3 arresti per 5 posti di lavoro. Si tratta di Domenico Mignolo, 27 anni, Alberto Ruffolo (25) e Alberto Novello (22).
A chiamarli in causa è stato un quarto giovane, coinvolto all'ultimo momento nell'atto intimidatorio dell'incendio delle auto e, a suo dire, inconsapevole, di cosa stava per accadere.
Volevano che il sindaco assumesse cinque persone vicine al clan al Comune o in un centro commerciale.
5 persone legate per parentela o vicinanza ad esponenti contigui ad una cosca di 'ndrangheta della zona.
E per essere sicuri che il messaggio fosse chiaro avevano messo a segno intimidazioni anche ai danni del vicesindaco e di un assessore .
E così incendiarono auto e spedirono buste con proiettili.
Nel biglietto inviato, accompagnato da un proiettile calibro 7.65 e da alcune margherite, c’era scritto "i voti sono stati dati, se entro fine mese non escono cinque posti di lavoro ……….. ogni singolo voto diventerà un colpo di pistola direttamente sulla vostra pelle" .
Fatti sono successi nella notte tra il 6 ed il 7 maggio scorsi.
Gli amministratori però opposero un "il netto rifiuto ".
Infatti il tutto è successo a Marano Marchesato
Il provvedimento di arresto è stato eseguito dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre persone accusate di tentata estorsione.
Il provvedimento, è stato emesso dal gip su richiesta del procuratore della Repubblica di Cosenza Dario Granieri e del pubblico ministero Antonio Tridico