Se il PD in Calabria ha straperso di qualcuno deve essere la responsabilità. E’ evidente.
O meglio a qualcuno bisogna pur addossare questa responsabilità.
Ai più potenti?. NO, NO, i potenti non si toccano.
Al massimo si possono toccare i più fessi od i meno colpevoli , a confermare, cioè, che si cambia tutto senza cambiare niente.
D’altro canto non è che il PD abbia fatto bella figura altrove.
Abbiamo scritto che il SI ha ottenuto la maggioranza solo nel Trentino Alto Adige con il 53,87 % ( ma solo in provincia di Bolzano), poi in Toscana con il 52,51% ( ma Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara hanno votato NO) ed infine l’Emilia Romagna con il 50,39% ( ma Piacenza, Parma,Rimini, Ferrara hanno votato NO).
Ma Renzi ed i suoi “primi frichisi” non hanno responsabilità ( anzi è bastato dire che questo 40% è stato merito di Renzi e tutto si è soluto).
Ed in Calabria Oliverio non ha responsabilità. Anzi per tacitarlo, come Scopelliti, sarà nominato, da Renzi, Commissario per il rientro del debito della sanità ( speriamo che non gli venga la folle idea di nominare Pacenza).
Né tantomeno portano responsabilità i politici nazionali e regionali che sono ascrivibili tra gli intoccabili. Ed allora?
Facile. La colpa facilmente può essere data agli assessori regionali Antonio Viscomi, Carmela Barbalace, Roberto Musmanno, Antonietta Rizzo, Federica Roccisano, Franco Rossi, Francesco Russo che sono slegati dal territorio sul quale quindi non hanno inciso e che pertanto non hanno risposto.
Tutti, quindi, saranno mandati a casa?
Probabile se non certo. Chi altri, se no?
D’altro canto Oliverio, dopo il cataclisma di Rimborsopoli, è stato costretto a trovare l’escamotage della Giunta tecnica , ma sapeva benissimo che i tecnici non creano legami elettoralistici con i territori.
Ed il dato del referendum ne è la riprova.
Il problema però sarà di trovare assessori che non siano giudizialmente compromessi.
Mica facile! Però occorre privarci. Forse non saranno quelli elettoralmente ( per numero di voti) più rappresentativi , ma vivaddio il Cencelli ogni tanto può essere bypassato.
Anche il segretario Magorno così potrà continuare a dormire sonni tranquilli