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Violenza sessuale su una tredicenne a Cosenza

Sabato, 15 Giugno 2019 21:56 Pubblicato in Cosenza

COSENZA - Un 29enne immigrato irregolare è stato arrestato per il reato di atti sessuali con minore dai carabinieri di Cosenza.

A conclusione di una attività investigativa scaturita dalla denuncia di aggressione ai danni una ragazza minorenne cosentina, i militari hanno fermato il giovane, originario della Guinea, sprovvisto di documenti di riconoscimento, senza fissa dimora, con procedenti di polizia, richiedente protezione internazionale, giunto a Lampedusa il 3 novembre 2016.

Le indagini sono partite il 13 giugno quando negli uffici del comando provinciale dei carabinieri di Cosenza, i genitori di una tredicenne hanno formalizzato una denuncia per aggressione.

La ragazzina nel rientrare a casa è stata avvicinata da un persona che dopo un primo apprezzamento verbale, si è avventato su di lei palpeggiandola.

La minore è riuscita a chiamare telefonicamente il padre, il quale stava attendendo il suo arrivo in piazza Bilotti, a Cosenza.

L’uomo ha immediatamente raggiunto la figlia e contattato la centrale operativa tramite il numero di emergenza del 112.

Il ragazzo immigrato della Guinea si è allontanato velocemente dalla zona facendo perdere le proprie tracce.

La vittima accompagnata dai genitori negli uffici della stazione di Cosenza Nord ha fornito agli inquirenti informazioni utili per l’individuazione del responsabile.

Ilquotidianodelsud

La Pro Loco di Amantea guarda avanti.

Sabato, 15 Giugno 2019 21:41 Pubblicato in Amantea Futura

Riceviamo e pubblichiamo:

La Pro Loco Amantea ha il direttivo ufficiale, che, ancora una volta compatto, ripropone lo stesso gruppo che è stato l’anima dell’associazione in questi ultimi mesi.

“Invitiamo i cittadini a iscriversi e collaborare per promuovere il territorio di Amantea, che merita e ha potenzialità che devono essere valorizzate, con possibili benefici anche del comprensorio e dell’interland

I componenti del direttivo sono Enzo Alfano, Gianpiero Di Puglia, Davide Marano, Mattia Motolese, Giusy Perna, Gianluca Sesti;

nel collegio sindacale Elena Medaglia, Vincenzo Pugliano e Rocco Scudiero membri effettivi, Fabio Garritano e Maurizio Miraglia supplenti.

Presidente Maria Elena Del Pizzo.

Ma siamo affiancati da molti altri soci che, pur non avendo cariche ufficiali, sono parte essenziale del gruppo dirigente

“Possiamo affrontare un bel percorso, sicuramente non facile; abbiamo tante idee che vogliamo realizzare con l’aiuto dei nostri soci e la collaborazione di tutti coloro i quali vorranno dare parte del loro tempo al volontariato e proporsi con idee e iniziative.

Uno dei nostri primi obiettivi è quello di far rete con le associazioni sul territorio e creare una collaborazione fattiva.

Questo potrebbe essere un punto da cui partire.

La cosa più importante è guardare avanti e mantenere uno spirito positivo.

La strada è in salita, ma noi lavoriamo come una squadra, e in piena armonia: questa è la nostra forza e perciò siamo pronti a percorrerla.

Pro Loco Amantea Riviera degli Oleandri

Il filosofo parla all'HuffPost dello scandalo Csm-Pd: "Ma che aspetta Zingaretti a dire che nel suo partito non c'è spazio per gli intrallazzatori? C'è solo una spiegazione: è un leader politico debole"

“Ma che aspetta a cacciare quell’intrallazzatore di Lotti?”.

 

 

Per Massimo Cacciari, il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti non dovrebbe esitare un secondo in più ed espellere subito dal suo partito Luca Lotti, l’ex ministro dello Sport intercettato durante le riunioni notturne con alcuni consiglieri del Csm per discutere delle nomine ai vertici delle procure, in primis quella di Roma dove il fedelissimo di Matteo Renzi è imputato per favoreggiamento nell’inchiesta su Consip. Secondo il filosofo c’è solo una spiegazione possibile dietro la mancata cacciata di Lotti: ”È un leader debole”. E la autosospensione di Lotti, appena comunicata a Zingaretti, non è affatto sufficiente: ”È un atto dovuto, ma a me interessa il giudizio dei vertici del partito sulla vicenda: il caso Lotti è il segno di un costume, e il segretario del ‘nuovo’ Pd dovrebbe dire che per lui è intollerabile...”.

Che idea si è fatto dello scandalo Csm? Magistrati e parlamentari in riunioni notturne in hotel per parlare di procuratori da spostare qua o là a seconda della convenienza politica, a discutere di dossier contro magistrati avversari...

Siamo sempre lì, nello sviluppo logico di una crisi di sistema che si protrae da anni e che piano piano attacca tutti i corpi dello Stato. Se una cancrena non la risolvi in tempo e chirurgicamente, poi divora l’intero corpo, è ovvio. È a partire dagli anni ’80 che si è aperta una crisi di sistema, e si è provato a risolverla con le aspirine. Così ha divorato tutti i corpi dello Stato, dalle amministrazioni periferiche a quelle centrali, alle Regioni e via dicendo. Ora è arrivata alla magistratura.

Quanto al coinvolgimento di parlamentari come Cosimo Ferri e Luca Lotti?

L’altro aspetto della crisi di sistema riguarda il ceto politico. E l’assenza di una formazione politica, logica conseguenza della demagogia che dopo Tangentopoli ha travolto tutto il Paese, stampa in primis. Una fase iniziata negli anni Novanta, secondo cui la politica era tutta merda. Cosa vuole fare... si dovrebbe prima comprendere che a una crisi del genere si risponde con riforme radicali, ma al momento non c’è una classe politica mossa dalla voglia di discontinuità. Per questo i corpi dello Stato continueranno a divorarsi e alla fine vedremo quello che succede...

Lotti...

...Lotti è un intrallazzatore qualsiasi. È il ceto politico del Pd che dopo la fondazione non è mai riuscito a rinnovarsi, anzi è andato di male in peggio, attraverso meccanismi di pura cooptazione. Gigli magici e cerchietti arcani. È la stessa crisi di cui parlavo prima, ne è la logica conseguenza.

La reazione di Zingaretti non è stata molto incisiva...

Debole, molto debole. Non fa un discorso di strategia. E non fa un discorso che sarebbe logico: visto che ha vinto le primarie ed è stato eletto segretario sulla base di un progetto di forte discontinuità, dovrebbe dire che nel suo partito gli intrallazzatori non hanno ragione di esistere. Vanno cacciati. Sarebbe la logica conseguenza della sua elezione a segretario del partito. Ma lui vive nell’incertezza, nel dubbio, nei condizionamenti...

Perché è titubante?

Perché è debole. È un leader politico debole, non ci sono altre spiegazioni.

L’ex ministro dello Sport si è appena autosospeso dal Pd. Tanto basta?

È un atto dovuto, ma a me interessa il giudizio politico complessivo della vicenda del segretario del partito. A me interessa questo, non il caso singolo, e non ho visto questo giudizio. Al di là degli aspetti penali, il comportamento di Lotti è il segno di un costume. E non si risolve dando la colpa a un singolo. La direzione del Partito dovrebbe dire che questa vicenda è un costume politico diffuso e che per il nuovo Pd è intollerabile.

La sorprende che il tesoriere Zanda abbia assunto una posizione più netta nei confronti di Lotti, chiedendogli di valutare le dimissioni, rispetto a Zingaretti?

Lasciamo perdere Zanda, per carità...

Das Huffpost   By Claudio Paudice

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