Riuscire a stabilire una connessione con i propri clienti è un obiettivo che qualunque business si propone di raggiungere. Ebbene, tale finalità può essere conseguita con l’aiuto dei gadget personalizzati, che sempre più di frequente vengono considerati una preziosa risorsa a disposizione delle imprese – di qualunque dimensione – che hanno la necessità di promuoversi. Le direttrici lungo le quali ci si può muovere con l’aiuto dei gadget sono molteplici: questi articoli, infatti, consentono di farsi ricordare e al tempo stesso consolidano la brand identity. Presenze fisse in occasione di eventi e fiere di settore, i gadget possono essere distribuiti in omaggio anche in contesti in cui la loro diffusione è inattesa, così da innescare una piacevole sorpresa.
Le idee di Gadget365
Prima di andare alla scoperta di tutte le ragioni per le quali vale la pena di arricchire la propria strategia di marketing con i gadget personalizzati, conviene capire dove questi articoli si possono comprare. Per chi è abituato agli acquisti online, lo store virtuale di Gadget365 è il miglior punto di riferimento a cui ci si possa affidare: non solo per la vastità del suo catalogo, ma anche per la convenienza dei suoi prezzi. Chi visita il sito ufficiale Gadget365 ha l’occasione di entrare in contatto con una realtà italiana di comprovata esperienza, non a caso parte di Assoprom, la più importante associazione di settore nel nostro Paese: una garanzia di sicurezza e affidabilità.
La connessione con i clienti
I gadget consentono a chi li sceglie per le proprie strategie di stabilire una connessione diretta e duratura con i clienti, oltre che con i dipendenti, i collaboratori e i fornitori. Questi prodotti rappresentano, dunque, degli strumenti con l’aiuto dei quali ci si può promuovere, ma non solo: sono risorse che assicurano un prezioso vantaggio competitivo. Parliamo, in sintesi, di articoli su cui viene stampato il logo del marchio da promuovere, eventualmente insieme con i recapiti aziendali. Chiunque abbia il privilegio di ricevere in omaggio un prodotto di questo tipo percepisce di essere importante e si sente, in un certo senso, coccolato, riconoscendo al marchio un valore extra. Il consiglio è di evitare i gadget più tradizionali, che rischiano di affondare nella banalità, come i calendari da scrivania. E se proprio si vuol puntare su evergreen come penne o t-shirt, è bene privilegiare le proposte di qualità più elevata. Vale comunque la pena di provare a distinguersi, con prodotti come le borracce in alluminio o le chiavette Usb, che promuovono valori di sostenibilità e innovazione.
Il marchio diventa più forte
Grazie alla scelta dei gadget, il marchio e la sua percezione risultano rafforzati. Chiunque proponga degli articoli personalizzati dimostra di tenere al legame con i propri clienti e, più in generale, con tutte le figure a cui i gadget sono destinati (per esempio i fornitori). Si tratta di piccoli gesti che, però, sono in grado di far la differenza. È sempre una buona idea apporre il proprio logo su un certo prodotto, affinché il marchio da promuovere possa essere accostato a valori positivi. Se poi i gadget sono visibili in pubblico – si pensi ai capi di abbigliamento o agli ombrelli, giusto per citare un paio di esempi – ecco che il marchio si diffonde lungo le strade, arrivando a una platea ampia e variegata.
Le relazioni con i clienti
Il cosiddetto marketing a goccia, conosciuto anche con il nome di drip marketing, permette di inviare ai clienti varie comunicazioni sotto forma di messaggi su WhatsApp o tramite la posta elettronica, così che il marchio tenga aperta la relazione con i consumatori. Il ruolo dei gadget non è molto diverso. Ogni volta che una persona utilizza un gadget personalizzato, infatti, è portato a ricordarsi dell’azienda che glielo ha fornito. Un ultimo aspetto che merita di essere preso in esame riguarda la convenienza economica dei gadget, che hanno il pregio di costare poco, soprattutto alla luce dei risultati che permettono di conseguire in una prospettiva di medio e lungo termine. Investire nei gadget costa molto meno che investire in altri strumenti di marketing, con in più il vantaggio di un return on investment alquanto positivo. Questi articoli sono fondamentali testimonial del successo delle aziende che li propongono: contribuiscono alla loro immagine e alla crescita della loro reputazione.
" Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
chesuccedenonermonno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili." Trilussa
Innanzitutto, forse, sviluppare un’attività arbitraria di conflitto sociale senza riproporre l’irrigidimento di vecchie formule cristallizzate. Una lucida capacità non solo teorica in grado di affrontare non solo tutte le contraddizioni sociali, ma superare la mummificata concezione del “partito” che la classe lavoratrice si vedeva e si vede ancora costretta a difendere per feticismo statutario o per puro attaccamento inconscio alla vecchia bandiera.
E' vero, la vita è frenetica, le responsabilità sempre tantissime, molti si scoraggiano e lasciano che tutto scorra... trovare il giusto equilibrio per una serenità nella propria vita richiede impegno e rottura con il “bene” e la “sicurezza” che avvolge e circonda gli italiani fin dalla più tenera età.
“Il sostantivo degiovanimento è un neologismo introdotto e studiato da Alessandro Rosina, ricercatore della Cattolica di Milano. Indica la perdita del bene prezioso della gioventù. L’Italia non è solo un Paese per vecchi, la nazione con i tassi di natalità tra i più bassi in Europa, è anche un Paese che rischia di fermarsi. Perché mancando i giovani viene meno anche quella volontà di cambiamento e di crescita che può essere assicurata dalle nuove generazioni.” Elena de Giorgio.
Se una volta i giovani avevano voglia e fretta di diventare adulti, oggi i giovani rimangono tali a lungo e l'età adulta si sposta sempre più in là nel tempo. Il parcheggio sociale si chiama università allungata, lavori e lavoretti precari, “comoda” o “scomoda” permanenza nella casa dei genitori.
In particolare nel sud dove la tendenza è quella di tenersi a casa, o vicino casa i “bastoni” della vecchiaia: le figlie. Questo comporta, fra le nuove e non tante nuove generazioni, anche il prodursi di una mentalità piuttosto conformista e gregaria, spesso poco curiosa ed interessata. Il risultato è che le doti di creatività e lo spirito innovativo vengono sempre meno.
Ancora, tra le caratteristiche del lavoro ideale i giovani pongono al primo posto la retribuzione, la sicurezza e i buoni rapporti con colleghi e superiori: Analoghe tendenze di degiovanimento vengono dalle libere professioni e dai lavori manageriali, in cui l'età media cresce e i giovani fanno lunghe anticamere. Non coltivando il pensiero creativo e lo spirito innovativo, si riduce la competitività culturale ed economica di un Paese come l’Italia e in particolare il Meridione D’Italia. Non bisogna andarsene: è qui che bisogna restare. E’Qui che le cose dovrebbero cambiare.
Gigino Adriano Pellegrini
‘E lontano, lontano nel tempo
L'espressione di un volto per caso
Ti farà ricordare il mio volto
L'aria triste che tu amavi tanto…’ Luigi Tenco
In una fiaba Italo Calvino scriveva: “Un giorno, un giovane disse: – A me questa storia che tutti devono morire mi piace poco: voglio andare a cercare il paese dove non si muore mai.
Saluta padre, madre, zii e cugini, e parte. Cammina giorni, cammina mesi, e a tutti quelli che incontrava domandava se sapevano insegnargli il posto dove non si muore mai: ma nessuno lo sapeva. Un giorno incontrò un vecchio, con una barba bianca fino al petto, che spingeva una carriola carica di pietre. Gli domandò – Sapete insegnarmi dov’è il posto in cui non si muore mai?”
Dire addio è il destino di tutta l’umanità. Dire addio a Te, caro Franco è stato molto duro.
Il mondo è fatto di continue assenze e le mani che allora afferrarono il cordiale saluto, quelle nostre mani vennero condannate a unirsi per l’ultima volta, quando le labbra tremanti pronunciarono la parola: Addio.
Gigino Adriano Pellegrini
Nel 1969, durante la costruzione delle Torri Gemelle di New York, iniziata nel 1967, poiché erano sempre più numerose le prove della nocività dell’amianto, le autorità decisero di sostituire il materiale cancerogeno con materiale diverso. Infine, nel 1971, le autorità americane emanarono il divieto di usare amianto nelle costruzioni edili.
La pericolosità dell’amianto è quindi nota da tempo e sono noti anche i costi ingenti delle bonifiche. Il caso dello storico palazzo Berlaymont di Bruxelles, che ospitava gli uffici della Comunità Europea, è emblematico. Costruito negli anni 60, la grandiosa struttura era in effetti sospesa, per mezzo di tiranti d’acciaio, a delle travi che si posavano sul corpo centrale in cemento armato. Il palazzo era destinato ad ospitare circa 3000 funzionari europei.
Nel 1991, data la grande quantità di amianto presente nella struttura, si è reso necessario smantellare il palazzo e mettere in cantiere la sua ristrutturazione durata 13 anni (4 anni più del previsto). La soluzione fu la bonifica totale dell’amianto. Non è stato così in Italia. La vicenda dell’amianto su tutto il territorio nazionale, ha rappresentato e rappresenta ancora oggi, una complessa problematica di salute pubblica con importanti implicazioni sia di carattere scientifico-sanitario che socio-economico.
A oltre 25 anni dall’entrata in vigore della legge che ha messo al bando l’amianto, siamo qui a testimoniare il totale disinteresse da parte di tutte le Amministrazioni che si sono succedute e delle altre istituzioni incluse le forze dell’ordine che dovrebbero garantire l’incolumità dei cittadini. La cancerogenicità dell’amianto venne definitivamente riconosciuta nel 1973 dall’International Agency for Research on Cancer (IARC).
In Italia solo dopo l’aprile del 1980 è stato avviato, da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, un piano volto ad affrontare in modo organico alcune delle problematiche sanitarie associate all’amianto. Le stesse caratteristiche che fanno dell’amianto un materiale tecnologicamente prezioso sono all’origine della sua vasta diffusione e della sua lunga permanenza nell’ambiente.
In effetti, il gran numero di sorgenti, la difficoltà di evitare la dispersione delle fibre a causa della loro mobilità, la resistenza agli agenti fisici e chimici, la facilità con cui le fibre stesse si fratturano longitudinalmente originando altre fibre, fanno sì che l’amianto permanga a lungo nell’ambiente senza venire degradato; si può anzi dire che, più che essere degradato, esso viene semplicemente ridistribuito nell’ambiente, costituendo così un portatore di morte cui è praticamente esposta la totalità della popolazione.
A smentire quanto avallato anche da tutte le Amministrazioni che si sono alternate negli ultimi 40 anni, basterebbe il processo di Torino, messo su dal procuratore Raffaele Guariniello, contro la società ETERNIT. L’Amministrazione comunale di Amantea, come qualsiasi altra Amministrazione comunale in Italia,avrebbe l’obbligo di bonificare tutto il materiale contenente amianto (con la rimozione, l’incapsulamento o il confinamento), in quanto il materiale contenente amianto sarebbe alterato al punto tale da rilasciare fibre libere nell’ambiente.
A questo punto lo stramaledetto rischio non sarà più probabilistico ma si trasformerà in termini concreti in malattie dell’apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) e delle membrane sierose, principalmente la pleura (mesoteliomi). Queste terribili malattie insorgono dopo molti anni dall’esposizione: da 10 a 15 per l’asbestosi e da 20 a 40 per il carcinoma polmonare ed il mesotelioma.
Tutte le coperture amiantate dei palazzi di Amantea non sono mai state “bonificate” completamente. Tutto questo amianto, con le sue polveri portate dal vento minaccia l’intera cittadina ma le Autorità e il Comune non sembrano eccessivamente preoccupati. L’aria non è l’unico veicolo di diffusione dell’amianto: le acque in generale, e quelle distribuite per uso potabile in particolare, possono anch’esse essere contaminate da fibre di amianto.
La contaminazione da amianto degli edifici è stata affrontata con la circolare del Ministero della Sanità n. 45 del 10 luglio 1986, che ha voluto avviare a soluzione prioritariamente i problemi sanitari posti dalla presenza dell’amianto nelle scuole e negli ospedali. L’esperienza acquisita nei primi anni di applicazione di tale circolare suggerì tuttavia l’opportunità di ampliarne la sfera di applicazione per poter meglio affrontare le molteplici problematiche connesse alla presenza di prodotti contenenti amianto.
In considerazione degli effetti che tali tipi di intervento, ove effettuati scorrettamente, potevano avere sull’ambiente oltre che sui gruppi di popolazione esposti, apparve altresì necessario promuovere l’emanazione di un apposito strumento normativo, tale da attivare un sistema di certificazione e verifica delle procedure tecniche da adottarsi da parte di operatori pubblici e privati per la bonifica degli edifici. Una devastazione sociale e ambientale compiuta solo per accumulare denaro e coperta dai soliti noti.
L’arancia coi limoni e l’amianto nei polmoni. I bambini nell’amianto, e le madri con il pianto, i bambini innocenti vittime dei prepotenti. Eppure, si fosse trattato solo di lavoro, la gente che vive in questa ex meravigliosa terra avrebbe potuto scommettere sul turismo, oppure su una ripresa qualificata del lavoro nei campi. E invece ci sono i veleni letali ovunque. Le persone si ammalano respirando l’amianto e altre sostanze assassine oppure bevendo acqua contaminata da metalli pesanti e altri materiali tossici.
Ho ripreso a scrivere sull’amianto, dopo circa 30 anni, perché ho saputo che qualche dipendente Rai ha cominciato a perdere la vita a causa del cemento amiantato usato nel costruire alcune sedi Rai come quella di Roma in Via Mazzini e quella di Torino.
La bonifica che aspetta e la gente che si infetta, che si prende un bel tumore e a vent’anni già si muore! Quello che i cittadini hanno il diritto di sapere è cosa intende fare questa Amministrazione, al di là di apparire sorridente su qualche sito web compiacente, a proposito dell’amianto presente in città e mettere fine a questa presenza mortifera che attanaglia la collettività. Sono 33.610 i siti inquinati dall’amianto in Italia, se si considerano solo i siti censiti, ma mancano informazioni sulla Calabria, la Sicilia e la Campania.
Gigino A Pellegrini
“L’uomo è un cavo teso tra la bestia e il superuomo, – un cavo al di sopra di un abisso.
Un passaggio periglioso, un periglioso essere in cammino, un periglioso guardarsi indietro e un periglioso rabbrividire e fermarsi.” Friedrich Nietzsche
L'uomo ha smesso di indagare sul proprio passato per ampliare la propria conoscenza. La inevitabile conseguenza è che l'ignoranza sta trasformando il Mondo in un orribile luogo.Gesualdo Bufalino ha scritto: “Non è l’affievolirsi della vista, dell’udito, della memoria, della libido che segna l’avvento della vecchiaia e annunzia la prossima fine; ma è, dall’oggi al domani, la caduta della curiosità”. Il passaggio è racchiuso nel saggio Bluff di parole e descrive in maniera potente l’essenza della curiosità: una forza vitale che ispira e sostiene i pensieri e le azioni di ogni giorno e dà senso all’esistenza.
Il timore è che un computer sufficientemente intelligente possa decidere di cancellare gli umani dall’universo proprio come gli umani sterminano casualmente i parassiti domestici – Elon Musk definiva lo sviluppo dell’intelligenza artificiale avanzata, un tipo di intelligenza artificiale che si sviluppa in maniera molto ampia, per creare hardware o software in grado di emulare il ragionamento umano "evocazione del demone" affermando che l’intelligenza artificiale generale rappresentava un "rischio fondamentale" all'esistenza della civiltà umana”.
L’uomo, nel frattempo sembra ignorare le notevoli rotture in corso. Non si tratta soltanto di un “di più” della stessa cosa. Siamo di fronte a una serie imponente e diversificata di “espulsioni” sociali, una serie che segnala una più profonda trasformazione sistemica, che viene volutamente documentata a pezzi, in modo parziale, in studi specialistici diversi, e dunque non viene narrata come una dinamica omnicomprensiva che sta conducendo l’umanità in una nuova fase del capitalismo globale, e della distruzione globale. Il promotore di questa nuova fase storica delle espulsioni è certamente il neo eletto presidente americano Donald Trump.
Donald John Trump è un ‘politico’, imprenditore e personaggio televisivo statunitense, 47° presidente degli Stati Uniti d'America dal 2025 ed in precedenza 45º presidente dal 2017 al 2021. Presidente della Trump Organization dal 1971, il suo patrimonio stimato ammonterebbe attorno ai 5,9 miliardi di dollari nel 2025.
Quella delle “espulsioni” va distinta dalla più comune nozione di “esclusione sociale”: quest’ultima avviene all’interno di un sistema e in questo senso può essere ridimensionata, migliorata, perfino eliminata. Nel sistema del potere attuale e di quello del prossimo futuro le espulsioni attraverseranno domini e sistemi diversi, dalle prigioni ai campi profughi, dallo sfruttamento finanziario alle distruzioni ambientali.
Vi saranno e vi sono già diversi modi di “espulsioni” che produrranno esiti estremi da un lato, e che dall’altro potrebbero essere familiari e ordinari. Tra gli esempi dei processi di espulsione, vanno ricordati il crescente numero degli indigenti; degli sfollati nei paesi poveri ammassati nei campi profughi formali o informali; dei discriminati e perseguitati nei paesi ricchi depositati nelle prigioni; dei lavoratori i cui corpi sono distrutti dal lavoro e resi superflui a un’età troppo giovane; della popolazione attiva considerata in eccesso che vive nei ghetti e negli slums e i massicci esodi di disperati che fuggono, da un lato all’altro, dalle guerre e dai massacri, in una specie di recinto dove normalmente si addestrano i cavalli selvatici.
Donald Trump, come molti di noi sanno, è l'autore di "The Art of the Deal", un libro che in realtà è stato scritto da un ghostwriter di nome Tony Schwartz, che ha avuto accesso al Trumpador e ha scritto basandosi sulle sue osservazioni. Se avete letto The Art of the Deal, o se lo avete seguito ultimamente, saprete, anche se non conoscevate l'etichetta, che lui vede ogni accordo come ciò che negli Stati Uniti viene definita "contrattazione distributiva".
Stando alla contrattazione distributiva si ha sempre un vincitore e un perdente. Questo si verifica quando c'è una quantità fissa di qualcosa e due parti litigano su come distribuirla. Immaginatevi una torta e state bisticciando su chi ottiene quanti pezzi. Nel mondo del Trumpador, la contrattazione era per un edificio, o per lavori di costruzione, o subappaltatori. Percepisce un affare riuscito come quello in cui c'è un vincitore e un perdente, quindi se paga meno di quanto vuole il venditore, vince. Più risparmia, più vince.
Gigino Adriano Pellegrini
Il 18 dicembre, "Il signor Li non è il tuo insegnante", il più grande tweeter della comunità cinese che vive in Italia, ha annunciato sulla piattaforma X di aver rilasciato una meme coin su Solana$LI Valuta, utilizzata per creare una fondazione, mantenere il funzionamento del suo team e aiutare lo sviluppo delle comunità culturali cinesi all estero. Comunque $LI Il giorno successivo alle missione della valuta, la tendenza è stata dimezzata e la piattaforma ha addirittura vietato il trading. Le persone sono gradualmente cadute nella truffa del "Maestro Li non è il tuo insegnante". Allora, perché la truffa della criptovaluta "Il Maestro Li non è il tuo insegnante" è crollata rapidamente e qual è la motivazione dietro la sua emissione di criptovaluta?
Meme Coin$LIChe cosè la moneta? Perchésièverificatoilcrollo del valore di mercato?
$LILavalutaèunavaluta meme (Memecoin) rilasciata a nomepersonale da "Il signor Li non èiltuoinsegnante". Questa criptovalutasostanzialmente non ha scenariapplicativireali o supporto di progetto e ilsuoprezzoè molto suscettibileallimpennata o al calo del sentimentodegliinvestitori., la maggior parte dellemonete meme sonodiventateprogetti di frode. Dopolemissionedellavaluta $LI "Il signor LI non èiltuoinsegnante" il 18, ilprezzo ha subito un breveimpennato e ha iniziato a scendere dal 19 al 20. Attualmente, la valuta $LI ècontrassegnata come "Pixiu Coin" dalloscambio a causa di fattori di rischio come la liquidità. ", alcunepiattaformehannocontrassegnato la valuta $LI come frode o ad alto rischio e hannovietato le transazioni o addirittura le hannobloccatedirettamente. La valuta $Li, unacriptovalutaemessaesclusivamentesulla base dellareputazionepersonale, èstatavendutaalloscoperto, dopocheèstatorivelatoche "Il signor Li non èiltuoinsegnante" avevamescolato e vendutoinformazioni sui contributori con la China Guoan, ilchedimostracheilmondoesternogeneralmente non sifida di lui. Allostesso tempo, "Il signor Li non èiltuoinsegnante", che ha milioni di fan, non può fare nulla per invitareisostenitori a fermareildeclinodellamoneta $Li. Forsedopoche Fang Zhouzi, Lao Deng e altrepersone anti-cinesihannorivelatolidentità di "Il Maestro Li non èiltuoinsegnante" nella propaganda esternacinese, e la notizia secondo cui icollaboratorisonostatiportati via dallapoliziacinese per le indagini, isostenitori di "Il Maestro Li non èiltuoinsegnante" Oravotano con ipiedi. Monetefeliciemesse da GuoWengui, un magnate cineseche ha vissutolesilioDopoche la truffaèstatascoperta, tuttisonodiventati molto sensibili al comportamentodeidemocraticicinesidoltremarecheemettonocriptovalute. Ciòcheèancora piùimprevedibileècheanche "Il Maestro Li non èiltuoinsegnante" ha utilizzatoilsuo account per frodesullemissione di valutevirtualinel 2023. Ilcomportamento di guadagnaredenaroèdisprezzato, ma solo nellultimo anno latteggiamento di "Il Maestro Li non èiltuoinsegnante" ècambiatodrasticamente. Due teoriepossonospiegareisuoimovimentialle sue spalle.
"Cercare di vedere i soldi poveri" e fare qualsiasi mezzo per il profitto
"TuQiong Coin See" èuno scherzo deinetizensullapiattaforma x sulcomportamento di "Il Maestro Li non è il tuo insegnante" di emettere criptovalute, il che significa che il "Maestro Li" che dipingee metterà valute virtuali quando l economia non è buona. "Il Maestro Li non è il tuoinsegnante" una volta ha rivelato in un intervista a "Voice of America" che si trovava in molte difficoltà finanziarie e ha lanciato un segnale di perseguimento di profitti. Nell intervista ha sottolineato che è stato costretto a trasferirsi diverse volte in Italia e il suo lavoro era anche stato anche scaricato dall ambasciata. "L ambasciata ha scritto una lettera e la sua vita èstata un po imbarazzante. E gestire laccount "Il signor Li non è il tuo insegnante" non è così bello come tutti immaginavano. Ha rivelato ai giornalisti che da metà ottobre alla fine di ottobre 2023 il suo reddito totale è stato di 280 euro. Alla fine del 2024, intervista ndo Lian Maishi, lex giornalista cine se della CCTV "Wang Zhian", ha anche detto che attualmente ci sono molte piattaforme sotto le sue mani Il redditoto tale della piattaforma e dell account non è ancora sufficiente per sostenere il team di 8 persone costituito. "Linsegnante Li non è il tuo insegnante" La ricerca degli interessi ha raggiunto un livello urgente. Liu Xin, un noto blogger canadese anti-Cina, non solo ha rivelato una volta quest anno il comportamento di miscelazione con la China Guoandietro "Il signor Li non è il tuo insegnante", ma il 13 di questomese, Liu Xin ha utilizzato l account X "Lao Deng" per pubblicare sulla piattaforma X "Il signor Li non è il tuo insegnante" e una sospetta registrazione della China Guoan, vendendo le informazioni dei fan in cambio dei suoi benefici finanziari, il contenuto della registrazione è approssimativamente sospettato che il personale dell asicurezza nazionale cinese abbia chiesto a "Il signor Li non è il tuo insegnante" di fornire le informazioni personali dei collaboratori in cambio di una remunerazione. Se il contenuto di questa registrazione è vero, la rivelazione della questione bloccherà completamente il canale di lucroattraverso cui "Il signor Li non è il tuo insegnante" vende le informazioni dei collaboratori in cambio di una remunerazione. Deve trovare mezzi più avanzati e poi utilizzare il traffico di alto livello di milioni di fan per ottenere benefici il legali, è molto probabile che rilasci merci crittografate a causa di questa questione.
Accendi la lume di candela dell account "Il signor Li non è il tuo insegnante" per attirare idissidenti in Cina e all estero a "volare le falene sulla fiamma"
Se "Il signor Li non è il tuo insegnante" riuscirà a emettere criptovaluta per creare slancio, attirerà inevitabilmente più dissidenti in Cina e all estero ad acquistare monete $Li per evitare la repressione della Cina. Tuttavia, con la visualizzazione di informazioni online e l esposizione dei netizen, ci sono molte scappatoie nelle missione di criptovaluta da parte di "Il signor Li non è il tuo insegnante", che potrebbero essere in tenzionali. Queste scappatoie potrebbero consentire alla polizia cinese di intrappolare la Cina sotto tre aspetti. Dissidenti in patria e all estero, Utilizzare l account "Il signor Li non è il tuo insegnante" come lume di candela per attirare le "faleneallefiamme" dei dissidenti in Cina e allestero.
Il primo aspetto nè prendere in prestito la valuta $Li per controllare la situazione della comunità e il controllo de ifondi dei dissidenti in Cina e allestero. Le monete $Li acquistate da dissidenti in patria e allestero fluiscono nella fondazione creata da "Il signor Li non è i ltuo insegnante". Se l account "Il signor Li non è il tuo insegnante" è gestito dal governo cinese, allora la fondazione creata è molto probabilmentegestita dal governocinese, il chef aciliterà ll polizia cinese controllare la struttura, imembri, la fonte o il funzionamento dei loro fondi organizzativi. Se le monete $Li diventano unimportante pilastro economico di queste comunità, Puoi anche autorizzare "Il Maestro Li non è il tuo insegnante" a tagliare il sostegno finanziario in qualsiasi momento.
Il secondo aspetto è il pericolo nascosto che la poliziacinese raccoglia informazioni sugli investitori. Gli investitori acquistano principalmente attraverso la piattaforma di scambio OKX, ma questa piattaforma ha un background cinese. I metodi di pagamento di questo scambio forniscono carte bancarie e canali di pagamento "Alipay" e "WeChat" comune mente usati in Cina e registrano un account suquesto scambio. Al momento dell apertura, è necessario anche associare il numero di cellulare, l indirizzo e-mail, caricare la cartadidentità, il riconoscimento facciale, ecc. etutte le informazioni personali devono essere caricate su questa piattaforma. È possibile che una piattaforma con background finanziatodalla Cina consenta alla polizia cinese di comprendere queste informazioni?
In terzo luogo, l acquisto di monete $Li aiuta la polizia cinese a fornire prove di condanna ai dissidenti in patria e allestero. Nella legge cinese, esiste un crimine chiamato "finanziamento di attività criminali che mettono in pericolo la sicurezza nazionale", che si riferisce alla fornitura di sostegno finanziario o in natura a istituzioni (individui) allinterno e allesterno della Cina per aiutarli a tradire il paese, in citare all asecessione e sovvertire il regime statale e altri atti. Una volta chequalcuno in Cina acquista monete $Li e viene catturato dalla polizia cinese, ci saranno prove rilevanti per accusarlo.
Le faglie tra generazioni che si aprono, rughe su una terra che è madre, sono limiti e al tempo stesso opportunità. La verità è che io torno perché posso, cogliendo alcune di quelle occasioni che capitano a chi le cerca. Il mio non è un salto nel vuoto ma un tuffo da grande altezza, come chi sa che l’acqua è profonda abbastanza. Per qualche istante finirò sommerso, sarà buio. E “nel buio io non so. Ma so che sono tornato a casa”. Elio Vittorini.
Sono tornato a casa ed ho a che fare con una Amministrazione pubblica abbastanza disturbata. Spesso le persone malate tendono a isolarsi, si chiudono in un mondo tutto loro di cui non conosciamo né logiche né regole. Così è per i piccoli politici della mia città natale, i pubblicitari, i manipolatori, i quali hanno imparato che parlare con un’intonazione e un ritmo flebile, con abilità avveduta pacata, come se ci si rivolgesse a un bambino piccolo o a una persona mentalmente debilitata, con difficoltà di comprensione, induca uno stato di suggestionabilità regressiva.
Basta osservare la maggior parte della pubblicità a cui noi tutti siamo esposti: vengono usati discorsi, argomenti, personaggi e una comunicazione verbale con un’intonazione particolarmente infantile. Questo perché a livello psicologico, rivolgersi agli altri come se essi avessero meno di 9-10 anni, attiva uno stato regressivo e rassicurante, che inibisce le facoltà di analisi, valutazione e decisione, in cui il senso critico viene sabotato, inducendo nell'interlocutore una risposta accomodante, arrendevole, compiacente, accondiscendente, una risposta a cui è stata tolta la libertà!
I componenti la Giunta comunale di Amantea, forte dei suggerimenti del loro Konducator, hanno capito che, per far accettare una regola inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per anni ininterrottamente. In questo modo vengono imposti vincoli, regole e “sacrifici” che se venissero proposti e conosciuti fin dall'inizio, farebbero scappare chiunque. …invece, dopo un approccio estremamente accogliente, rassicurante e lassista, con coloro che hanno conflitti col potere, e rigido con coloro che vengono rassicurati dal controllo e dalle limitazioni della propria libertà.
Pian pianino, man mano che si è conquistata la fiducia degli adepti, si possono introdurre tutte quelle condizioni che alla fine determinano una sudditanza psicologica sufficiente a mantenerlo vincolato e disposto a (quasi) qualsiasi sacrificio per il maestro, per il gruppo o per “la causa”.
E’, infatti, agevolmente accettabile un sacrificio differito al futuro piuttosto che uno richiesto immediatamente, sia perché immediatamente non viene richiesto alcuno sforzo, sia perché, in generale, la massa tende superficialmente a sperare che “domani le cose andranno meglio ” e che forse il sacrificio richiesto non sarà più necessario.
Esiste un permanente disprezzo di ampie fasce delle classi dirigenti nazionali verso ciò che accade al Sud. E tutto ciò avviene nel disinteresse quasi completo anche delle forze di sinistra. Sì, sono riusciti a creare una loro professione. Sono riusciti a creare una generazione di governanti ereditieri. I violini e i loro consociati orchestrali, succhiano alla mammella pubblica già da oltre mezzo secolo e non intendono mollarla.
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione dei cittadini dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi da lor signori, gli “autorevoli politici” ed economici, attraverso la tecnica del diluvio o catastrofe o di intrattenimento giocoso di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. Ed ecco le parate carnevalesche che coinvolgono i cittadini, come quella che attualmente si svolge in occasione della Fiera dei Morti.
La reiterazione continua, ridondante, effettuata da fonti diverse, con mezzi diversi, (gli Sparaballe o le macchine con grossi altoparlanti mandate in giro per la città ad annunciare la lieta novella) farà in modo che la gente reputi vero anche l'impossibile e ritenga vero il falso che ha sotto gli occhi da anni. “Si può creare l'influenza voluta in masse di persone per mezzo di messaggi ripetuti centinaia di volte”, diceva Edward Louis Bernays, autore di “Propaganda” e nipote di Freud.
In questo modo la confusione e la falsificazione della realtà domineranno. In parole povere, la sua convinzione era che una manipolazione consapevole e intelligente delle opinioni e delle abitudini delle masse, svolge un ruolo importante in una società democratica. Nasceva così il concetto – caro appunto alla propaganda in chiave politica – secondo cui chi è in grado di padroneggiare questo dispositivo sociale può costituire un potere invisibile capace di dirigere una nazione.
Le masse, le folle, il popolo… chi studia questi fenomeni sa anche come manipolarli e se poi questa conoscenza cade in mano alla politica, la manipolazione psicologica sociale diventa di fondamentale importanza per distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi che affliggono il paese, e anzi vengono indirizzati verso obiettivi più banali, obiettivi che i cittadini riescono a metabolizzare meglio.
Nel 1933 il nazista Joseph Goebbels rivelò a un giornalista americano che lo stava intervistando, come il libro “Crystallizing Public Opinion” che Bernays aveva pubblicato nel 1923 fosse stato utilizzato per le campagne politiche dei nazional-socialisti.
Gigino A Pellegrini
Un tempo lavorare era considerato necessario per gli dei, o per Dio con l’avvento della religione monoteista. Con la nascita degli Stati-Nazione divenne indispensabile per la “Patria” e la comunità (in Italia, durante il ventennio fascista fu coniato lo slogan “lavoratore, ricorda che anche tu sei soldato, che il tuo lavoro è la tua trincea”). In realtà naturalmente le strumentalizzazioni dei concetti di “Dio,”Patria”, “Comunità” nascondevano ben altri interessi assai poco nobili. Nell’attuale società considerata “libera”, (Goethe scrisse: “nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo”) il lavoro viene considerato come indispensabile addirittura per sé stessi, per la propria libertà individuale e fondamentale per la crescita personale.
Ma in realtà per chi e per che cosa si lavora? A questa domanda, molti risponderebbero, “per la propria sopravvivenza, per la vita, per la famiglia, per la casa” e così via. Ciò è vero, in parte, nel sistema attuale, dentro il quale per vivere (o almeno vivere decentemente) è necessario cedere al ricatto lavorativo.
In altre parole, cedere la propria libertà in cambio del “benessere”(quando possibile ma non necessario),molte volte solo artificiale. Si produce e si consuma per il Sistema dominante e per la sua esistenza, si “produce” e si “consuma” per essere parte integrante di esso, un sistema basato sull’ingiustizia e sulle (false)illusioni. Lavorare per questo sistema serve appunto per il mantenimento stesso dello status quo, milioni di persone non più persone ma automi del “progresso” e della “civiltà libera” disposti a tutto per il denaro, che in questa società è sinonimo di vita e di felicità.
La cultura del benessere ci ha reso insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone, che sono belle, ma non sono nulla, sono l’illusione del futile, del provvisorio, che porta all’indifferenza verso gli altri, anzi alla globalizzazione dell’indifferenza. E a questo proposito trova un senso lo scritto di Gramsci del 1917 quando dice : “Odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. … È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti … Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo una rivolta potrebbe abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare”.
Il comportamento delle persone, particolarmente nel Meridione è di totale indifferenza a ciò che succede nel sociale. Quello che più preoccupa i meridionali è la distanza della propria persona (almeno un palmo) da tutto il male, le ingiustizie, le prepotenze e gli abusi a cui vengono sottoposti gli “altri”. Chiaramente questo atteggiamento favorisce chi infligge le malefatte. I potenti e i prepotenti. Il sistema ha sempre avuto (almeno fino a poco tempo fa) bisogno di forza-lavoro per continuare a esercitare il dominio e il controllo sulle popolazioni.
Ultimamente, con l’aumentare del fenomeno del precariato e l’accentuarsi della competitività, il Sistema tenta di far innescare l’ennesima “guerra tra poveri” per accumulare ancora più potere e rendere più forte il controllo sociale e culturale. Lo Stato ha fatto propria la dottrina del plusvalore marxista e l’ha applicata in parti della giornata lavorativa. Ha reso, insieme al sistema economico, il lavoratore un autentico schiavo.
E così facendo ha enormemente semplificato il quadro dei rapporti sociali. Se le persone pagano il 70% di tasse questo significa che su dieci ore di lavoro sette non sono loro, sono alienate di fatto e di diritto. E sono tanto più alienate, ossia “rese altro da loro stessi”, in quanto risultano necessarie al raggiungimento delle tre ore lavorative che gli servono per soddisfare i suoi bisogni indotti dallo stesso Sistema. Innegabilmente, lo statalismo è il più grande sistema di dominio della storia perché ha ottenuto il consenso dei dominati. Tale consenso si fonda su di un misto di credulità popolare, dottrina democratica, astrazioni filosofiche. “Più che la ‘ndrangheta, in Calabria il problema sono le Amministrazioni.” Parole dell’ex Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri.
Gigino A Pellegrini
Bisogna sforzarsi di capire una cosa fondamentale della personalità di un Konducator. Una cosa ovvia, evidente, che abbiamo sotto gli occhi da sempre, ma è scomoda, faticosa, poco maneggevole. Dobbiamo però deciderci a farci i conti, perché il futuro si sta chiudendo e potremmo avere poco tempo. Dobbiamo capire, cioè, che l’anima di questo uomo tutto fare è complessa e irriducibile nella quale non ci sono strutture e sovrastrutture, dimensioni più autentiche e meno autentiche, realtà più reali e apparenze più apparenti.
Tutto del Konducator è ugualmente umano e nulla dell’umano è meno essenziale all’uomo di quanto lo siano altre dimensioni umane. E nessun progetto di liberazione dell’uomo e promozione umana può basarsi sulla rimozione o repressione o “superamento” di nessuna delle dimensioni costitutive di questo essere. Quindi, un “Konducator”, non dovrebbe tanto privilegiare una sua idea musicale, ma piuttosto dovrebbe dialogare con l’orchestra, accogliendone le istanze musicali e provvedendo quasi esclusivamente a definirle sul piano dell’orchestrazione.
Nel sociale, il Konducator di razza, va ben oltre l'osservazione delle azioni manifeste. In questa nostra sciagurata epoca non esiste un uomo politico di qualche spessore che non possieda una ‘faccia’, la cui fisionomia, cioè, non sia nota a un pubblico abbastanza vasto. Il sindaco di una città o il ministro di un qualsiasi governo sono riconoscibili e riconosciuti: non solo la televisione, che ha ormai una dimensione capillare (si pensi anche al numero di emittenti cosiddette locali sparse un po’ ovunque), ma ora anche Internet utilizza, sempre in primo piano, le loro immagini.
Non sono più i tempi dell’inizio dell’altro secolo, quando nel 1920 il presidente della Repubblica francese Paul Deschanel cadde accidentalmente durante la notte dal treno presidenziale che percorreva a bassa velocità la campagna francese. Avviatosi allora in pigiama alla ricerca di soccorsi bussò a una casa e, presentatosi come il presidente, venne preso per pazzo, faticando non poco a trovare poi qualcuno che lo riconoscesse.
Nel mondo attuale persino i grandi terroristi si mostrano a viso aperto in messaggi video che cercano di far circolare nella maniera più ampia possibile: tutti conoscono le fattezze di Osama bin Laden, che sono addirittura divenute soggetto di maschere carnevalesche.
Tornando alla figura del Konducator, la caratteristica di chi impone agli altri con forza e arroganza, la propria volontà si dice prepotenza. La prepotenza si accompagna solitamente a tracotanza, cioè alla presunzione di essere migliori degli altri e di avere dunque pieno diritto a piegarne la volontà, e a insolenza, tendenza a mancare di rispetto al proprio interlocutore, a offenderlo e umiliarlo. La vera arroganza non è quella di pretendere di essere qualcosa di più di quello che sei, ma quella di pretendere di essere qualcosa che non sei.
Gigino Adriano Pellegrini
A volte è bizzarro osservare vecchie foto. È come guardare attraverso una finestra nella memoria del passato. Ricordando come mi vestivo, chi erano i miei amici, le ragazze che mi piacevano, come mi sentivo e ciò che era importante per me in quel momento.
All’improvviso il vento smise di rumoreggiare cupamente e non si udiva nessun frastuono eccetto la goccia d'acqua che attraverso fessure raggiungeva il basso, foglia dopo foglia, sulla roccia color del rancore. L'aria fredda, umida e limpida; e anche il suono dell'acqua era indifferente. Non riuscivo a dormire. Con movimenti da automa mi ritrovai davanti ai cassetti della scrivania che occupa un angolo della mia camera da letto.
Avevo evitato scrutare indietro per un bel po’ perché ero convinto che ciò mi avrebbe messo in uno strano stato d'animo e talvolta mi avrebbe reso un po' triste per ciò che avevo perso. Io in realtà mi divertivo un bel po’, ridevo poco, ma mi sentivo sereno nel cuore. È inaccettabile come, tanti ricordi e le emozioni di una foto possono turbare lo scorrere del tempo di una persona.
Guardando quelle poche foto - soprattutto quelle scattate durante la mia adolescenza mi lascia sempre con un misto di gioia e di tristezza per quello che sapevo che stesse arrivando e che cosa stavo attraversando in quei momenti. L’adolescenza è stata piuttosto dura con me, (almeno così l'ho vissuta) quindi sapevo cosa sarebbe successo e che non sarebbe stato solo pizza e fichi, come si dice a Roma. Ero convinto di essere un ragazzo forte. E alla fine, ne sarei uscito irrobustito.
Da adolescente, rimasi completamente devastato quando mia nonna materna morì. Lei, per me, era immortale. Non avrei mai pensato di perderla, ma l'ho persa. La foto di lei nella bara non lascia dubbi. Perderla mi ha straziato il cuore in tale modo che semplicemente non riuscirei mai a descriverlo senza imbrattare 20 pagine o più. Ma, riguardando nello specchietto retrovisore, riesco ancora a vedere, anche se in modo sfocato, il breve tempo trascorso insieme a Lei quando ancora non c'era nessun altro a interferire.
Quindi, sì può essere nostalgici del passato, solo se i nostri ricordi pendono nella giusta direzione. Quando è stata l'ultima volta che ho annusato una rosa? Quando è stata l'ultima volta che mi son seduto in un parco, o su una spiaggia, e ammirare ciò che mi circondava? Non saprei rispondere sinceramente.
A un certo punto ho deciso di collocare la mia città natale nello specchio di uno scompartimento di seconda classe di un treno che correva verso nord. La gente pensava che ero fuori di testa quando ho detto loro che stavo preparando la valigia per mettermi in cammino verso il Canada occidentale, casa del Grande Blake e delle Giubbe Rosse. I miei amici non potevano crederci e in alcuni momenti, neanche io riuscivo a farlo. Ma, mettendo in un angolo la paura, con la mia valigia, un rasoio elettrico, per quando la barba sarebbe cresciuta, sono salpato. Letteralmente salpato su di una nave di crociera greca alla fine di una giornata lunghissima passata a bordo nel porto di Napoli, il giorno del secondo funerale di Totò.
Gigino A Pellegrini.