
COSENZA 5 ottobre 2019 – Sigilli ad una carrozzeria nel Comune di Montalto.
Il sequestro è avvenuto a seguito di un controllo della locale Stazione Carabinieri Forestale in merito alla corretta gestione dei rifiuti.
L’attività situata in Via Verdi è risultata abusiva in quanto priva delle prescritte autorizzazioni amministrative ed ambientali ed in particolare con le norme relative alle emissioni in atmosfera dei fumi inquinanti.
Si è pertanto proceduto al sequestro del forno, delle aree annesse utilizzate per l’attività di carrozzeria, di un fabbricato di circa 215 mq ospitante la cabina forno ed una tettoia con strutture in ferro e copertura zincata e un’area di circa 1500 mq situata nelle immediate vicinanze.
In questa area veniva svolta dagli stessi attività di autodemolizioni con conseguente gestione illecita di rifiuti.
In particolare avveniva lo smontaggio e il recupero di parti di veicoli destinate a demolizioni non bonificate e illecitamente depositate sul suolo.
Tali ricambi non conformi, possono essere fonte di gravi rischi per la sicurezza degli automezzi su cui vengono montati dagli incauti acquirenti.
Il titolare dell’attività è stato denunciato in stato di libertà.
Gli sono state comminate sanzioni amministrative di oltre 3000 euro per aver omesso la consegna di due carcasse di veicoli a centro di raccolta autorizzato.
E’ stato inoltre segnalato alla Regione Calabria, per aver realizzato due pozzi artesiani, finalizzati al prelievo abusivo di acqua dal sottosuolo per uso industriale senza alcuna concessione dell’autorità competente.
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COSENZA30 MAGGIO 2019 – Una officina meccanica usata anche come carrozzeria per la riparazione di veicoli e mezzi pesanti è stata posta sotto sequestro a Montalto in località “Coretto” dalla locale Stazione dei Carabinieri Forestale. L’attività illecita, esercitata senza permesso e autorizzazione, è stata individuata durante un controllo sulle attività presenti sul territorio coordinato dalla Procura della Repubblica di Cosenza e finalizzato alla repressione delle attività di abusivismo in tema ambientale ed urbanistico edilizio. Le verifiche effettuate dai militari hanno permesso di appurare che l’officina di manutenzione dei veicoli, meccanica e carrozzeria, veniva svolta abusivamente. Non vi era infatti alcuna iscrizione al registro delle imprese esercitanti attività di riparazione e autorizzazione commerciale. La stessa era sprovvista di licenza sanitaria e non vi era alcuna tracciabilità dei rifiuti prodotti pericolosi e non, così come era priva delle autorizzazioni in materia ambientale e per le emissioni in atmosfera. In particolare ispezionando l’area, sono stati rinvenuti diversi fusti di olio usato, vernici, batterie esauste, parti meccaniche e svariate automobili, alcune prive di targhe e in attesa di essere demolite e altre regolarmente targate in attesa di riparazione.
A conclusione degli accertamenti i militari hanno sequestrato l'intera struttura, tutta l' area su cui insiste l’attività pari a circa 1600 mq, le strumentazioni da lavoro ed i rifiuti meccanici illecitamente stoccati. L’area è risultata inoltre priva dei requisiti minimi normativi quali un sistema di gestione delle acque piovane e di quelle provenienti dalle zone raccolta dei rifiuti. Il gestore dell' attività completamente abusiva, un uomo di 50 anni è stato pertanto deferito all' Autorità Giudiziaria in concorso con il proprietario del fabbricato industriale. Inoltre sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 5000 euro.
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COSENZA 7 gennaio 2019 - I militari della Stazone Carabinieri Forestale di Montalto e Cerzeto hanno nei giorni scorsi posto sotto sequestro un opificio in località “S.Maria di Settimo” nel Comune di Montalto. Il controllo operato all’interno della struttura che produce mangimi per animali, in particolare per cani e gatti, ha accertato lo svolgimento di questa attività di produzione nella quale veniva impiegata una quantità superiore ai 350 kg. Quantità che prevede invece dalla normativa le dovute autorizzazioni alle emissioni in atmosfera. La documentazione esaminata non era corrispondente con quanto autocertificato. Si è pertanto proceduto al sequestro dell’impianto per la produzione di mangime e denunciato il legale rappresentante della ditta per “emissioni in atmosfera non autorizzate” e “falsità ideologica in atto pubblico”.
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Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Castrovillari hanno nei giorni scorsi posto sotto sequestro un impianto di depurazione nella zona industriale di Cammarata nel territorio di Castrovillari.
L’impianto, risultato non funzionante, veniva usato da una lavanderia industriale quale deposito dei propri rifiuti reflui.
In particolare la ditta, che si occupa di lavaggio biancheria, attraverso una condotta depositava all’interno dell’impianto composto da cinque vasche le acque reflue industriali prodotte dalla stessa durante le operazioni di lavaggio.
Dalla documentazione riscontrate è emerso che l’attività non è provvista di nessuna autorizzazione riguardante la gestione dei rifiuti e che il suo smaltimento che non è mai avvenuto.
Pertanto, si è provveduto a deferire il proprietario dell’attività per gestione illecita di rifiuti e a sequestrare le vasche oggetto della raccolta dei rifiuti situate all’interno dell’impianto posto di fronte l’attività.
Sempre nel comune di Castrovillari il personale del Comando Stazione Forestale di Morano Calabro e Saracena durante un’attività di controllo legata al fenomeno del bracconaggio ha posto sotto sequestro un fucile calibro 12 e deferito all’autorità Giudiziaria un uomo di Montalto.
Il cacciatore, fermato per un controllo in località “Lanzarello”, zona questa vicina ai confini con il Parco del Pollino esercitava attività venatoria con l’ausilio di un fucile semiautomatico predisposto a contenere un numero di cartucce superiore a quanto previsto.
Pertanto, si è provveduto a sequestrare l’arma e a deferire l’uomo per violazione alla legge sulla caccia (157/92) per aver utilizzato un mezzo ritenuto vietato dalla normativa di riferimento.
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Calabria
E’ una notizia che ci ha sconvolto.
Una di quelle che si inquadrano nel dramma sociale della indigenza di un italiano del quale non si cura nessuno.
Un giovane amanteano nel pomeriggio di ieri 28 luglio ha tentato di rubare nel punto vendita Mediaworld del centro commerciale Metropolis ventiquattro dvd del valore complessivo di 60 euro.
Si tratta di Silvano M. residente ad Amantea.
Dopo aver superato le barriere di controllo delle casse senza pagare, scoperto da due addetti alla sicurezza, che gli richiedevano documento identità, M. li avrebbe strattonati entrambi prima di essere bloccato.
Uno dei due addetti alla sicurezza, un quarantaquattrenne di Torano Castello, a seguito della colluttazione medicato presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Cosenza ha riportato contusioni ed ecchimosi al braccio, ferite giudicate guaribili in tre giorni.
Arrestato con l’accusa di rapina impropria l’uomo è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della compagnia dei carabinieri di Rende in attesa di giudizio.
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Cronaca
Presentate 297 instanze per mantenere aperti gli uffici del giudice di pace, solo 285 quelli che il Ministro della Giustizia on. Andrea Orlando tiejne in vita con la firma sul decreto di riforma delle circoscrizioni giudiziari.
Tra gli uffici del Giudice di Pace "salvati" in Calabria anche quelli appartenenti a comuni di dimensioni decisamente più ridotte di Amantea. di seguito l'elenco completo.
Il Ministro della Giustizia on. Andrea Orlando ha firmato il decreto che dispone il mantenimento di 285 uffici del giudice di pace a seguito della recente riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Sono state dunque accolte quasi integralmente le 297 istanze formulate dagli enti locali che si impegnano a mantenere a loro cura e spese gli uffici giudiziari di prossimità nei loro territori.
Si tratta di un'ulteriore razionalizzazione collegata all’attuazione della nuova geografia giudiziaria.
Lo dice soddisfatta l’on Enza Bruno Bossio nel suo comunicato con il quale conclude che “Sono state fugate, pertanto, le preoccupazioni per la chiusura di questi uffici che invece continueranno a funzionare”.
Amantea quindi chiude!!
Ma ecco gli uffici dei Giudici di pace che si salveranno in provincia di Cosenza
Acri,
Campana, 1936 abitanti
Cariati,
Cassano allo Ionio,
Corigliano,
Lungro,
Montalto,
Oriolo, 2318 abitanti
San Sosti, 2105 abitanti
Spezzano Albanese,
Trebisacce, 8.756 abitanti
Rogliano, 5718 abitanti
San Giovanni in Fiore,
San Marco Argentano,
Spezzano della Sila, 4679 abitanti
Belvedere Marittimo
Scalea”.
E questi, invece, sono gli altri uffici di Giudici di pace che si salveranno in Calabria
Badolato
Borgia
Chiaravalle centrale
Squillace
Cirò
Petilia Policastro
Nicotera
Serra San bruno
Caulonia
Stilo
Cinquefrondi
Laureana di Borello
Oppido mamertina
Sinopoli
Taurianova
Ora una sola domanda. Possibile che comuni piccolissimi come Campana, Oriolo, San Sosti conservino l’unico presidio di giustizia operante sul loro territorio e la nobile Amantea perda anche questo ultimo ufficio pubblico?
Chi dobbiamo ringraziare?
Beh, basta dare una occhiata alla bandiera strappata ed a mezz’asta perché caduta ed all’ingresso in multistrato marino per capire quanta attenzione il comune ha avuto per l’ufficio del Giudice di Pace .
Auguri Amantea, ancora più profonde le acque nelle quali ti stai inabissando sempre più!
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