Ci siamo visti per l’ultima volta lo scorso anno. Era anche il mese di luglio. Eravamo a mare, al mare da “Chiazza”. Io ero sotto l’ombrellone e tu eri in compagnia di una amichetta. Mi hai riconosciuto e da lontano mi hai salutato facendomi ciao con la manina. Io ho risposto al tuo saluto dicendo : Ciao, caro Seghej- Ed ora? Ed oggi? E’ trascorso un anno, tanta acqua è passata sotto i ponti, tante cose sono accadute, alcune belle, moltissime brutte. Ora sono io che ti voglio salutare, purtroppo per l’ultima volta, facendoti ciao con la manina come facesti tu. Non siamo al mare. Siamo qui riuniti nella chiesa della Madonna delle Grazie per darti l’ultimo estremo saluto prima della sepoltura. Ciao, Serghej caro. Con me ti salutano in tanti, la chiesa è gremita, il sagrato antistante la chiesa è colmo. Anche i tuoi compagni di scuola, i tanti amici e le amichette sono qui in questo triste giorno, perché hanno voluto accompagnarti fino all’ultima dimora, per non farti sentire solo, facendoti sentire ancora una volta il rombo dei motori che amavi tanto.
Ciao Serghej!
Dovrebbe esistere una regola scritta, precisa e specifica, che imponga alle persone di vivere fino a tarda età. Purtroppo, questa regola non esiste. Improvvisamente persone a noi care, e tu Serghej eri a noi una persona molto cara, vengono a mancare nel fiore degli anni, lasciandoci nella disperazione più totale e nello sconforto. Uno schianto con la moto e sei volato via, lasciandoci increduli ed impreparati. Sei Volato via e con te tutti i sogni e le speranze di mamma Domenica e papà Franco. Adesso riposa in pace in Paradiso insieme ai nonni Riziero e Peppino. E a noi qui che siamo ancora sulla terra, a quelli che ti hanno conosciuto ed amato, a mamma Domenica, a papà Franco, alla nonna Anna, agli zii e alle zie, ai cuginetti, ai tuoi compagni di scuola , ai tuoi professori del Liceo Scientifico di Amantea, non resta che pregare per la tua anima benedetta. Serghej, purtroppo ci ha lasciato, ma noi lo porteremo sempre dentro di noi. E il fatto di ricordarlo, cara Domenica e caro Franco, lo rende sempre vivo.
In Paradiso ti accompagnino gli Angeli, al tuo arrivo ti accolgano i martiri e ti conducano nella Santa Gerusalemme. Diamo l’ultimo saluto al nostro caro Serghej venuto nel nostro paese da tanto lontano, sicuri che la Madonna delle Grazie che si venera in questa chiesa dove i suoi cari hanno voluto che si celebrasse il suo funerale, lo ha già accolto sotto il suo manto e nella gioia del regno dei cieli.
Ciao Serghej!
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Primo Piano
Maledetto alcool!
Maledettissima droga!
E' risultato positivo al test per la droga il conducente della vettura che nella notte tra sabato e domenica scorsi, a Rende, si è scontrata con un'altra vettura sulla quale viaggiavano 4 giovani tra i 18 ed i 19 anni che sono morti.
L'uomo, un 33enne è ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Cosenza.
La circostanza dovrà ora essere valutata dai magistrati della Procura di Cosenza alla luce della ricostruzione che sarà fatta dai periti nominati dal pm dal momento che potrebbe non essere stata determinante nello scontro.
Nell'incidente hanno perso la vita Alessandro Algieri, di 18 anni, Mario Chiappetta (19), Federico Lentini (18) e Paolo Iantorno (19) che viaggiavano su una Volkswagen Polo.
L'auto si è scontrata con una Citroen C3 con a bordo il 33enne e la fidanzata, anche lei gravemente ferita.
Domani, intanto, si svolgeranno i funerali di Alessandro Algieri, sul corpo del quale oggi è stata eseguita l'autopsia, essendo il conducente della Polo.
ANSA
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Cosenza
Mancano pochi minuti alle 13.00
Una panda con a bordo due anziani di Aiello Calabro, guidata dalla signora Pagnotta e con a fianco il marito sig Naccarato, viaggia sulla ss18.
Sono appena usciti dal poliambulatorio e si spostano verso sud
Appena giunti all’altezza dello vincolo per l’Eurospin un violento impatto tra l’autovettura ed un grosso camion che viaggiava verso nord
La botta è talmente forte che gran parte del personale e degli utenti del supermercato si affacciano.
la panda viene trascinata per diversi metri
Scende l’autista gridando “ Mi ha tagliato la strada!”
E poi continua quasi parlando con se stesso”Ho provato a non investirla, ci ho provato”
ed infatti il camion ha sterzato a sinistra e l’impatto è con la parte anteriore destra
E’ disperato! Forse se non sicuramente consapevole della gravità dell’incidente.
Mi avvicino al luogo dell’impatto.
Mi avvicino alla signora Pagnotta.
E’ ferita, ha il volto insanguinato ma è vigile.
Molto grave, invece, mi appare subito la situazione del signor Naccarato.
Non parla, non risponde, si agita in modo incomposto.
Chiamo subito il 118 che risponde immediatamente
Dopo pochi minuti mi richiama per maggiori informazioni e mi viene chiesto se lo sportello dell’auto si apra o meno “No” –rispondo-“ fate venire anche i Vigili del Fuoco”
Chiamo poi il 112 e chiedo l’invio dei Vigili del Fuoco e di almeno una pattuglia per il traffico.
Il traffico si muove, forse inconsapevole di quanto successo.
Qualcuno, addirittura, si ferma per chiedere informazioni.
In attesa di Vigili o Carabinieri o polizia stradale io ed un vigile del Fuoco in borghese, al quale vanno i miei ringraziamenti, ci improvvisiamo agenti della stradale e governiamo il traffico.
Intanto il 118, immediatamente intervenuto, soccorre la conducente signora Pagnotta
Pochi minuti e ci riferiscono che per il signor Naccarato non c’è più nulla da fare.
Intanto sta arrivando l’ eliambulanza partita verso Amantea.
Ci aiuta un vigile urbano della polizia di Amantea che visto l’ incidente si ferma volontariamente per aiutarci a far defluire il traffico.
Ancora una vota non ne segnaliamo il nome per evitare spiacevoli e stupide reazioni, ma ci è impossibile non ringraziarlo.
Poi tutto va come si deve
Arriva la pattuglia dei vigili Urbani, arrivano i Vigili del fuoco che rimuovono il corpo del signor Naccarato, arriva l’eliambulanza, arrivano 3 auto dei carabinieri che provvedono alle incombenze di legge
Più tardi arriva il medico necroscopo ed il PM.
Intanto il traffico è fermo
Riprende normalmente dopo qualche ora.
Qualche riflessione però deve pur essere fatta da chi ha tale competenza e tale dovere.
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Cronaca
Era ancora notte, stamattina, quando a sud della Località Principessa, un trattore è stato investito da un furgone.
Le foto sono drammatiche .
Sia quelle del trattore , sia quelle del furgone
Un morto almeno, il signor Giuseppe Ruggiero che proprio oggi compiva 69 anni.
Era a bordo del trattore.
E si parla anche di due feriti.
Altre notizie, invece, parlano di due morti.
Immediati i soccorsi
Purtuttavia il traffico è rimasto bloccato fino ad oltre le ore 9.00
In tanti a considerare che se fosse stato realizzato il Ponte sul Savuto non ci sarebbe stato questo blocco che ha creato tanti problemi quali il raggiungimento dell’aeroporto, quali il raggiungimento di uffici ed ospedali della vicina provincia
Tantissime anche le riflessioni sociali molte delle quali concentrate sulla considerazione che la attuale statale 18 non dovrebbe essere utilizzata da trattori che ben potrebbero utilizzare la vecchia statale 18.
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Primo Piano
La vittima è il71enne Carmine De Luca di Fiumefreddo Bruzio
Un incidente mortale si è verificato questa mattina intorno alle 8:30 sulla statale 18 nel territorio di Torremezzo di Falconara Albanese all’altezza dell’area di servizio.
Per cause ancora in corso d’accertamento due auto (una Punto e una Polo) che viaggiavano in direzioni opposte hanno avuto uno scontro frontale.
L’impatto che potrebbe essere avvenuto verosimilmente perun’invasione di corsia ha provocato il decesso di un 71enneCarmine De Luca, di Fiumefreddo Bruzio.
Versa in gravissime condizioni, invece, un uomo di 51 anni trasportato d’urgenza, in elisoccorso, in ospedale a Cosenza.
De Luca che viaggiava a bordo di una Fiat Punto è morto sul colpo ed è stato estratto dalle lamiere dai Vigili del Fuoco.
I sanitari del 118 accorsi sia con l’ambulanza sia in elisoccorso, che è atterrato direttamente sulla ss 18 non hanno potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso e trasportare un uomo, gravemente ferito, all’Ospedale di Cosenza.
Interdetto il transito dei veicoli in entrambe le direzioni sul tratto della statale Tirrena Inferiore in cui è avvenuto il sinistro.
Il traffico è stato deviato nelle strade interne del centro abitato di Falconara Albanese in attesa che vengano rimossi i mezzi dalla carreggiata ed eseguiti i rilievi.
Alle 12:00 è stata riattivata la regolare circolazione con la riapertura della statale 18
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Paola
L’incidente è avvenuto lungo la statale 18 tra Belvedere e Diamante.
Nello scontro è rimasta coinvolta un’altra auto.
La vittima è Filippo Savoia, infermiere di Belvedere.
Il giovane deceduto, Filippo Savoia, 29 anni
lavorava presso la clinica Tricarico
Secondo le prime notizie, un’auto che procedeva in direzione nord, dopo aver impattato sul guardrail, per cause in corso di accertamento, avrebbe poi urtato una vettura che procedeva in senso contrario, ribaltandosi.
L’occupante della prima auto è deceduto, mentre è rimasto illeso il guidatore della seconda vettura. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 e la polizia stradale.
Sul posto sono presenti i carabinieri e la Polizia stradale del distaccamento di Scalea che sta effettuando i rilievi.
Il traffico dei mezzi pesanti è stato bloccato, mentre le automobili sono state deviate su strade alternative.
L’incidente si è verificato nei pressi del villaggio Mondo nuovo.
Dinamica tutta da confermare nelle prossime ore
Era stata attivata l'eliambulanza per il trasferimento a Cosenza, ma a quanto pare il giovane è deceduto per le gravi ferite riportate
A constatare il decesso il medico dell’elisoccorso prima di rientrare alla base di Zumpano.
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Alto Tirreno
Era andato con la moglie a fare spesa al supermercato
Complice probabilmente il buio, forse la disattenzione è stato travolto da un Fiorino .
Nessun problema per la moglie
L’autista del Fiorino si è fermato a prestare soccorso.
L’investito era originario di Fuscaldo.
Il tragico incidente mortale è avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi 23 gennaio nella città del Santo.
Inutili, purtroppo, i soccorsi dei sanitari del 118 e anche dell’automobilista investitore, che si è subito fermato immediatamente a prestare soccorso.
L’uomo è deceduto quasi subito.
Sul posto, per accertare le cause dell’incidente, si sono recati i carabinieri.
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Alto Tirreno
Il 35enne che ieri sera, sul tratto catanzarese dell'autostrada, ha violentemente tamponato la vettura che lo precedeva, provocando la morte di una 67enne vibonese, guidava sotto l'effetto dell'alcool.
La donna deceduta si chiamava Rita Ramondino, ed era residente a Vibo Valentia
L’uomo si chiama, I.R., ed è un marocchino.
Viaggiava sull’autostrada A3 Salerno Reggio Calabria all’altezza del Comune di Martirano Lombardoha tamponato con la sua Opel Vectra l’auto sulla quale viaggiava la donna vibonese
Quando è scattato l’allarme per il doppio incidente avvenuto ieri sera sull’autostrada del Mediterraneo A2, nel tratto del Catanzarese, con la morte anche dell’autista di un autobus, la polizia stradale ha effettuato tutti i rilievi del caso, notando che l’uomo coinvolto mostrava i segni di uno stato di alterazione psicofisico.
I ripetuti controlli hanno permesso di accertare l’alta presenza di alcol nel corpo dell’automobilista e l’alta velocita’ al momento dell’incidente, mentre gli accertamenti sulla persona hanno dimostrato che anche in passato l’uomo era stato coinvolto in incidenti stradali per la sua guida e per l’assunzione di alcol.
Ora è stato tratto in arresto in flagranza per il reato di omicidio stradale e guida sotto l’effetto di alcool.
Già in passato aveva commesso gli stessi reati
Oltre alla morte della donna, l’uomo ha anche provocato il ferimento delle altre persone presenti nella macchina che ha tamponato
Dalla ricostruzione della dinamica dell’accaduto, si è appurata l’elevata velocità di marcia della Vectra e il mancato controllo del mezzo da parte di I.R., anche come conseguenza della guida in stato di ebbrezza.
Al termine degli accertamenti, i veicoli direttamente coinvolti nel sinistro sono stati sottoposti a sequestro penale ed affidati in custodia giudiziale ad una ditta di soccorso stradale.
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Cosenza
DALL’UNO GENNAIO DI QUEST’ANNO FINO AD OGGI SULLA “STRADA DELLA MORTE” SONO DODICI LE VITTIME IN CALABRIA. MUORE UN SIMPATIZZANTE DELL’ASSOCIAZIONE.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con dolore e sconforto rende noto l’ennesimo incidente avvenuto nella giornata di ieri a seguito di uno scontro che ha coinvolto una autovettura ed un autoarticolato. Una persona coinvolta, all’inizio sembrava all’apparenza non in gravi condizioni, è stata condotta all’ospedale di Rossano e subito trasportato con urgenza, mediante elisoccorso, all’ospedale di Cosenza dove, questa mattina, purtroppo è deceduto.
Si tratta del Dott. Giuseppe (detto Pino), Calabria di 68 anni, noto e affermato professionista stimato e apprezzato nell’ambito della sua figura di dottore commercialista ma anche di docente presso la Ragioneria di Rossano. Il Dott. Calabria, è la dodicesima vittima della S.S.106 nell’anno 2017.
L’incidente è avvenuto in contrada Torricella nel Comune di Corigliano Calabro, in un tratto di S.S.106 che l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha posto all’attenzione delle istituzioni Comunali, Regionali e, soprattutto, dell’Anas Spa per l’alto indice di incidentalità e mortalità stradale rilevato negli ultimi 5 anni rimanendo, ad oggi, inascoltata.
L’Associazione intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla S.S.106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politiche: il silenzio e l’indifferenza del Governo nazionale e regionale, della classe parlamentare calabrese a Roma, delle amministrazioni locali e provinciali, delle forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” si stringe attorno alla Famiglia Calabria, ai parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio ma anche di affetto nei confronti di un amico e simpatizzante del nostro sodalizio. Noi non dimenticheremo queste vite spezzate sull’asfalto della “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima tragedia di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 11 Ottobre 2017
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Calabria
La morte è una cosa terribile, in particolare quella che porta via giovani e bambini.
Terribile, soprattutto, per chi resta , per i parenti, per gli amici.
Ieri abbiamo ricevuto una telefonata da amici di Andrea Arcuri ( alcuni erano comuni) , uno dei quali ci ha contestato la nostra affermazione che la vecchia Panda da lui guidata abbia invaso l’altra corsia.
Sono dichiarazioni da noi raccolte direttamente dai protagonisti ed invero sorrette dalle immagini dell’evento.
Ora ci viene detto che l’altra protagonista, cioè la ragazza che viaggiava sulla panda, avrebbe riferito ai suoi amici una diversa versione.
Non ci è stata nemmeno riferita ma prendiamo e diamo atto che c’è un’altra versione di questo maledetto incidente.
Quello che ci ha sorpreso è che si ha timore che la nostra versione potrebbe orientare gli investigatori in una direzione errata.
Da qui la sollecitazione a dare atto dell’ esistenza di un’altra versione dei fatti ( per noi sconosciuta) ed a lasciare alla Polizia Stradale la ricostruzione dell’incidente.
Non c’è nessun dubbio che saranno gli investigatori a ricostruire i fatti ed i giudici a valutarli.
A noi solo il “dovere” di raccontare , purtroppo, anche cose tristi come queste.
Per il momento, comprendendo il dolore per il terribile evento, passiamo anche sopra alle inaccettabili offese che uno solo ci ha postato e ci riserviamo di valutarle dopo l’esito della causa.
Andrea RIP. Le nostre sono piccole cose!
Foto da Iacchitè
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Cosenza