“La società va trattata tenendo conto che è composta di persone sensibili alla corruzione, al disprezzo, all'adulazione. Usando queste tre leve non dovrebbe essere difficile dominarla”.Ennio Flaiano
Sempre più di frequente, il tema della ‘grande’ e ‘piccola’ corruzione, appare su tutti i quotidiani: favori, doni (più o meno consapevolmente accettati) e mazzette sono la norma. Un tempo l’illegalità era concentrata nel settore edilizio, tra licenze, piani di lottizzazione e cambiamenti di destinazione.
Poi ha guadagnato terreno: sono comparsi il ‘pizzo per esistere’ (per ottenere certificati di residenza e permessi di soggiorno), il ‘pizzo sulla cittadinanza’ (basti pensare al voto di scambio), il ‘pizzo per un tetto’ (in vista dell’assegnazione di case popolari o dell’imminenza dello sfratto), il ‘pizzo per lavorare’ (assunzioni per concorso, autorizzazioni all’esercizio di attività commerciali e licenze per i liberi professionisti), il ‘pizzo per sopravvivere’ (pensioni e farmaci) e infine il ‘pizzo per riposare in pace’ (trovare un posto al camposanto è sempre più arduo). Una struttura sanitaria incompleta per poter pagare ad alcuni amici affitti per l’utilizzo di appartamenti privati.
Il rischio che si corre è che oggi la politica e il suo valore di servizio vengano intaccati dalle azioni disoneste di soggetti che ne traggono profitti personali con discredito di quanti operano con competenza ed onestà. Necessiterebbe, innanzitutto, cambiare la “Politica al suo interno”. C’è urgente bisogno di esempi positivi, di coerenza, di politici che abbiano voglia di “costruire”.
Alle prossime elezioni si dovrebbe ridare fiducia alle Istituzioni e creare le condizioni per poter lavorare bene. Se la classe politica continua a sbagliare e a non dare ibuoni esempi, è naturale che i cittadini si disinnamorino. Bisogna portare avanti diverse azioni affinché la legalità divenga parte integrante del vivere quotidiano.
“Quanta acqua può bere un pesce che nuota liberamente nell’acqua?” Così il bramino Kautilya nel IV secolo a.C., nel suo libro ‘Arthashastra’, affrontava il tema della difficoltà nel riuscire a provare la disonestà finanziaria di un pubblico ufficiale. Oggi tuttavia sento l’irrefrenabile impulso, quasi un dovere, da cittadino, di esprimere il mio personale malessere, il mio disappunto, il mio desiderio di aria pulita, di una politica meno corrotta, di dibattiti sugli ideali e non sugli interessi.
Ci sarebbe bisogno di tutte le energie sociali in una battaglia di recupero dei valori civili che stanno sul letto di morte. Tanta voglia di organizzare una nuova Resistenza. Torna alla mente e davanti agli occhi quella generazione di donne e di uomini che in nome di un ideale hanno combattuto a costo anche della loro vita. L’auspicio è il recupero del senso della “cosa pubblica”, dell’idea che si deve concorrere al suo mantenimento proprio perché appartiene a tutti.
Gigino A Pellegrini & G elTartik
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L'Associazione politico culturale “La Migliore Calabria sez. Di Amantea e Campora S. Giovanni", lancia un appello pubblico alla città di Amantea, nell'unico interesse di cogliere le reali convergenze ed intese che possano definitivamente far uscire dal baratro il paese, precipitato ormai in una depressione sociale senza precedenti.
A pochi mesi dalle elezioni amministrative comunali e dopo tanti incontri avuti con molti gruppi, ad oggi, non siamo riusciti ad arrivare ancora ad una sintesi. Nei vari incontri, nonostante la nostra “esigenza” sia stata quella di voler portare all’attenzione di tutti i cittadini la reale situazione del nostro comune tramite un’assemblea pubblica, poche e timide, sono state le adesioni, mentre altri, proponevano, come argomento, solo quello delle candidature. Registriamo positivamente, negli ultimi giorni, un riscontro verso una comune apertura al dialogo con la partecipazione di alcuni gruppi politici insieme a liberi cittadini, che credono fortemente in un radicale processo di discontinuità sia nella composizione delle liste che nella creazione di un programma condiviso.
Un percorso che liberi gli spazi, che crei le condizioni di una città futura, programmatica, inclusiva, che faccia spazio definitivamente alle competenze ed all'impegno concreto.
Teniamo a precisare, e lo vogliamo fare pubblicamente, che il nostro gruppo politico non ritiene assolutamente idonea, vista la situazione creatasi nel nostro comune, la partecipazione alla competizione elettorale con il solito “modus operandi” al quale abbiamo assistito in questi anni con i conseguenti pessimi risultati.
Non stiamo lì a chiedere o ad intentare una caccia alle streghe, ai colpevoli, a fare populismo contro questo o quello per racimolare qualche consenso.
Siamo qui per chiedere di uscire tutti alla luce del sole e di riflettere sugli errori del passato, in modo tale da evitarli e garantire una ripartenza vera a questa città.
Non possiamo far finta che nulla sia accaduto (vedi scioglimento per infiltrazione mafiosa, dissesto o dissesti finanziari) e non riusciamo a credere che una nuova amministrazione riesca da sola, per il solo fatto che vincerà le elezioni, a risolvere i problemi della città.
Noi crediamo che voltarsi dall’altra parte, il non partecipare, sia da considerarsi semplice innocenza, ma forse connivenza.
Quella connivenza che è stata evidenziata in più punti nella relazione che ha poi portato allo scioglimento del nostro comune.
Nessuno ha potuto appellarsi a quella relazione, a quello scioglimento. Nessuno ha potuto proporre ricorso per via delle dimissioni di consiglieri, e poi del sindaco, prima, che detto scioglimento, venisse notificato.
Resterà nella storia della nostra città. Siamo tutti colpevoli per quanto accaduto.
Adesso è arrivato il momento di voltare pagina, no all’indomani delle elezioni.
Vogliamo sapere e lo chiederemo a gran voce: perché nonostante l’intervento dello Stato ad Amantea la situazione sia peggiorata?
Chiederemo come è stato possibile, a seguito della relazione e del conseguente scioglimento per infiltrazioni mafiose, che interessa un periodo dal 1997 al 2017, che il piano triennale delle opere pubbliche non sia stato annullato, che il personale degli uffici comunali non sia stato distaccato con conseguente arrivo di personale veramente formato proveniente dal Ministero dell’Interno al fine anche di recuperare la situazione finanziaria.
Riteniamo che solo le associazioni, i partiti politici e/o i comitati di cittadini liberi, che si riconoscono nei valori fondamentali della Costituzione e del suo normale processo di miglioramento democratico, possano partecipare all’amministrazione della cosa pubblica.
Siamo convinti che i tantissimi cittadini di Amantea e Campora San Giovanni, che vivono di sacrifici, siano essi studenti, disoccupati, casalinghe, operai, commercianti, imprenditori, artigiani e professionisti, possano sperare di avere una proposta nuova, pragmatica, inclusiva per lo sviluppo del nostro comprensorio.
Faremo di tutto affinché il “modus operandi” cambi nella gestione della cosa pubblica sia appropriato ai nostri tempi nel solo ed unico interesse della Città.
Costi quel che costi ma questa volta non possiamo permetterci di essere sciocchi.
La Migliore Calabria c'é!
La Migliore Calabria
Sez. di Amantea-Campora San Giovanni
Official Fan Page:
https://www.facebook.com/LaMiglioreCalabriaSez.diAmanteaeCamporaSanGiovanni/
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Le associazioni sportive, dopo innumerevoli appelli, solleciti e infruttuose attese, sono costrette a far presente ancora una volta al Prefetto di Cosenza e al Presidente della Provincia di Cosenza la paradossale situazione in cui versa l’impiantistica sportiva di Amantea a causa dell’ingiustificata inerzia del Comune di Amantea che, di fatto, ha lasciato i giovani senza un luogo in cui praticare sport indoor (al chiuso).
In città nessuna palestra comunale è idonea alla pratica sportiva. L’unica soluzione sarebbe il Palazzetto dello sport, un’opera attesa da 30 anni dalla comunità e completata grazie alla Provincia di Cosenza che ha consegnato la struttura, agibile e collaudata, al Comune di Amantea ad aprile 2021. Da allora, nonostante ci sia una convenzione per regolare i rapporti tra gli Enti, il Comune di Amantea non ha mai provveduto alla manutenzione ordinaria interna ed esterna della struttura, nonché all’allaccio dell’energia elettrica lasciando il Palazzetto nell’incuria generale con sistemi di sicurezza non funzionanti.
Uno spiraglio si era materializzato quando ad agosto la Commissione Straordinaria, dopo gli ennesimi solleciti, ha autorizzato l’ASD Beach&Volley Amantea ad utilizzare il Palazzetto dello Sport per qualche mese con costi di gestione a carico di quest’ultima, prevedendo anche la possibilità di utilizzo per altre associazioni. Peccato che all’autorizzazione non sia seguita alcuna consegna formale. Ma ancor più grave è che, nonostante le segnalazioni, il Comune non abbia mai provveduto a chiedere l’installazione del contatore e il primo allaccio all’energia elettrica in modo da permettere alle associazioni di effettuare la voltura delle utenze. La struttura, inoltre, versa in condizioni igieniche disastrose per cui è necessario l’intervento di una ditta specializzata.
Di fatto Amantea è una città priva di un luogo in cui far praticare sport ai giovani, mentre una mega struttura completata e agibile non è utilizzabile perché l’Ente non provvede all’allaccio dell’energia elettrica e ad adempiere ai propri doveri!
Una disattenzione verso la comunità che non trova alcuna giustificazione nemmeno nel dissesto economico finanziario o nell’organico ridotto dell’apparato burocratico.
Per tali ragioni le associazioni hanno chiesto al Prefetto di sollecitare con urgenza, ove lo ritenga opportuno, il Comune di Amantea a porre in atto le azioni necessarie per rendere fruibile la struttura ed assicurare il diritto allo sport dei giovani; al Presidente della Provincia di Cosenza di vigilare sul rispetto, da parte del Comune di Amantea, della convenzione che regola i rapporti tra gli enti per la gestione del Palazzetto dello sport attivandosi, ove necessario, per tutelare l’integrità dell’immobile e la fruibilità dello stesso.
COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI SPORTIVE
ASD Beach&Volley Amantea, ASD Amantea Futsal, A.S.D. Real Amantea, A.S.D. Promosport, A.S.D. RG Academ, A.S.D. New Harmony Dance, A.S.D. Accademia Campora Karate, Circolo Tennis Amantea A. Monaco, A.S.D. Aurora Dance.
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Comunicati - Sport - Giudiziaria
Ci scrive l'ex Funzionario del Comune di Amantea Silvio Clemente, promotore di una serie di incontri che nei prossimi mesi porteranno sicuramente alla creazione di un movimento civico cittadino, ponendo a se stesso ed ai nostri lettori una serie di domande e riflessioni, tutte a nostro parere lecite che vi sottoponiamo.
"A scanso di equivoci chiedo:
Questa volta l'errore non è nostro.
È un doppio errore che diventa quindi erroraccio delle autorità preposte.
Mi spiego:
1). È possibile allocare in un palazzo per civile abitazione 13 positivi?
Prima di sistemarli in questo appartamento qualcuno aveva la responsabilità di verificare se tale struttura fosse idonea?
2). È possibile nel bel centro dell estate trasferire 13 positivi in una città a forte vocazione turistica?
Personalmente sono convinto che giusto sarebbe stato porsi queste 2 domande.
Entrambe le domande hanno una risposta.
La verità vera che l'Italia è un paese troppo approssimativo.
È quello che penso.
Tutela per i migranti ma anche tutela per i residenti.
Inoltre mi ha chiesto, una cara amica, cosa penso sui cori razzisti
Eccovi la risposta:
questa domanda, mia cara, non puoi certo farla a me.
Il razzismo è dilagante e strisciante in ogni dove dell universo mondo.
Personalmente non ne sono affetto e al contrario sono un sostenitore delle "città aperte".
Ponti e non muri.
Ciò detto vorrei precisare che Amantea e i suoi abitanti, in stragrande maggioranza, hanno sempre accolto.
Sempre, tanto che si dice: Amantea amante dei forestieri.
Il razzismo questa volta non c'entra nulla. Mi dispiace per chi lo pensa.
Precisazioni sulla manifestazione di stamattina, ieri per chi legge, che ho ritenuto dare ad una signora".
"sono andato via quando le cose stavano prendendo una brutta piega.
Li condanno eccome i cori razzisti.
Sono lontano da tutto ciò.
Tuttavia non posso risponderne per loro.
Io rispondo alla mia coscienza e contestualmente condanno ogni forma di razzismo in qualsiasi modo si manifesti"
Ho precisato solo per dovere.
Chi mi conosce sa bene il mio pensiero.
Città aperte è un concetto base della mia cultura.
Grazie di avermi dato modo di precisarlo.
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Amantea Futura
riceviamo e pubblichiamo
Si è costituito il movimento politico culturale “Politica, Etica, Competenza” che, come già evidenziato nel manifesto d’intenti reso pubblico nello scorso mese di marzo, vuole rappresentare uno spazio d’impegno sociale condiviso da numerosi cittadini di Amantea che, indipendentemente dalla propria appartenenza politica e partitica, intendono contribuire alla crescita sana del nostro territorio.
Un movimento, aperto e plurale, che non ha come scopo ultimo quello di concorrere alle prossime competizioni elettorali ma che, invece, attraverso la propria partecipazione al dibattito pubblico nella nostra Città, vuole offrire un contributo concreto in termini d’idee e progettualità utili al superamento delle diverse problematiche che investono il nostro territorio.
L’Organismo direttivo del movimento è composto da Giovanna Buffone, Pino Cavallo, Dino Colavolpe, Fabio Garritano, Biagio Miraglia, Mario Pellegrino e Michele Vadacchino. Inoltre, sono stati individuati i Coordinatori delle diverse aree tematiche: Franco De Santo (Sanità); Sergio Ruggiero (Urbanistica e ambiente); Pino Sconza Testa (Promozione turistica); Eugenio Bruni e Pino Veltri (Cultura della legalità). L’incarico di tesoriere del movimento è affidato a Giovanni Aloe.
Il movimento rimarrà costantemente aperto alle adesioni di quanti riterranno di condividere i valori, i principi e le finalità già comunicate con il succitato manifesto d’intenti. Il movimento politico culturale “Politica, Etica, Competenza”, nell’auspicare il superamento dell’emergenza sanitaria ancora in essere e conseguentemente anche delle norme di prevenzione al contagio da covid-19 che ad oggi non consentono lo svolgimento di manifestazioni pubbliche, si augura d’incontrare quanto prima la cittadinanza per iniziare a dibattere sulle principali questioni che interessano la nostra Comunità.
Infine, con riferimento al recente trasferimento ad Amantea dei migranti provenienti da Roccella Jonica, il movimento chiede alle Autorità comunali e sovra comunali, preposte alla tutela della salute pubblica, di profondere ogni sforzo al fine di garantire sul territorio il rispetto di tutte le normative anti-covid, condizione essenziale per consentire alla Comunità di Amantea di vivere in condizioni di assoluta sicurezza e tranquillità. Movimento politico culturale “Politica, Etica, Competenza”
Il Direttivo
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I residenti del centro storico hanno contattato l'onorevole Graziano di Natale, negli giorni scorsi, per esporre le problematiche legate alla città di Amantea ed in particolare al centro storico cittadino.
Sono scomparsi tutti gli altri onorevoli che nei mesi precedenti alle elezioni regionali erano passati dalla Città con sete di voti.
Pertanto, si é tenuto nel tardo pomeriggio di ieri un incontro ritenuto dallo stesso Di Natale "molto importante" con i residenti del centro storico di Amantea.
Di Natale, è ben volentieri ritornato nella cittadina che gli ha riconosciuto con centinaia di preferenze alle ultime elezioni regionali una premialità ed una presenza che continua anche dopo le elezioni.
Molte le problematiche illustrate al consigliere regionale, in primis l'involuzione del borgo con il trasferimento degli uffici comunali in centro città, oltre che all’emergenza legata ai plessi scolastici del territorio.
L'avvocato Paolano ha preso impegni precisi e puntuali verso la città, su una serie di iniziative che intende intraprendere attraverso missive indirizzate alla Commissione Straordinaria del Comune di Amantea per capire come stanno veramente le cose.
“... di tanto calore e di tanto affetto sono davvero grato..." ha chiaramente espresso di Natale, continua di dichiarando sulla sua pagina Facebook "... ho incontrato i residenti del Centro Storico per ascoltare le problematiche di una Città che ha voglia di riscatto".
Ha concluso dichiarando che Amantea è "una comunità ferita ma che lavora per ripartire e riprendersi, Io ci sono”.
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In questi tre mesi di terna commissariale abbiamo capito che non potremo né avere e né chiedere ai Commissari l’amore, la passione, il desiderio di miglioria della città, non potremmo avere un forte supporto alle famiglie bisognose o con problemi, oltre che sarà difficile chiedere alla Commissione Straordinaria un sussidio concreto alla classe imprenditoriale locale affinché si possa creare o mantenere posti di lavoro.
Il senso di appartenenza a questa città e questa terra, martoriata dalla cattiva gestione amministrativa negli ultimi anni, non la si può chiedere, di fatto, ad una terna commissariale assente e latitante.
Tutti i decreti di scioglimento dei Consigli Comunali conservano i propri effetti per un periodo da dodici mesi a diciotto mesi, prorogabili fino ad un massimo di ventiquattro mesi in casi eccezionali, gli amministratori, responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento, non potrebbero per legge essere candidati alle elezioni che si svolgono nella regione nel cui territorio si trova l’ente interessato dallo scioglimento, limitatamente al primo turno elettorale successivo allo scioglimento stesso.
Oggi, quindi, siamo semplicemente un Comune "additato" in quanto sciolto a causa di forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata.
Ovviamente è innanzitutto una questione culturale, troppo spesso separiamo comportamenti pubblici da quelli privati.
I cittadini devranno interrogarsi su cosa significa andare a votare?
Che valore ha il voto?
Perché proprio quel voto?
Gli elettori non possono e non devono pensare che non hanno responsabilità nei riguardi di Consigli Comunali discutibili.
I Consiglieri Comunali sono eletti dalla città, scelti dal popolo, e pertanto, gli elettori, ovvero noi, siamo direttamente consequenziali alle nostre scelte.
La diffusa illegalità la si sostituisce con la diffusa legalità.
Per raggiungere una politica di qualità basta avere un consiglio comunale di persone che hanno a cuore le sorti della città, utilizzando dei semplici ingredienti, qualcuno apparentemente ovvio, onestà, competenza, passione, sacrificio e bene comune.
I cittadini, si spera, dopo quanto successo, abbiano cominciano a rendersi conto che il momento elettorale è fondamentale per l’agire della legalità.
La campagna elettorale è molto lontana ci auguriamo che la prossima Amministrazione targata 2022, dia ampio spazio alla cultura, oltre che alla sicurezza fondamentale per noi in questo momento storico.
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Il provvedimento adottato dal consiglio regionale della Calabria nei giorni scorsi sul ripristino dei vitalizi ai consiglieri regionali, un provvedimento che – dice il relatore – «si commenta da sé», ha fatto provare rimpianto per quelle persone, davvero onorevoli, che, per essere tali, si impoverirono cadendo quasi nell’indigenza. Tra questi vi fu l’onorevole Roberto Mirabelli (1854–1930) di Amantea, il quale, grande assertore del sapere, combatté contro gli errori, i pregiudizi e le falsità, condusse una battaglia politica di rinnovamento morale fondata sulle idee e sui grandi temi nazionali.
Per il suo modo di concepire la politica fu considerato un intruso da boicottare e da sconfiggere, «un nemico al quale impedire con ogni mezzo l’accesso al Parlamento», ma che Giolitti, nel 1902, definì «la migliore intelligenza della Sinistra radicale presente in parlamento».
Nel 1886, «con qualsiasi sacrificio di pecunia», guardando in alto, al passato e al futuro, diede inizio alla sua carriera politica.
Per far fronte alle spese delle campagne elettorali dovette ricorrere a tre mutui accesi col Banco di Napoli e offrendo come garanzia i terreni di famiglia. Uno di 97.000 lire rogato in Napoli dal notaio Luigi Maddalena il 15.12.1886; un altro di lire 27.850 rogato dello stesso notaio con scrittura ipotecaria del 5.8.1887; il terzo di lire 94.500 con scrittura ipotecaria del 19.12.1897. Le ipoteche vennero iscritte sui terreni nominati «Tonnara», «Catalimiti», «Campora», «Cozza» o «Fravitte» e «San Giovanni», fondi comuni ed indivisi fra la madre e la sorella Carolina.
Dal 1886 al 1897, in Calabria, partecipò a sette competizioni elettorali per la Camera dei Deputati risultando eletto solo due volte: nel 1890 e nel 1897.
Eletto la prima volta nel collegio di Paola, deluso dalla marcata politica clientelare, in Parlamento dichiarò che la lotta elettorale «è una baraonda, una zuffa, una guerricciola tra candidati, a ferri corti: meschina, avida, indegna di popoli civili. Nessun’alta idea, nessun nobile sentimento: domina sfrenata, petulante l’ambizione, la microscopia degli interessi individuali». Fu rieletto, ancora in Calabria, nel 1897 quando con altri 21 parlamentari costituirono il gruppo repubblicano.
Successivamente, pur avendo ricevuto dalla sua terra più ingiurie che rispetto, passò al collegio di Ravenna e, sostenendo sempre i problemi della Calabria, dichiarò che avrebbe tenuto alti i suoi interessi negletti.
(Ferruccio Policicchio)
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Di seguito vi riportiamo integralmente il testo, inviato la commissione straordinaria del Comune di Amantea, dall'ex funzionario del nostre Ente Silvio Clemente.
Nuovo appello alla commissione straordinaria.
Si richiede con la massima urgenza e tempestività di voler destinare 150mila euro per un pronto intervento dei seguenti obbligatori lavori:
1. ripristino del lungomare di Amantea, almeno nei tratti più significativi;
2. ripristino accessi al mare a Campora S. G. ;
3. ripristino e pulizia straordinaria accessi a mare a Coreca.
Le risorse economiche a cui si può attingere sono quelle disponibili nei capitoli di bilancio alla voce: oneri di urbanizzazione e costo di costruzione.
Non possiamo e non vogliamo che la città venga sfregiata ulteriormente non mettendo in campo tutte le risorse economiche possibili per ripristinare i beni più significativi da far usufruire alla pubblica collettività per l estate 2020.
È urgente intervenire. Pregovi predisporre atti necessari, ora e non dopo, ovvero prima che non sia troppo tardi.
Lavoriamo per una città migliore.
F. to silvioclemente
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Spettabile Commissione straordinaria,
desideriamo segnalarvi un increscioso comportamento, che indigna la comunità, riguardante il disfacimento di mascherine protettive e guanti in lattice che vengono gettati in strada e non nelle pattumiere. Questo comportamento di pochi rischia di far apparire incivile una cittadina che, invece, conserva e dimostra un prezioso senso civico. In questo quadro, chiediamo un vostro intervento per disincentivare questi comportamenti che, tra le altre cose, rischiano di creare un danno alla salute pubblica.
Inoltre - nell'auspicio che il servizio di spazzamento ricominci quanto prima, con la necessaria salvaguardia del posto di lavoro di coloro i quali sinora hanno tenuto pulite le nostre strade – tale condotta rischia di creare disagio e pregiudizio agli addetti alla pulizia della città.
In tal senso, anche in considerazione del fatto che il servizio è mancato per diversi giorni, vi chiediamo se non sia il caso di promuovere ulteriori interventi di sanificazione e igienizzazione del territorio e anche degli uffici comunali. Ed a tal riguardo saremmo particolarmente grati se poteste aggiornarci riguardo alla nostra richiesta di distribuzione dei dispositivi di protezione individuale ai dipendenti comunali ed all'attuazione di tutte quelle iniziative, come la concessione del lavoro agile, utili a consentire al personale - ossatura nevralgica dell’erogazione dei servizi al cittadino - di poter assolvere al proprio dovere in sicurezza e con la giusta serenità.
Auspicando un vostro cenno di risposta porgiamo i saluti più cordiali
Direttivo PD Amantea
Circolo "Moro-Berlinguer"
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