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Redazione TirrenoNews
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“Sono il presidente della Regione ma nessuno mi ha ascoltato”
Poi continua : “ Non capisco perchè non sono stato nominato io. Mi avete lasciato da solo per mesi davanti a problemi enormi”
La voce di Oliverio, alta, tra l'incredulità dei ministri presenti, si ascoltava anche fuori della stanza delle riunioni del consiglio dei Ministri.
Ed inoltre : “Ancora non riesco a capire cosa impedisca la mia nomina a commissario della sanità”.
Oliverio rifiuta di accettare la incompatibilità legislativa che ne impedisce la nomina a Commissario
Già in Calabria il governatore aveva affermato : “ Ma io non mollo e sbaglia chi pensa di mettermi in un recinto.
Non sono riusciti a mettermi in un recinto nè alle primarie nè alle elezioni».
Ha parlato così nell'aula del consiglio regionale. . «Io – ha spiegato il governatore – mi sono insediato il 10 dicembre scorso. Da quel giorno e fino al 31 il governo avrebbe dovuto prenderne atto. C'era un impegno preciso: la mia nomina sarebbe dovuta avvenire durante il Consiglio dei ministri del 31 dicembre».
Non è andata così. Contro di lui ci si è messo anche l’avvocatura di stato che lo ha dichiarato non nominabile per via della nuova Legge di stabilità e nel Patto della Salute, che impediscono al governatore di assumere anche la carica di commissario.
Oliverio brandisce ancora i pareri giuridici, inviati al governo, secondo cui dovrebbe essere lui il successore di Luciano Pezzi. «Sono convinto che la Calabria abbia bisogno di un governo responsabile per uscire da una logica prettamente ragioneristica.
Mi auguro che il giochino del totonomi si chiuda al più presto. Se non sarà così, bisognerà valutare iniziative diverse. Non è possibile che la Calabria subisca ancora. Ho 62 anni e non mi intimidisco. L'unico mio punto di riferimento sono gli interessi dei calabresi». Parole decise, recapitate direttamente a Palazzo Chigi.
Parole che non hanno intimidito
Insomma per Oliverio si è trattato di uno sgarbo istituzionale e prepara la battaglia legale.
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Ci ha provato Oliverio ; fino a ieri ma inutilmente. Ecco il neo commissario per la sanità.
Venerdì, 13 Marzo 2015 09:00 Pubblicato in CalabriaSi tratta di Massimo Scura , lombardo-toscano, e di Andrea Urbani , romano. Ecco chi sono.
Scrive per primo il M5S : «La montagna ha partorito il topolino. La nomina a commissario alla sanità calabrese di Massimo Scura e a subcommissario di Andrea Urbani dimostra le logiche spartitorie del governo Renzi. Gli appetiti ed equilibri di potere hanno avuto la meglio sull'interesse pubblico, per cui la Calabria resta terra di conquista, affarismo politico e collocamento di amici e compari».
Lo dichiarano i parlamentari M5s Dalila Nesci, Nicola Morra, Federica Dieni e Paolo Parentela, che aggiungono: «Eppure avevamo denunciato alla Procura di Catanzaro il presunto assenteismo di Urbani, tecnico fidato della Lorenzin. Chiedendone la rimozione, poi, avevamo anche evidenziato i suoi conflitti d'interesse, in quanto revisore Agenas».
Proseguono poi i parlamentari M5s «Queste nomine del governo confermano la distanza di Renzi dal governatore regionale, Mario Oliverio. Le mosse del Consiglio dei Ministri per il commissario alla sanità calabrese ci fanno pensare che il Pd nazionale resterà incollato a Ncd. I due partiti gestiranno in tandem la Calabria, scavalcando Oliverio, messo all'angolo».
Infine la conclusione «I fatti dicono che Renzi e i suoi dovevano soltanto tenere in pugno la sanità regionale. Ora il Movimento cinque stelle proseguirà con più decisione e coraggio la battaglia per il diritto alla salute dei calabresi».
E’ stata quindi vana la missione romana del governatore Mario Oliverio che aveva avuto in giornata un incontro con il ministro Beatrice Lorenzin, la quale gradiva la promozione di Andrea Urbani, il quale rimarrà alle spalle di Scura nella veste di subcommissario.
Oliverio avrebbe spinto per Piero Ciccarelli, toscano, come un po' tutti i manager sin qui indicati nella rosa dei papabili, che era stato al vertice dell'Azienda sanitaria unica delle Marche, regione che in tema di organizzazione sanitaria ha adottato un modello speculare a quello che è pronto a varare lo stesso Oliverio: via le Aziende provinciali, una sola Azienda regionale, un solo manager, via ai centri di spreco e di business.
Alla fine la scelta è caduta su Massimo Scura, 72 anni, e su Andrea Urbani , 51 anni. Ecco chi sono:
Massimo Scura è pensionato, originario di Gallarate e già direttore generale dell'Asl 7 di Siena prima ancora dell'Asl 6 di Livorno.
Ingegnere chimico laureatosi al politecnico di Torino, colletto bianco dell'Eni.
E' arrivato tardi alla sanità.
E, ancora più tardi, all'ufficio del commissario al Piano di rientro in Calabria.
Andrea Urbani, invece, e’ romano, dove è nato il 20.11.1964, commercialista , già consulente della regione Lazio per la quale ha svolto dal 2011 le funzioni di coordinatore del Nucleo regionale di Controllo sanitario, per il miglioramento del sistema dei controlli ssr ai fini dell’attuazione delle linee di intervento previste dal Piano di Rientro.
Eppure si era presentato bene Urbani ed appena arrivato in calabria nell’ottobre 2013 aveva dichiarato"ho studiato la situazione della sanità calabrese. Vedo che un lavoro è stato già fatto sul piano dei numeri e da domani mi occuperò della territorializzazione dell'assistenza, per una manutenzione della rete ospedaliera, affinché il cittadino possa trovare l'assistenza che cerca sul proprio territorio. Purtroppo, sono tanti i cittadini calabresi che si recano in altre regioni per curarsi, per questo dobbiamo provare a dare un'offerta più qualificata per farli stare a casa".
Che belle parole, rimaste tali!
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Scalea. SS18. Scontro mortale tra auto: un morto e 2 feriti
Giovedì, 12 Marzo 2015 17:55 Pubblicato in Alto TirrenoEra quasi mezzogiorno di oggi 12 marzo,una giornata grigia e fredda
Ignazio Pompeano di 85 anni, residente a Napoli, ma domiciliato a Scalea, viaggiava a bordo di una Hyundai Accent diretto verso Scalea.
Ignote le cause, ma la Hyundai Accent per una qualche ragione invadeva la corsia opposta ed urtava la Fiat panda sulla quale viaggiavano padre e figlio N.P. e L.P. di San Nicola Arcella.
I due feriti sono stati trasportati all'ospedale di Paola, ma non sono in pericolo di vita.
Sul posto il personale dell’Anas, la Polizia stradale di Scalea, i Carabinieri ed i Vigili del fuoco sempre di Scalea , la Polizia locale di Scalea e di San Nicola Arcella che hanno regolato il traffico.
e l'Anas.
Sono in corso accertamenti per poter stabilire l'esatta dinamica e le cause.
Uno dei feriti è stato estratto da un agente della Polizia e dai Vigili del fuoco perché c'era il rischio che una delle auto potesse prendere fuoco.
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