Di furti di energia elettrica abbiano letto per tantissimi luoghi d’Italia
E soprattutto per tanti paesi calabresi.
Soprattutto per esercizi pubblici e commerciali.
Ma mai, almeno a memoria d’uomo, si era letto per Amantea.
E tantomeno Per cantieri edili.
Tanto più che chi compra una abitazione e la ristruttura non manca certamente di soldi.
Almeno questa è la supposizione generalista.
Ed invece anche Amantea è stata interessata da questo fenomeno.
Ad essere accusata del furto una donna, tale Lucia B.di anni 39, imprenditrice, legale rappresentante di una società titolare dell’immobile appena in ristrutturazione.
A scoprire il tutto i carabinieri di Amantea.
Una scoperta-si legge- casuale.
Figlia cioè di un accertamento edilizio.
In sostanza i carabinieri sarebbero acceduti nel cantiere per verificare il rispetto delle norme edilizie e urbanistiche e la legittimità di impiego del personale utilizzato.
E solo casualmente avrebbero visto che il contatore dell’Enel era fermo.
Strano!
Il cantiere è aperto, le attrezzature sono in uso ed il contatore è fermo?
All’esame più approfondito si sarebbe riscontrato una manomissione del contatore stesso a mezzo di un bypass dalla rete di adduzione a quella di impiego.
L’arresto, allora, è apparso necessario e similmente il sequestro del cantiere.
Per disposizione del magistrato la domma è stata posta agli arresti domiciliari per essere giudicata per direttissima oggi sabato 4 ottobre.
La comunità è rimasta molto sorpresa trattandosi di una donna molto nota, incensurata, al punto da sospettare che ella non sia personalmente responsabile del fatto che un allaccio abusivo presuppone conoscenze ed abilità che la donna probabilmente non possiede.
Per questo appare possibile che le indagini muovano in direzione di accertare eventuali complici o responsabili diretti.