede profusa nella gestione della cosa pubblica da parte di tutta l’amministrazione comunale; secondo perché attesta il coraggio dell’intero esecutivo che per difendere la città ed i servizi che essa offre non ha avuto esitazioni nel rivolgersi alla giustizia, ottenendo il risultato sperato. Un plauso e un ringraziamento va rivolto all’avvocato Carratelli che ha istradato la difesa sulla strada giusta facendo rilevare il dovere dell’ente comunale di preservare i diritti della popolazione».
«Una sentenza – afferma l’assessore con delega al porto Gianluca Cannata – che certifica il nostro impegno verso il miglioramento ed il lancio definitivo di questa infrastruttura. Le cose da risolvere sono certamente tante, ma il cammino intrapreso è senza ombra di dubbio quello giusto».
Nota comune di Amantea.
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Dichiarazione della maggioranza in merito alla posizione assunta dal consigliere Alessandro Salvatore
Sabato, 20 Giugno 2015 17:04 Pubblicato in Politica«Nessuno stupore e nessuna meraviglia ha suscitato nei componenti della maggioranza la presa di posizione di Alessandro Salvatore nel corso dell’ultimo consiglio comunale. In effetti era un passaggio che covava da tempo, già all’indomani dell’assegnazione delle deleghe si era verificata una frattura con l’esecutivo che non si è mai sanata. Lo sapevamo che sarebbe successo, ce lo aspettavamo anche perché non è mai stato un elemento sul quale fare affidamento, basti ricordare che nei momenti topici, in cui un’amministrazione deve dimostrare la propria compattezza e la propria unione, lui non c’era. Non ha votato né il bilancio di previsione né il consuntivo, non ha mai convocato la commissione consiliare che presiedeva, ha partecipato a pochissime commissioni consiliari, ha espresso rarissimamente la sua posizione sulle varie questioni affrontate nel corso dell’ultimo anno, non ha mai preso nessuna iniziativa che riguardasse le deleghe consiliari che gli erano state attribuite. Quindi se avesse voluto portare avanti le necessità della popolazione avrebbe avuto tutte le possibilità per impegnarsi come fanno non solo gli assessori (che percepiscono l’indennità sulla quale a breve faremo chiarezza con cifre alla mano per dimostrare che la spesa per gli amministratori non è aumentata come il becero populismo vuole far credere ai cittadini ma è diminuita), ma anche i suoi colleghi consiglieri sempre attivi, propositivi e collaborativi con lo scopo di portare avanti il programma elettorale che abbiamo presentato ai cittadini e per il quale abbiamo avuto il consenso».
«Dalle considerazioni fatte dal consigliere Salvatore ci chiediamo se lui questo programma lo abbia mai letto, il dubbio è forte… Se un ragazzo di 28 anni si candida alle amministrative della propria città lo fa perché ha in mente delle idee che vuole attuare per migliorare e adeguare lo standard di vita dei propri concittadini, e se è determinato nel suo percorso non si ferma se non ha la delega o l’incarico che voleva. Ma ciò che ha scritto il consigliere Salvatore dimostra anche e soprattutto la completa lontananza dall’avere consapevolezza di ciò che voglia dire essere consigliere comunale, probabilmente qualcuno gli aveva insegnato che amministrare il paese significava mandare l’operaio a Tizio, la ruspa a Caio e la luce a Sempronio, promettere i 10 giorni di lavoro al compare o la sistemazione definitiva all’amico. Se questo era il modo in cui il consigliere Salvatore voleva stare in mezzo alla gente e portarne la voce in consiglio comunale che lo faccia pure dai banchi dell’opposizione».
«Lamenta l’abbandono di Campora (anche se sembra contraddirsi quando vota contro lo spostamento di 250 mila euro per la costruzione del passaggio a mare su Campora) ma non sa forse che l’assessore Cannata insieme al gruppo di consiglieri rappresentanti della frazione Mannarino, Arone e Morelli sono sempre a disposizione dei cittadini e in continuo contatto e confronto con il consiglio di frazione? Inoltre da giovani amministratori si dovrebbe superare l’antico campanilismo e far passare il messaggio che non esiste differenza tra il capoluogo e la frazione. L’accusa che rivolge all’amministrazione sull’inefficienza del proprio operato nel settore sociale, urbanistico e manutentivo è sintomatico della sua totale assenza dall’attività di programmazione e rendicontazione dell’amministrazione Sabatino. Se fosse venuto ad una delle tanti riunioni avrebbe non solo potuto sapere i risultati raggiunti e cosa si sta programmando, ma avrebbe potuto dare il suo contributo e la sua opinione. Ma Alessandro ha rinunciato dal primo giorno a questa possibilità, nonostante l’impegno di tanti nel tentare di fargli capire la grande opportunità che aveva tra le mani di cambiare questa città se solo avesse deciso di ragionare con la propria testa».
«Hai preso la tua decisione e la rispettiamo, ti auguriamo un proficuo percorso politico e auspichiamo per te di trovare un ambiente più congeniale alle tue peculiarità di quanto lo sia stato l’amministrazione Sabatino».
Nota comune di Amantea.
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