In concomitanza con le elezioni regionali in Calabria si terranno a Cosenza il prossimo 3 e 4 ottobre anche le elezioni amministrative per eleggere il Consiglio Comunale e il Sindaco. Tutti vogliono diventare Sindaco. E’ un destino irrefrenabile. Ma questi signori che si sono autocandidati davvero vogliono tanto bene alla nobile città di Cosenza da sacrificare il loro lavoro? Ma davvero conoscono il compito che l’aspetta? Parlano di tutto e di più. Delle strade che fanno schifo. Dell’acqua che non arriva nelle case dei cittadini. Del traffico caotico. Dell’inquinamento dell’aria. Dell’ospedale dell’Annunziata dove i ricoverati sono costretti per diversi giorni a stare seduti su sedie sgangherate nel Pronto Soccorso. Dei rifiuti nauseabondi che per giorni vengono lasciati davanti ai palazzi cittadini. Dei parcheggi che mancano. E del Centro Storico? Ne parlano a iosa. Ma poi ad elezioni terminate nessuno ne parlerà e nessuno affronterà i veri e i gravi problemi dei cosentini. Fino a quando c’erano i grandi partiti politici i candidati Sindaco venivano scelti dai consiglieri eletti. Ora si autocandidano. E così abbiamo una caterva di papabili candidati a Sindaco: Franz Caruso, Marco Ambrogio, Bianca Rende, FrancoPichierri, Giacomo Mancini , Sergio Nucci, Francesco de Cicco, Pietro Tarasi, Valerio Formisani,, Massimo Misiti. E mettiamoci, perché no, anche l’ex Sindaco Salvatore Perugini e i candidati a Sindaco della scorsa tornata elettorale Guccione e Paolini. E poi avremo, come al solito, un fiorire di liste civiche. In ogni condominio un candidato consigliere comunale. Ma davvero tutti si candidano per passione e per dovere civico? Sindaci, Assessori, Consiglieri percepiscono uno stipendio variabile in base alla dimensione del Comune.. Maggiori sono gli abitanti, più alta sarà la retribuzione. Nei piccoli comuni lo stipendio del Sindaco è di Euro 1290, a Cosenza intorno a Euro 4130. Quattromila euro non sono bruscolini. Fanno gola a molti. Avere uno stipendio assicurato ogni mese per 5 anni non è poco.