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Nel ringraziarvi per avere comunque ritenuto di pubblicare la mia replica al sindaco di Nocera Terinese, volevo invitarvi a fare alcune rettifiche considerato che avete preso la mia dichiarazione da un Post di Facebook. Intanto il Sindaco di Nocera ha polemizzato con lo scrivente in risposta al PD, tuttavia, il mio post non era per conto del PD, ma a titolo personale. Vi pregherei dunque di sostituire il pezzo e il titolo da voi pubblicato con il seguente pezzo:

SUL DEPURATORE NESSUNA TERRIBILE VERITA’, SOLO TRAGICA FARSA

Leggo dalla vostra testata una dichiarazione del Sindaco di Nocera Terinese che avevo già letto su Facebook e alla quale avevo già risposto direttamente sulla sua bacheca del primo cittadino nocerese. Considerato che sono stato chiamato incautamente in causa dal Sindaco Rocca, a questo punto, mi preme fare delle precisazioni che mi auguro possiate pubblicare con la stessa evidenza. Leggo dal titolo del vostro articolo che ci sarebbe : “una terribile verità” dietro la fogna a cielo aperto che ormai da giorni stagna nel centro di Marina di Nocera Terinese. Voglio tranquillizzare la redazione, non c’è niente di terribile nell’incapacità di un Sindaco nel risolvere la perdita di liquame fognario, piuttosto c’è qualcosa di comico e tragico nello stesso tempo. Inoltre, il sindaco ricostruisce la vicenda della costruzione del depuratore affermando delle assolute menzogne che sono smentite da atti e fatti! Il problema potrebbe essere risolto in pochi minuti se solo il comune diretto da Rocca avesse ancora un minimo di credibilità finanziaria verso quelle imprese di auto spurgo che ormai da mesi non vedono il becco di un quattrino, niente di più niente di meno! Ma torniamo al depuratore. L’amministrazione dell'epoca ottenne un finanziamento di 24 miliardi di lire per la realizzazione della rete fognante del comune di Nocera, Falerna e Gizzeria, rete fognante realizzata in tutti i tre comuni rivieraschi. Sempre quell'Amministrazione, nello stesso periodo, ottenne altri 2 miliardi e mezzo per la realizzazione della rete fognante delle contrade e del centro storico. Il depuratore che venne realizzato in Marina, faceva parte dello stesso finanziamento e doveva servire esclusivamente i comuni di Nocera, Falerna e Gizzeria che, per ottenere quel finanziamento, si costituirono in Consorzio. In corso di appalto, subentrò, il Commissario per l'emergenza ambientale, il quale, stravolse il progetto. Fu il commissario, infatti, nella persona del Presidente della Giunta Regionale dell'epoca, Giuseppe C!

hiaravalloti, a decidere di collegare i Comuni di Belmonte e Amantea nonché quelli a monte al depuratore. Paradossalmente però, mentre da un lato aumentava il numero dei comuni collegati, di contro, dall’altro lato, sempre il commissario, con una variante in corso d'opera, ridusse la portata delle condotte, un giochetto fatto in tutta la Regione e che, produsse un risparmio di ulteriori 400 milioni di euro che furono spesi per altro. Proprio per quelle scellerate decisioni, più tardi, finirono sotto inchiesta l'assessore regionale all'ambiente dell'epoca, Basile, il direttore generale dell'ambiente e lo stesso Chiaravalloti, la famosa indagine denominata “Poseidone”. In conclusione, se il sindaco di Nocera è alla ricerca di responsabilità di altri, per giustificare la sua incapacità a risolvere il problema di una pozzanghera di fogna a cielo aperto, la ricerchi nel suo schieramento politico e negli amministratori regionali che fecero le scelte, di cui egli oggi si lamenta. Sono costoro, infatti, gli unici responsabili del disastro della depurazione in questa regione e a Nocera Terinese. Purtroppo per i noceresi, la verità è un'altra e sta tutta nell’amara constatazione:   se un Sindaco risulta essere così incapace nel risolvere un grave problema di igiene pubblica tempestivamente, come la perdita di una condotta di rete fognante, dovrebbe trarne le dovute conseguenze. Anche perché, se fosse vero quanto afferma il primo cittadino nocerese, e non lo è, ci dovrebbe spiegare per quale ragione negli ultimi 15 anni questo problema non si è mai verificato. La verità e che ci troviamo, invece, di fronte alla tipica presunzione degli incapaci, che è quella di tentare di difendersi attraverso menzogne e bufale vergognose.

Pasquale Motta Ex Sindaco di Nocera Terinese

P.S. : nel ringraziarvi anticipatamente rimango a disposizione per ogni chiarimento. 3342450273

NdR: Non abbiamo alcuna difficoltà, ma riteniamo di dover chiarire che l‘articolo ci è stato inviato dal PD di Nocera con un articolo avente a titolo “Oggetto: risposta PD al sindaco di Nocera Terinese”

Continua la querelle tra l’amministrazione di Nocera Terinese ed il PD della medesima cittadina

e nel mentre si alza il tono della disfida

“Egregio Gaspare Rocca, siccome mi hai chiamato in causa, come fai spesso quando non sei in grado di dare risposte, sono costretto, mio malgrado, a darti una risposta qui, proprio sulla tua bacheca.

E ciò, in attesa della pubblicazione di quei debiti del comune che, con una buona dose di faccia tosta hai cercato di attribuire al sottoscritto e, sui quali, già in passato, ti ho sfidato a pubblicarne l'origine.

E' indecente l'atteggiamento che assumi quando non sei in grado di trovare soluzione ai problemi di questo comune, cercando di trascinarmi nella polemica spicciola, ogni volta che il PD nocerese svolge il suo ruolo di opposizione e di denuncia.

Intanto, prima di parlare, ti inviterei a leggerti gli atti amministrativi (so' che hai problemi su questo fin da quando facevi l'assessore con il tuo predecessore), se li avessi letti, infatti, eviteresti di sostenere macroscopiche sciocchezze.

I fatti: la mia amministrazione ha ottenuto un finanziamento di 24 miliardi di lire per la realizzazione della rete fognante del comune di Nocera, Falerna e Gizzeria, rete fognante realizzata in tutti i tre comuni rivieraschi.

Sempre la mia Amministrazione ottenne nello stesso periodo altri 2 miliardi e mezzo per la realizzazione della rete fognante di Campodorato e di tutte le contrade, inoltre, abbiamo realizzato la raccolta della fogna del centro storico che, prima sboccava nel Fiume Grande.

Il depuratore che abbiamo realizzato in Marina, invece, era parte di quel finanziamento e doveva servire solo i tre comuni di Nocera, Falerna e Gizzeria che, per ottenere quel finanziamento si costituirono in Consorzio.

Il 2000, già in corso di appalto, con la legge sul commissariamento, (la famosa legge sull'emergenza ambientale), Nocera, così come tutti i comuni della Calabria, vennero commissariati.

Il regalino di cui parli tu, dunque, e che, falsamente e scorrettamente, attribuisci a me, venne deciso e realizzato dall'ufficio del Commissario che, forse ti sarà sfuggito, era in capo al Presidente della Giunta Regionale dell'epoca, Giuseppe Chiaravalloti, tuo compagno di schieramento politico, il quale, decise di collegare i Comuni da Belmonte a scendere, nonché quelli a monte.

Il vero crimine, egregio Gaspare Rocca, e' stato quello che, mentre aumentava il numero dei comuni collegati, di contro, con una variante in corso d'opera, veniva ridotta la portata dei tubi, i problemi di oggi sono legati a tutto ciò!

Un giochetto, caro amico Sindaco, che è stato fatto in tutta la Calabria e che, fece sparire 400 milioni di euro dalle economie di appalto.

Forse ti sarà sfuggito che, proprio per quella vergogna, finirono sotto processo l'assessore regionale all'ambiente dell'epoca, Basile e il direttore generale dell'ambiente, anche costoro, tuoi amici di centrodestra.

Infine, ti ricordo che, in quell'area, il depuratore c'era già, costruito nel 1979 dalla Giunta di Giuseppe Mancini, una Giunta della quale faceva parte tuo padre, se non sbaglio.

La pozzanghera di merda che da giorni allaga il sottopassaggio in Marina di Nocera, con gravi disagi per gli operatori del luogo, e' un'emergenza che avresti dovuto risolvere immediatamente per motivi di igiene pubblica, a meno che, il comune di Nocera e' ridotto al punto di non essere credibile finanziariamente nemmeno per chiamare un auto spurgo.

Se non sei in grado di risolvere un grave problema di igiene pubblica tempestivamente, dovresti trarne le dovute conseguenze, invece di inventarti bufale insostenibili chiamando in causa il sottoscritto con menzogne vergognose.

Prima di accusare o scaricare su altri la tua incapacità ad agire, ti sfido a pubblicare tutti gli atti e a smentire quanto ho affermato sul depuratore, a cominciare dal progetto di depuratore approvato dal mio consiglio comunale, all'unanimità' e con il voto favorevole dell'opposizione dei tuoi amici del centrodestra e del tuo predecessore! PASQUALE MOTTA

Pubblicato in Lamezia Terme

Il PD scrive al sindaco, alla Giunta, al Prefetto, al procuratore della Corte dei Conti ed alla Procura della repubblica:

 

“Vista la sentenza del tribunale di Lamezia Terme che ha condannato il Comune di Nocera Terinese al pagamento in favore della Siger srl della somma di € 169.578,59 oltre interessi di mora calcolati secondo le previsioni di decorrenza PER UN TOTALE DI € 243.170,46 DI CUI € 73.992,17 interessi da aggiornare fino alla data del soddisfatto visto che il comune non ha prodotto opposizione.

 

Visto che l’Amministrazione non ha ancora provveduto all’adempimento integrale dell’obbligo di assicurare “effettività” alla pretesa creditoria della parte ricorrente non avendo posto in essere compiutamente tutti gli interventi all’uopo doverosi;

Visto Che il T.A.R. Calabria ha affermato, pertanto, la persistenza dell’obbligo dell’Amministrazione intimata ad ottemperare integralmente al giudicato nascente dal provvedimento giurisdizionale di cui sopra;

Visto che lo stesso T.A.R. ha conseguentemente affermato, in accoglimento del ricorso in esame, l’obbligo dell’Amministrazione di ottemperare integralmente al giudicato nascente dalla decisione innanzi richiamata, con specifico riguardo agli importi indicati nel ricordato decreto, detratto quanto già pagato a qualsiasi titolo;

Che il giudice amministrativo ha ritenuto opportuno, in considerazione della rilevante entità delle somme, assegnare, al riguardo, per l’integrale esecuzione del credito, al Comune di Nocera Terinese, in persona del Sindaco pro-tempore, il termine di 180 (centottanta) giorni decorrenti dalla comunicazione o della notifica (se anteriore) della sentenza n.994/l 3 del 10 ottobre 2013;

Che lo stesso T.A.R. Calabria ha statuito, in caso d’inerzia dell’Amministrazione oltre il predetto termine assegnato, la nomina di Commissario ad Acta nella persona di un funzionario in servizio presso l’Ufficio di Ragioneria della Prefettura di Catanzaro, indicato nominativamente con provvedimento formale del Prefetto di Catanzaro, col compito di provvedere a dare integrale esecuzione al giudicato de quo entro l’ulteriore termine di 180 (centottanta) giorni, decorrente dalla scadenza del termine assegnato all’Amministrazione;

Che il Comune di Nocera Terinese non ha dato riscontro all’atto de qua e che la stessa sentenza

nr. 994/13 del 10 ottobre 2013 è rimasta tuttavia priva di attuazione;

che il Prefetto di Catanzaro, a seguito dell’attività posta in essere anche con sollecitazioni, non è addivenuto alla definitiva conclusione della controversia, e che pertanto con proprio provvedimento n. 101374 del 27 novembre 2014, ha designato un Commissario ad Acta per l’espletamento degli adempimenti ed adozione dei provvedimenti amministrativi

Che il Commissario ad Acta , al fine dell’ottemperanza della sentenza n,994/l3 del 10/10/2013 ed in considerazione delle problematiche di bilancio della stessa Amministrazione debitrice, che presenta scarsa liquidità, ha depositato presso il TAR Calabria di Catanzaro- Sezione 2”- apposita richiesta di proroga termine prot.n. l/U.C./994/l3 datata 28/11/2014;

Che il Giudice Amministrativo, con Ordinanza collegiale n.284/l 5 Reg.Prov.Coll.n.00287/20 13 Reg.Ric. del 15/01/2015 trasmessa a mezzo nota del 16/02/2015, ha disposto la proroga di giorni 180 (centottanta) del termine per provvedere assegnato al Commissario ad Acta;

Tutto ciò premesso Si chiede

Documentazione con cui si evince la vicenda che ha determinato il debito per il comune, nonché una ricognizione dell’Ufficio di Ragioneria e copia delle fatture con relativa descrizione che hanno generato il debito inoltre chiede le disponibilità economiche dell’ente con indicazione dei relativi capitoli di spesa e sulla capacità di indebitamento dell’Ente;

Elenco fatture : Lavori straordinari Fatt.n.254/08, Fatt.n.166/08, Fatt.n. 31/08,Fatt.n.171/08,Fatt.n.238/09, Fatt.n.345/09, Fatt.n.127/10

SICURI DI AVERE RISPOSTE ESAURIENTI IN MERITO PORGIAMO DISTINTI SALUTI

NOCERA TERINESE LI 26/05/2015 GRUPPO CONSIGLIARE PD DI NOCERA TERINESE

Pubblicato in Lamezia Terme

Tempi duri per gli amministratori di Nocera Terinese.

La Guardia di Finanza di Lamezia Terme, infatti, ha eseguito il sequestro preventivo di beni immobili, per un valore di circa 500.000 euro.

Il sequestro è stato disposto dal Gip Carlo Fontanazza del tribunale di Lamezia, su richiesta della Procura della Repubblica nella persona del sostituto procuratore Santo Melidona

L’indagine è stata condotta dalle fiamme gialle diretta dal colonnello Fabio Bianco.

I finanzieri hanno ribattezzato questa operazione “Hopless", vale a dire "senza speranza", proprio dal nome del bar che tradotto "hope" significa "speranza".

L'accusa sostiene che gli amministratori indagati avrebbero deliberato la vendita di un immobile del Comune favorendo due commercianti.

Le accuse sono per tutti di abuso di ufficio in concorso ed ai due imprenditori è stato contestato anche il reato di falso ideologico.

Gli atti avrebbero consentito di ottenere un'indebita ed ingiustificata riduzione del prezzo dell'immobile, da 300.000 euro circa a 137.763 euro, con equivalente danno alle casse dell'ente.

In uno al sequestro l’avviso di garanzia a sei amministratori e funzionari pubblici ed ai due gestori del bar "Hope".

Gli indagati

Ferlaino Luigi, nella sua qualità, all’epoca dei fatti, di sindaco e responsabile del servizio tecnico finanziario del comune di Nocera Terinese;

Rocca Gaspare, nella sua qualità, all’epoca dei fatti, di componente della giunta comunale,  attualmente sindaco del paese;

Macchione Vincenzo, all’epoca dei fatti, di componente della giunta comunale, attualmente vicesindaco;

Russo Saverio, nella sua qualità, all’epoca dei fatti, di componente della giunta comunale;

Vocaturo Michele, nella sua qualità, all’epoca dei fatti, di componente della giunta comunale;

Amatruda Felicia Angela, nella sua qualità, all’epoca dei fatti ed anche attualmente, di segretario comunale del comune di Nocera Terinese;

Macchione Gregorio, commerciante;

Macchione Federico, 30 anni, commerciante.

Pubblicato in Lamezia Terme

Era originario di Nocera Terinese e si trasferì molti anni fa in Amantea insieme alla famiglia prendendo casa nella località di Camoli inferiore.

Praticamente il pianoro più basso, ricco di oliveti e di vigneti d cui si ammira un incredibile paesaggio della costa tirrenica .

Sono contadini da sempre e da contadini lavorano la terra e vanno a far legna per le loro famiglie

Anche oggi erano andati a far legna nel vicino comune di San Pietro in Amantea

Erano in due , Domenico ed il fratello maggiore

Domenico Ferlaino aveva poco più di 50 anni e due figli

Un malore improvviso, forse un infarto lo ha stroncato

Complice il freddo, la pioggia gelida che è caduta nel pomeriggio

Incredulo ed esterrefatto il fratello che se lo è visto morire nelle braccia senza aver possibilità di fare alcunché per salvarlo se non chiamare come ha fatto i soccorsi sanitari

Pronti i soccorsi ma purtroppo inutili

Pubblicato in Basso Tirreno

Occorre ribadirlo! I piccoli comuni devono consorziarsi .E soprattutto non possono assumersi servizi consortili come ha fatto Nocera Terinese con l’impianto di depurazione che serve anche Belmonte Calabro, Amantea e Falerna, oltre che Nocera stessa.

Già da mesi il comune di Amantea si è gravato dei costi della manutenzione di pompe di sollevamento pur ubicate nel comune di Nocera Terinese, superando i suoi confini territoriali , alla faccia dell’autarchia del comune nocerese.

Ed oggi fa ben di più. Oggi evita un grave danno ambientale ! Non del proprio territorio, ma del Tirreno Catanzarese!

Dimostrazione dell’alto senso di responsabilità di Amantea e dell’alta efficienza dei suoi tecnici.

Ne parla il comunicato stampa di oggi 20 gennaio dal titolo:  “Gli operai del comune di Amantea intervengono sul depuratore di Nocera Terinese”

Scrive il comune “ Il pronto intervento del settore manutentivo del comune di Amantea, di supporto a quello di Nocera Terinese, ha evitato l’insorgere di una vera e propria emergenza ambientale”.

Ma ecco cosa era successo.

” Durante la scorsa notte alcuni ignoti si sono introdotti furtivamente nell’area che accoglie il mega depuratore di Nocera Terinese che, oltre a servire il centro costiero della provincia di Catanzaro, “ripulisce” anche i liquami di Belmonte Calabro e Amantea, consentendo di immettere nel Tirreno acqua pulita e cristallina al 100 per cento.

I malviventi, dopo aver forzato l’ingresso di alcuni locali, hanno asportato i cavi in rame che consentono alle apparecchiature tecniche di gestire i diversi cicli di depurazione.

Ciò ha portato al malfunzionamento del sistema elettrico che, a sua volta, avrebbe potuto causare la tracimazione dei liquami contenuti nelle vasche, con gravi conseguenze per i terreni circostanti e per l’inquinamento che si sarebbe venuto a generare.

Per non parlare poi del fiume di melma che sarebbe potuto arrivare a mare”.

E qui la questione diventa straordinaria . Continua la nota stampa affermando che :

“Il sindaco di Nocera Terinese, Gaspare Rocca, facendo leva sui rapporti di buon vicinato che intercorrono con Amantea, ha prontamente allertato il primo cittadino Monica Sabatino che, senza esitazione alcuna, ha messo a conoscenza della questione l’assessore all’ambiente Antonio Rubino ed il dirigente dell’ufficio tecnico manutentivo Domenico Pileggi.”

Confermiamo a tal punto l’alto senso di responsabilità del sindaco di Nocera che non abdicando al proprio ruolo, anzi consapevole delle sue difficoltà, ha chiesto soccorso ad Amantea , e del coerente alto senso di responsabilità del comune di Amantea che interviene senza ritardi quasi come se l’impianto di depurazione fosse suo od almeno nel suo territorio.

E confermiamo altresì l’alta efficienza dei tecnici di Amantea.

Recita il comunicato stampa, infatti, che:

“La situazione è apparsa agli occhi degli esperti quanto mai critica, tanto che in pochissimo tempo gli addetti dell’ente municipale nepetino, coordinati da Rocco Cima, ed un gruppo di volontari della Protezione civile, diretti da Salvatore Socievole, hanno raggiunto l’area del depuratore con un gruppo elettrogeno capace di velocizzare il ripristino dei macchinari e supportando così l’intervento del personale specializzato che opera in loco e che ha mostrato in diverse occasioni la propria professionalità.

Mai scelta si è rivelata più azzeccata.

Bypassando la tradizionale alimentazione elettrica, infatti, il depuratore e le idrovore sono tornati in funzione con una configurazione minima che ha consentito il mantenimento del livello dei liquami nelle vasche, evitando così ogni possibile rischio.

L’adozione di tale strategia ha consentito ai tecnici di ripristinare con la dovuta calma il quadro comandi, ricollocando i cavi in rame che sono stati trafugati”.

E non ci si è fermati a tanto.

I tecnici del comune di Amantea hanno relazionato all’amministrazione comunale sul danno occorso.

Si legge sulla nota che :

“Secondo una prima quanto sommaria ricognizione l’ammontare del danno, furto compreso, dovrebbe attestarsi intorno ai 50 mila euro”.

E non basta , sempre confermando l’alto senso di responsabilità del comune di Amantea il comunicato evidenzia che :

“Dell’accaduto sono state prontamente allertate le forze dell’ordine, in primis i Carabinieri, che hanno avviato le indagini sul territorio monitorando le realtà criminali che sono solite compiere questo tipo di furto”.

Pubblicato in Politica

Ritornano i corsi fantasma. E per corsi fantasma intendiamo quei corsi di formazione finanziati con fondi POR con i quali si faceva finta di formare personale proprio od esterno alla impresa, corsi che in realtà non venivano fatti.

 

Amantea è famosa per i corsi fantasma, con processi annunciati , anzi strombazzati, ma in realtà mai giunti a conclusione, anzi prossimi alla prescrizione.

Ma questo corso fantasma non appartiene alla nobile cittadina tirrenica : questa volta Amantea non c’entra.

Ma siamo lì. Nei pressi di Amantea, a Nocera Terinese.

Ad essere stato denunciato per truffa aggravata e falso è stato Giuseppe Vescio, amministratore di una società di trasporti e raccolta di rifiuti.

Lo stesso Giuseppe Vescio che recentemente è stato oggetto di indagine , nel febbraio 2014, quando, i finanzieri lametini, accertarono che il sindaco di Nocera Terinese Gaspare Rocca e il suo predecessore, Luigi Ferlaino, avevano per anni affidato la gestione della raccolta rifiuti all'azienda di Vescio senza alcun tipo di gara, ma solo con delle ordinanze comunali. In quell'occasione il noto imprenditore fu indagato per reati ambientali in quanto ritenuto responsabile di aver stoccato abusivamente, su un terreno di sua proprietà, circa dodici tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi tra cui un ingente quantitativo di amianto.

Da lì nel prosieguo di indagini l’attuale denuncia .

Secondo l'accusa, l'imprenditore avrebbe beneficiato di agevolazioni pubbliche cofinanziate dal fondo sociale europeo e dal Por Calabria per tenere corsi di formazione a 10 persone.

Illeciti finanziamenti pubblici del fondo sociale europeo e dei Por Calabria per un totale di 170mila euro.

Denaro con il quale l'imprenditore avrebbe dovuto aggiornare professionalmente dieci dei propri dipendenti sul ciclo di smaltimento dei rifiuti.

I corsi però non si sarebbero mai svolti, non sicuramente nei termini e nelle forme previsti dal bando.

In più per incassare i fondi l'uomo avrebbe presentato agli uffici pubblici una serie di documenti risultati fittizi i quali avrebbero invece dovuto certificare la vera posizione contrattuale e le reali retribuzioni percepite dai dipendenti.

La magistratura di Lamezia Terme, cautelativamente, ha disposto il sequestro di un appartamento, un magazzino, tredici terreni agricoli, sette conti correnti bancari e postali, tre autovetture ed una quota sociale, tutti beni riconducibili all'imprenditore per un valore complessivo di 170.000 euro.

I finanzieri hanno anche inoltrato comunicazione alla Procura regionale della Corte dei conti di Catanzaro ed alla Regione Calabria, per le rispettive competenze in materia di danno erariale e recupero delle somme indebitamente erogate.

Il mare porta via una parte del lungomare di Nocera Terinese

Una storia che sembra simile in ogni dove.

 

Una storia che è figlia della arroganza dell’uomo che pensa di opporsi alla forza della natura, nel caso il mare, pretendendo di andare a costruire dove i marosi esplicano la propria potenza

Ora i consiglieri del PD scrivono al sindaco, al Prefetto di Catanzaro, alla Guardia Costiera ed alla capitaneria di Vibo Valentia

Una richiesta accorata alla quale vogliono una risposta scritta.

“In relazione alle ultime intemperie e della situazione delle mareggiate che hanno invaso il lungomare di Nocera Terinese si chiede:

-Cosa intende fare e quali reali azioni intende intraprendere pr evitare danni irreparabili per il lungomare e di conseguenza per il turismo e per tutto lè’indotto ad esso collegato.

-Inoltre si chiede chi ha titolo nel gestire la protezione civili di Nocera Terinese, chi è il responsabile di tale associazione e chi sono i componenti di tale associazione.

-si chiede inoltre se esiste un numero di telefono dedicato per eventuali informazioni e se sono stati attivate tutte le procedure per eventuali corsi in caso di eventi calamitosi previsti per gli iscritti alla protezione civile.

Il Sindaco Rocca in merito al problema del Lungomare scrive : “La situazione non è di facile soluzione. La Regione deve prima fare l'intervento delle barriere soffolte e solo dopo possiamo intervenire sul lungomare. Ogni intervento al ripristino del manufatto potrebbe essere controproducente in quanto la forza del mare in quel punto è fortissima, solo un'opera importante di contenimento del moto ondoso potrà offrire l'opportunità di un recupero del lungomare. La Regione ha già predisposto un progetto preliminare per la messa in opera di 5 barriere soffolte con relativo ripascimento artificiale. Il prossimo passaggio sarà, sempre ad opera della Regione, un appalto concorso. La speranza è che questi passaggi avvengano con estrema rapidità perché il mare non conosce sosta”.

Anche a Nocera Terinese quindi si sceglie di intervenire artificialmente con “ barriere soffolte” e”ripascimento artificiale” il che significa una lunga teoria di camion che preleva misto dal Savuto e lo addizionano sulle scarne spiagge per ricrearle, pronte alle prossime mareggiate.

Il “popolo” di Nocera chiede "interventi immediati al fine di risolvere il problema”, segnala che “l’arenile è oramai al collasso”, evidenzia che “la ricchezza viene dal mare”, che “bisogna agire ora”, che “ non abbiamo più tempo di aspettare” , ed infine che “ la salvaguardia dell'intero litorale Nocerese venga realizzato nell'immediato”.

Anche li a Nocera, come dappertutto( Amantea non esclusa) è tempo di riflettere se magari non sia da giudicare e condannare chi spreca soldi pubblici per realizzare opere che li dove fatte non possono durare.

Pubblicato in Basso Tirreno

guardi costieraNella mattinata di ieri una radiomobile CP del Nucleo Operativo Difesa Mare della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, impegnata in attività di monitoraggio ambientale nel Comune di Nocera Terinese, con particolare riguardo all’alveo del Fiume Savuto, per individuare eventuali scarichi abusivi, notava sul margine sinistro del predetto Fiume, la presenza di eternit abbandonate ed ammassate in un’area di circa 700 mq. di demanio fluviale.

Immediato l’intervento dei militari della Guardia Costiera, che indossati i dispositivi individuali di protezione (tuta-guanti-mascherina-occhiali) provvedevano a quantificare 35 lastre di eternit di grandi dimensioni ammassate e varie sfibri di amianto cosparse nell’area interessata dalla discarica abusiva.

Ravvisati i reati di abbandono incontrollato di rifiuti speciali pericolosi (in violazione dell’art.256 comma 2 lettera b del D.lvo 152/2006), smaltimento illecito di lastre ondulate di eternit (in violazione dell’art. 192 comma 1 del D.lvo 152/2006), nonché la violazione dell’art.674 del Codice Penale (gettare o versare, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte ad offendere o imbrattare o molestare persone), i guardacoste hanno provveduto ad avvisare telefonicamente il Pubblico Ministero di Turno della Procura della Repubblica di Lamezia Terme – Dott.ssa Marta Agostini, che ha condiviso la necessità di sottoporre a sequestro preventivo l’area adibita a discarica di eternit, che è stata quindi delimitata a mezzo di nastro bicolore e cartelli monitori riportanti la dicitura “Area Sottoposta a Sequestro”.

La custodia dell’area è stata affidata al Sindaco pro-tempore del Comune di Nocera Terinese, mentre sono parallelamente state avviate le indagini di polizia giudiziaria tese ad individuare gli ignoti responsabili del grave illecito ambientale. 

Continueranno – si legge nella nota stampa della Guardia Costiera di Vibo, il cui Comando è stato assunto nello scorso mese di Settembre dal C.F. (CP) Antonio LO GIUDICE -, senza sosta le attività di monitoraggio ambientale dei Comuni ricadenti nel Compartimento Marittimo, con la speranza che le attività di bonifica della zona appena sequestrata possano essere avviate a breve, così da evitare sia la dispersione nell’aria delle polveri di eternit, che l’eventuale dispersione in mare, a seguito di possibili aumenti di portata del Fiume Savuto, le cui acque distano appena 10/15 metri dall’area sequestrata, in considerazione altresì del fatto che la foce dello stesso dista appena 900 metri.- 

Pubblicato in Lamezia Terme

Nocera Terinese .Dato a fuoco da piromani uno dei luoghi simbolo della archeologia calabrese.

Piano della Tirena secondo gli ultimi avanzati studi è insieme al territorio di Serra d’Aiello, al territorio di Campora San Giovanni , una delle sedi di Temesa.

Ieri sera ignoti poco prima del far della sera hanno dato fuoco al costone sud del pianoro.

Nella foto piccola scattata alla 19,39 del 4 settembre si nota infatti che il fuoco ha preso l’avvio dalla SS18 ed ha già raggiunto il primo pianoro prendendo vitalità.

La SS18, lo ricordiamo, è disutilizzata per la rottura del vecchio ponte sul fiume Savuto

Appare così logico supporre che i piromani sia venuti dalla parte di Campora SG

Che si tratti di piromani sembra logico atteso che il fuoco è stato attinto quando i canadair sono difficoltati se non impossibilitati ad intervenire dall’oscurità sopravveniente.

Specialisti del fuoco, allora?

Probabile.

Non sappiamo quanto cammino il fuoco abbia fatto e fin dove siano giunte le fiamme

Indipendentemente dai possibili danni arrecati ad un territorio archeologico ancora tutto da indagare ci sembra folle siffatto comportamento

Il problema degli incendi assume via via aspetti sempre più problematici e complessi.

Gran parte del territorio di Nocera in questi ultimi giorni è stato attinto dal fuoco e quando si tratta di luoghi che è impossibile raggiungere con autobotti il lavoro dei Vigili del Fuoco resta fortemente reso difficile

Oggi come ieri la soluzione resta la educazione al rispetto dell’ambiente

Una educazione che deve iniziare dalle prime classi delle scuole per continuare negli anni fino al raggiungimento della piena consapevolezza da parte delle comunità.

Pubblicato in Lamezia Terme
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