Il mare porta via una parte del lungomare di Nocera Terinese
Una storia che sembra simile in ogni dove.
Una storia che è figlia della arroganza dell’uomo che pensa di opporsi alla forza della natura, nel caso il mare, pretendendo di andare a costruire dove i marosi esplicano la propria potenza
Ora i consiglieri del PD scrivono al sindaco, al Prefetto di Catanzaro, alla Guardia Costiera ed alla capitaneria di Vibo Valentia
Una richiesta accorata alla quale vogliono una risposta scritta.
“In relazione alle ultime intemperie e della situazione delle mareggiate che hanno invaso il lungomare di Nocera Terinese si chiede:
-Cosa intende fare e quali reali azioni intende intraprendere pr evitare danni irreparabili per il lungomare e di conseguenza per il turismo e per tutto lè’indotto ad esso collegato.
-Inoltre si chiede chi ha titolo nel gestire la protezione civili di Nocera Terinese, chi è il responsabile di tale associazione e chi sono i componenti di tale associazione.
-si chiede inoltre se esiste un numero di telefono dedicato per eventuali informazioni e se sono stati attivate tutte le procedure per eventuali corsi in caso di eventi calamitosi previsti per gli iscritti alla protezione civile.
Il Sindaco Rocca in merito al problema del Lungomare scrive : “La situazione non è di facile soluzione. La Regione deve prima fare l'intervento delle barriere soffolte e solo dopo possiamo intervenire sul lungomare. Ogni intervento al ripristino del manufatto potrebbe essere controproducente in quanto la forza del mare in quel punto è fortissima, solo un'opera importante di contenimento del moto ondoso potrà offrire l'opportunità di un recupero del lungomare. La Regione ha già predisposto un progetto preliminare per la messa in opera di 5 barriere soffolte con relativo ripascimento artificiale. Il prossimo passaggio sarà, sempre ad opera della Regione, un appalto concorso. La speranza è che questi passaggi avvengano con estrema rapidità perché il mare non conosce sosta”.
Anche a Nocera Terinese quindi si sceglie di intervenire artificialmente con “ barriere soffolte” e”ripascimento artificiale” il che significa una lunga teoria di camion che preleva misto dal Savuto e lo addizionano sulle scarne spiagge per ricrearle, pronte alle prossime mareggiate.
Il “popolo” di Nocera chiede "interventi immediati al fine di risolvere il problema”, segnala che “l’arenile è oramai al collasso”, evidenzia che “la ricchezza viene dal mare”, che “bisogna agire ora”, che “ non abbiamo più tempo di aspettare” , ed infine che “ la salvaguardia dell'intero litorale Nocerese venga realizzato nell'immediato”.
Anche li a Nocera, come dappertutto( Amantea non esclusa) è tempo di riflettere se magari non sia da giudicare e condannare chi spreca soldi pubblici per realizzare opere che li dove fatte non possono durare.