Molti parlano male della sanità calabrese, compresa quella cosentina. A riprova citano i gravi problemi del pronto soccorso , problemi che pur ci sono. Ma poi ti capita di averne bisogno e sull'onda emozionale del refrain sociale tutti ti consigliano di salire almeno a Roma. Come se lì non ci fossero liste di attesa, come se lì ad ogni pronto soccorso aspettassero solo te. E se non hai il tempo, il modo, i soldi per scappare dalla Calabria? Ed allora "ti tocca" cosenza. E scopri verità nascoste come l'ematologia di Cosenza. Quella nella quale operano con passione, con impegno, sacrificio, professionalità "gente" come il dr Vigna, il dr Gentile, il dr Mendicino e tanti altri che non ho avuto il piacere di conoscere. Medici che fanno onore alla loro categoria, medici di alto lignaggio umano e sanitario. Calabresi come noi, come tanti calabrese di cuore. Sembra un miracolo e forse un po' lo è. Ma non il solo. Al loro fianco uno stuolo di infermieri che sono davvero il cuore del reparto. Non solo preparati ma che ora dopo ora, instancabilmente ti curano anche con il sorriso. Anche loro mostrano un grande impegno vivendo con te, vicino a te ogni minuto del loro servizio, pronti ad ogni tua esigenza. Forse come negli ospedali del nord, forse di più, unendo, cioè, a passione, sacrificio, impegno e professionalità anche la loro qualità umana spesso tipica della nostra gente. Complimenti a tutti, bravi a tutti, grazie a tutti. Siete la riprova che anche qui da noi può esistere una bella sanità.