Due antichi borghi, Craco in Basilicata e Pentadattilo in Calabria, hanno la stessa storia e la stessa fine ingloriosa. Solo che Craco è completamente abbandonato, mentre in Pentadattilo ci vivono ancora circa 40 persone e alcune case sono state recuperate.Lo si può visitare liberamente, si può camminare tranquillamente tra le sue strette vie e fermarsi negli angusti locali per comprare qualche oggettino artigianale e assaporare qualche prelibatezza del luogo. Pentadattilo l’ho visitato alcuni anni fa e sono rimasto incantato. Borgo bellissimo che sorge su una roccia a forma di mano, apprezzato da scrittori, artisti e viaggiatori. Dopo un violento terremoto e le continue minacce di alluvioni viene abbandonato dai suoi abitanti. Si può tranquillamente visitare in tutte le stagioni dell’anno e non richiede nessun permesso e non si paga neppure il ticket per visitarlo. Oggi, come abbiamo scritto, molte case sono state recuperate e sono sorti negozietti e centri di ristoro. Si può camminare tranquillamente tra i vicoli strettissimi. Quando l’ho visto per la prima volta sono rimasto incantato dalla sua bellezza perché davanti ai miei occhi esterrefatti ha assunto le sembianze di un presepe intagliato nella roccia. Rimane, però, sempre un paese fantasma. Come fantasma è il borgo di Craco, che l’altro giorno ho potuto visitare da lontano. Il paese, causa di una frana, agli inizi degli anni ottanta del secolo scorso, lo ha reso un paese davvero fantasma. Non ci abita più nessuno. E’ diventato una meta turistica, nonché un ambito set cinematografico. Sono stati girati film famosi come La Lupa; Cristo si è fermato ad Eboli; La Passione. Paese completamente distrutto e abbandonato che troneggia su una collina alla cui sommità resiste ancora la Torre Normanna. A chi lo osserva attentamente appare in tutta la sua affascinante desolazione. Il borgo, però, nonostante le emigrazioni fino agli anni sessanta pullulava di vita. C’erano fabbri, falegnami, sarti, bar, una pasticceria, le scuole, la caserma dei carabinieri, la posta e perfino una sala cinematografica. Ora è completamente disabitato. Ma le case che si vedono nel centro storico sono ancora di proprietà dellepersone che vi abitavano e possono visitarle soltanto due volte all’anno. Il borgo nel corso degli anni ha subito parecchi furti. Hanno rubato i mattoni, le tegole e i balconi perché realizzati in ferro battuto. Ma oggi, visitandolo, senza avere fretta, ti sembra di immergerti in una realtà senza tempo. Per accedervi c’è bisogno di un permesso speciale, bisogna munirsi di una carta d’ingresso, essere accompagnati da una guida, indossare un elmetto protettivo. La visita è molto suggestiva quanto pericolosa, ma seguendo i percorsi segnati si può raggiungere con serenità il cuore di questa località così spettacolare e lasciarsi prendere dall’emozione. A Craco nel 1963 ci fu una enorme frana e la popolazione incominciò ad abbandonare l’antico borgo.Fu costretta ad insediarsi nella valle sottostante. Subì il colpo mortale nel novembre del 1980. Il terremoto di Irpinia fu avvertito chiaramente anche qui e distrusse tutti i tetti delle case rimaste intatte dopo la frana, che costrinse gli ultimi abitanti rimasti ad andarsene per sempre.
La stessa sorte toccò a Pentadattilo dopo il terribile terremoto della fine del 700 e la popolazione fondò un altro centro abitato a valle. Molte persone non conoscono la storia di questi due borghi fantasma che sono entrati nella lista del World MonumentsFound, tra i monumenti da salvaguardare. Io non ho avuto ancora la fortuna di visitare Croco, ma sto aspettando con trepidazione il giorno in cui potrò visitarlo dal vivo. C’è in Provincia di Cosenza un’altra località fantasma non molto conosciuta e apprezzata. E’ Cirella, cittadina bagnata dal mare Tirreno che fu distrutta tre volte e tre volte ricostruita per poi essere abbandonata. Le rovine del borgo medioevale si stagliano sulla sommità di un promontorio che domina il mare e l’antistante Isola di Cirella. La leggenda narra che Cirella fu invasa e divorata da formiche giganti. La verità è che fu rasa al suolo uccidendo tutti gli abitanti da un bombardamento della marina britannica perché era un avamposto francese nel 1806. Abbandonata all’incuria del tempo, interi colonnati di templi greci e romani sono stati completamente depredati e tanti affreschi cancellati dalle intemperie. Poco distante la zona dei ruderi si trova il convento dedicato a San Francesco e il moderno Teatro, dove ogni estate vanno in scena importanti eventi teatrali, concerti e spettacoli vari. Solo per questo Cirella è conosciuta. Tutti ignorano la sua storia millenaria e le invasioni che dovette subire incominciando dai romani, dai pirati saraceni e dalle truppe di Napoleone.