Grazie Floide e grazie Bruce
Sono i due cani antidroga che in uno scantinato di via Popilia il popolare e popoloso quartiere della città di Cosenza, hanno rinvenuto 370 grammi di eroina.
Insieme tre bilancini
Nell’intercapedine abusiva costruita in uno stabile condominiale sono stati ritrovati anche armi
L’accesso esterno, grande poco più di mezzo metro e di forma rettangolare, era occultato con dei bidoni di latta e altri materiali.
Ora gli agenti di polizia sono al lavoro per capire chi sia il proprietario di un vero e proprio arsenale d’assalto che è stato ritrovato in una palazzina di via Popilia,
Le armi erano perfettamente incellofanate e, secondo l’analisi degli artificieri, funzionanti.
Tra le armi trovate un kalashnikov, una mitragliatrice, un fucile di tipo “doppietta”, un revolver e tre pistole di diverso calibro.
Una di loro è una Beretta con montato un caricatore.
Da contorno 718 munizioni da calibro tarato per le armi sequestrate e un giubbotto antiproiettile leggero.
Non solo Cosenza
A Corigliano gli uomini guidati dal commissario Giuseppe Massaro hanno tratto in arresto due uomini, uno dei quali Daniele Cervino, era già noto alle forze dell’ordine.
Entrambi spacciavano droga nella cittadina ionica.
Il fermo è scattato dopo un lungo appostamento durante il quale i poliziotti hanno notato come l’abitazione usata come punto di smercio fosse particolarmente frequentata.
Fingendosi assuntori hanno provato anche loro ad acquistare la droga ma gli spacciatori carpito il pericolo hanno provato in tutti i modi a sgattaiolare agli uomini di legge.
A nulla è valsa la resistenza, in casa sono stati rinvenute nove dosi di hashish e un bilancino di precisione.
Dice il questore «Dobbiamo continuare con quest’azione di prevenzione.
Controllare la città instaurando con i cittadini un rapporto di fiducia, perché solo in questo modo riusciamo ad evitare che si possano commettere reati, soprattutto quelli gravi.
Un plauso per quest’operazione devo necessariamente rivolgerlo ai due cani, senza di loro non saremmo mai arrivati a trovare il nascondiglio e deposito delle armi».