Aveva solo quarant’anni Antonio Bufanio, l'elettricista di Guardia Piemontese che è rimasto fulminato da una scarica elettrica mentre si apprestava ad un intervento di manutenzione-riparazione della cabina elettrica dell’impianto di depurazione di Fiumefreddo Bruzio.
Lavorava con una nota ditta di impiantistica di Cetraro
Quando era stato investito dalla forte scarica di corrente aveva riportato ustioni gravissime
Da qui il ricovero immediato ricovero presso il nosocomio di Cosenza.
Poi con l’aggravarsi delle condizioni, Bufanio era stato trasferito nel reparto di terapia intensiva di una struttura specializzata di Napoli, dove era mantenuto in coma farmacologico.
La cabina elettrica in cui si è verificato l'incidente è stata posta sotto sequestro.
Indagano i carabinieri di Paola.
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato della Guardia Costiera di Amantea
“E’ DURATA SETTE GIORNI L’OPERAZIONE COMPLESSA DENOMINATA “TREMAGLIO”, DISPOSTA DALLA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO VALENTIA MARINA, CHE HA VISTO IMPIEGATA NOTTE E GIORNO, SUL LITORALE NORD DEL COMPARTIMENTO MARITTIMO, LA MOTOVEDETTA CP 2096 ASSEGNATA ALLA GUARDIA COSTIERA DI VIBO VM.
L’ATTIVITA’ COORDINATA DAL SERVIZIO OPERATIVO DELLA CAPITANERIA, E’ STATA MIRATA ALLA REPRESSIONE DELLA PESCA ABUSIVA EFFETTUATA CON ATTREZZI PROFESSIONALI NON AUTORIZZATI, QUALI RETI DA POSTA E PALANGARI.
LE VIGILANZE DIURNE E NOTTURNE SONO STATE EFFETTUATE IN TANDEM TERRA MARE, MEDIANTE L’IMPIEGO DELLE RADIOMOBILI CP DEI COMANDI DELLA GUARDIA COSTIERA DI AMANTEA, PAOLA, CETRARO E DIAMANTE.
PARTICOLARE ATTENZIONE E’ STATA DATA ALLE ACQUE DELLA ZONA DI TUTELA BIOLOGICA DI AMANTEA E DOVE NEI GIORNI SCORSI ERANO GIUNTE SEGNALAZIONI AL NUMERO BLU 1530 DELLA SALA OPERATIVA DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO VALENTIA MARINA, DEL FENOMENO DI ESERCIZIO DELLA PESCA ABUSIVA FATTA DA DIPORTISTI PRIVI DI LICENZE DI PESCA, PROPRIO IN DANNO DEI PESCATORI PROFESSIONALI. NEL PARTICOLARE, I MILITARI IMBARCATI SULLA MOTOVEDETTA CP 2096, HANNO DOVUTO BATTERE PALMO A PALMO TUTTO IL LITORALE AMANTEANO, OVE I PESCATORI ABUSIVI ADOPERANO, ORMAI, LA TECNICA DI NON LASCIARE GALLEGGIANTI IN VISTA, COSì DA RENDERE DIFFICILE L’INDIVIDUAZIONE DELLE RETI DA POSTA POSIZIONATE. NONOSTANTE CIO’ E GRAZIE ALL’ESPERIENZA DELL’EQUIPAGGIO, SONO STATE INDIVIDUATE E SEQUESTRATE CINQUE RETI DA POSTA ABUSIVE DELLA LUNGHEZZA COMPLESSIVA DI OLTRE 2 KM, TUTTE SALPATE A BORDO.
SEQUESTRATI ANCHE CINQUE PALANGARI DI FONDO, NOVE NASSE E UN MOTORE FUORIBORDO PRIVO DI ASSICURAZIONE. IL PESCATO, RINVENUTO NEGLI ATTREZZI DA PESCA SALPATI, RINVENUTO ANCORA IN VITA E’ STATO RIGETTATO IN MARE, TRA CUI ANCHE UNA MURENA DI GROSSE DIMENSIONI.
17 I VERBALI AMMINISTRATIVI ELEVATI DAL COMANDANTE DELLA MOTOVEDETTA PER UN’AMMONTARE DI OLTRE 27.000,00 EURO DI MULTE.
IL VALORE DELLE RETI DA POSTA SEQUESTRATE, SI AGGIRA INTORNO AI CINQUEMILA EURO DI MERCATO. SONO IN CORSO INDAGINI PER INDIVIDUARE GLI UTILIZZATORI DELLE RETI SEQUESTRATE.
IL SERVIZIO OPERATIVO DELLA GUARDIA COSTIERA DI VIBO VALENTIA MARINA, INVITA A SEGNALARE EVENTUALI ATTIVITA’ DI PESCA NON REGOLAMENTARI ALLA SALA OPERATIVA TRAMITE IL NUMERO BLU “EMERGENZE IN MARE 1530”, ATTIVO OGNI GIORNO H24.
I DUEMILA METRI DI RETE SEQUESTRATI CON L’OPERAZIONE TREMAGLIO, VANNO A SOMMARSI AGLI OLTRE 22 KM SEQUESTRATI NELL’ULTIMO ANNO DI ATTIVITA’ LUNGO TUTTO IL COMPARTIMENTO MARITTIMO DI VIBO VALENTIA MARINA, EVIDENZIANDO CHE CONTINUERANNO NEI PROSSIMI GIORNI LE ATTIVITA’ DI VIGILANZA PESCA SIA VIA TERRA CHE VIA MARE, FINALIZZATE A REPRIMERE LE ATTIVITA’ DI PESCA ABUSIVA A VANTAGGIO DEI PESCATORI PROFESSIONALI, VERSO I QUALI SPESSO SI CREANO CONCORRENZE SCORRETTE DA PARTE DI PESCATORI ABUSIVI.
SI ALLEGANO QUATTRO FOTO IN FORMATO JPG RELATIVE ALL’ATTIVITA’ SVOLTA.-
Il Comitato Pro Campora stamattina ha incontrato il dirigente scolastico dell’ Istituto Comprensivo Manzoni-Longo dott.ssa Nella Pugliese per trattare delle problematiche connesse alla riscontrata presenza di topi nelle cucine del plesso di Campora san Giovanni ed altri aspetti connessi.
Le componenti del Comitato Pro Campora, che ieri hanno espresso il proprio pensiero nell’intervista rilasciata alla TV locale TGTEN, hanno ritenuto necessario evidenziare direttamente al dirigente dell‘IC Manzoni Longo tale opinione sulla situazione venutasi a creare, affermando la necessità della frequenza da parte dei bambini dell’orario pomeridiano.
Le componenti del comitato, infatti, hanno ritenuto inoltre che una eventuale rottura del contratto di prestazione con la attuale ditta che prepara i pasti per le scuole della città, sia di competenza esclusiva dell’amministrazione comunale.
Infatti dal poco che è ufficialmente noto, il problema sembra sia da afferire a carenze strutturali e non alla gestione del servizio di refezione, come parrebbe dimostrato dal fatto che sono in corso di esecuzione lavori integrativi e non di sola pulizia.
Peraltro, se di mancanza di igiene si fosse trattato, certamente il dirigente dell’ufficio di igiene pubblica non avrebbe ordinato tali lavori aggiuntivi e migliorativi , ma la sola igienizzazione dei locali e delle attrezzature.
In tale ottica il comitato ha espresso la propria convinzione che rientra nelle competenze dei genitori di sollecitare la esecuzione dei lavori stessi, la conseguente verifica da parte dei competenti uffici di igiene pubblica, il rilascio della autorizzazione sanitaria, donde la riapertura delle cucine medesime, non altro.
Hanno ancora una volta riaffermato che mancano ormai pochi giorni alla fine dell’anno scolastico e non sarebbe certo logico aprire vertenze giudiziarie tra la ditta ed il comune proprio ora.
Domani 17 aprile alle ore 15.30 , comunque, le parti incontreranno l’amministrazione alla quale spetta comunque di valutare le due distinte proposte avanzate dai genitori interessati.
Il Comitato Campora ha tuttavia ricordato al dirigente scolastico la opportunità che sia reso chiaro a tutti i genitori che essi potranno liberamente scegliere tra le 3 opzioni possibili: di prendere i bambini per il tempo necessario a farli mangiare a casa, di fornire loro il cestino per il pranzo( panini , succhi di frutta, merendine, eccetera) , di servirsi dei cestini della ditta, fermo restando il preventivo controllo sanitario.