Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Castrovillari hanno nei giorni scorsi posto sotto sequestro un impianto di depurazione nella zona industriale di Cammarata nel territorio di Castrovillari.
L’impianto, risultato non funzionante, veniva usato da una lavanderia industriale quale deposito dei propri rifiuti reflui.
In particolare la ditta, che si occupa di lavaggio biancheria, attraverso una condotta depositava all’interno dell’impianto composto da cinque vasche le acque reflue industriali prodotte dalla stessa durante le operazioni di lavaggio.
Dalla documentazione riscontrate è emerso che l’attività non è provvista di nessuna autorizzazione riguardante la gestione dei rifiuti e che il suo smaltimento che non è mai avvenuto.
Pertanto, si è provveduto a deferire il proprietario dell’attività per gestione illecita di rifiuti e a sequestrare le vasche oggetto della raccolta dei rifiuti situate all’interno dell’impianto posto di fronte l’attività.
Sempre nel comune di Castrovillari il personale del Comando Stazione Forestale di Morano Calabro e Saracena durante un’attività di controllo legata al fenomeno del bracconaggio ha posto sotto sequestro un fucile calibro 12 e deferito all’autorità Giudiziaria un uomo di Montalto.
Il cacciatore, fermato per un controllo in località “Lanzarello”, zona questa vicina ai confini con il Parco del Pollino esercitava attività venatoria con l’ausilio di un fucile semiautomatico predisposto a contenere un numero di cartucce superiore a quanto previsto.
Pertanto, si è provveduto a sequestrare l’arma e a deferire l’uomo per violazione alla legge sulla caccia (157/92) per aver utilizzato un mezzo ritenuto vietato dalla normativa di riferimento.