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Siamo a Fuscaldo . Sulla Statale 18 al km 312,500 e sono circa le 18.00.

L’incrocio in località Centacque non è illuminato.

Da nord proviene un piccolo fuoristrada che si sposta verso il centro della strada per svoltare verso Centacque.

Da sud proviene un'Audi A4 station wagon

Lo scontro è violentissimo

Uno scontro fatale per il conducente del piccolo fuoristrada Antonio Maio, 65 anni

Gravemente ferita anche la moglie

Ferita anche l’altra persona a bordo del fuoristrada

Ha riportato ferite e fratture che lo costringeranno in ospedale per qualche settimana anche il conducente dell’Audi D.P., 23 anni.

Pronto l’intervento del 118, dell’Anas e delle Forze dell’ordine

La dinamica è in corso di accertamento da parte della polizia stradale di Paola, che ha eseguito i rilievi.

Pubblicato in Paola

Fuscaldo. I dissesti o presunti tali ormai diventano occasione di lotta politica, di querelle interpretative, di vicende che non riescono ad avere risposte se non giudiziarie, a dimostrazione dei grossissimi, immensi limiti della nostra legislazione finanziaria.

Non è finita la storiaccia del dissesto di Paola, non è ancora aperta quella di San Lucido, e quella di Fuscaldo si avvia fortissimamente verso le pronunce dei giudici amministrativi.

Il Gruppo Fuscaldo europea scende in piazza e ricorre al Consiglio di Stato contro il dissesto. Scrive «Finalmente - si fa luce su una delle pagine più buie della storia amministrativa del nostro comune e, finalmente, le bugie e le accuse mosse, in tutti questi mesi, dal sindaco Ramundo sono state smascherate e denudate.Tutto il fango che c’è stato buttato addosso dal primo cittadino si è rivelato per quello che era e che è: un grande bluff. Una triste storia, dall’epilogo prevedibile, che noi avevamo annunciato e che è servita solo ed esclusivamente a recare danno ad un paese in balia del degrado e di un sindaco che non svolge il proprio ruolo. Detto questo – si legge nella nota di Fuscaldo Europea - ciò che maggiormente ci fa riflettere, è comunque la natura di questi 4 milioni di euro di debiti ufficiali e certificati dall’Osl. Di questi, infatti, non tutti sono riconducibili all’amministrazione Gravina, ma addirittura più di 1 milione di euro di debiti sono stati contratti dall’attuale compagine governativa: un qualcosa di realmente aberrante e scandaloso, che ci porta, oggi, a richiedere le immediate dimissioni del sindaco Gianfranco Ramundo, il quale, per lo meno, dovrebbe iniziare a chiedere scusa ad una comunità intera, umiliata da decisioni affrettate rivelatesi, tra l’altro, per nulla sagge. Un’intera consiliatura ed un’intera maggioranza, difatti, sono state ingabbiate da un indirizzo politico errato e fuori luogo, del quale il sindaco risulta essere responsabile. Mesi e mesi di accuse, di fango e di rancori contro la passata esperienza amministrativa per arrivare a nulla, anzi: per perdere tempo e per distruggere tutto quello che, in passato, si era potuto realizzare con tanti sacrifici. Davvero una pagina buia ed oscura da dimenticare in fretta».

Poi conclude: «Alla luce della delibera dell’organo straordinario di liquidazione, abbiamo prontamente dato mandato di ricorrere, al Consiglio di Stato, contro la deliberazione di dissesto economico del comune e, in aggiunta, reputiamo alquanto opportuno ed indispensabile organizzare, per Domenica pomeriggio, un incontro pubblico con tutta la cittadinanza, per esprimere lo sdegno e la nostra forte preoccupazione per le sorti del Paese e per chiedere al sindaco Ramundo dimissioni immediate ed irrevocabili».

Pubblicato in Alto Tirreno

Dall'attività d'indagine del nucleo Ambiente della Procura di Paola è scattato il blitz che ha interessato il mattatoio di Fuscaldo.

Un blitz compiuto proprio dagli addetti del nucleo Ambiente della Procura di Paola unitamente agli uomini del Nucleo antisofisticazione di Cosenza, della Guardia costiera di Paola ed al personale dell'Azienda sanitaria provinciale.

Durante l’ispezione sarebbero stati trovati , ambienti sprovvisti delle più elementari caratteristiche igienico-sanitarie necessarie a svolgere l'attività di macellazione dei capi di allevamento della zona. Non solo, ma sarebbero state inesistenti le più normali condizioni di sicurezza per lavorare.

Avrebbero pertanto rischiato i dipendenti della Ma.Pa. Snc, l’ azienda che gestisce il mattatoio comunale. I Nas hanno apposto i sigilli.

Consequenziale la sospensione cautelare dell'attività, prima, e poi il decreto di sequestro del mattatoio.

Entrambi sono stati disposti dal procuratore capo Bruno Giordano e confermato dal gip di Paola

Conseguente la denuncia alla AG del titolare dell’impresa per le carenze igienico-sanitarie e l'omessa cautela contro infortuni sul lavoro a cui ha sottoposto i dipendenti della struttura.

Insieme al titolare della Ma.Pa. Snc nel mirino degli inquirenti anche i tre veterinari responsabili del servizio che non avrebbero vigilato sull'attività del mattatoio.

Pubblicato in Alto Tirreno

Il Tribunale Amministrativo Regionale ha rigettato il ricorso presentato da Davide Gravina, ex sindaco di Fuscaldo, insieme a Settimio Trotta, Innocenzo Scarlato, Elio Zicarelli, Nicola Cariolo ed Ercole Petrone nei confronti del Comune di Fuscaldo, attualmente presieduto dal suo successore Gianfranco Ramundo.

Gravina e gli altri ricorrenti erano difesi dagli avv. Oreste ed Achille Morcavallo.

Il comune di Fuscaldo, invece, era difeso dall'avv. Alfredo Gualtieri

Il gruppo di opposizione e alcuni cittadini chiedevano l'annullamento della deliberazione comunale del 31 ottobre 2011, sulla "Dichiarazione dello stato di dissesto finanziario; della deliberazione n. 35 del 31/10/2011, avente ad oggetto il "Riconoscimento debiti fuori bilancio"; - e di ogni altro atto e/o provvedimento connesso, consequenziale e/o presupposto, comunque lesivo degli interessi dei ricorrenti.

Per il Tar, quindi, la procedura seguita dall'amministrazione comunale è stata corretta. Nulla di fatto quindi per Davide Gravina, che ha visto franare almeno in sede Tar, il teorema contro il dissesto del Comune da lui amministrato in precedenza. Sono state accertate le ragioni e la fondatezza economica dell'attuale regime di dissesto economico del Comune di Fuscaldo. “I dati relativi al recupero dell'evasione tributaria – scrive il Tar - evidenziano totale assenza di concrete riscossioni”, si specifica in seguito, nella sentenza stessa che, appunto nel 2008, con riferimento all'Ici “A fronte di una previsione di recupero evasione per euro 500.000, sono state riscosse entrate per sole 24.973”. L'attuale sindaco Gianfranco Ramundo afferma in merito: “Eravamo certi di questo risultato” e puntualizza: “Ciò malgrado le voci di dubbia provenienza che, nei giorni scorsi, profetizzavano un esito opposto della sentenza. Continueremo a procedere sul principio della legittimità.

Ecco la sentenza:

http://www.giustiziaamministrativa.it/DocumentiGA/Catanzaro/Sezione%202/2012/201200002/Provvedimenti/201300039_01.XML

La minoranza di Fuscaldo è pronta a fare ricorso al Consiglio di Stato. Ecco cosa ha dichiarato. «In merito alla sentenza vertente sul nostro ricorso avverso alla dichiarazione di dissesto finanziario del comune di Fuscaldo, che il Tribunale amministrativo di Catanzaro ha elargito, è sottinteso l'ampio e totale rispetto nei confronti della stessa. Una sentenza che sicuramente ci lascia amareggiati ed insoddisfatti, ma che intendiamo rispettare pienamente. Sulla vicenda, ad ogni modo, tenendo in considerazione la documentazione in nostro possesso e rifacendoci a quella che è la realtà amministrativa di Fuscaldo, ci sentiamo in dovere, anche e soprattutto nei confronti dei cittadini, di proseguire il nostro percorso, che ben presto ci vedrà bussare alla porta del Consiglio di Stato, per ottenere giustizia sulla vicenda. Crediamo più che opportuno ed indispensabile, infatti, fugare ogni dubbio e chiarire, sempre e comunque nelle sedi opportune, le varie posizioni ed eventuali responsabilità, ammesso ce ne siano. Restiamo in ogni caso fiduciosi verso l'operato degli organi che sono stati e che saranno chiamati a giudicare e ad esprimersi e, nei prossimi giorni, come da nostro costume e consuetudine, ci confronteremo con la cittadinanza».

Pubblicato in Basso Tirreno

Il Corpo Forestale di Cosenza ha effettuato nelle ultime settimane intensi controlli in diversi esercizi commerciali di diversi comuni del cosentino. Si tratta di controlli finalizzati ad accertare il rispetto della vigente normativa sui prodotti di qualità certificata (Dop & Igp), sulla corretta etichettatura degli alimenti, sulla normativa igienico sanitaria Haccp , nel settore vitivinicolo, sulle produzioni biologiche e sui funghi e la loro commercializzazione. Sono stati eseguiti 51 accessi ad esercizi commerciali: I comuni interessati sono stati Amantea, Castrovillari, Fuscaldo, Montalto, Paola e San Marco Argentano. Rilevate infrazioni che hanno comportato sanzioni per 25 mila euro. Accertate irregolarità nella conservazione dei cibi e nel'etichettatura dei prodotti. Trovati anche 4 quintali di alimenti scaduti che sono stati sottoposti a sequestro. Si tratta di prodotti destinati al commercio ed alla preparazione di prodotti dolciari. Maggiori dettagli si attendono da comunicato del Corpo Forestale
Pubblicato in Primo Piano
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