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frangioneApprendiamo dai social media sulla pagina personale del Dottore Antonio Frangione, che assieme al Dottore Egidio Viola, risultano essere i responsabili del  Dipartimento di Prevenzione U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica ad Amantea e del suo circondario, nonché responsabili, per il nostro territorio, per l'emergenza Covid 19, una buona notizia per Amantea e non solo. 

"Ritorna perfettamente guarita, l'unica amanteana ricoverata a Cosenza per il coronavirus covid-19, un importante segnale per la nostra città".

"Inoltre si informa che nei Paesi che fanno parte del nostro comprensorio, da Fiumefreddo Bruzio ad Aiello Calabro, anche oggi continuano a non registrarsi altri casi positivi".

Attendiamo, in merito al ritorno a casa della donna Amanteana, la comunicazione ufficiale, nel pomeriggio di oggi, da parte del Comune di Amantea, ma possiamo dare oramai per scontata la notizia della nostra concittadina che appunto fa ritorno nella sua abitazione.

E' quindi, risultata negativa al virus a due tamponi effettuati nel corso di questi giorni.

“Manda un grande saluto a tutta la nostra Comunità", consapevole che dovrà ancora trascorrere alcuni giorni di quarantena, prima di buttarsi questo brutto periodo dietro le spalle, difatti la nostra concittadina non ha solo avuto la difficoltà di superare il contagio da coronavirus, ma la stessa, ha dovuto affrontare ben due lutti nella propria famiglia, quello della madre dopo e quello del fratello prima.

 A lei il nostro più grande abbraccio e sostegno, con l’augurio di rivederla presto tra noi, non appena ciò sarà di nuovo consentito”.

Incomincia a farsi più robusto, quindi, l’altro conto dei casi, quello dei pazienti guariti che fanno ritorno a casa. Il virus si sta debellando con ogni sforzo comune.

Pubblicato in Cronaca

Falerna-lungomarePrimo caso positivo al Coronavirus a Falerna, in provincia di Catanzaro. Lo ha annunciato il sindaco Daniele Menniti.

Si tratta, come spiega Menniti, di un professionista che era già in quarantena volontaria da diverso tempo. I controlli si estenderanno alla famiglia ristretta, ma sono pochi coloro venuti in contatto con la persona contagiati e l’Asp di Catanzaro ha già attivato le procedure del caso. Il sindaco chiede alla cittadinanza di evitare inutili allarmismi e di proseguire nel rispetto delle norme governative.

Fonte notizia

cov2Non si può in alcun modo allentare la tensione. La partita che si gioca contro il Covid-19 non è solo fisica, ma è anche nervosa. Il tempo che trascorre lento e simile a se stesso tende molte volte ad uniformare le cose, facendo venir meno il senso di pericolo che la malattia trasmette. Ad Amantea, pur nel rispetto del dolore per chi non c’è più, si era oramai pronti a tirare un sospiro di sollievo, ma il verificarsi del sesto caso ha nuovamente generato sfiducia e preoccupazione. I contagiati salgono dunque a sei: al bidello Enrico Ianni, deceduto dopo essere stata ricoverato in condizioni critiche al “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro, alla madre Maria Ida, morta al nosocomio di Cosenza, e a due familiari molto stretti dell’uomo venuto da Bergamo in quel tragico ponte dell’8 marzo che ha dato il via a tutto, si aggiunge ora la fidanzata del figlio dello stesso operatore scolastico. È la modalità di questo contagio che desta comunque attenzione: la donna, infatti, è risultata positiva al terzo tampone, dopo che i primi due avevano dato esito negativo. Anch’essa, così come tutti i soggetti a rischio già individuati, si trovava in stato di quarantena da circa 40 giorni: un lasso di tempo superiore, e di molto, al normale periodo di incubazione di due settimane fino ad oggi considerato. Completa il quadro il pensionato giunto dall’estero insieme alla moglie che si è immediatamente autodenunciato alle autorità competenti. Fortunatamente per lui nessun altro membro della cerchia familiare, almeno fino ad oggi, risulta contagiato.

L’espansione del virus si contiene dunque nel raggio d’azione di un unico gruppo familiare che ha già pagato un prezzo altissimo e che si trova a fronteggiare un nemico subdolo e invisibile. Ma è esattamente questo contenimento che potrebbe rappresentare la via di salvezza per un’intera comunità. Se le quarantene proseguiranno con un adeguato livello di attenzione la via della guarigione sarà presto alla portata di tutti.

Nel frattempo che ciò avvenga le storie più belle ed intense continuano a provenire dal mondo del volontariato. I tanti giovani aderenti alla “Piattaforma Emergenza Covid-19” continuano nel loro gravoso impegno con anima e cuore. Tra loro Martina Odorisio 37 anni, soprannominata “caterpillar”. Si alza alle 5.30 per accudire i suoi cani: alcuni di loro sono randagi abbandonati e bisognosi di cure sfuggiti alla morte solo per la caparbietà di questa donna. E poi via a darsi da fare per gli altri.cov01 Martina recupera abiti e coperte sporche e logore, li lava, li rigenera e le offre a coloro che ne hanno necessità. I suoi capelli sono sinonimo di dono: crescono per poi essere tagliati e donati a coloro che realizzano gratuitamente parrucche per i malati oncologici. Tanto impegnata da dimenticare anche di mangiare. Ed è qui che la solidarietà si trasforma in umanità, con le persone più anziane che nel momento in cui ricevono la spesa, le preparano una pietanza da consumare in giro. E lei ringrazia come può: aiutando, senza se e senza ma.

Pubblicato in Primo Piano

buoniEntro oggi pomeriggio dovrebbe esaurirsi l'iter procedurale della compilazione delle liste delle famiglie bisognose nel Comune di Amantea.

Elenco, che ricordiamo ai nostri lettori, viene redatta a seguito della richiesta effettuata nei giorni scorsi dalle famiglie bisognose della nostra città.

Siamo tutti coscienti che la cifra complessiva a disposizione del Comune non è stratosferica, ma stabilita a livello centrale in base al numero degli abitanti, né più né meno che nel resto d’Italia.

La distribuzione dei buoni avverrà attraverso la piattaforma covid 19, che è la l'Unione delle associazioni di volontariato presenti sul nostro territorio, associazione che è stata determinante a supporto delle famiglie bisognose negli scorsi giorni, dalla distribuzione delle mascherine, alla distribuzione dei pacchi alimentari, è complessivamente a supporto fisico e psicologico delle famiglie di Amantea.

I buoni verranno consegnati a mano nelle proprie abitazioni, previo contatto telefonico, è una misura urgente e straordinaria, che da sola non basterà a lenire le sofferenze economiche delle famiglie, ma sarà di aiuto ad affrontare i prossimi giorni con una speranza maggiore.

La Commissione Straordinaria ci tiene ad informare che, anche grazie all’impegno pressante del personale in servizio presso gli uffici comunali, è stato possibile definire la graduatoria in tempi stretti, graduatoria che permetterà di consegnare i buoni spesa ai nuclei familiari in condizioni di disagio economico per emergenza COVID-19, così come previsto dall’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 658/2020.

La graduatoria, quasi del tutto redatta, non verrà pubblicata sul sito istituzionale del Comune nel rispetto delle vigenti disposizioni in tema di riservatezza, la graduatoria è il frutto di un’attività alquanto complessa che ha impegnato uno staff appositamente costituito presso l’Ufficio servizi sociali che ha lavorato ininterrottamente. Nell’intento di poter procedere quanto prima alla distribuzione dei buoni spesa agli aventi diritto, si è reso necessario, infatti, sulla base dei criteri stabiliti, effettuare un esame accurato  di tutte le istanze che ha comportato un impiego di tempo notevole, sia per la consistenza numerica delle domande pervenute, sia per l’attenta verifica delle singole situazioni.

Pare che a fronte delle numerosissime domande acquisite agli atti, solo per alcune, è stato possibile procedere all’esame definitivo, mentre per le restanti – essendo risultate alcune incomplete perché non firmate o prive del documento di riconoscimento ed  altre ancora compilate con dati difformi – si renderà  necessario nei prossimi giorni un supplemento di istruttoria con la conseguente integrazione della graduatoria predisposta, se verranno confermate le situazioni di disagio economico.

Pubblicato in Politica

tonnara“Quanto meno abbiamo, più diamo. Sembra assurdo, però questa è la logica dell'amore.”

Madre Teresa di Calcutta

Citiamo Madre Teresa di Calcutta per segnalare una iniziativa spontanea, nata dal cuore della famiglia Perri, proprietari del Grand Hotel La Tonnara ad Amantea, che ha colpito i cittadini per la sua semplicità e generosità.

Il proprietario di una nota struttura alberghiera del posto, Pino Perri, in un periodo davvero difficile, quale quello di emergenza sanitaria per il coronavirus  Covid19, che il mondo intero sta vivendo, spinto da un forte senso di solidarietà e di comunità, intesa come unione delle forze presenti sul territorio, dona alla Caritas e alla Protezione Civile 100 lasagne per le festività della Santa Pasqua.

Anche ad Amantea ci sono situazioni di povertà e di bisogno, e di questo a rendersene conto non sono solo gli addetti al sociale, ma anche coloro che hanno costruito negli anni una consolidata attività lavorativa e che quotidianamente cercano, con le mille difficoltà di oggi, di portarle avanti e di tramandarle ai propri figli.

Non è un gesto eclatante, che può cambiare l’ordine delle cose, ma è sicuramente un piccolo gesto che prova ad andare incontro alle difficoltà delle persone, un gesto che nel suo piccolo certamente rinfranca i cuori e riempie la pancia di chi soffre maggiormente il tormento di questi giorni della Santa Pasqua.

Crediamo che se ognuno di noi nel suo piccolo fa ciò che può, certamente ne usciremo meglio tutti quanti, non solo fisicamente ma anche spiritualmente e mentalmente.

Vorremmo infine far riflettere tutti a che questa dimostrazione di altruismo possa essere di pungolo, stimolo, sprone e perché no, di esempio per tanti imprenditori del settore ristorativo, che visto la condizione del momento potrebbero adottare questa iniziativa di regalare un giorno di Pasqua speciale ai loro concittadini che si trovano in difficoltà.

Pubblicato in Cronaca

conte"Questa primavera deve segnare la svolta umana della nostra nazione, che tutti deve includere e nessuno escludere.

Diamo il via ad un processo di umanizzazione della nostra società!" 

La lettera di un disoccupato  del Sud Italia  

Caro Presidente Giuseppe Conte, 

la nuova "primavera", purtroppo, vedrà molte persone morire di fame. 

Il Suo Governo ha stanzia to  400 miliardi di euro per le grandi, medie e piccole imprese. Ogni possessore di partita Iva potrà andare in banca e chiedere un finanziamento  di euro 25 mila a tasso agevolato ed erogabile senza controlli i n quanto lo Stato è garante. Perché non disporre anche 25 mila euro per noi disoccupati e per i lavoratori in nero, con le stesse modalità? Ci sono milioni di italiani  che, per sopravvivere, lavorano in nero. A loro chi pensa? A noi che non abbiamo un lavoro chi pensa? 

Certamente è illegale lavorare in nero,  ma deve "passare la tempesta" per sanare la piaga del lavoro nero, che nessuno finora ha voluto sanare! Questa primavera, segnata dall'epidemia, tuttavia fiorita e fulgida di colori, reca il suono straziante delle lacrime non solo dei familiari di quanti sono stati uccisi dal coronavirus, ma anche di quanti si  sono fermati, per evitare il contagio e svolgevano un lavoro non regolarizzato dalle leggi del diritto del lavoro, non certo per propria scelta, ma perché la nostra nazione, così generosa con alcuni, lascia indietro, molto spesso, i meno abbienti, i cittadini più deboli. Non vi è dubbio che siano anch'essi cittadini, ma non vi è dubbio anche che essi non vivano il  diritto di cittadinanza. E' indiscutibile che sia doveroso, per equità sociale e per dovere morale, l'aiuto anche a queste persone, non solo alle imprese. Esiste una realtà dolorosa che sono i poveri, degna di maggior attenzione!

Ora lo Stato ci aiuti e non faccia moralismo: costoro non sono evasori, sono persone a cui è stata negata la dignità, il diritto di essere un lavoratore,  contrattualmente tutelato. Soldi non solo alle imprese, ma a tutti cittadini! Questa primavera deve segnare la svolta umana della nostra nazione, che tutti deve includere e nessuno escludere.

Diamo il via ad un processo di umanizzazione della nostra società!  Iniziamo dai poveri, molti dei quali svolgono un lavoro in modo non regolare, perché lavorano in nero.

Non voltiamo le spalle a tutti quei cittadini che aspirano alla cittadinanza  sociale, lavorativa ed umana.

La Pasqua, che significa passaggio, sia veramente un momento di svolta. 

Lei ha citato la Pasqua cristiana. Ebbene, Cristo era povero e si batteva per difendere i più deboli, gli esclusi, gli ultimi. Fu ucciso dai farisei, dai moralisti, da cosiddetti  "giusti", che Cristo definiva "duri di cuore".

Apriamo i nostri cuori, in questa Pasqua attraversata dal dolore della morte, accendiamo la luce della speranza e facciamo risorgere l'amore sociale che sembra essere morto, ma che certamente può rivivere se diamo il diritto di cittadinanza ai più poveri. 

Basta aprire i nostri cuori all'amore fraterno!

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innoIn ospedale a Liverpool dedicata ai medici e ai pazienti

Quando tutto finirà? Non lo sappiamo! Sappiamo che oggi camminiamo nella tempesta e non dobbiamo sentirci soli perché non siamo soli. Non lo sono i malati di covid 19, e non lo sono i medici che se ne prendono cura. Non lo sono le famiglie dei malati e nemmeno gli affetti del personale sanitario. Abbiamo un inno mondiale contro il covid-19 ed è You’ll never walk alone, l'inno che i tifosi del Liverpool cantano per incoraggiare la loro squadra, i Red Devils. Vi commuoverete e piangerete guardando il video con il quale il personale dell'ospedale di Liverpool canta l'inno dello stadio Anfield ai medici e ai malati di covid-19. Nel video si sente in sottofondo partire la canzone e poi si vede un gruppo di medici, infermieri e addetti all'emergenza avvicinarsi ad una doppia porta che li separa dal personale che si prende cura dei pazienti del reparto di malattie infettive.

Il video sta facendo il giro del mondo.

il video:

https://m.youtube.com/watch?v=Jtwtcn0mT4M

Traduzione del testo

"You'll never walk alone"

When you walk through a storm (Quando cammini nel bel mezzo di una tempesta)

Hold your head up high (Tieni la testa bene in alto)

And don't be afraid of the dark (E non aver paura del buio)

At the end of a storm (Alla fine della tempesta)

There's a golden sky (C'è un cielo dorato)

And the sweet silver song of a lark (E la dolce canzone d'argento cantata dall'allodola)

Walk on through the wind (Cammina nel vento)

Walk on through the rain (Cammina nella pioggia)

Though your dreams be tossed and blown (Anche se i tuoi sogni saranno sconvolti e spazzati)

Walk on, walk on (Va avanti, va avanti)

With hope in your heart (Con la speranza nel tuo cuore)

And you'll never walk alone (E non camminerai mai da solo)

You'll never walk alone (Non camminerai mai da solo)

Walk on, walk on (Va avanti, va avanti)

With hope in your heart (Con la speranza nel tuo cuore)

And you'll never walk alone (E non camminerai mai da solo)

You'll never walk alone (Non camminerai mai da solo)

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banca covAbbiamo ricevuto in redazione ieri una accorata richiesta da parte delle Segreterie Provinciali di FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN, indirizzata a sua eccellenza il Prefetto di Cosenza Cinzia Guercio, ed  al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica 

presso Prefettura di Cosenza.

La richiesta, che riportiamo nella sua interezza, è incentrata alla problematica legata all'alto rischio di contagio da coronavirus degli operatori negli sportelli bancari.

Ill.mo Prefetto, come Organizzazioni Sindacali del settore bancario Le scriviamo nella Sua

qualità di Responsabile dell’ordine pubblico per la Città di Cosenza e Provincia, portando alla

Sua attenzione il possibile aumento del rischio di contagio da COVID-19 che, prossimamente,

si potrebbe creare presso le Aziende di Credito del territorio da Lei presidiato. 

Infatti, nei prossimi giorni, vista la scadenza del pagamento delle pensioni, al di fuori

delle agenzie bancarie di tutta la Provincia si creeranno, inevitabilmente, degli assembramenti

di clienti che vorranno accedere ai locali delle stesse per effettuare le operazioni di

prelevamento o pagamento ricadenti nel fine mese o inizio mese. Le recenti disposizioni

previste da ABI e relative a tutte le banche associate, prevedono l’invito ai clienti delle

aziende di credito ad accedere in banca, solo per compiere operazioni indifferibili e urgenti ed

esclusivamente previo appuntamento. Tale modalità non risulta ancora ben assimilata dai

clienti e pertanto, in coincidenza del pagamento delle pensioni e delle scadenze di fine mese,

persiste il rischio concreto di assembramenti di persone fuori dalle agenzie bancarie, con

conseguente aumento del rischio contagio da COVID-19. Rileviamo, poi, a tal proposito, la carenza 

di dispositivi individuali di protezione nella nostra Provincia, la predetta carenza aumenta

ulteriormente il rischio contagio anche per gli addetti bancari e la clientela tutta.

Dunque, al fine di limitare quanto più possibile il rischio di contagio che nascerà da

tali assembramenti, La preghiamo di garantire, presso le agenzie bancarie di Cosenza e

Provincia, presidi finalizzati al rispetto delle disposizioni Governative in materia.

Nel ringraziarla molto per la Sua attenzione e, in attesa di un pregevole riscontro,

porgiamo distinti saluti.

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tamponiAbbiamo ricevuto delle informazioni, dalla Protezione Civile locale, che nella giornata di ieri sono stati eseguiti 10 tamponi nel nostro territorio.

I tamponi eseguiti sono stati effettuati a soggetti nella sfera familiare e nella sfera personale legata ai tre casi positivi registrati nel nostro Comune, al momento, per fortuna, risulta essere l'unico caso presente in città.

Proseguono le indagini delle forze dell'ordine, per ricostruire i contatti ed i movimenti delle tre persone coinvolte nel nostro comune, atte a circoscrivere il contagio nella cittadina.

Abbiamo avuto ulteriori rassicurazioni sempre, dalla protezione civile locale, che le 10 persone a cui eri stato fatto il tampone, nella giornata di ieri, sono risultati negativi.

Sono stati richiesti ulteriori tamponi, a macchia d'olio, al fine di chiudere il cerchio sul contagio avvenuto in città, ma sembra dalle indiscrezioni trapelate dalle forze dell'ordine, che al momento la situazione sia sotto controllo e contenuta.

Ci sottolineano, le forze dell'ordine, che ancora presso i nostri supermercati risulta esserci una eccessiva frequenza di approvvigionamenti alimentari, si consiglia vivamente di effettuare spese una o massimo due volte a settimana, cercando di contenere, il più possibile, le uscite al di fuori della propria abitazione.

EnzaAmatoLa 31 ma vittima dei camici bianchi.

La cittadinanza si stringe, affranta, attorno alla famiglia, al marito Marco Caruso ed ai figli Aldo, Marina e Manfredi, con un intenso abbraccio da parte di tutti i nostri concittadini.
Una figlia coraggiosa di questa Città che, fino all’ultimo respiro, ha lottato, dando la propria vita contro un nemico invisibile che entra nelle nostre case, divide le nostre famiglie e persino i nostro rapporti personali.

Con tutto il dolore che accompagna la perdita di una donna in trincea, cara Enza Ti siamo grati perchè ci hai indicato la strada per tornare presto alle nostre abitudini perchè il covid-19 si combatte anche con amore ed onore per la professione.

Perciò dobbiamo essere responsabili!!

La guerra al sud è appena incominciata, non facciamoci trovare impreparati.
Non sia vano il sacrificio dei sanitari e ricordiamoli tutti nelle nostre preghiere.
Rimaniamo a casa e vinceremo.
Si riportano le notizie della Regione lombardia, Ansa Milano e dei media nazionali le cui testate Rai e SKY TG24 hanno riportato la triste notizia fino ai programmi serali e che attestano il rispetto e l’affetto che la nostra amanteana si è meritata nelle corsie e nelle stanze di quello stesso ospedale che l’ha visto sorridere a chi soffre e muore come ora in silenzio e soli, senza la presenza di alcun familiare ad accompagnare il trapasso e predisporre le esequie.

 


ATS Bergamo
Coronavirus, addio alla dottoressa Vincenza Amato
Medico scolastico a Romano, poi dirigente della Sanità pubblica a Treviglio e Bergamo.
E’ morta all’ospedale di Romano, per Covid-19, la dottoressa Vincenza Amato. Per una vita è stata dirigente medico della Sanità pubblica nel dipartimento di Igiene e prevenzione dell’Ats di Bergamo. Per anni aveva lavorato a Treviglio e Romano, prima come medico scolastico e poi come dirigente dell’ex Ussl. L’anno prossimo sarebbe dovuta andare in pensione.
Vincenza Amato, una vita per la sanità pubblica
La dottoressa Amato si è spenta all’ospedale di Romano, dopo una breve malattia collegata all’attuale epidemia di Coronavirus.
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(ANSA) - MILANO, 25 MAR - E' morta a causa del coronavirus Vincenza Amato Dirigente Medico Responsabile U.O.S.Igiene Sanità Pubblica del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell'Ats (ovvero l'ex Asl) di Bergamo. Era ricoverata all'ospedale di Romano di Lombardia. "Tutti gli operatori sanitari che hanno lavorato con lei in questi anni nella sede di Bergamo/Borgo Palazzo e, prima ancora, molti anni fa al Settore Igiene e Prevenzione di Treviglio-Romano di Lombardia - spiega una nota dell'azienda Tutela della Salute -, la ricordano con grande affetto e tenerezza dal punto di vista umano, e con autentica stima". "Era al suo ultimo anno di lavoro, che affrontava con vigore ed impegno, quasi incurante di alcune sue personali fragilità degli ultimi tempi" sottolineano i colleghi . (ANSA).
SKY TG24
Coronavirus, morta dirigente medico dell’Ats di Bergamo
Vincenza Amato era responsabile dell’U.O.S. Igiene Sanità Pubblica del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’ente. Era ricoverata all’ospedale di Romani di Lombardia. Il ricordo dei colleghi: “Era al suo ultimo anno lavoro”
DA AMANTEA TRA PASSATO E PRESENTE gruppo fb
A Bergamo nella dura lotta contro il covid-19 è deceduta la dott.ssa Vincenza Amato
Coronavirus, Bergamo piange la dottoressa Vincenza Amato
ATS Bergamo piange la dottoressa Vincenza Amato, Responsabile U.O.S.Igiene Sanità Pubblica del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria. Era al suo ultimo anno di

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