Dalla indagine generale denominata “Tela del Ragno” è derivata una seconda inchiesta che ha assunto la medesima denominazione con l’aggiunta dell’aggettivo numerico 2.
La Dda di Catanzaro presume collusioni, cointeressenze, connubi tra la malavita ed il livello politico ed amministrativo.
Parliamo di colletti bianchi, cioè di politici, funzionari ed amministratori pubblici.
Per questo il PM Facciolla ha acquisito atti presso il comune di Paola e presso l’Azienda sanitaria provinciale.
Almeno 30 le persone attenzionate e molte sono state interrogate.
Al vaglio della Procura antimafia tanto: gare di appalto, autorizzazioni,licenze, affidamenti di lavori manutenzioni e servizi, la stabilizzazione di lavoratori in odor di mafia da parte dell’Asp.Tirato in ballo Franco Petramala.
Il tutto è secretato per tutti meno che per gli investigatori e gli indagati.
In reati ipotizzati sono diversi , ma il principale è il concorso esterno in associazione mafiosa.
La gran parte degli indagati interessa il comune di Paola, ma nell’elenco figurerebbero anche altri personaggi delle ‘ndrine, nell’ambito di una serie di collusioni tra cosche e pubblica amministrazione su cui la distrettuale ha inteso appunto far luce.