Redazione TirrenoNews
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«Vengono con telefonini e dicono di fuggire dalle guerre. Pensiamo alla nostra patria»
Sabato, 17 Agosto 2019 17:54 Pubblicato in MondoFrosinone festa di San Rocco e la predica del parroco sui migranti
Il prete, nel corso delle celebrazioni per il patrono San Rocco, dal pulpito allestito in piazza, si è scagliato contro quelli che «vanno a soccorrere persone che hanno telefonini o catenine e catene al collo e che dicono di venire dalle persecuzioni.
Ma quali persecuzioni? Guardiamoci intorno, guardiamo la nostra città, la nostra patria.
Guardiamo le persone accanto, che hanno bisogno e quante ne ho conosco io, sono tante, tantissime, una marea che si vergognano del loro stato di vita».
Le parole sono state accolte in maniera contrastante.
C'è chi lo contestato gridando "vergogna", ma anche chi ha applaudito.
Venerdì 16 Agosto 2019
Adesso aspettiamo la reazione del papa Francesco o di chi per lui.
Don Donato Piacentini ha osato porsi contro la attuale dottrina ecclesiale che professa che anche Cristo fosse un migrante, per quanto senza telefonino.
Ed ancor più perché ha osato invocare la attenzione verso la “nostra patria” ed i “nostri poveri” senza telefonini.
Un oltraggio alla posizione di Papa Francesco e della CEI.
Sarà scomunicato ?
Sarà espulso dalla Chiesa?
Una cosa però la sappiamo ed è quella che nemmeno il tempo di finire l’omelia che interviene il vescovo, mons. Gerardo Antonazzo, il quale ha evidenziato che il pensiero di don Donato Piacentini “non esprime la volontà della Chiesa diocesana, e si deve addebitare esclusivamente a discutibili scelte personali di ogni singolo soggetto", cioè che la chiesa Sorese “ama” più i poveri migranti che i poveri frusinati.
Non solo ma richiama San Rocco ricordando che. “uno dei cardini fondamentali della vita di San Rocco è stata la scelta evangelica del 'prima gli altri' per amore di Cristo povero e sofferente".
E gli altri erano i migranti ?
Ma adesso don Donato andrà all’inferno?
Non lo sappiamo.
Una sola certezza abbiamo ed è quella che ormai la chiesa ama più i migranti che gli italiani.
Siatene certi!
Rissa tra extracomunitari e residenti a San Ferdinando
Sabato, 17 Agosto 2019 17:08 Pubblicato in Reggio CalabriaSan Ferdinando. Quattro cittadini extracomunitari, Touray Bubacar, gambiano di anni 25; Jaiteh Alagie, senegalese (21); Jaiteh Dembo maliano (29) e Marong Suwaro, gambiano (28) sono stati arrestati dai carabinieri a San Ferdinando con l’accusa di rissa.
I quattro, tutti ospiti della tendopoli, si sarebbero resi responsabili, nella notte tra il 14 e il 15 agosto, mentre era in evidente stato di ebbrezza, del danneggiamento della recinzione di un lido e di un lancio di pietre e bottiglie contro alcuni avventori.
All’arrivo dei militari i quattro hanno tentato di allontanarsi ma sono stati subito bloccati.
Gli accertamenti hanno permesso di rilevare il coinvolgimento negli stessi fatti di tre cittadini del luogo rintracciati nei pronto soccorso degli ospedali di Polistena e Gioia Tauro e denunciati per danneggiamento, rissa e lesioni personali.
Feriti lievemente anche uno degli arrestati e un appartenente all’Associazione nazionale carabinieri intervenuto per sedare la rissa.
Ndr Ringraziate chi lo ha voluto accogliere
Open Arms. La Guardia Costiera chiama i medici ma "Stavano tutti bene".
Sabato, 17 Agosto 2019 08:41 Pubblicato in Mondo"Delle 13 persone visitate al poliambulatorio di Lampedusa, solo una giovane donna era in condizioni critiche per una brutta otite.
Aspettiamo la visita dell'otorino prevista per lunedì.
Gli altri sono stati dimessi tutti e sono stati portati all'hotspot".
A parlare con l'Adnkronos è Francesco Cascio che da qualche mese è il responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa e coordina le visite mediche dei migranti a bordo della Open Arms.
"Siamo stati avvertiti dalla Guardia costiera - racconta Cascio - che a bordo della nave ci fossero una ventina di persone affette da varie patologie.
Così ho chiesto di poterle visitare.
Però poi i miei medici che li hanno visitati, perché io non ero presente, hanno detto che solo una ragazza era affetta da otite".
"Mi era stato detto che un'altra donna era affetta da emorragia vaginale - aggiunge - ma poi abbiamo potuto constatare che era un falso allarme perché aveva l'emoglobina a 11,3".
"Mi hanno segnalato venti casi di scabbia sulla nave Open Arms con croste purulente" senza che a “bordo ci sia la permetrina per il trattamento della parossistosi”.
Adnkronos Pubblicato il: 16/08/2019 19:34