Nella mattinata di ieri una radiomobile CP del Nucleo Operativo Difesa Mare della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, impegnata in attività di monitoraggio ambientale nel Comune di Nocera Terinese, con particolare riguardo all’alveo del Fiume Savuto, per individuare eventuali scarichi abusivi, notava sul margine sinistro del predetto Fiume, la presenza di eternit abbandonate ed ammassate in un’area di circa 700 mq. di demanio fluviale.
Immediato l’intervento dei militari della Guardia Costiera, che indossati i dispositivi individuali di protezione (tuta-guanti-mascherina-occhiali) provvedevano a quantificare 35 lastre di eternit di grandi dimensioni ammassate e varie sfibri di amianto cosparse nell’area interessata dalla discarica abusiva.
Ravvisati i reati di abbandono incontrollato di rifiuti speciali pericolosi (in violazione dell’art.256 comma 2 lettera b del D.lvo 152/2006), smaltimento illecito di lastre ondulate di eternit (in violazione dell’art. 192 comma 1 del D.lvo 152/2006), nonché la violazione dell’art.674 del Codice Penale (gettare o versare, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte ad offendere o imbrattare o molestare persone), i guardacoste hanno provveduto ad avvisare telefonicamente il Pubblico Ministero di Turno della Procura della Repubblica di Lamezia Terme – Dott.ssa Marta Agostini, che ha condiviso la necessità di sottoporre a sequestro preventivo l’area adibita a discarica di eternit, che è stata quindi delimitata a mezzo di nastro bicolore e cartelli monitori riportanti la dicitura “Area Sottoposta a Sequestro”.
La custodia dell’area è stata affidata al Sindaco pro-tempore del Comune di Nocera Terinese, mentre sono parallelamente state avviate le indagini di polizia giudiziaria tese ad individuare gli ignoti responsabili del grave illecito ambientale.
Continueranno – si legge nella nota stampa della Guardia Costiera di Vibo, il cui Comando è stato assunto nello scorso mese di Settembre dal C.F. (CP) Antonio LO GIUDICE -, senza sosta le attività di monitoraggio ambientale dei Comuni ricadenti nel Compartimento Marittimo, con la speranza che le attività di bonifica della zona appena sequestrata possano essere avviate a breve, così da evitare sia la dispersione nell’aria delle polveri di eternit, che l’eventuale dispersione in mare, a seguito di possibili aumenti di portata del Fiume Savuto, le cui acque distano appena 10/15 metri dall’area sequestrata, in considerazione altresì del fatto che la foce dello stesso dista appena 900 metri.-