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Redazione TirrenoNews

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Sono molte le cose ignote all’uomo.

Un tempo l’uomo ignorava l’altro emisfero e ci volle Cristoforo Colombo per provarci la circumnavigabilità del nostro pianeta .

Poi fu il caso della faccia nascosta della Luna, quella parte del nostro satellite non osservabile dalla Terra.

Una parte diversa da quella che noi vediamo, molto più ricca di crateri e con molti meno mari.

Una faccia che abbiamo potuto vedere solo grazie alle foto scattate quando Russi ed Americani hanno inviato satelliti a fotografarla.

Similmente, molte cose sono ignote agli Amanteani, in particolare l’altra Amantea, quella ignota ed inavvertita, più che inavvertibile.

La differenza con la luna è che nessuno vuole vederla questa “altra” Amantea . Anzi probabilmente anche se la si vedesse saremmo portati a chiudere gli occhi tanto è brutta.

L’altra non è la Amantea della solidarietà, dell’accoglienza, della cortesia con il forestiero, della gioia semplice, della verità, della giustizia, della storia antica, della cultura, della religiosità, della semplicità.

L’altra è la Amantea della ipocrisia, della intolleranza, della “finta” di qualsiasi cosa , della bugia , del malaffare, della malapolitica.

Ed è proprio questa consapevolezza che porta gli Amanteani ad ignorarla, come se davvero la luna non avesse verso, come se fosse un disco anziché una palla.

Come se gli effetti delle maree dipendessero solo dalla parte visibile o non dalla intera massa lunare.

E’ un po’ come quella Amantea che gli amanteani volutamente ignorano o dimenticano essere figlia delle due facce, compresa quella nascosta, quella non buona.

Una Amantea quella di oggi che ricorda la famosissima frase contenuta nella commedia Napoli milionaria! divenuta nel tempo celeberrima Ha da passà 'a nuttata.

La frase fu proferita dal medico che capì la malattia di Rituccia, trovò la medicina, la somministrò e pur fiducioso  per il decorso della malattia tenne a precisare che occorreva aspettare qualche ora per dire che il pericolo era scongiurato.

Ma la frase aveva anche un altro significato che era legato alla particolare situazione storica vissuta in quel momento dal Paese distrutto dalla guerra; quindi Ha da passà 'a nuttata si riferisce in questo caso all'Italia che deve superare il momento tremendo che sta vivendo per risorgere e costruire il suo futuro.

La citiamo per questo, intendendo che Amantea sta attraversando un periodo difficile da cui tanti sperano si possa uscire fuori: basta avere solo pazienza

Altri dubitano che basti la speranza e la pazienza e pensano che occorrono medicine anche se saranno amare.

L’importante è salvare Amantea!

Un’altra auto incendiata la notte scorsa ad Amantea. Poco tempo dopo quella della Vigilessa.

Dopo quelle di tanti altri Amanteani.

Tanti , troppi al punto che gli amanteani si interrogano se questa cittadina non sia la nuova Caronia di Messina, quel paesino diventato famoso per la sua località Canneto di Caronia per via di strani fenomeni di combustione spontanea.

Tante le ipotesi tra cui anche quella degli UFO dei quali si ipotizzano avvistamenti comprese le Eolie o la dispersione di energia da parte della vicina Ferrovia.

Ma ad Amantea nessuno crede a fenomeni di combustione spontanea.

Ancor meno alla dispersione di energia da parte della vicina Ferrovia.

Tantomeno agli UFO, se non di prossimità , cioè “Ufini” che girano di notte muniti di latte di benzina ed accendini

E non credono a fenomeni di combustione spontanea nemmeno gli investigatori che anzi sono convinti esattamente del contrario

E per questo stanno indagando sulle persone che hanno subito gli incendi, od attentati che dir si voglia, e sulle attività , sulle frequentazioni

Incendi quindi aventi natura di specifico segnale, non certamente casuale e spontaneo.

Non si ha cognizione se questa volta le tante telecamere di cui Amantea è piena e si vanta siano servite a qualcosa

E forse quello delle telecamere è il mistero più misterioso di questo paese.

Una unica certezza che è quella di far sparire immediatamente le tracce delle cose brutte.

Speriamo che non ci sia mai bisogno dell’autobotte!

La SPI con una nota del segretario Salvatore Amendola sollecita la realizzazione del Piano d’Azione Coesione, la promozione di un nuovo welfare del comprensorio di cui Amantea è capofila , una forte pressione verso la Regione per ripresentare e finanziare i Piani Sociali di Zona ormai scaduti da anni.

Lo SPI nel ricordare che l’incontro col Sindaco del 5 febbraio, non ha sortito alcun risultato insiste ricordando che la richiesta di nuovi incontri, “scaturisce dalla constatazione dell’aggravamento delle condizioni sociali delle categorie che rappresentiamo e non solo di quelle, per i problemi del passato non risolti e per quelli nuovi, che sono più gravi, sui quali non riusciamo nemmeno a discutere con gli amministratori”

Poi conclude che non solo “ manca il tavolo, ma anche la volontà e la sensibilità”

Inoltre ricordando che la popolazione anziana registra un grande numero di malattie croniche che incidono sull’assistenza sanitaria invita a muovere fortemente per riorganizzare e trasformare il poliambulatorio esistente in “Casa della Salute .”

Infine ricorda che le parole dette dal Sindaco in occasione della inaugurazione del Ponte sul S.Maria, “ …il nostro agire ha consentito di dare un nuovo significato al termine concertazione e soprattutto ha esplicato al meglio quel concetto di democrazia partecipata che abbiamo portato avanti dal primo giorno del nostro mandato” coincidono esattamente con quanto vuole la Lega Spi-Cgil , ci siamo, vogliamo esattamente questo ed insiste per una immediata convocazione

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