Progetto voluto da Esecutivo Russo per chiudere il ciclo della differenziata
CROSIA (Cs) – Venerdì 17 Gennaio 2020 – Sono partiti i lavori di realizzazione della nuova isola ecologia a Crosia Mirto. Si tratta dell’ennesimo passo in avanti nell’ambito delle politiche ambientali che negli ultimi sei anni, grazie alle iniziative varate dall’Amministrazione comunale a guida Russo, hanno letteralmente rivoluzionato il concetto della raccolta differenziata nella comunità traentina, oggi tra i comuni virtuosi della Calabria per la gestione dei rifiuti.
La nuova isola ecologica, che sarà operativa a partire dalla prossima primavera, sta già sorgendo nel contesto urbano di Mirto, nei pressi di Via Almirante nella lottizzazione Romano.
La struttura, finanziata con un progetto regionale a valere sui fondi comunitari, costerà 256mila euro. È stata pensata e voluta dall’Esecutivo Russo proprio per completare in modo integrato il ciclo della differenziata che al momento prevede la raccolta porta a porta di plastica, alluminio, carta e cartone, della frazione organica e di quella indifferenziata. Avendo la necessità di raccogliere e portare a differenziazione il materiale che motivi logistici non può essere ritirato a domicilio, come gli ingombranti si è pensato, quindi, di costruire un centro di raccolta speciale.
Nel contesto di Crosia Mirto, l’isola ecologica rappresenterà, dunque, un anello fondamentale nell'organizzazione della raccolta differenziata. Una volta entrata in esercizio, ogni cittadino potrà conferire direttamente nella stazione di raccolta diversi tipi di materiali: gli ingombranti recuperabili (infissi ed arredi a base metallica, altri materiali ferrosi, etc,) e non recuperabili; i televisori e i monitor dei pc; fax, stampanti, frigoriferi, congelatori, cartucce e toner. E poi, ancora, sfalci e potature, carta e cartone; frazione organica umida; la plastica, lattine, vetro e legno. Ci sarà anche un’area dedicata ai rifiuti urbani pericolosi (oli esausti minerali, batterie al piombo, neon, vernici , solventi, pile, farmaci, etc.) che avendo al loro interno una elevata dose di sostanze pericolose devono essere gestiti diversamente dal flusso dei rifiuti urbani normali e destinati ad impianti speciali di smaltimento.
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