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AereolllllChe la Calabria abbia grossi problemi amministrativi e che vi siano lobby di potere trasversali erano coseben  note e che sono state più volte denunciate dal partito. La Lega ha messo, infatti, al primo punto del proprio programma la bonifica degli uffici e il ritorno alla normalità della gestione amministrativa. Lo stato di estremo disagio e di mancanza di chiarezza nelle condotte di molti sono la conseguenza di gestioni passate molto leggere, senza il rispetto della legge e, maggiormente, per aver, a volte,privilegiato gli interessi personali rispetto a quelli generali. La vicenda Sacal, però supera ampiamente tutte le ipotesi di possibile malaffare! Bene ha fatto il Presidente Occhiuto a denunciare duramente questa vicenda e la Lega sul punto chiede a tutta la Giunta ed al Consiglio regionale di andare fino in fondo, non potendo tollerare vicende che potrebbero nascondere interessi privati in danno del bene pubblico. Alla magistratura contabile e penale, invece, si chiede che si proceda celermente agli accertamenti necessari e che, in caso di ravvisate responsabilità personali, vengano date alle parti offese ed anche ai partiti le comunicazioni di legge, essendo fondamentale che ognuno faccia la sua parte fino in fondo, senza se e senza ma, e si consenta a tutti di poter svolgere tutte le azioni per la tutela del bene pubblico.   

Lì, 14 novembre 2021.

Il Commissario regionale Lega

Giacomo Francesco Saccomanno

Pubblicato in Calabria

L’ex sindaco di Lamezia negò di aver mai parlato con i manager di Sacal della volontà di nominare Ionà nel cda.

Ma le intercettazioni dimostrano il contrario.

 

E ora deve rispondere dell'accusa di false informazioni al pm

La Procura della Repubblica di Lamezia, col supporto del gruppo della guardia di finanza e della polizia di frontiera, ha portato a compimento le indagini preliminari inerenti all’operazione "Eumenidi", relative ad una serie di reati contro la pubblica amministrazione, riscontrati nell’ambito della gestione dello scalo aeroportuale internazionale lametino.

Sostanzialmente sono state confermate le contestazioni mosse nei confronti dei 21 indagati.

A questi si aggiunge anche l'ex sindaco del Comune di Lamezia, Paolo Mascaro, indagato del delitto concorsuale di abuso d’ufficio e, nell’ambito di procedimento collegato, del reato di cui all’art. 371-bis c.p. (false informazioni al pubblico ministero), essendo ritenuto responsabile di aver reso al pubblico ministero, in fase investigativa, dichiarazioni mendaci, smentite dagli esiti delle attività di captazione.

La circostanza è stata estesa all’interessato a mezzo informazione di garanzia e notificata dalla guardia di finanza.

Su questi fatti Mascaro venne sentito dai pm a maggio 2017, come persona informata sui fatti, e in quella circostanza lo stesso negò di aver mai parlato con i manager di Sacal circa la volontà di nominare Ionà quale rappresentante del Comune in seno al cda della società aeroportuale.

Circostanza che, secondo i magistrati, non corrisponde al vero in quanto tutt’altro è emerso dalle intercettazioni ambientali che il Nucleo mobile della Guardia di finanza di Lamezia Terme e la Polaria effettuavano all’interno degli uffici di Sacal, dove il neoeletto sindaco già il 23 giugno 2015 si mostrava favorevole a far rimanere Pierluigi Mancuso come direttore generale della società e per far questo era sua intenzione nominare una persona che prestasse il suo assenso in seno al cda; ai desiderata di Massimo Colosimo, ex presidente Sacal, infatti, Mascaro così rispondeva: «…sì, sì allora io un po’ un attimino, tu capisci che sono i primi giorni… fermo restando, l'impegno personale per il rinnovo… con l'impegno personale, che do già adesso… anche come visibilità, anche a colui che sarà e che forse è già in questa stanza, (ride, ndr) che sarà il rappresentante Sacal…». 

Pubblicato in Lamezia Terme

La Procura di Lamezia Terme ha chiuso le indagini della inchiesta chiamata “Eumenidi” che, nell’aprile dello scorso anno, aveva portato un vero e proprio terremoto giudiziario alla Sacal, la società che gestisce l'Aeroporto internazionale di Lamezia Terme.

L’indagine è stata condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Polaria.

Corruzione, peculato, falso, abuso d’ufficio e varie forme di concussione, questi i reati che avevano portato all'esecuzione di una complessa operazione da parte del gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia e degli agenti della Polizia di Frontiera.

Alle 21 persone che risultavano già indagate dalla Procura lametina, tra cui anche gli ex vertici della Sacal, i pm Marta Agostini e Giulia Maria Scavello hanno infatti emesso l’avviso conclusione indagini anche per l’ex sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, che risulta indagato per abuso d’ufficio per quanto riguarda la nomina di Emanuele Ionà in qualità di rappresentante del Comune nel cda della Sacal, che secondo gli inquirenti non avrebbe avuto i requisiti richiesti.

L'ex primo cittadino ha commentato la notizia sul suo profilo Facebook: “Quali fatti nuovi, al di là delle mie quotidiane battaglie a difesa della Verità e della Giustizia e del mio contrasto ad ogni atto illegittimo se pur assunto dai più alti organi dello Stato, si sono nel frattempo verificati? Ho fiducia sempre nella giustizia; debbo avere fiducia nella giustizia. Ho rispetto del senso etico dello Stato; debbo avere rispetto dl senso etico dello Stato". 

I nomi degli indagati:

  • Massimo Colosimo, 52 anni di Catanzaro;
  • Ester Michienzi, 46 anni di Catanzaro;
  • Pierluigi Mancuso, 61 anni di Catanzaro;
  • Sabrina Mileto, 47 anni di Pizzo;
  • Angela Astorino, 59 anni di San Pietro a Maida;
  • Luigi Silipo, 64 anni di Catanzaro;
  • Giuseppe Gatto, 57 anni di Catanzaro;
  • Floriano Noto, 59 anni di Catanzaro;
  • Giuseppe Vincenzo Mancuso, 44 anni di Lamezia Terme;
  • Vincenzo Bruno, 58 anni di Vallefiorita;
  • Giuseppe Mancini, 65 anni di Catanzaro;
  • Floriano Siniscalco, 47 anni di Girifalco;
  • Emanuele Ionà, 39 anni di Lamezia Terme;
  • Francesco Buffone, 50 anni di Lamezia Terme;
  • Bruno Vincenzo Scalzo, 49 anni di Conflenti;
  • Gianpaolo Bevilacqua, 49 anni di Lamezia Terme;
  • Marcello Mendicino, 54 anni di Falerna;
  • Roberto Mignucci, 62 anni di Roma;
  • Pasquale Clericò, 67 anni di Montepaone;
  • Ferdinando Saracco, 52 anni di Catanzaro;
  • Pasquale Torquato, 59 anni di San Mango D’Aquino;
  • Paolo Mascaro, 55 anni, di Lamezia Terme.

Gli inquirenti hanno confermato il quadro accusatorio nei confronti degli ex vertici della società di gestione, dei membri del cda e di alcuni dipendenti.

Adesso gli indagati avranno 20 giorni di tempo per chiedere alla Procura di essere sentiti o depositare memoria difensiva.

Allo scadere del termine la Procura, guidata dal procuratore Salvatore Curcio, potrà chiedere il rinvio a giudizio o, al contrario, avanzare al Gip richiesta di archiviazione.

Ecco cosa ha dichiarato Mascaro: “Ho ricevuto oggi in tarda mattinata la notifica di avviso conclusioni indagini inerenti l'inchiesta Eumenidi nel quale è stato inserito anche il mio nome quale indagato per un asserito, ma con evidenza insussistente, abuso d'ufficio in relazione ad una nomina da me legittimamente operata con riferimento ad una società partecipata; trattasi del primo avviso di garanzia ricevuto in 55 anni di vita. Ciò che lascia totalmente increduli è che il mio nominativo è stato iscritto solo in data 09 febbraio 2018 (!!!!!) a fronte di atti e documenti in possesso della Procura sin dall'inizio delle indagini; atti che avevano sin dall'inizio escluso mio coinvolgimento. Perché il mio nominativo è stato inserito solo il 09 febbraio 2018?

Quali fatti nuovi, al di là delle mie quotidiane battaglie a difesa della Verità e della Giustizia e del mio contrasto ad ogni atto illegittimo se pur assunto dai più alti organi dello Stato, si sono nel frattempo verificati?

Ho fiducia sempre nella giustizia; debbo avere fiducia nella giustizia. Ho rispetto del senso etico dello Stato; debbo avere rispetto dl senso etico dello Stato.

Ma da mesi lo Stato sta massacrando giustizia, legalità, democrazia. E sta massacrando me.

Ieri avevo riportato stralcio del capitolo sesto dei Promessi Sposi ed invito tutti a rileggerlo integralmente: "avete colmata la misura e non vi temo più.....ho compassione di questa casa: la maledizione le sta sopra sospesa...sentite bene quel ch'io vi prometto: verrà un giorno....".

Sappiatelo, io non mi arrenderò mai e continuerò a lottare sino al mio ultimo respiro per far trionfare Giustizia e Legalità. Lo debbo alla mia storia personale, lo debbo ai miei familiari, lo debbo alla mia Comunità, anch'essa massacrata da continue ingiustizie. Nessuno potrà mai incatenare, intimorire o minacciare il mio coraggio e la mia voglia di Verità”

Pubblicato in Lamezia Terme

S’ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra risponde uno squillo, verrebbe da dire. Ma non è così! Perché Oliverio spara con il fucile ed il Corriere della Calabria risponde a cannonate. Cannonate che aprono grossi varchi nel muro di bugie. Ma vedete un po’ voi!

Scrive Gerardo Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria:

«Leggo in un articolo a firma del direttore Pollichieni, edito sul Corriere della Calabria del 14 aprile 2017, che, in relazione all'indagine della Procura di Lamezia Terme sulla Sacal, vi sarebbe una intercettazione, che vede tra gli interlocutori l'ex Presidente Colosimo, nella quale si parla di 10 posti di lavoro da me sollecitati. Niente di più falso e lontano dal vero».

«Non so, perché non ho contezza degli atti di indagine, se vi sia tale intercettazione e sia di questo tenore.

Se fosse vera, immediatamente proporrò querela per diffamazione nei confronti di chi abbia proferito quelle parole.

Se tale intercettazione non vi sia, sarò costretto a sporgere querela nei confronti di chi divulga notizie pur esse diffamatorie.

Il mio operato, non solo da quando occupo la carica di Presidente della Giunta Regionale, ma da quando ne sono stato molti anni or sono Assessore, passando per le Legislature al Parlamento nazionale, sino alla Presidenza della Provincia di Cosenza, è stato sempre improntato a rettitudine ed a lontananza siderale dai metodi della c.d. raccomandazione, giustamente vituperati».

«Il merito del lavoro, la priorità ai disoccupati, la lontananza dalle clientele, hanno sempre improntato il mio agire politico.

Non consentirò a nessuno di tentare di infangare con notizie giornalistiche prive di fondamento veruno il lavoro che ho sempre portato avanti».

Risponde Pollichieni:

“Stia sereno, ma solo nel senso renziano del termine, il Governatore delle Calabrie: qui, a differenza che dalle parti della Cittadella, nessuno si inventa niente e nessuno falsifica alcunché, men che meno un atto d'indagine della magistratura inquirente.

Si prepari a querelare gli intercettati della Sacal e molti suoi sodali politici, magari ci rifletta prima e si consigli con qualche avvocato.

Comunque, affar suo.

Quello che non gli è consentito, invece, è di insinuare che chi dirige questo giornale possa aver inventato, per poi divulgarle, "notizie false e diffamatorie".

Oliverio è in perfetta, assoluta e ridicola malafede (perché non documentarsi prima di scrivere e vedere se le intercettazioni che lo riguardano esistono o no, invece di, vilmente, lasciar intendere che potrebbero essere frutto di invenzione del giornalista?) quando accenna anche solo l'ipotesi che chi dirige il Corriere della Calabria abbia potuto ricorrere a tale criminoso espediente per diffamarlo.

Oltretutto, sarebbe anche atto di grande stupidità posto che, quotidianamente, Oliverio, i suoi sodali, la ciurma di clandestini e di inquisiti che stanno a presidio del decimo piano della Cittadella, ne combinano tali e tante da rendere superfluo inventarsi alcunché, laddove la realtà quotidiana supera anche la più criminale delle fantasie.

E ci risparmi il solito sermoncino sul suo impegno per i giovani, i disoccupati e la legalità.

Tenga piuttosto presente quanto scrivono i magistrati sul metodo clientelare e criminoso di gestire "Garanzia Giovani": a infangare questa stagione politica non sono i giornalisti che li raccontano ma i fatti che la malapolitica produce giornalmente”.

Pubblicato in Calabria

11 aprile 2017. Stamattina arresti e perquisizioni.

È ancora in corso una complessa operazione di polizia giudiziaria denominata “Eumenidi” da parte dei finanzieri del gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme e degli agenti della polizia di frontiera presso il locale aeroporto internazionale, coordinati dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme.

I reati per i quali si procede, a vario titolo, vanno dalla corruzione e dal peculato sino al falso, all’abuso d’ufficio ed a varie forme di concussione.

I dettagli sugli arresti effettuati e sulle altre misure adottate – che riguardano anche persone di vertice delle istituzioni, degli uffici pubblici e dell’imprenditoria locale – saranno forniti in un’apposita conferenza stampa, che si terrà oggi, presso l’ufficio del Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, con inizio alle ore 11.00.

Sono finiti agli arresti domiciliari il presidente Massimo Colosimo, il direttore generale Pierluigi Mancuso ed Ester Michienzi, responsabile dell'Ufficio legale di Sacal, la società che gestisce lo scalo lametino.

Sotto l’occhio dei PM e degli investigatori gli appalti ma anche l’occupazione di 18 stagisti. 

La Procura della Repubblica di Lamezia aveva inviato gli investigatori negli uffici della Sacal dopo che erano state rinvenute micro videocamere e “cimici”.

Da quel momento in poi, le visite degli investigatori agli uffici si erano moltiplicate.

Così come l’acquisizione di documenti relativi agli appalti e alle assunzioni.

E si era allungato anche l’elenco degli indagati e quello delle attività nel mirino della Procura.

L’inchiesta puntava i fari su diversi appalti, fra cui anche la realizzazione delle nuova pista dell’aeroporto, sulle assunzioni e anche sui contratti a progetto “Garanzia giovani” per 18 stagisti.

Pubblicato in Calabria

Comunicato stampadell’ ITG di Lamezia Terme:

 Lunedì 18 Gennaio 2016, alle ore 10:30, presso l’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme, negli uffici ENAC, la dott.ssa Patrizia Costanzo, Dirigente Scolastico dell’ITG di Lamezia Terme, incontrerà il Direttore dell’ENAC - Direzione Aeroportuale Calabria dott. Carlo Marfisi, il Direttore Generale della S.A.CAL. SpA ing. Pierluigi Mancuso e il Responsabile ENAV dott. Antonio Travaglione, per affrontare congiuntamente le attività propedeutiche da porre in essere per la sottoscrizione, in tempi brevi, di un Protocollo di Intesa tra ENAV, SACAL e ITG, finalizzato alla realizzazione di un percorso progettuale educativo e formativo di “Alternanza Scuola Lavoro” rivolto agli alunni dell’ ITG di Lamezia Terme - indirizzo “Trasporti e Logistica” - Articolazione “Conduzione del mezzo” - Opzione “Conduzione del mezzo aereo”, da svolgere, sotto la supervisione di ENAC, presso l’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme.

Il progetto dell’alternanza tra percorsi di apprendimento in ambiente scolastico e percorsi di apprendimento in ambiente lavorativo per l’acquisizione di competenze professionali spendibili nel mondo del lavoro, finalizzato all’integrazione didattica, curricolare ed extra curricolare di saperi professionali, nasce dalla ferma convinzione che oggi, più di ieri, è fondamentale promuovere la permeabilità tra sistema scolastico e sistema produttivo, per colmarne il divario e consentire al sistema scuola di rispondere alle particolari esigenze socio-economiche del territorio, nonché operare per facilitare la scelta del percorso di studio o di lavoro degli studenti in uscita e la conoscenza delle opportunità e degli sbocchi occupazionali.

 Lamezia Terme, 16.01.2016

Pubblicato in Lamezia Terme
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