Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota della Polizia provinciale di Cosenza
“Il personale della Polizia Provinciale di Cosenza appartenente alla sezione Reati Ambientali è impegnato continuamente in attività mirate alla tutela e salvaguardia delle aree appartenenti al demanio fluviale della Provincia, al fine di preservare il normale deflusso delle acque e denunciare, quindi, tutti quegli abusi che, invadendo gli alvei e le zone di rispetto, di fatto, ne minano il già precario equilibrio, soprattutto nelle zone considerate a rischio esondazione. Durante alcuni sopralluoghi lungo le sponde del torrente Malfrancato in agro di Corigliano Calabro, già oggetto di numerosi sequestri nei mesi scorsi, gli agenti hanno notato la presenza di un agrumeto in produzione e di una costruzione in legno e lamiera utilizzata come ricovero attrezzi. Verificato che insistevano in una zona demaniale a rischio esondazione e, quindi, privi di titoli autorizzatori, hanno proceduto al sequestro di tutta l’area interessata dagli abusi (più di 4.000 mq), denunciando alla Procura della Repubblica di Rossano, un uomo residente a Corigliano Calabro, P. F. di anni 68, occupatore degli impianti abusivi.
Inoltre, a seguito di alcune segnalazioni pervenute presso
Gli agenti, hanno constatato che le persone espletanti tali attività, erano prive dei necessari nulla osta ed autorizzazioni per eseguire il taglio di alberi in zone del demanio fluviale. Sono stati, dunque, denunciati in due alla Procura della Repubblica di Cosenza, S.M. e P.L., entrambi residenti nel comune di Lattarico.
Si è proceduto, quindi, al sequestro delle 34 piante abbattute, per un totale di circa 250 quintali di legna, di un mezzo meccanico cingolato e di una motosega utilizzati per compiere tale illecita attività. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono state denunciate 6 persone per reati riguardanti le occupazioni di aree demaniali e sequestrati quasi