l'ex consigliere di maggioranza Poi passato tra i banchi dell'opposizione Robert Aloisio torna gabbare i problemi che attanagliano la nostra comunità è la nostra città il mercato ortofrutticolo.
Sebbene i commissari prefettizi abbiano stilato un programma per la ripartenza, nel rispetto delle norme governative e regionali anti diffusione del contagio, ad oggi sarebbe dimenticato o qualsivoglia abbandonato il mercato ortofrutticolo, del quale non si conosce data e metodi di apertura.
Aloisio, non le manda a dire “È una vergogna. Stiamo parlando di gente abbandonata che sta subendo doppio danno con tanto di beffa.
Non solo, da Febbraio non guadagnano un euro, ma stanno anche buttando tanta roba frutto della produzione a vuoto che è andata avanti in questi mesi.
Stanno sostenendo spese senza guadagnare.
Vi pare giusto? Io credo che la misura sia colma, bisogna avere rispetto per tutti. Sento parlate di ditte di Rende, di aperture in sicurezza, che ben vengano ma quanto dobbiamo aspettare ancora?”
Aloisio, è un vulcano, ma alla protesta, associa anche una proposta per la ripartenza. Un monito per gli organi preposti probabilmente utilizzabile anche nell’immediato “Sono vicino agli agricoltori, io sono con loro sempre non solo nel momento della campagna elettorale, il mercato coperto è tra i più grossi del Tirreno. Io opterei per spazi ridotti ma a turnazione. Farei due turni: Alcuni venditori occuperebbero le postazioni di mattina, altri di pomeriggio. Una sorta di turnazione, senza conflitto di interessi. Il tutto discusso e stabilito con gli agricoltori stessi, senza polemiche. Apriamo il mercato anche di Pomeriggio. Aiutiamo questa gente
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Lettere a Iacchite’: Non varrebbe la pena rispondere ad una persona che non ha nessun ruolo istituzionale e che si trova puntualmente… in tante liste.
Compresa questa…
Nessuno gli ha mai dato la benché minima considerazione.
Queste cose gliele dissi tanto tempo fa ma forse per questo lui non le ha ancora digerite ed ora si sta appigliando a delle supposizioni oppure, visto che ha tempo libero e non sa che fare, se pensa di mettersi in evidenza scrivendo bugie nei miei confronti attaccandomi gratuitamente – che potrebbe anche essere legittimo e democratico – gli consiglio vivamente di andarsi a prendere un po’ più di tintarella a parte quella che ha già presa…
Inoltre, il nostro grande Lazzaroli, professore della politica, dovrebbe sapere che la “sfiducia verbale” non esiste a livello di legge.
E aggiungo che potevo stare li e non solo.
Poi se parliamo di coerenza oppure di dignità, ne ho da vendere…
Di lui non so…
E chi mi conosce sa benissimo che dignità ne ho da vendere, e se mi interessava una poltrona non avrei passato la mano a Francesca Policicchio e la poltrona di assessore l’avrei tenuta io, così come l’azione politica con ben nove “deleghe” di grande responsabilità portate avanti per quasi un anno. Tutti hanno potuto constatare il mio operato con il quale mi sono messo in gioco: negozio famiglia amici, eccetera.
Questo forse lo si è facilmente dimenticato ma ho le spalle larghe caro professore… e ne potrei dire ancora tante ma mi fermo qui per il momento.
Da noi, caro professore, sai come si dice in dialetto?
Ni vidimu ara squagliata da nivi…
Robert Aloisio, consigliere di minoranza
Da Iacchite- 25 Agosto 2019
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Abbiamo “doverosamente” chiesto al consigliere Aloisio Robert, che ha immediatamente accettato, di intervistarlo.
Questa la prima domanda.
Registriamo che il tuo ruolo politico non è mai di scarso rilievo. Comunque sia, da una posizione di maggioranza o di minoranza, fai comunque parlare di te.
Non riesco a finire la domanda che ecco la risposta.
Nella politica si può essere slavati e senza rilevanza, così come si può essere incisivi e forti.
Io sono in politica perché amo la mia Amantea e rispetto i miei elettori.
Un amore ed un rispetto che mi impongono di conoscere bene la “mia” città ed i problemi della “nostra” gente, e di operare nella direzione della soluzione dei tanti problemi.
E questo comporta la necessità di fare scelte. ……..
Passiamo ad una seconda domanda.
In città si sente dire di un possibile tuo riavvicinamento alla Giunta Pizzino.
E’ vero? Forse dipende dal senso di responsabilità per una amministrazione giudicata insufficiente dalla comunità e che comunque è figlia del tuo lavoro politico?.
Un sorriso gli colora il viso. Poi riparte al volo.
Non mi sento di escludere una similare opportunità di riprendere il mio lavoro per Amantea ma a precise condizioni.
Se fosse vero non voglio che sia inteso come un mio passo indietro, ma, semmai, come un riposizionamento politico, un riposizionamento reciproco.
Nel senso, cioè, che mi rendo conto sempre più di come governare non sia facile.
E lo dico io che nella mia prima fase politica ho abbandonato il mio lavoro e la mia stessa famiglia dando tutto me se stesso all’ente comune ed operando con pienezza di azione e dignità di intenti.
Un lavoro che oggi è veramente compreso dalla maggioranza
Ancora una volta sono costretto ad interrompere quello che mi pare un fiume in piena……
Terza domanda.
Capisco che non importa chi stenda per primo la mano e che invece sia importante un tuo ritorno fattivo per dare risposta ai tanti problemi della città, ed in primis a riacquisire il ruolo di responsabile del personale e della manutenzione.
Si. Potrebbe essere così. Ma non basta.
Occorre innanzitutto che il mio ritorno, se di questo dovesse trattarsi, sia preceduto da alcune condizioni politiche che lascino trasparire un nuovo e decisivo passo verso una amministrazione operativa.
Devo prima vedere cioè un nuovo e diverso orizzonte.
Questo non significa che mi ritengo superiore ad altri assessori o consiglieri ma che non posso non vedere le differenze di sacrificio,di impegno, di abnegazione.
Concludiamo questa prima intervista con una quarta domanda.
Cosa ti senti di dire ai tuoi elettori ed alla intera città.
In primis che nessuno dimentichi che il mio motto è sempre stato “noi, noi, noi” e mai “io, io, io”.
E questo significa da un lato l’obbligo di portare rispetto a chi lavora per la città, ma anche la pretesa di riaverlo.
Poi il dovere di amare questa nobile città di così tanta storia.
Una storia che non può e non deve finire.
E questo amore continuerà sempre, qualsiasi condizione mi offrirà la mia storia politica.
Grazie.
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Ci vuole una bella faccia tosta e una mancanza totale di pudore per continuare a raccontare frottole ai cittadini di Amantea. Ma sono queste evidentemente le migliori doti che può offrire alla città l’oramai fallimentare giunta della Lista azzurra.
Ma andiamo con ordine.
Il mio allontanamento della maggioranza non è dipeso da nessuno ma è stata una mia autonoma decisione di cui ne vado fiero. Non potevo più condividere un’azione amministrativa definita da tantissimi cittadini come la più negativa di tutti i tempi. Ricordo poi che la legge non prevede alcuna procedura di allontanamento dalla maggioranza di un suo componente. Ma questi amministratori pur di prendere in giro il prossimo inventano di tutto e di più.
Ho deciso di passare in minoranza in quanto ho potuto toccare con mano le nefandezze amministrative di cui si sono resi protagonisti gli amministratori comunali della lista azzurra in questi due anni circa di governo della città. La lista è lunga, ma cercherò di essere sintetico citando le più significative.
Da due anni sono alle prese con il riequilibro di bilancio e a tutt’oggi non sappiamo ancora quando si arriverà finalmente a questo importante risultato. Nei due anni non hanno mai reso noto alla città lo stato dell’arte sull’iter di approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato. In tal senso, le uniche notizie in possesso dei cittadini sono quelle relative alle bocciature dell’ipotesi di bilancio approvate dal Consiglio comunale e quelle riguardanti i continui richiami e le innumerevoli osservazioni che il Ministero dell’Interno ha inoltrato agli amministratori comunali. E’ questo il modo di tenere fede ai principi di trasparenza?
Scrive poi l’Amministrazione comunale della forte carenza di personale in essere nel nostro Comune ma allo stesso tempo autorizza il distacco del ragioniere in altro Comune per due giorni a settimana proprio nel momento in cui ci sarebbe da lavorare di più nel Comune di Amantea per superare la fase dissesto finanziario. E che dire del fatto che non si riesce a garantire nel nostro Comune neanche i servizi primari. E’ questa una sana gestione amministrativa? E’ questo il modo di lavorare in favore della città con maggiore speditezza amministrativa?
Scrive ancora l’Amministrazione comunale che il sottoscritto speculerebbe in modo scorretto sulle vicende che hanno interessato la città negli ultimi giorni. Ma la commissione d’accesso è giunta al Comune perché l’Amministrazione comunale di Amantea è stata estratta a sorte o perché le forze dell’ordine hanno ritenuto esserci fatti accaduti in questi due anni che necessitano di attenta valutazione? E questi fatti sono stati oggetto di attenta valutazione da parte del Sindaco, della sua Giunta e della sua maggioranza? Speriamo che il Ministero dell’Interno non dia al Comune di Amantea una duplice bocciatura, sul bilancio e sull’esito delle verifiche della commissione d’accesso. Questo si, cara amministrazione comunale, sarebbe un unico caso in Italia!
Il consigliere di minoranza Robert Aloisio
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E’ la domanda che mi è stata rivolta stamattina in un bar cittadino, da un amico che sfogliava un quotidiano locale.
Una domanda chiaramente provocatoria e che sottintendeva la notizia che circola in Amantea e secondo la quale Robert Aloisio sarebbe pronto a rientrare nella compagine di maggioranza se il sindaco Pizzino mostrasse la sua disponibilità ad affidargli il gravoso onere della gestione del personale e dei servizi tecnologici
Robert Aloisio, nelle fasi iniziali della Giunta Pizzino con la sola delega ad un consigliere ha sicuramente ben figurato gestendo con impegno raro il pur scarso personale dell’ente.
Questa consapevolezza sembra abbia portato Aloisio a proporre la sua disponibilità a dare una svolta ai lavori manutentivi.
La notizia non è sicura.
Potrebbe anche essere il contrario e cioè che il Sindaco Pizzino abbia cominciato a percepire la estrema necessità di collaboratori politici che siano disponibili ad impegnarsi fattivamente nella gestione della cosa pubblica.
E questo quale primaria condizione per la sopravvivenza della stessa giunta.
Ovviamente tale impegno da parte di Robert sarebbe subordinato ad una carica assessorile.
Ecco il senso della domanda, provocatoria se non capziosa.
Al mio sorrisetto parte la offerta del caffè e la seconda domanda.
“E chi salterebbe?”.
Lo lascio aspettare , sorseggio il caffè e poi esplodo davanti ad una mini platea di impaganti:
“Caterina e Concetta no per rispetto di genere”. Scatta qualche indice e diversi assensi con la testa.
“ Rocchino è appena entrato ed è l’unico con esperienza per la gestione del bilancio e dei tributi che sono la condizione per evitare lo scioglimento del consiglio e quindi la stessa sopravivenza della giunta….”
Esplodono un paio di giusto!
“ Restano solo Luca ed Andrea…… !”
“Si, ma secondo te?” parte la terza domanda…
“Non sono il sindaco… ma se lo fossi saprei bene cosa fare…. Grazie del caffè”
Ed esco senza dare il tempo di ribattere.
Uscendo leggo visi diversi , da quello sornione, a quello sorridente, a quello perplesso, ma tutti ci hanno preso gusto….
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Il consiglio di ieri è stato rinviato ad oggi in seconda convocazione alle ore 11.00.
E stamattina poco dopo le 11.00 i banchi sono quasi pieni.
Mancano solo Francesca Menichino e Francesca Sicoli
La consigliera Ciccia Caterina pur essendo passata da poco l’ora di inizio dei lavori sollecita il presidente Giacco ad iniziare i lavori del consiglio sull’unico punto all’ordine del giorno, invero già parzialmente escusso nella seduta di ieri 29 dicembre.
Ma Robert Aloisio stante la mancanza di una parte importante della minoranza non ci sta a che si dia inizio al consiglio con questa straordinaria tempestività, anche perché ieri i lavori sono iniziati dopo mezzora.
Ma la past presidente Ciccia sollecita l’inizio dei lavori.
E domenica e lei è tenuta ad andare a lavorare nel suo negozio.
Robert Aloisio ricorda che il negozio della consigliera Ciccia è comunque aperto potendosi avvalere della collaborazione del di lei marito e dei di lei figli.
Al contrario Aloisio ricorda che il suo negozio è letteralmente chiuso.
Per fortuna arrivano le due consigliere del M5s e querelle si chiude.
Registriamo questo fatto che mostra lo stato di fibrillazione esistente tra alcuni consiglieri comunali.
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Ecco il testo integrale della nota inviata da Robert Aloisio al consiglio comunale:
“Colleghi Consiglieri comunali, Presidente del Consiglio e Sig. Sindaco, buongiorno a tutti.
Ho intrapreso questa mia esperienza amministrativa pensando sempre di lavorare con lealtà per il miglioramento e la crescita della nostra amata Città.
Con questo spirito, dunque, ho aderito alla lista elettorale che poi ha portato all'elezion e a Sindaco di Mario Pizzino con il quale inizialmente ho condiviso un percorso da fare per consentire al nostro
Comune di superare il tremendo momento conseguente alla dichiarazione di dissesto finanziario.
Con grande entusiasmo, e mi sia consentito con notevole impegno e dispendio di energie, ho iniziato a lavorare dando corso, e lo sottolineo, anche alle indicazioni del Sindaco.
Con il passare dei mesi, però, ho iniziato a constatare tutta una serie di notevoli divergenze interne a quest'Amministrazione comunale e maggioranza consiliare, che in alcuni casi mi hanno, purtroppo, visto coinvolto in aspre e accese discussioni che per quanto mi riguarda non attenevano a questioni personali ma direttamente a problematiche amministrative di rilievo per la nostra Comunità.
Tengo a precisare che nessuno, a iniziare dal Sindaco, si è preoccupato di lavorare per far sì che queste diversità di vedute trovassero una ricomposizione all'interno di un dialogo franco tra tutti i componenti della maggioranza.
Questo modo di fare ha finito per minare pesantemente la compattezza di questa maggioranza che, al di là delle uscite di circostanza dei diversi componenti, mostra evidenti crepe come i cittadini di Amantea e Campora San Giovanni avranno potuto notare parlando riservatamente con alcuni Assessori e Consiglieri comunali.
A dire il vero, la ragione di questo sfilacciamento trova le sue cause nella mancanza assoluta di
un progetto amministrativo condiviso da tutta la maggioranza.
D'altronde, questo forse è il peccato originale, mai i componenti della Lista Azzurra hanno discusso e condiviso un progetto complessivo di sviluppo della nostra Città, né prima né dopo le elezioni.
Andiamo ora alle diverse questioni squisitamente amministrative che hanno determinato la mia dolorosa scelta di non far parte più della compagine di maggioranza in seno al Consiglio comunale di Amantea.
In quasi un anno di governo della Città, la Lista Azzurra si è caratterizzata per tutta una serie di
strafalcioni amministrativi e scelte che hanno cagionato notevole danno alla nostra Comunità:
-l'incapacità totale a ottenere finanziamenti regionali, statali e comunitari (unico modo per far
fronte agli investimenti per un Comune in dissesto finanziario);
-l’incapacità a garantire i servizi essenziali esterni (servizi che la legge prevede debbano essere
garantiti anche ai cittadini di Comuni in dissesto finanziario);
-l'insensibilità totale verso le numerose famiglie che hanno trovato, prima dell'avvento della
Giunta Pizzino, sostentamento attraverso l'affidamento da parte del Comune dei servizi
esterni;
-lo stato di abbandono totale del nostro territorio che a causa dello scellerato blocco dei servizi
esterni rischia ora l'emergenza sanitaria con l'innalzamento delle temperature;
-l'immobilismo assoluto, tra l'altro denunciato anche dagli studenti, dai docenti e dal personale
tutto della Scuola media Mameli, sul gravissimo problema del plesso scolastico appunto delle
Scuole medie di Amantea;
-l'inspiegabile mancanza totale di coinvolgimento della cittadinanza su un tema fondamentale per il futuro della Città e cioè l'approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato il cui iter è tenuto nascosto nelle segrete stanze del Sindaco (su questo punto, il Sindaco, incredibilmente, non ha proferito una sola parola su come intende riequilibrare il bilancio).
Potrei continuare ancora per molto, citando ad esempio la brutta figura fatta con la Procura della Repubblica di Paola nella vicenda dell'Agente di Polizia Municipale Emilio Osso, oppure citando il caos organizzativo che questa Giunta ha causato all'interno dell'Ente, ma mi fermo
qua.
Tutta questa serie di circostanze, unite, ripeto, alla mancanza di una visione complessiva di
sviluppo della Città e anche al fatto che dietro le scelte di questa Giunta ci siano altre persone,
come dichiarato pubblicamente dall'amico Fulvio Chilelli, mi hanno fatto giungere alla
conclusione che sostenere questa maggioranza non sia più utile per la nostra Comunità.
Con riferimento poi alle farneticazioni di carattere istituzionale pure rese pubbliche
dall'amministrazione Pizzino circa una mia fantomatica espulsione dal Gruppo di maggioranza,
dovrebbe sapere un dipendente della Prefettura che l'appartenenza o meno a un Gruppo consiliare di maggioranza o minoranza è esclusiva prerogativa del singolo eletto che in base al costante sostegno o meno alle decisioni di un Gruppo può dichiararsi in maggioranza o in minoranza.
Infatti, avrete capito tutti, cari Consiglieri comunali, che per tutte le motivazioni fin qui esposte
da oggi il sottoscritto svolgerà il suo mandato elettorale da non appartenente alla maggioranza
consiliare e al Gruppo "Democratici per la Rinascita", collocandosi, quindi, tra i banchi della
minoranza da dove, di volta in volta, si esprimerà sulle proposte presentate in Consiglio dai
Gruppi che vorranno ancora sostenere questa stanca e dannosa Giunta Pizzino, che tra l'altro
credo abbia perso ogni minima e positiva aderenza con gli interessi collettivi della cittadinanza
amministrata.
Prego il Segretario comunale di acquisire agli atti del Consiglio Comunale odierno, il testo
integrale di questo mio intervento.
Consiglio comunale di Amantea, 11 maggio 2018
Il Consigliere comunale di minoranza Robert Aloisio
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Questo il duro ed amaro comunicato stampa di Robert Aloisio:
“Il Comune di Amantea (in dissesto finanziario) potrà assumere circa 30 risorse e stabilizzare i precari, in quattro mesi faremo la scuola media di legno”.
Basterebbe ricordare queste due cose dette da Pizzino dal palco e sul web per rispondere alle offese gratuite indirizzate al sottoscritto con una recente nota a sua firma.
Basterebbe citare queste due enormi sciocchezze (ma, purtroppo, ce ne sono diverse) dette da Pizzino per capire il suo grado di preparazione politica oltre che amministrativa.
E proprio lui parla di ignoranza politica!
E sì cara lista azzurra, perché ad oggi i precari sono a casa, le 30 assunzioni al Comune di Amantea erano una bufala e gli studenti, i docenti e tutto il personale della scuola media “Mameli” continuano a vivere disagi pesantissimi.
Mentre altri si coccolano le loro poltrone ed emanano vuote newsletter e comunicati, vorrei ora parlare di problemi reali che vive la nostra città.
Iniziamo dal problema relativo ai servizi che mostrano la totale incapacità amministrativa a programmare gli interventi e le risorse economiche da destinare alla manutenzione e alla pulizia delle strade cittadine, al mantenimento del verde (basta vedere la villa comunale, unico spazio verde disponibile nel centro urbano, come è ridotta!), alla manutenzione della rete idrica e fognante. I risultati sono sotto gli occhi di tutti!
Ancora questa amministrazione di “professori illuminati” è stata capace di perdere un finanziamento regionale di circa 450.000,00 euro in quanto non è riuscita a comprendere che un importante atto amministrativo come il regolamento comunale va allegato alla pratica una volta approvato in Consiglio e non in Giunta.
E hanno pure il coraggio di parlare di ignoranza politica e amministrativa!
Proseguiamo con l’annoso problema del lavoro e rileviamo come circa 40 lavoratori, tra cooperative e ditte affidatari di servizi comunali, sono stati costretti a vivere le ultime festività natalizie con la grande preoccupazione di perdere il proprio posto di lavoro perché a detta della lista azzurra gli appalti e i contratti di servizi non potevano essere rinnovati, salvo poi procedere ai rinnovi e agli affidamenti diretti in un secondo momento.
A proposito di capacità amministrativa e politica, singolare è apparsa la vicenda che ha interessato l’agente di polizia municipale Emilio Osso: il 28 febbraio 2018 la Giunta delibera il suo rientro ad Amantea, revocando il distacco presso la Procura della Repubblica di Paola e otto giorni dopo delibera, al contrario, il distacco presso la stessa Procura.
Una dimostrazione lampante di come Pizzino e la sua Giunta naviga a vista.
Non parliamo poi di iniziative per il turismo: gli unici eventi di rilievo costruiti nel tempo dalle precedenti amministrazioni sono stati quasi tutti cancellati dall’amministrazione Pizzino (vedi carnevale).
Potrei continuare a citare diversi fatti e atti amministrativi di cui si è resa protagonista, in quasi 9 mesi, la maggioranza Pizzino ma dovrei scrivere pagine e pagine di comunicati.
Già la maggioranza Pizzino, divenuta una maggioranza abusiva.
Sfugge a Pizzino il fatto che senza i voti di Marcello Socievole e Robert Aloisio, ma potrei citare anche l’ex Assessore Rocco Giusta, la lista azzurra di Franco La Rupa, candidatasi alle ultime elezioni comunali, non rappresenta più una idonea maggioranza.
Basta rileggersi i risultati elettorali e i voti ottenuti dalle tre liste.
Cervellotica è poi la “pratica” istituzionale, di cui non ero a conoscenza e chiedo venia, secondo la quale qualcuno esclude da una maggioranza un consigliere comunale (mi sembra che ad Amantea non sia mai successo!).
Ma non è questo il punto!
La verità è, e qua sono d’accordo con Pizzino, che non potevo più condividere questo scempio amministrativo, l’insensibilità di un gruppo di persone verso la gente che soffre, la superficialità con cui si affrontano questioni importanti (ho già citato quella relativa al grave problema che vivono i studenti della scuola media “Mameli”).
Il mio ritardo nel dichiarare il passaggio in Consiglio comunale all’opposizione era dovuto esclusivamente al fatto che speravo in un cambiamento di rotta dell’esecutivo targato Pizzino. Prima di fare un passaggio così delicato e che comunque avrebbe avuto come conseguenza il distacco dal Gruppo consiliare della lista elettorale in cui sono stato eletto, speravo, appunto, in un ravvedimento di Pizzino e della sua amministrazione.
Ma alla fine solo gli utili idioti rimangono sulle proprie posizioni.
Infine, chiedo scusa a tutti i miei elettori per aver sostenuto la candidatura di Pizzino a Sindaco, candidatura che nessuno degli attuali consiglieri comunali della maggioranza, da ora in poi abusiva, aveva accettato sino a dieci ore prima del termine ultimo per la presentazione della lista azzurra di Franco La Rupa.
Amantea 14 marzo 2018Il Consigliere Comunale di minoranza Robert Aloisio.
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Riceviamo e pubblichiamo la nota letta dal Sindaco Pizzino in Consiglio Comunale per allontanare dalla maggioranza il Consigliere Aloisio
“Il rispetto istituzionale è un valore che deve essere insito nel comportamento di ogni consigliere di maggioranza o di minoranza.
Non possono tollerarsi atteggiamenti arroganti ed offensivi nei confronti di chi esercita il proprio mandato con serietà e senso del dovere ledendone la propria immagine ed infangandone il proprio nome.
Questo io in qualità di Sindaco ma tutta l'Amministrazione Comunale non lo permetteremo ad alcuno.
La peculiarità di chi ha l'onore e l'onere di occupare gli scranni di una pubblica Assise si caratterizza soprattutto nella conoscenza delle regole basilari del suo.
Appare infatti strano apprendere dalla stampa e/o dai social che un consigliere non abbandoni la maggioranza per passare alla minoranza per evitare che il suo posto venga occupato dal primo dei non eletti della stessa maggioranza.
Lo stesso consigliere si arroga il diritto di criticare con continuità e fortemente la maggioranza ad iniziare dal Sindaco senza pensare invece a criticare la propria ignoranza politica che è da ascrivere negli annali che narrano succintamente i maggiori eventi ridicoli e più rilevanti che coinvolgono la politica locale.
Ci siamo chiesti cosa fare o come comportarsi con una persona che infrange ripetutamente le regole del gruppo di cui fa parte.
Ci siamo chiesti cosa fare con chi non si rende conto o fa finta di non sapere di avere la responsabilità di un realtà come Amantea e lo stesso consigliere non comunica al resto del gruppo se il suo voto è in linea col programma elettorale per il quale è stato votato e sostenuto.
Ci siamo chiesti a che scopo tenere ancora formalmente nel gruppo un consigliere che nei fatti si è automaticamente posto al di fuori di esso dal momento che ha deciso di non dover condividere le posizioni della maggioranza.
Sono ormai parecchie settimane che risulta assente la sua collaborazione con gli altri consiglieri di maggioranza nel rispetto delle regole che ci si è dati, e per onor del vero anche allorquando era stato investito con deleghe importanti quali Case Popolari, Partecipate, Innovazioni Tecnologiche, le stesse non sono state in alcun modo esercitate.
Non bisogna sottacere inoltre che, a differenza degli altri presidenti della maggioranza, ha mai convocato la propria commissione consiliare permanente e quando ha cercato di farlo ha convocato quella di competenza di altro presidente.
Non di meno conto appare lo sbandierare a mezzo stampa e social l'aiuto verso associazioni o fini sociali nobili attraverso la devoluzione delle proprie spettanze o indennità di carica, specialmente allorquando le stesse non superano in un anno cento euro al lordo della tassazione.
Gli aiuti verso chi ha bisogno occorre rivolgerlo col cuore in mano ed in silenzio.
Noi diciamo "no" alla "spettacolarizzazione".
Il suo sentirsi distante dalle scelte del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale su tutti gli argomenti propri del programma elettorale, esternato a mezzo stampa e sui social ed, inoltre, il messaggio veicolato del non rispetto verso chi politicamente ha un orientamento diverso nell'ambito della coalizione civica, ha acuito ancora di più quella serenità e collaborazione utile per dare, specialmente in questo momento storico, le giuste risposte alla città.
Tutto ciò pone il consigliere Aloisio, pertanto, in una situazione di non appartenenza a questa Maggioranza di conseguenza dall'allontanamento dalla stessa.
Amantea, 13 marzo 2018 Mario Pizzino Sindaco di Amantea
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Il consiglio comunale è convocato per le 10.00 di stamattina 13 marzo.
Nella fase preliminare si parla di tutto, a ruota libera .
Sono le 11.00 quando il consigliere Robert Aloisio si alza e chiede la parola
“Ho già detto un’altra volta che io ho famiglia e devo tenere aperto il mio esercizio commerciale. Pertanto lascio il consiglio”
Viene fortemente richiamato dalla Presidente Ciccia la quale osserva gli che “ Quando si assumono impegni politici essi devono essere mantenuti”.
Robert Aloisio rivolto alla minoranza osserva che come hanno fatto finora possono continuare a fare tutto loro.
E’ a questo punto che il sindaco si alza contesta tale frase e chiede al consesso se Aloisio possa essere ancora ritenuto di maggioranza o di minoranza.
Gli contesta atteggiamenti arroganti e la tendenza alla spettacolarizzazione.
Poi estrae dalla tasca un lungo documento, evidentemente già preparato, che legge e con il quale contesta la mancanza di collaborazione, osservando che le sue deleghe non sono state esercitate, che Aloisio non ha convocato la commissione della quale è presidente ma che anzi ha convocato la commissione di altri.
In sostanza il sindaco non lo ritiene più appartenente alla sua maggioranza
Aloisio contesta al sindaco che lui è stato eletto dal popolo e che il sindaco siede sulla poltrona di primo cittadino anche grazie ai suoi voti.
“Mamma mia “ esclama Francesca Menichino
“Una cosa del genere non me la sarei mai aspettato”-esclama Signorelli- il quale, poi, aggiunge “Non dimenticare che Robert ti ha preso nel suo gruppo quando La Rupa ti ha cacciato!”
Infine, Aloisio ricorda di essere stato cacciato dal gruppo di maggioranza, e viene contestato dal sindaco che gli osserva che al contrario si è auto espulso.
Poi prima di lasciare il consesso aggiunge:” Meglio che me ne vado e che resto con la bocca chiusa, non vorrei ricevere una denuncia da chi ho accolto quando nessuno lo voleva!”e va via.
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