
Più volte la Lega è intervenuta per sollecitare una adeguata programmazione e strategia in relazione alla mancanza di un progetto di raccolta e smaltimento rifiuti. Il problema si trascina da oltre un ventennio e sino ad oggi nessuno è riuscito a intervenire con la dovuta autorevolezza e capacità. Tante parole, tante promesse, ma in fondo nulla è cambiato ed anzi la situazione è molto peggiorata. Ogni anno, nel periodo estivo, assistiamo all’indecente ammasso di rifiuti lungo le strade, con pericolo per la pubblica salute, e la incapacità preannunciata di addivenire ad una soluzione adeguata. Un problema dalle profonde radici che non può, certamente, essere risolto in pochi mesi, ma che doveva essere una priorità per tutte le giunte e i consigli regionali che si sono succeduti nel tempo. E’ mancata la necessaria autorevolezza delle decisioni e queste non possono essere lasciate, comunque, ai desiderata dei territori, che devono essere rispettati e coinvolti, ma devono anche partecipare e comprendere che il progetto deve andare avanti nell’interesse della Calabria. Preso atto di tali fallimenti, è indispensabile ed inderogabile che si proceda celermente alla raccolta differenziata e alla immediata costruzione di quei termovalorizzatori di ultima generazione che consentirebbero di porre fine all’attuale disastro e di divenire una risorsa per i territori che li ospiteranno. Qualcosa si è mosso in regione, ma senza quella celerità che il problema imponeva. Impianti di ultima generazione che, però, devono essere collocati. Quindi, sarebbe auspicabile che venissero coinvolti tutti i territori per spiegare ed illustrare il progetto e contemporaneamente venisse loro riconosciuto il rispetto dovuto e i vantaggi conseguenti. Solo con una condivisione del progetto e con la compartecipazione il problema potrà essere definitivamente risolto. Ma per fare questo vi è necessità di soggetti capaci e competenti e senza alcuna limitazione o condizionamento di nessun genere o tipo. La Lega lotterà per consentire la risoluzione del problema avendo sia le persone che la mentalità giusta.
Lì, 17.07.2021
Il Commissario Regionale Lega
Giacomo Francesco Saccomanno
COSENZA 17 luglio 2021 – Tre persone sono state denunciate dai militari della Stazione Parco di Spezzano della Sila Camigliatello Silano per bracconaggio ittico in località lago di Ariamacina nel comune di Casali del Manco.
Le pattuglie operanti mentre effettuavano i controlli, disposti dal Reparto CC Parco della “Sila” in collaborazione con la Polizia Provinciale- distaccamento di San Giovanni in Fiore, presso l’imbocco del lago di Ariamacina, hanno notato la presenza di un filo fissato alla vegetazione
sulla sponda del lago al quale era ancorata da una parte all’altra delle sponde stesse una rete da pesca a maglia. Dopo un lungo lasso di tempo si notava l’avvicinarsi di un automezzo, con alla guida un uomo del luogo, successivamente denunciato in concorso, dal quale scendevano due soggetti, in seguito identificati in due persone di nazionalità rumena, le quali si avvicinavano a piedi alla sponda del lago per poi immergervisi per provvedere al recuperare del filo legato alla vegetazione lacustre sita sulle due sponde del lago. Una volta raccolta la rete ed il pesce, in essa contenuto, i militari sono intervenuti bloccando l’attività e identificando i trasgressori. Si è pertanto proceduto al sequestro dell’attrezzatura utilizzata e del pescato prelevato (trote e scardole) il quale, previa autorizzazione del servizio veterinario del’Asp intervenuto, visto il buono stato di conservazione, è stato donato ad un ente benefico. L’attività di bracconaggio ittico è stata effettuata nell’area protetta del Parco Nazionale della Sila in Zona 1 nonché in Z.S.C. (Zona Speciale di Conservazione), denominata “Palude del lago di Ariamacina”.
COSENZA 8 Luglio 2021 – Sono molteplici le attività di controllo svolte in questo periodo dai militari alle dipendenze del Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza guidato dal Ten. Col. Vincenzo Perrone. Oltre all’attività d’indagine e di repertazione sugli incendi boschivi che in questo particolare periodo estivo vede impegnato il personale, nei giorni scorsi nel territorio silano si è effettuato un controllo a largo raggio sulla pesca in acque interne, In particolare i militari della Stazione di Spezzano Sila hanno monitorato il Lago Cecita, spesso meta di pescatori. Oltre 40 le persone controllate al fine di verificare il pagamento delle tasse regionali, il possesso dei titoli abilitativi e l’utilizzo di eventuali attrezzature e tecniche vietate. Una quindicina le persone sanzionate, in gran parte stranieri, le quali erano completamente prive di licenza di pesca.