Redazione TirrenoNews
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Il 16 giugno ad Amantea il “grande fotografo” Pino Bertelli
Giovedì, 13 Giugno 2019 21:24 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiRiceviamo e pubblichiamo la seguente nota:
“Ci siamo, RiScatto continua a mettere il suo impegno per rilanciare il territorio, gli sforzi sono tanti ma siamo disposti a qualche sacrificio per fare qualcosa in cui crediamo.
L'evento del 16 giugno è qualcosa di unico, RiScatto ospiterà ad Amantea uno dei grandi fotografi Italiani, Pino Bertelli.
Ecco alcune notizie su questo grande fotografo, questa grande persona, direttamente dal suo sito web.
Pino Bertelli è nato in una città-fabbrica della Toscana, tra Il mio corpo ti scalderà e Roma città aperta.
Dottore in niente, fotografo di strada, film-maker, critico di cinema e fotografia.
I suoi lavori sono affabulati su tematiche della diversità, dell’emarginazione, dell’accoglienza, della migrazione, della libertà, dell’amore dell’uomo per l’uomo come utopia possibile. È uno dei punti centrali della critica radicale situazionista italiana.
Nel 1993, il regista tedesco Jürgen Czwienk, ha girato un documentario sulla vita politica e l’opera fotografica di Pino Bertelli: Fotografare con i piedi.
Il regista Bruno Tramontano ha realizzato un cortometraggio, Adoro solo l’oscurità e le ombre, tratto dal suo libro, Cinema della diversità 1895-1987: storie di svantaggio sul telo bianco. Mascheramento, mercificazione, autenticità.
Il pittore Fiormario Cilvini, ha illustrato lo stesso testo in una cartella di 18 disegni a colori e una scultura.
I suoi scritti sono tradotti in diverse lingue.
L’International Writers Association (Stati Uniti), l’ha riconosciuto scrittore dell’anno 1995, per la “non-fiction”.
Nel 1997 i suoi ritratti pasoliniani di fotografia di strada sono esposti (unico fotografo) in una mostra (Le figure delle passioni) con 16 maestri d’arte a Villa Pacchiani, Santa Croce sull’Arno [Pier Paolo Pasolini, maestro e amico, gli ha regalato la prima macchina fotografica quando aveva quindici anni].
È direttore responsabile della rivista di critica radicale Tracce, Cobas (Giornale dei Comitati di Base della Scuola) e del giornale on-line Stile libero, direttore editoriale della casa editrice Traccedizioni, collabora con Le monde diplomatique, Fotographia, Sicilia Libertaria, AParte. Materiali irregolari di cultura libertaria e altre testate.
Nel 1999 ha ricevuto il “Premio Castiglioncello” per la fotografia sociale.
Nel 2004 il “Premio Internazionale Orvieto”, per il miglior libro di reportage,Chernobyl. Ritratti dall’infanzia contaminata.
Nel 2014 l’Associazione di bioarchitettura BACO gli ha assegnato il “Premio Internazionale Vittorio Giorgini”.
Alessandro Allaria ha fatto un reportage (per la televisione tedesca), Pino Bertelli. Il fotografo e le donne di Napoli, 2008.
Nel 2014 il regista Antonio Manco ha realizzato a Buenos Aires, Pino Bertelli. Ritratto di un fotografo di strada, prodotto dal Festival del Cinema dei Diritti umani di Napoli e Buenos Aires.
Nel 2017 esce il dittico libro—film, Genti di Calabria. Atlante fotografico di geografia umana e I colori del cielo, con la regia di Francesco Mazza.
I suoi fotoritratti si trovano in gallerie internazionali, musei, accademie e collezioni private.
L’Archivio Internazionale di Fotografia Sociale di Pino Bertelli è curato dalla documentalista Paola Grillo (che collabora sul campo e con i testi a tutti i libri fotografici di Bertelli).
Una parte del suo archivio fotografico è depositato all’Università di Parma.
Il fondo Pino Bertelli (circa 5000 libri) è consultabile nell’Archivio Famiglia Berneri-Aurelio Chessa (Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia), un fondo fotografico (200 fotografie di ritratti piombinesi dal 1982 al 1994), è nell’Archivio Storico del Comune di Piombino.
La mostra fotografica Ferro, Fuoco, Terra! 50 anni di lavoro in Maremma si trova al MAGMA (Museo delle arti in ghisa nella Maremma) di Follonica.
Una rassegna di fotografie su alcune fabbriche di Hattingen è al LWL – Industriemuseums Henrichshütte di Hattingen (Germania).
Una selezione delle sue fotografie è presso la Galleria degli Uffizi di Firenze.
La sua opera (Contro tutte le guerre) è stata esposta alla Mostra d’Arte Biennale di Venezia (2011) e adesso è nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
Fa parte di Reporters sans frontières.
Auto contro guardrail su ss18 a Nocera Terinese, ferita anziana
Giovedì, 13 Giugno 2019 20:57 Pubblicato in Storia locale della CalabriaNocera Terinese - Erano da poco passate le 14 quando, un'auto Fiat Doblò, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo finendo contro il guardrail.
Sul posto è giunta anche una squadra dei Vigili del fuoco del comando di Catanzaro, distaccamento di Lamezia Terme, sulla SS18 nel comune di Nocera Terinese.
Due le persone a bordo del mezzo, una coppia di anziani.
Illeso il conducente ma in evidente stato confusionale.
Ferita la moglie che ha riportato traumi agli arti inferiori.
La donna, affetta da sla, sedeva nella parte posteriore dell'auto.
Estratta dal mezzo, è stata presa in cura dal personale sanitario del suem118 e trasferita con elisoccorso presso struttura ospedaliera di Cosenza.
L'intervento dei vigili del fuoco è valso anche alla messa in sicurezza della vettura in attesa del soccorso stradale.
Sul posto anche i carabinieri per quanto di loro competenza.
La SS18, nel tratto interessato, è stata chiusa al transito fino al termine delle operazioni di soccorso
Giovedì, 13 Giugno 2019 15:43
Le ultime grida di Carlo Guccione per lo stato drammatico della sanità Calabro-cosentina
Giovedì, 13 Giugno 2019 19:11 Pubblicato in PoliticaRiceviamo e pubblichiamo:
“Cosenza, 13 giugno 2019 - In Calabria, soprattutto in provincia di Cosenza, si preannuncia un’estate torrida.
E non ci riferiamo alle elevate temperature, ma all’emergenza sanitaria che sta per esplodere e che rischia di mettere in serio pericolo la salute dei cittadini.
Forse sarà necessario – e lo diciamo con consapevolezza e responsabilità – chiedere ad Emergency di installare un vero e proprio ospedale da campo per sopperire alla carenza di posti letto, visto che ne mancano da attivare 354 rispetto a quelli previsti nei tre ospedali Spoke e Hub della provincia di Cosenza (Ospedale Annunziata: 144 posti letto; Ospedale Corigliano-Rossano: 62; Ospedale Castrovillari: 96; Ospedale Paola-Cetraro: 52).
Non dimentichiamo che è anche per questa carenza di posti letto che la provincia di Cosenza registra il più alto tasso di emigrazione sanitaria verso le altre regioni.
A tutto ciò si aggiunge, se non si troveranno immediati rimedi, la chiusura e/o l’accorpamento dei reparti, il blocco delle attività chirurgiche, la diminuzione delle prestazioni ospedaliere e territoriali anche perché bisognerà garantire in qualche modo i turni feriali di medici, infermieri e Oss.
Certamente il Decreto Calabria non è la giusta soluzione per risolvere la già precaria situazione sanitaria, ma vanno presi dei provvedimenti immediati per garantire il diritto alla salute dei calabresi e di coloro i quali verranno nella nostra regione a trascorrere le vacanze estive.
Basta dare uno sguardo ai dati forniti lo scorso anno dall’Osservatorio sul turismo della Regione Calabria: solo sulla costa tirrenica, ad esempio, tra giugno e settembre ci sono state circa un milione e 250mila presenze.
La legge regionale 24/2008 (così come il Dca 81/2016) all’articolo 1 dispone che “la Regione Calabria garantisce la tutela della salute assicurando la disponibilità di prestazioni sanitarie e sociosanitarie improntate all’efficacia delle cure, alla sicurezza dei percorsi clinico assistenziali e al miglioramento continuo della qualità delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private”. Ma se la situazione dovesse rimanere tale, quanto previsto dall’art 1 non potrebbe essere garantito, soprattutto nelle strutture pubbliche.
Senza ipocrisia e senza fare alcun gioco dello scaricabarile la Regione, l’ufficio del Commissario e il Governo nazionale, collaborino concretamente affinché venga scongiurato il rischio di un vero e proprio collasso del sistema sanitario calabrese.
Ogni giorno sulla stampa locale vengono segnalati anomalie, rischi concreti per la salute dei cittadini, una diminuzione delle erogazioni delle prestazioni ospedaliere e sanitarie.
E nel frattempo che la popolazione aumenta per le presenze turistiche, in provincia di Cosenza è come se avessero cancellato un intero ospedale, così come era stato invece previsto al decreto commissariale 64/2016 “Riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete Urgenza-Emergenza”.
È arrivato il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità, ognuno in base alle proprie competenze: non possiamo lasciare operatori medici e sanitari in trincea e non garantire i Livelli essenziali di assistenza.
Carlo Guccione Consigliere regionale