Sempre costante l’azione di controllo al traffico di sostanze stupefacenti da parte dei Carabinieri della Stazione di Amantea, alla guida del Maresciallo Roberto Munafò.
Grazie anche ad una costante capillare azione di controllo, si pone fra i principali obbiettivi il contrasto al fenomeno dilagante dello spaccio delle sostanze stupefacenti e dei proventi illeciti che ne derivano.
In tale quadro, nei giorni scorsi, Venerdi mattina nello specifico, nell’ambito di mirati servizi di controllo di persone segnalate, in seguito ad una diecina di perquisizione di case ed attività commerciali, hanno arrestato, in flagranza per possesso di sostanza stupefacenti, ai fini di spaccio C.S.T., 59enne, residente ad Amantea, incensurato ed a quanto pare insospettabile.
Nello specifico, i Carabinieri della Stazione di Amantea, a seguito di perquisizione domiciliare presso l’abitazione del poi arrestato, hanno rinvenuto in garage, ben nascosta all’interno di una scatola, oltre 200 grammi di sostanza stupefacenti definita ad un primo esame “pura”, ed, a quanto pare, pronta per essere lavorata e distribuita.
Lo stupefacente, è stato sequestrato per essere sottoposto alle successive analisi tossicologiche presso il RIS di Messina, mentre l’indagato è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell’esito dell’udienza di convalida dell’arresto.
Assistiamo, ancora una volta, ad un contesto che rientra tra le più ampie e diffuse azioni di prevenzione e contrasto poste in essere dai carabinieri di Amantea per arginare i reati in materia di sostanze stupefacenti, specie nella vendita al dettaglio, che costituisce primaria fonte di arricchimento della criminalità organizzata.
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Cronaca
Di furti di energia elettrica abbiano letto per tantissimi luoghi d’Italia
E soprattutto per tanti paesi calabresi.
Soprattutto per esercizi pubblici e commerciali.
Ma mai, almeno a memoria d’uomo, si era letto per Amantea.
E tantomeno Per cantieri edili.
Tanto più che chi compra una abitazione e la ristruttura non manca certamente di soldi.
Almeno questa è la supposizione generalista.
Ed invece anche Amantea è stata interessata da questo fenomeno.
Ad essere accusata del furto una donna, tale Lucia B.di anni 39, imprenditrice, legale rappresentante di una società titolare dell’immobile appena in ristrutturazione.
A scoprire il tutto i carabinieri di Amantea.
Una scoperta-si legge- casuale.
Figlia cioè di un accertamento edilizio.
In sostanza i carabinieri sarebbero acceduti nel cantiere per verificare il rispetto delle norme edilizie e urbanistiche e la legittimità di impiego del personale utilizzato.
E solo casualmente avrebbero visto che il contatore dell’Enel era fermo.
Strano!
Il cantiere è aperto, le attrezzature sono in uso ed il contatore è fermo?
All’esame più approfondito si sarebbe riscontrato una manomissione del contatore stesso a mezzo di un bypass dalla rete di adduzione a quella di impiego.
L’arresto, allora, è apparso necessario e similmente il sequestro del cantiere.
Per disposizione del magistrato la domma è stata posta agli arresti domiciliari per essere giudicata per direttissima oggi sabato 4 ottobre.
La comunità è rimasta molto sorpresa trattandosi di una donna molto nota, incensurata, al punto da sospettare che ella non sia personalmente responsabile del fatto che un allaccio abusivo presuppone conoscenze ed abilità che la donna probabilmente non possiede.
Per questo appare possibile che le indagini muovano in direzione di accertare eventuali complici o responsabili diretti.
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