Di tutto e di più. Anzi, letteralmente incredibile.
Stando alle indagini sembra che possano aver influito sul risultato relativo alla elezione degli organi di governo della CCIAA di Cosenza oltre 6 mila aziende fantasma che avrebbero votato per i propri rappresentanti.
E pensare che le stesse associazioni si additavano l’un l’altra accusandosi di aver bluffato ed aver ottenuto più seggi inserendo nominativi di imprese fantasma per le associazioni.
In sostanza sembra che le liste degli iscritti siano state taroccate ad usum delphini per eleggere i rappresentanti.
A falsificare le liste un po’ tutti.
Ed allora ecco la chiusura delle indagini e gli inquisiti.
Ben 15 per falso ideologico commesso da privato in atto pubblico.
Ecco l’elenco:
Eugenio Blasi 79 anni di Rende in qualità di rappresentante legale della federazione Provinciale degli Artigiani;
Natale Gallo 51 anni di Corigliano in rappresentanza della CIA Confederazione Italiana Agricoltori;
Santo Seminario 63 anni di Crosia CLAI Associazione Provinciale delle Piccole e Medie Imprese dei Lavoratori Autonomi e del Terziario,
Mauro Zumpano 63 anni di Spezzano della Sila della CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato;
Pietro Tarasi, 52 anni, di San Giovanni in Fiore della Federazione Provinciale Coldiretti,
Klaus Algieri 51 anni di Corigliano di Confcommercio;
Fulvia Michela Caligiuri 41 anni di Rende Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana – Unione Provinciale Agricoltori Cosenza;
Antonio Zasa, 76 anni di Cosenza Confapi Associazione provinciale piccole e medie imprese;
Roberto Matragrano 71 anni di Rende Confartigianato;
Domenico Bilotta, 57 anni, di Castrolibero Confesercenti Cosenza;
Renato Pastore, 70 anni di Rende, Confindustria e
Giovanni Gigli Coboli, 69 anni, di Milano Federdistribuzione;
Giovanni Risso, 77 anni, di Imperia FIT Federazione Tabaccai Italiana,
Luigi Guarnieri, 70 anni, di Mendicino, UCD Unione Coltivatori Diretti e
Giuseppe Adduci, 34 anni, di Cerchiara di Calabria della Uimec Unione italiana mezzadri e coltivatori diretti