Riceviamo e pubblichiamo
Tre giorni intensi, difficili e ricchi di entusiasmo. Il racconto del successo dell’edizione 2019 della GDD FASHION WEEK inizia dall’involucro: il rinnovamento delle luci e di tutti gli allestimenti scenografici hanno lasciato il segno.
Ogni palco, ogni set ha emozionato per ricercatezza e per la valorizzazione del luogo, dando modo al visitatore di vivere le varie iniziative nel migliore contesto possibile.
Tanti gli stilisti in gara, in rappresentanza di undici diverse regioni d’Italia e non solo: Alberto Maiorelli (Toscana), Giada Zavaglia (Calabria), Ingrid Fiorita (Calabria), Laura Frigerio (Lombardia), Cristina Cilla & Marianna Sticca (Molise), Miriam Russo & Alessandra Russo (Sicilia), Raffaella La Rocca (Campania), Samantha Caputi (Piemonte), Vivian Rossi (San Paolo - Brasile), Daniela De Santis (Lazio), Rossana Pane (Lazio), Giusy Di Bartolo (Calabria), Irene Contini (Sardegna), Alice Fruendi (Toscana), Maria Rosaria Venditto (Campania).
Nella serata “Dalla parte delle donne”, che ha avuto luogo a San Pietro in Amantea (Cs), la vittoria ha sorriso a Giada Zavaglia, Giusy Di Bartolo e Irene Contini: per loro la realizzazione di uno shooting fotografico e di un redazionale pubblicato sul magazine “La Mia Boutique”.
Nella Serata di Anteprima, che si e svolta sulla splendida scalinata della città di Lago (Cs), sul gradino più alto del podio si è accomodata Alice Fruendi. Il social fashion lab Never Tee Stop si farà carico di realizzare una capsule che sarà poi immessa direttamente sul mercato.
E poi la Serata di Gala, nella cornice d’incanto del Parco della Grotta con le installazioni di luci che, finalmente, hanno reso giustizia al “salotto sotto le stelle della città di Amantea”. A trionfare, per lui una borsa di studio da 2 mila euro offerta da Banca Mediolanum, lo stilista Alberto Maiorelli, alla sua “prima” competizione ufficiale.
Anche la politica ha fatto sentire la propria voce: gli elogi del consigliere regionale Orlandino Greco, dei sindaci che hanno accolto i vari appuntamenti sono un stimolo a proseguire in questo cammino. Un percorso “virtuoso” come definito dal presidente dell’Ordine giornalisti della Calabria Giuseppe Soluri.
Tutti gli eventi sono stati costellati da testimonianze, racconti e rappresentazioni artistiche che hanno reso l’intera kermesse mai banale e dal chiaro sapore contemporaneo. La creatrice di gioielli Daniela Moretti si è proposta con i toni del bianco alla ricerca della luce, il brand Onom, conosciuto ed apprezzato nel corso delle preview romane, è stato un inno alla modernità, gli abiti di Ina Bordonaro hanno mostrato le meraviglie della sartorialità. Ed ancora: gli accessori, in questo caso le borse, rivisitati in forma artistica dalla pittrice Giovanna Capraro; gli occhiali, da sole e da vista, firmati Vision Ottica Muto; ed infine il ritorno di Simone Bartolotta e Salvatore Martorana, vincitori nel 2015, assoluti protagonisti del made in Italy che non solo hanno generato passione tra il pubblico, ma che accoglieranno il vincitore alla Milano Fashion Week del prossimo settembre.
E poi i grandi ospiti. Dopo esattamente nove anni dalla sua ultima apparizione è tornata, affascinante come non mai, Daniela Fazzolari. Protagonista indiscussa della grande moda, tra Valeria Oppenheimer, conduttrice del fashion magazine di Rai Uno “Top tutto quanto fa tendenza” e la GDD è stato amore a prima vista. Per lei il premio “Job & Fashion”. Non sono mancati i grandi protagonisti del cinema italiano. Con l’attore Alessio Vassallo, che ha avuto il piacere di conoscerlo e di lavorarci insieme, è stato ricordato il maestro Andrea Camilleri. E, dulcis in fundo, Aurora Ruffino, la Benedetta innamorata di “Questo nostro amore”, la Cris di “Braccialetti Rossi”, la sorella di Lorenzo il Magnifico nella serie record di ascolti “I Medici”. Per la giovane attrice, apprezzatissima anche in ambito internazionale, l’award “Cinema e Moda”.
La GDD FASHION WEEK 2020, ovviamente, è già iniziata. Tra ottobre e dicembre si terranno le preview nella suggestica cornice del Museo di arte contemporanea di Roma. Il Macro sarà la sede di presentazione del nuovo bando e del nuovo corso organizzativo di un evento che non smette mai di stupire.
Direzione artistica Grotta dei Desideri – Ufficio stampa
Gare truccate per garantire la partecipazione di una sola società alla manifestazione di interesse dell’Afor, escludendo qualsiasi altro aspirante.
“Un accordo collusivo” per distrarre e appropriarsi di fondi pubblici.
Con le accuse, a vario titolo, di turbata libertà degli incanti e peculato, il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Graziella Viscomi ha chiuso le indagini nei confronti di
Giuseppe Campanaro, 44 anni, di Cosenza, ex dirigente dell’ufficio legale Afor, Azienda forestale regionale in liquidazione (oggi Calabria Verde);
Paolo Furgiuele, 60 anni, Amantea, dirigente amministrativo Afor e
Ortenzio Marano, 49 anni, Cosenza, amministratore delegato della Cooperfin spa.
Secondo le ipotesi accusatorie, tutti e tre avrebbero turbato la gara, indetta attraverso la deliberazione commissariale numero 276 del 14 novembre 2013, per precostituire ed assicurare la proficua partecipazione della sola società Cooperfin spa, il cui contenuto era già conosciuto all’amministratore delegato Ortenzio Marano, tanto da essere in grado di presentare una candidatura, impedendo nello stesso tempo la partecipazione di altri concorrenti.
Gli indagati avrebbero deliberato di investire i fondi pubblici Afor, a breve-medio termine con l’obiettivo illecito di sottrarre le somme alle pretese creditorie, sottoscrivendo un avviso “funzionale alla detta selezione del tutto privo dei requisiti minimi per integrare validamente un bando pubblico, espressione dell’accordo collusivo”.
Un avviso, peraltro, privo dei criteri qualitativi e delle caratteristiche dell’offerta tecnica utili alla selezione dell’aspirante, della disciplina della fase di verifica delle domande e del codice identificativo di gara, senza alcun riferimento “alla capacità tecnica e finanziaria pur a fronte dell’affidamento di un servizio del valore di un milione cinquecento mila di euro pari al contributo da gestire”.
I singoli ruoli. Un meccanismo reso possibile per il ruolo di pubblici ufficiali ricoperto dai tre indagati.
In particolare,
Campanaro, sarebbe stato il latore dell’avviso per la manifestazione di interesse di cui alla deliberazione commissariale numero 276 del 14 novembre 2013, per la “gestione di un service finanziario secondo l’obiettivo individuato dall’Afor, ossia il deposito dei propri fondi in un istituto di credito selezionato, ai fini dell’ottenimento della migliore redditività possibile, in un ottica temporale di breve-medio termine”;
Furgiuele, era stato nominato, nel contesto di questa deliberazione commissariale, responsabile del “compimento di tutte le attività procedimentali prodromiche, accessorie e successive alla pubblicazione della manifestazione di interesse, compresa la stipula della convenzione contrattuale con il partner finanziario”;
Marano, amministratore delegato della Cooperfin spa (successiva aggiudicataria della manifestazione).
Per la Procura, Campanaro, Furgiuele, Marano, si sarebbero appropriati dei fondi Afor, distogliendoli dalle finalità istituzionali dell’Ente.
Gli indagati, difesi dai legali Massimiliano Carnovale, Antonio Feraco, Giuseppe Magarò e Marcello Manna, avranno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati, depositare memorie, compiere ogni atto utile all’esercizio del diritto di difesa, prima che la Procura proceda con una richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione.
Calabria 7 1 Agosto 2019 di Gabriella Passariello
Chi altri se non Carlo Guccione ha attenzione ai problemi del nostro territorio?
Parliamo di Amantea, Belmonte Calabro, Lago, Cleto, Serra d’Aiello, San Pietro in Amantea, eccetera.
Eccone un’alra prova.
“Entro pochi mesi un’altra delle ventuno strutture in provincia di Cosenza, costruite negli anni novanta con finanziamenti del Ministero della Salute (legge 67/1988, ex articolo 20) e costate 14 milioni di euro, entrerà ufficialmente in funzione e sarà pronta ad ospitare dieci minori con problematiche psicopatologiche e/o anche sottoposti a procedimento minorile”.
È quanto ha affermato il consigliere regionale Carlo Guccione.
“Sono ormai in fase conclusiva i lavori di ristrutturazione e riqualificazione da parte dell’Asp di Cosenza.
Nei giorni scorsi ho effettuato un sopralluogo a San Pietro in Amantea e constatato personalmente che mancano poche rifiniture e a breve l’impresa che si è aggiudicata i lavori consegnerà l’immobile”.
Ieri si è tenuto un incontro alla Cittadella regionale insieme al Commissario Saverio Cotticelli.
Oltre al consigliere regionale Carlo Guccione erano presenti il sindaco di San Pietro in Amantea Gioacchino Lorelli e l’assessore Danilo Caruso, il consigliere comunale di Amantea Tommaso Signorelli, la direttrice del Centro regionale per la Giustizia minorile Isabella Mastropasqua, il dottor Luciano Lucania del Dipartimento Salute della Regione.
“L’incontro è servito a stabilire un cronoprogramma – ha spiegato il consigliere Guccione - per l’apertura di questa importantissima struttura sanitaria, che darà una risposta ai tanti minori che oggi sono costretti ad andare fuori regione per mancanza di questi servizi sanitari.
Fino ad oggi ciò non ha fatto altro che aumentare l’emigrazione sanitaria passiva, con un costo altissimo per la regione, sia in termini economici che sociali.
L’impegno che è stato assunto ieri insieme al commissario Cotticelli è quello di accelerare tutte le procedure burocratiche che consentano in pochi mesi l’apertura dell’immobile e l’erogazione di questa importante prestazione sanitaria.
Il commissario Cotticelli ha dimostrato grande disponibilità, impegno e concretezza al fine di raggiungere un obiettivo importante, visto che con l’attivazione di questa struttura finalmente anche la Calabria potrà dare accoglienza ai minori con problematiche psicopatologiche e/o sottoposte a procedimento minorile”.
Catanzaro, 24 luglio 2019