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Redazione TirrenoNews

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Solo 4 anni la condanna per Franco La Rupa.

Venerdì, 19 Aprile 2013 22:54 Pubblicato in Politica

La Corte d'appello di Catanzaro ha giudicato colpevole l'ex consigliere regionale Franco La Rupa.

È stata però ridotta la pena, dai 5 anni comminati in primo grado dal Tribunale di Castrovillari, a soli 4 anni disposti ora dal tribunale di seconda istanza.

Evidentemente ha retto l’accusa che era rappresentata dal sostituto procuratore generale Eugenio Facciolla ed era imperniata sul voto di scambio.

in accordo con esponenti della mafia.

I giudici ,però, hanno prosciolto Antonio Forastefano, accusatore dell'ex sindaco di Amantea La Rupa.

La vicenda attiene alla operazione Omnia condotta dalla DDA di Catanzaro, che nel 2007 venne accusato di aver consegnato al boss di cassano Antonio Forastefano la somma di 15mila euro in cambio di un pacchetto di preferenze che sarebbero state fondamentali per la sua elezione, nel 2005.

Il proscioglimento di Forastefano, che in primo grado aveva avuto una condanna a 2 anni e 6 mesi, è sostanzialmente dovuto alla collaborazione che il presunto boss ha reso.

Ora occorre attendere le motivazioni della sentenza per capire le diverse decisioni dei giudici sui due distinti protagonisti della vicenda

Amantea. Incredibile furto con scasso al Bar della stazione stanotte. Il proprietario è sconvolto. Pensava di averla fatta franca quando qualche sera fa avevano comunque tentato il furto. E peraltro l’esercizio era dotato di allarme. Ma i ladri erano evidentemente informati e sapevano come avrebbe funzionato l’allarme.

E così hanno operato in modo da non farlo scattare.

Secondo il proprietario la telecamera ha imprigionato quanto i ladri hanno fatto tentando di forzare la porta d’ingresso.

Le maschere che coprivano il volto hanno impedito ogni riconoscimento.

Dopo aver forzato in parte la porta d’ingresso i ladri hanno abbandonato il luogo del furto e sono andati via.

Ma dopo poco sono ritornati. E questa volta avevano l’attrezzatura giusta per forzare la porta.

Ma non sono entrati come ladri normali. Affatto.

Hanno strisciato per terra come un serpente giungendo fino all’apparecchio da gioco e sempre strisciando lo hanno tirato fino alla porta e da qui nel piazzale interno della stazione.

E così hanno fatto con il secondo apparecchio da gioco presente nel bar.

I due apparecchi sono stati poi forzati. Sostanzialmente distrutti. Tutto per appropriarsi del contante in esse contenuto.

Si pensa che in esse ci fossero quasi 6000 euro

Nient’altro è stato toccato. Nemmeno le sigarette presenti nell’apposito mobiletto alle spalle della cassa.

Si ritiene che i ladri sapessero che se si fossero alzati avrebbe suonato l’allarme.

Purtroppo il piazzale ferroviario non ha telecamere ed infatti i furti ivi avvenuti sembra siano molti

Parte delle apparecchiature sono state trovate nel sottopassaggio che esce sul lungomare che sembra, al contrario, vigilato da telecamere

Difficile, ma possibile che le telecamere abbiano potuto registrare l’arrivo e la partenza dei ladri ed il percorso seguito.

E potrebbero anche aver registrato l’eventuale mezzo con il quale sono arrivati. Le Forze dell’Ordine stanno comunque indagando.

Amantea ,19 aprile 2013

Amantea . Appena arrivi al semaforo di Via Lava Gaenza sulla destra( da sud) trovi il supermercato Conad. Magari in attesa del verde puoi anche scendere, fare una rapina e ripartire .In particolare meglio in direzione sud, così che se i colleghi non hanno avuto il tempo di ritornare “dal pericoloso lavoro” puoi anche parcheggiare sulla destra ed attenderli. Scherziamo , naturalmente.

Sta di fatto che ieri sera verso le 19.00 due malviventi hanno intimato alla cassiera di consegnare quanto c’era in cassa e sono poi scappati

Scarso il bottino, poco più di mille euro.

Nemmeno le armi hanno dovuto estrarre, posto che le avessero.

Poi i malviventi si sono allontanati rapidamente.

Ovviamente i carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Paola hanno acquisiti i filmati per cercare utili indicazioni.

Sembra infatti che i malviventi abbiano agito a viso scoperto

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