LA PROLOCO NON ESISTE! Riteniamo fondamentale che la città venga adeguatamente informata sulla querelle Proloco. Lo facciamo come gruppo dirigente del Partito Democratico anche perchè, strumentalmente e a più riprese, siamo stati chiamati in causa. La Proloco di Amantea non esiste! Lo hanno detto il sindaco Pizzino e Antonello Grosso La Valle, Presidente provinciale Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d'Italia). Lo hanno ribadito con documenti, atti e dichiarazioni sulla stampa. Tant’è che avevano individuato e contattato, qualche settimana addietro, uno stimato professionista per una temporanea fase di commissariamento! Nell'attesa dell’esito dell’istruttoria - sulla Proloco di Amantea pendono una serie di accertamenti e verifiche richieste agli uffici del Dipartimento Turismo della regione Calabria - il nostro rappresentante in Consiglio Comunale Enzo Giacco aveva chiesto una pubblica assemblea "al fine di far emergere le tante disponibilità a lavorare per il nuovo progetto, attraverso un meccanismo partecipativo ed inclusivo". Per tale ragione non possiamo affatto condividere l'assurdo passo indietro del Sindaco e del Presidente , che getta dubbi sostanziali sulla legittimità di una operazione che ha portato alla palese esclusione di tante sensibilità di cui la Proloco, invece, avrebbe bisogno. Qualcuno, maldestramente, ha tentato di fare passare la nostra "richiesta di un percorso legittimo e democratico" come "contrarietà" al gruppo che ultimamente si è palesato interessato alla Proloco sulla stampa. Forse perché chi lo guida aveva il desiderio di escludere dalla Proloco alcune delle sensibilità che animano la vita sociale e culturale in città, e che da anni lavorano per promuovere e valorizzare il territorio. Il PD desidera, invece, che la nuova Proloco funzioni e possa finalmente essere patrimonio dell'intera comunità e non di qualcuno! Pertanto ribadiamo la necessità di costruire un percorso - per la rinascita della Proloco cittadina - che poggi sui pilastri della correttezza e trasparenza delle procedure, della più ampia partecipazione, della inclusivià. In attesa, naturalmente, dell’esito delle verifiche da parte degli uffici della Regione.
Segreteria PD AMANTEA
PARTITO DEMOCRATICO AMANTEA - Circolo "Moro-Berlinguer"
Corso Vittorio Emanuele, n. 71, 87032, Amantea, CS
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Ci vuole una bella faccia tosta e una mancanza totale di pudore per continuare a raccontare frottole ai cittadini di Amantea. Ma sono queste evidentemente le migliori doti che può offrire alla città l’oramai fallimentare giunta della Lista azzurra.
Ma andiamo con ordine.
Il mio allontanamento della maggioranza non è dipeso da nessuno ma è stata una mia autonoma decisione di cui ne vado fiero. Non potevo più condividere un’azione amministrativa definita da tantissimi cittadini come la più negativa di tutti i tempi. Ricordo poi che la legge non prevede alcuna procedura di allontanamento dalla maggioranza di un suo componente. Ma questi amministratori pur di prendere in giro il prossimo inventano di tutto e di più.
Ho deciso di passare in minoranza in quanto ho potuto toccare con mano le nefandezze amministrative di cui si sono resi protagonisti gli amministratori comunali della lista azzurra in questi due anni circa di governo della città. La lista è lunga, ma cercherò di essere sintetico citando le più significative.
Da due anni sono alle prese con il riequilibro di bilancio e a tutt’oggi non sappiamo ancora quando si arriverà finalmente a questo importante risultato. Nei due anni non hanno mai reso noto alla città lo stato dell’arte sull’iter di approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato. In tal senso, le uniche notizie in possesso dei cittadini sono quelle relative alle bocciature dell’ipotesi di bilancio approvate dal Consiglio comunale e quelle riguardanti i continui richiami e le innumerevoli osservazioni che il Ministero dell’Interno ha inoltrato agli amministratori comunali. E’ questo il modo di tenere fede ai principi di trasparenza?
Scrive poi l’Amministrazione comunale della forte carenza di personale in essere nel nostro Comune ma allo stesso tempo autorizza il distacco del ragioniere in altro Comune per due giorni a settimana proprio nel momento in cui ci sarebbe da lavorare di più nel Comune di Amantea per superare la fase dissesto finanziario. E che dire del fatto che non si riesce a garantire nel nostro Comune neanche i servizi primari. E’ questa una sana gestione amministrativa? E’ questo il modo di lavorare in favore della città con maggiore speditezza amministrativa?
Scrive ancora l’Amministrazione comunale che il sottoscritto speculerebbe in modo scorretto sulle vicende che hanno interessato la città negli ultimi giorni. Ma la commissione d’accesso è giunta al Comune perché l’Amministrazione comunale di Amantea è stata estratta a sorte o perché le forze dell’ordine hanno ritenuto esserci fatti accaduti in questi due anni che necessitano di attenta valutazione? E questi fatti sono stati oggetto di attenta valutazione da parte del Sindaco, della sua Giunta e della sua maggioranza? Speriamo che il Ministero dell’Interno non dia al Comune di Amantea una duplice bocciatura, sul bilancio e sull’esito delle verifiche della commissione d’accesso. Questo si, cara amministrazione comunale, sarebbe un unico caso in Italia!
Il consigliere di minoranza Robert Aloisio
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Le disposizioni del Sindaco in materia di raccolta differenziata emanate con l'Ordinanza 36 del 15 aprile 2019 impongono la predisposizione dei mastelli, nelle aree centrali della Città, in prossimità delle abitazioni dei cittadini in un orario compreso tra le 24.00 e le 08.00
Siamo sicuri che questo nuovo obbligo favorisca il rapporto di collaborazione tra cittadini ed addetti al servizio?
Un esempio: se gli addetti passano per la raccolta alle 7.00 (come da me verificato) che succede in caso di posizionamento del mastello, da parte del cittadino, alle 7.30?
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Primo Piano
A proposito della necessità di indagare a fondo in merito alla gestione del Comune di Amantea, troppo spesso negata dalle altre forze politiche...
È indubbio che l’invio della commissione ministeriale d’accesso in municipio non si tratti di un’iniziativa a tutela dell’amministrazione pubblica e della comunità di Amantea, ma di una azione speculativa ad alta visibilità del m5s in vista delle prossime elezioni europee.
Dovreste allora indagare su tutti i cittadini del paese e voi ne siete parte integrante, soprattutto sui commissari dello statoIO (vedasi le casette di legno degradate del porto di Campora San Giovanni, simbolo dell’attuale squallore istituzionale in paese).
Tutta gente che in passato ha votato a giro per la democrazia cristiana, il partito comunista, i fascisti, il partito socialista, i repubblicani e i liberali e che oggi vota insieme per lo stesso movimento al potere.
È fuor di dubbio che si tratta di una disputa tra mestieranti già vecchi della politica locale e nazionale a vari livelli che da secoli caratterizza il nostro paese.
Dalila Nesci, Francesco Sapia, Giuseppe d’Ippolito, Paolo Parentela e Bianca Laura Granato (tutti parlamentari), Francesca Menichino, Francesca Sicoli (consiglieri comunali di opposizione ad Amantea), tutti del m5s, compreso il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, prima dovrebbero spiegarci come può essere credibile una commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, nominata per garantire scientificamente un perfetto equilibrio politico (tutto cambia perché nulla cambi), che vede presidente Nicola Morra di Cosenza, del m5s e vicepresidenti Jole Santelli di Cosenza, di Forza Italia del Berlusconi, e Christian Solinas ieri servitore di Francesco Cossiga, oggi di Matteo Salvini.
Tutto questo a chi gioverà, a chi porterà voti, se li porterà?
Uno Stato di polizia rappresenta l’evoluzione di uno stato assoluto e monarchico che non mi appartiene né mai mi apparterrà.
Che poi la giunta Pizzino sia inadeguata a gestire e governare una situazione così gravosa e complessa, creata dagli stessi cittadini di Amantea non pagando i propri debiti (non i propri vizi), è risaputo.
Ma che oltre ai dipendenti e funzionari deficitari di un municipio, una giunta e la sua maggioranza eletta dal popolo per gestire il bilancio ordinario del paese, i commissari ben pagati, incaricati dallo statoIO (oggi m5s e lega), per gestire il pregresso debitorio del bilancio, creato sempre dai cittadini, non capaci di trasmettere per tempo bollette di civiltà e un’opposizione trasformista promiscua e irriverente...ci sia bisogno di un’ulteriore commissione ministeriale d’accesso è veramente la fine della democrazia partecipata.
Grazie a tutte le marionette e ai marionettisti.
Il dramma reale? Oggi se cadrebbe questa giunta c’è concretamente in paese un’alternativa credibile e autorevole?
Un consiglio a tutti gli scienziati in circolazione che stanno scalpitando per le prossime elezioni europee e comunali: iniziate a richiedere una ricognizione dei beni comuni materiali, immateriali e strumentali del Comune, dei cittadini, poi fate le dovute analisi e soprattutto la sintesi...
Provate a guardate realisticamente e senza faziosità e animosità questo paese, il suo degrado paesaggistico, la sua recrudescenza sociale e provate a smentire...un paese si sviluppa se tutto viene messo a sistema, se non ci sono più ultimi.
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ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02698
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 160 del 10/04/2019
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/00870
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/04/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto | ||
Nominativo co-firmatario | Gruppo | Data firma |
SAPIA FRANCESCO | MOVIMENTO 5 STELLE | 10/04/2019 |
PARENTELA PAOLO | MOVIMENTO 5 STELLE | 10/04/2019 |
D'IPPOLITO GIUSEPPE | MOVIMENTO 5 STELLE | 10/04/2019 |
Destinatari
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 10/04/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-02698
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Mercoledì 10 aprile 2019, seduta n. 160
NESCI, SAPIA, PARENTELA e D'IPPOLITO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
nell'interrogazione a risposta scritta n. 4-16060 del 27 marzo 2017, si rappresentava che, nel gennaio 2017, Pietro Dattilo iniziò ad Amantea (Cosenza) l'attività da revisore dei conti municipali, prendendo cognizione, per quanto apparso in un articolo del gennaio 2017 sulla testata web «Tirreno news», «delle riserve poste dalla Corte dei conti sui bilanci consuntivi del 2011-2012», in cui si legge – a pagina 5 – di uno stato di «deficitarietà strutturale», che il ripetuto e ampio ricorso all'anticipazione di cassa «rivela una situazione patologica che deve essere affrontata e risolta senza indugio e che non può protrarsi a tempo indeterminato» e che, «anche in sede di controllo sui rendiconti 2008 e 2009, sono emerse criticità in merito al riconoscimento di ingenti debiti fuori bilancio dal parte del Comune» amanteano, per il quale, con successiva deliberazione commissariale, è stato dichiarato lo stato di dissesto finanziario;
tali accertamenti della Corte rivelano una gestione nebulosa, anche per quanto riguarda il personale, si legge a pagina 17 della relativa deliberazione n. 293/2012;
nella citata interrogazione si riassumeva che, da atti della regione Calabria e del comune di Amantea, risultano, rispettivamente, liquidazioni e pareri favorevoli per attività di volontariato dell'associazione «Il sorriso», colpita da informazione antimafia che ne ipotizza possibili condizionamenti mafiosi e influenze di Franco La Rupa, già sindaco di Amantea, su cui il provvedimento riporta un quadro indiziario di suggellato rapporto con l'organizzazione criminale;
in un articolo del 17 ottobre 2018, apparso sulla testata on line Corriere della Calabria, si riferisce di sei sequestri di beni per un valore totale di oltre 14 milioni di euro, 9 dei quali sarebbero riconducibili all'ex consigliere regionale ed ex sindaco di Amantea Franco La Rupa, condannato per scambio elettorale politico-mafioso;
le suddette misure patrimoniali hanno riguardato complessivamente sedici persone, tra esponenti di spicco e soggetti considerati contigui alle cosche di ’ndrangheta dei Cerra-Torcasio-Gualtieri e dei Giampà di Lamezia Terme, ai Gallace-Gallelli di Guardavalle e agli Anello di Filadelfia;
nel giugno 2017, il consigliere comunale di Amantea, Marcello Socievole, fu arrestato, nell'ambito di un'inchiesta della procura di Paola che ottenne la stessa misura cautelare per lo stesso La Rupa, per voto di scambio, tentata estorsione e tentata violenza privata, sicché il sindaco Mario Pizzino gli ritirò la delega speciale ai fondi comunitari, alle energie rinnovabili, ai mercati e alle infrastrutture sportive, che gli aveva affidato;
in un corposo dossier – predisposto dalle consigliere comunali di Amantea del Movimento 5 Stelle, Francesca Menichino e Francesca Sicoli, e trasmesso alla prefettura di Cosenza in data 22 agosto 2017 – sulle difficoltà di bilancio del comune di Amantea, pure contenente elementi sui rapporti politici locali, emerge, stando a un appello elettorale ivi contenuto, che la «Lista Azzurra» a sostegno del candidato sindaco Mario Pizzino, attuale primo cittadino del comune di Amantea, fu ispirata dal suddetto La Rupa, il che appare confermato da ricostruzioni giornalistiche presenti nello stesso dossier;
stando agli elementi qui riassunti e alla luce dei provvedimenti riguardanti il La Rupa, a giudizio degli interroganti appare urgente verificare, tramite accesso ex articolo 143 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, se sussistano elementi tali da valutare lo scioglimento dell'ente per eventuali infiltrazioni mafiose –:
se il Governo non intenda promuovere d'urgenza l'accesso al comune di Amantea ai sensi dell'articolo 143 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali e apposite verifiche, per quanto di competenza, sulla situazione finanziaria dell'ente, alla luce del dissesto in atto.
(4-02698)
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ALTRO CHE LOTTA AL MALAFFARE....
Il DICIASSETTESIMO CANDIDATO DELLA LISTA AZZURRA SBANDIERATO DALLO STESSO PIZZINO dai palchi elettorali portava un nome ed un cognome: FRANCO LA RUPA.
Parecchi candidati della lista AZZURRA, nonché il Sindaco PIZZINO, hanno avuto il sostegno elettorale da parte di LA RUPA e la COMMISSIONE D'ACCESSO avrà sicuramente modo di portare alla luce tutto ciò che PIZZINO E SOCI sono stati CAPACI DI FARE pur di VINCERE quella competizione elettorale e non solo...
Un FUNZIONARIO della PREFETTURA come MARIO PIZZINO non doveva assolutamente stringere accordi con SOGGETTI SOCIALMENTE PERICOLOSI....
ALLA FACCIA DELLA LEGALITÀ....
Si apre un altra pagina di BUIO PROFONDO PER LA NOSTRA AMATA AMANTEA....
Siete stati in grado in 2 anni di far insediare un ispettore della CORTE DEI CONTI, la COMMISSIONE D'ACCESSO ANTIMAFIA e, a breve, quasi certamente, un COMMISSARIO STRAORDINARIO PER LA MANCATA APPROVAZIONE DELL' IPOTESI DI BILANCIO....
UN SINDACO E UNA GIUNTA SENZA PRECEDENTI....
Questa È STORIA.....
POVERA CITTÀ.....
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La sana gestione amministrativa e la lotta al malaffare sono le priorità che questa Amministrazione Comunale si è data sin dal suo insediamento, ben consapevole che solo la legalità e la massima trasparenza degli atti amministrativi, nel pieno rispetto della normativa, rappresentano il viatico giusto per garantire un benessere collettivo alla città.
Un Ente in dissesto, dichiarato dal Commissario Prefettizio dell'epoca qualche mese prima dell'insediamento dell'attuale Amministrazione, con una massa passiva enorme costituisce una palla al piede per azioni amministrative energiche e puntuali per le diverse esigenze della comunità, specialmente con un organico fortemente ridotto ed in procinto di subire ulteriori vacanze a seguito degli imminenti pensionamenti.
Sin dall'insediamento si è puntato al risanamento del Comune riducendo fortemente le spese e cercando di aumentare la propensione della riscossione con l'affidamento dell'incarico all'Agenzia delle Entrate- Riscossioni.
L'insediamento della Commissione nominata dalla Prefettura di Cosenza, avvenuto in data odierna, che durerà tre mesi e potrà essere prorogata, avrà il compito di esaminare ogni singolo atto tra delibere, determine, ordinanze e provvedimenti vari. La stessa ha già proceduto alla richiesta della documentazione da esibire.
Sono tranquillo e sereno, la strada finora scelta e percorsa dall’Amministrazione è quella della rettitudine e dell'onestà con l'adozione di scelte ponderate secondo principi di legalità e di trasparenza, ed in modo da garantire comportamenti irreprensibili e costituire punto di riferimento istituzionale.
Sono consapevole del fatto che una Commissione agisce a garanzia dei cittadini, della città e quindi anche della nostra Amministrazione.
Assicuro da subito, da parte di tutta l'Amministrazione Comunale, la più ampia collaborazione alla Commissione per fornire tutti gli atti che i suoi componenti hanno già chiesto e quelli ulteriori che saranno utili alla bisogna.
Sono certo che finalmente tutti gli accertamenti del caso da parte di un nobile Organo dello Stato potrà garantire la cristallinità e il massimo suggello di democrazia alla condotta irreprensibile tesa al bene comune di questa Amministrazione per porre fine ad eventuali dubbi.
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si dimette da presidente delle commissioni consiliari n 1, e n 4 e da quella statuto e regolamenti. Ignote le ragioni. Certo si tratta di una scelta forte che denota uno stato di malessere inusuale. In particolare per Giacco che è il più politico della giunta pizzino. Proprio per questo deve essere successo qualcosa. E vista la sua nota sulla pro loco non si può escludere che tutto sia nato dal difficile incontro avuto con la stessa pro loco. Un incontro sul quale non è stato emanato alcun comuni ma che sappiamo essere stato movimentato. Distinte e distanti le posizioni delle due parti. Posizioni che sembra abbiano lasciato solo il presidente del consiglio comunale senza alcuna presa di posizione da parte della giunta.
Quella del pro loco è una storia che non finisce né qui né così. E c'è qualcuno che pensa e dice che era meglio se restava silente come è stata in questi ultimi anni. Mah!
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COSENZA – In un mese è cresciuta ulteriormente la voglia di pensionamento in Calabria. Oltre mille calabresi hanno sposato “Quota 100”, il decreto legge 4/2019 che consente ai lavoratori che raggiungono entro il 31 dicembre 2021 62 anni e 38 anni di contributi di accedere alla pensione. Nella pomeriggio di venerdì scorso l’Inps ha pubblicato sul sito l'aggiornamento delle domande presentate.
Dalle 3404 richieste pervenute all'istituto di previdenza l'8 marzo (LEGGI LA NOTIZIA), si è passati adesso a 4405.
In testa alla classifica continua ad esserci saldamente Cosenza e la sua provincia con 1.734 domande (LEGGI DELLA PARTENZA SPRINT DI COSENZA). A seguire Reggio Calabria dove, al momento, sono 1120 i lavoratori che hanno chiesto l’anticipazione della pensione. Poi c'è Catanzaro con 926, Crotone con 322 e Vibo Valentia con 303. Sinora in tutta Italia sono stati oltre 86 mila i lavoratori a richiedere l’adesione a “Quota 100”.
Una valanga di richieste che non ha pari nelle statistiche delle ultime riforme previdenziali in Italia. Da settimane ormai è un vero e proprio assalto ai patronati: è il modo preferito dagli italiani per presentare le richieste, mentre pochissimi sono quelli che sanno districarsi da soli tra moduli e tabelle. Tra le domande di pensionamento, infatti, 112.558 sono state presentate attraverso gli enti di patronato e 7.408 sono state avanzate direttamente dai cittadini. Salde al comando, nella classifica dei centri urbani con il maggior numero di richieste avanzate, le grandi città metropolitane. Roma si conferma in testa alla serie: 8,343 domande presentate. Seguono Napoli e Milano.
LEGGI DELLA SODDISFAZIONE DI MATTEO SALVINI
Nella profilazione dei cittadini aderenti a "Quota 100", inoltre, l'Inps ha rilevato come la componente maggiore di essi, 51.545 contribuenti, abbia un'età compresa tra i 63 ed i 65 anni. Dietro, con 38.112 documenti inoltrati, gli under 63, seguiti poi dagli over 65 con 22.901 istanze. Rispetto ai dati precedenti c'è una novità. I lavoratori dipendenti con 40.049 domande presentate hanno superato quelli appartenenti alla gestione pubblica che si fermano a 38.124 richieste. Nel complesso, secondo l'Inps, gli uomini hanno presentato 82.758 domande contro le 29.800 avanzate dalle donne. Secondo le previsioni, il numero delle domande è destinato ad aumentare anche nelle prossime settimane
fonte notizia quotidianodelsud.it
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Attenzione succede ad Amantea
Ormai la situazione interna al nostro Comune ha raggiunto un livello così inaccettabile che i cittadini di Amantea non ne possono più.
Diversi cittadini mi riferiscono di un malessere diffuso tra chi si reca in Comune per interloquire con il ragioniere comunale spesso assente durante la settimana perché, pare, distaccato presso altro Comune della provincia di Catanzaro.
Sul sito del Comune, però, non risulta presente alcun avviso in merito e ancor più grave, se confermato, non è neanche pubblicata la delibera con la quale si autorizza il distacco verso altro Comune.
Spero che qualcuno all'interno dell'Amministrazione comunale faccia chiarezza su questa situazione, anche perché non è possibile che in un Comune come il nostro con carenza grave di Personale si continuano ad autorizzare distacchi presso altri Comuni.
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