
Si chiama pet-therapy e, quella nata nel comune di Aiello Calabro, è una delle prime esperienze nate in Calabria e in provincia di Cosenza. Essa serve a curare diverse patologie fisiche e psichiche ed è basata sull’interazione delle persone (anziani, bambini e disabili) con alcuni animali.
“Il Comune di Aiello Calabro –spiega il sindaco Franco Iacucci, che è il primo ad essere entusiasta di questo progetto e che non è nuovo a valorizzare esperienze e proposte veramente moderne ed innovative- ha sottoscritto, insieme all’associazione “RisPETtiamoci” ed all’Istituto Scolastico Comprensivo, un protocollo d’intesa in cui sono contenuti i valori e le modalità che stanno alla base di questa forma di intervento terapeutico che utilizza un animale di affezione per migliorare la qualità della vita dell’essere umano, in questo caso di ragazzi, attraverso una speciale, nuova e diversa relazione significativa e ricca che vede protagonisti entrambi, bambini ed animali, in una forma di scambio di emozioni e sentimenti. L’Istituto Scolastico Comprensivo si è impegnato a mettere a disposizione la struttura ed il personale ausiliario e di sostegno per la formazione ed il supporto delle attività, mentre l’amministrazione comunale sostiene il progetto rivolto agli studenti aiellesi impegnando proprie risorse economiche”.
“Ad aderire a questa proposta- aggiunge il sindaco di Aiello- ci ha spinto soprattutto il fatto che là dove è già stato possibile svolgere un programma di pet-therapy, i bambini hanno ritrovato serenità, sorriso ed allegria. Questa terapia, infatti, prevede che il bambino si occupi dell’animale, gli dia da mangiare, lo coccoli, lo accarezzi e giochi con lui; non solo: ma prevede anche che queste attività vengano svolte insieme ad altri bambini, in modo da favorire la socializzazione. Tutto ciò permette di migliorare molto la qualità della vita dei piccoli pazienti soprattutto durante il periodo più acuto della malattia”.
“Se la scuola è un luogo di crescita –gli fa eco l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione Lucia Baldini – è opportuno capire quanto un animale può rappresentare valore aggiunto per lo sviluppo di ragazzi e bambini in termini caratteriali e comportamentali, diventare un tramite per facilitare la comunicazione tra bambino e adulto e veicolare vissuti infantili, bisogni inespressi, disagi”.
“Siamo certi – conclude l’assessore – che questa sarà un’esperienza unica, perché basata sulla semplicità e sulla riscoperta dei valori genuini e veri”.
Nella bella novella di Pirandello “La patente”, il protagonista Rosario Chiarchiaro si presenta al giudice non per far condannare i giovani che scaramanticamente si erano “toccati”proprio davanti a lui ma per ottenere il riconoscimento giudiziale della sua capacità così rovesciando le parti della storia.
Nessuno può essere inteso menagramo o Cassandra o Grillo parlante per aver anticipato che il mare prima o poi sarebbe arrivato alla SS18 se non che la portasse via, o se teme che il mare arrivi al rilevato ferroviario se non blocchi la sua fruizione( almeno il binario lato mare)
Le recente mareggiata infatti ha portato via moltissima sabbia nel tratto a nord del fiume Catocastro là dove la corrente non porta gli inerti dello stesso fiume.
Basta fare un salto per verificare de visu
Basta la foto che mostra la scomparsa della spiaggia che era stata artificialmente riproposta tra la scogliera verticale ed il fiume.
Speriamo di no
Anche perché il vecchio adagio popolare “ Uomo avvisato, mezzo salvato” in questi casi sembra non essere utile, almeno a giudicare da quanto sta succedendo alla SS18 in località Principessa.
Una storia comune che ogni tanto assume evidenza grazie alla stampa che esalta i fatti. Questa volta riguarda la scuola media in località Regio del comune di san Lucido dove alcuni ragazzi avrebbero visto topi anche di grosse dimensioni lanciando il doveroso allarme.
Ovviamente il dirigente ha chiamato il comune segnalando la vicenda.
Ed il comune ha chiesto all’Asp di effettuare la derattizzazione con personale specializzato.
La derattizzazione durerà qualche giorno per cui per tale periodo il plesso non sarà frequentabile
Ora occorre porsi la domanda:da dove sono venuti questi topi?
Sono autoctoni ? ( nel senso sono nati e cresciuti nei depositi- magari di vecchie carte-della scuola)
O piuttosto, come è verosimile, provengono dall’esterno della scuola, magari dai bidoni della spazzatura o da rifiuti abbandonati su aree pubbliche e private?
Se è così, allora occorre eliminare tali provenienze bonificando i terreni limitrofi e chiudendo gli accessi nella scuola.