BANNER-ALTO2
A+ A A-

Ha ribaltato un paio di secchi dell' immondizia sull'asfalto.

Ha distrutto una bottiglia di vetro e ha continuato a tenere i cocci tra le mani.

 

 

 

 

 

Poi, fortunatamente, alla vista dei carabinieri si è "arreso".

Mattinata movimentata quella di venerdì in via Ornato, zona Niguarda a Milano, teatro dello "spettacolo" di un giovane straniero che per qualche minuto ha seminato il panico in strada.

Stando a quanto appreso, il ragazzo è apparso verso le 7.30 e ha iniziato a girovagare a torso nudo e con una bottiglia di vetro rotta in mano.

Nel suo tragitto ha rovesciato qualche secchio dell'immondizia e ha più volte urlato frasi contro l'Italia, spiegando di volere andare via dal Paese.

A fermarlo sono stati gli uomini del Radiomobile dei carabinieri, allertati da alcuni passanti.

Dalla centrale operativa avevano inviato sul posto anche l'equipaggio che ha in dotazione il taser, ma non c'è stato bisogno di utilizzarlo - né di mostrarlo - perché alla vista dei militari il giovane si è tranquillizzato e si è lasciato bloccare.

Il ragazzo è stato quindi portato in caserma per essere identificato.

I carabinieri hanno poi accertato che poche ore prima, durante la notte, era stato ricoverato al pronto soccorso del Niguarda per alcuni lievi ferite, che - ad ora - non è ancora chiaro come si fosse procurato.

Dopo essere stato medicato, era stato subito dimesso.

In mattinata è poi ricomparso in via Ornato.

Pubblicato in Italia

Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, l'arrestato era in compagnia di altri due uomini

Un cittadino marocchino di 39 anni è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile.

 

 

L'uomo è accusato di danneggiamento aggravato perché ha devastato i finestrini di una vettura.

Succede attorno all'una di venerdì, in via Ravenna.

Lo straniero, già noto alle forze dell'ordine, viene notato da alcuni turisti ospiti di un Bed and Breakfast della zona mentre infrange il finestrino di un'automobile parcheggiata.

I militari arrivano quasi subito perché in quel momento stavano pattugliando la strada parallela.

Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, l'arrestato era in compagnia di altri due uomini che non hanno partecipato al gesto vandalico.

Uno di loro, un suo connazionale di 28 anni, è stato denunciato per non aver rispettato un allontanamento ricevuto da parte del questore di Milano.

Pubblicato in Italia

Maxi sequestro di shaboo a Milano: 800 grammi per un valore di 120 mila euro

E' stato compiuto dalla polizia locale. Tre pusher arrestati, sono 70 dall'inizio dell'anno

 

 

Tre arresti e il sequestro di 800 grammi di shaboo, una quantità molto ingente visto che per "sballarsi" con questa sostanza è sufficiente un decimo di grammo.

E' il bilancio dell'operazione condotta a Milano dall'unità di contrasto stupefacenti della polizia locale.

Tutto è successo a partire dalle sei di pomeriggio del 27 agosto in via Racconigi, a Niguarda, quando gli agenti hanno notato la presenza di una Fiat Punto nera, a loro già nota.

Gli operanti hanno quindi deciso di seguirla a debita distanza.

Durante il pedinamento si sono imbattuti in un'altra auto, una Jaguar, da cui è sceso un uomo con un cuscino nero in mano.

Questi è entrato in uno stabile e, poco dopo, è tornato in strada con altri due uomini. Gli agenti (che erano in borghese) sono quindi intervenuti.

I tre avevano circa 50 grammi di shaboo divisi in tre bustine, oltre a 200 euro e alle chiavi di un appartamento dello stabile, che sulle prime erano state nascoste sotto un sedile della Jaguar.

La perquisizione si è quindi spostata in casa, dove all'interno del cuscino nero portato su dal primo uomo sono stati trovati 750 grammi di shaboo e oltre mille euro in contanti. In casa, poi, altri 500 euro e il materiale per confezionare la droga. Inevitabile l'arresto dei tre (tutti di origine cinese) per spaccio di droga. Gli 800 grammi di shaboo sequestrati valgono, sul mercato, circa 120 mila euro.

Dall'inizio del 2018 la polizia locale - diretta dal comandante Marco Ciacci - ha sequestrato circa 1.800 grammi di shaboo e arrestato 70 "pusher"

Pubblicato in Mondo

L'attività investigativa degli agenti ha permesso di riconsegnare l'appartamento all'Aler

Era stato espulso dall'Italia già da febbraio, invece è rimasto e, dopo aver occupato una casa Aler a Milano, l'ha trasformata in un luogo di spaccio.

Usando una telecamera per vendere la droga al sicuro. La polizia ha arrestato un 30enne, J.Z., del Marocco.

Gli agenti del commissariato Porta Ticinese hanno sorpreso l'uomo presso l'abitazione da lui occupata abusivamente in via Gola 27.

Si trovava in compagnia di altri soggetti risultati consumatori abituali di droga.

All'interno dell'appartamento sono stati trovati e sequestrati 13,90 grammi di eroina, 120 grammi di bicarbonato utilizzato come sostanza da taglio da mischiare unitamente alla cocaina, svariati bilancini, nonché 740 euro in contanti trovati addosso all'arrestato. 

Nel corso della perquisizione i poliziotti hanno notato la presenza di una telecamera posizionata sulla porta d'ingresso che veniva utilizzata dall'occupante abusivo per monitorare l'afflusso dei clienti nonché l'eventuale presenza delle forze dell'ordine.

La telecamera infatti era collegata ad un pc posizionato all'interno dell'abitazione nella sala da pranzo.

L'attività investigativa degli agenti ha permesso di riconsegnare l'appartamento occupato abusivamente al personale dell'Aler.

Pubblicato in Italia

Un nigeriano di 36 anni è stato arrestato dalla polizia per resistenza a pubblico ufficiale ed è stato denunciato per procurato allarme e false dichiarazioni sulla propria identità, dopo aver minacciato con un coltello alcuni passanti a Milano, in via Candia.

E’ avvenuto questa mattina.

La notizia è stata resa nota dal Sap (Sindacato autonomo di polizia) attraverso la pubblicazione sulla pagina Facebook del video dell'arresto registrato con uno smartphone.

Nel filmato si vede l'extracomunitario, in stato confusionale, che brandisce l'arma e una bottiglia di vetro.

Gli agenti della volante Bonola lo hanno rintracciato al terminal dei bus di Lampugano e, dopo aver messo in sicurezza i presenti tenendo a distanza l'esagitato puntandogli contro la pistola d'ordinanza, sono riusciti a disarmarlo con uno sgambetto e a bloccarlo senza ferirlo.

Dalla Questura hanno poi spiegato che Mamadou Yacoub ha un regolare permesso di soggiorno e un precedente per procurato allarme.

«Queste sono le situazioni nelle quali si trovano ad operare le forze dell'ordine ogni giorno - ha commentato il Sap accanto al video -.

Ogni istante impiegato per decidere come fermare questi soggetti può essere fatale.

Forza con questi taser!”

Pubblicato in Italia

Un uomo, italiano, è stato fermato durante la notte per l'omicidio del senegalese Assan Diallo ucciso sabato sera a colpi di pistola a Corsico, nell'hinterland milanese. Fabrizio Butà, 47 anni, di origini calabresi ha confessato davanti al pm Christian Barilli.

Si è presentato spontaneamente ai carabinieri nella tarda serata di ieri e avrebbe raccontato che, all'origine del delitto, vi sarebbero state ripetute molestie da parte del senegalese alla sua fidanzata. I due si sarebbero dati appuntamento sabato sera per risolvere la questione e, in un giardinetto di via delle Querce a Corsico, Butà ha sparato almeno dieci colpi, dei quali sei in faccia all'immigrato.

L'uomo ha precedenti anche per un omicidio del 1998. La sua compagna, di 36 anni, è stata arrestata per favoreggiamento personale, detenzione di arma illegale e possesso di stupefacenti. È nel suo garage che è stata trovata l'arma del delitto.

Ucciso da qualcuno che l'ha anche insultato con frasi razziste. La moglie di Assane Diallo, il senegalese di 54 anni ucciso a colpi di pistola in via delle Querce nella tarda serata di sabato a Corsico (Milano), ha riferito ai carabinieri che il marito aveva avuto un diverbio con una persona che gli avrebbe rivolto anche epiteti razzisti.

b)Milano, senegalese ucciso in strada a colpi di pistola. La moglie: «Agguato razzista»

È anche su questa circostanza che stanno lavorando gli investigatori, anche se la modalità spietata con cui l'uomo è stato ucciso potrebbe far pensare a un omicidio maturato in un contesto malavitoso. Diallo, però, aveva piccoli precedenti risalenti nel tempo: era stato denunciato alla fine degli anni '90 per spendita di denaro falso e per una patente contraffatta. Le indagini riguardano anche l'attività di buttafuori in alcuni locali del senegalese che era addetto alla sicurezza anche nei supermercati.

Il sindaco di Corsico Filippo Errante ha dato la «massima disponibilità» ai carabinieri che stanno lavorando per dare un nome a chi ieri sera ha ucciso a colpi di pistola il senegalese Assane Diallo e spiega che «se gli investigatori accerteranno che si tratta di crimine razziale, come afferma la moglie, la condanna mia e dell'intera Amministrazione sarà senza se e senza ma». «Ho sentito la Compagnia Carabinieri per essere costantemente informato sullo sviluppo delle indagini - scrive in una nota Errante -. Sono in corso una serie di verifiche anche con il magistrato incaricato. Ho confermato la massima disponibilità delle istituzioni. Forniremo tutto il supporto necessario e, sono sicuro, non mancherà, se si rendesse necessario per rafforzare il notevole lavoro svolto dagli uomini dell'Arma, anche l'intervento della Prefettura».

Nel frattempo, «con la Polizia locale abbiamo già deciso di rafforzare il presidio di alcune zone fino alle 22 e, due giorni la settimana, fino alle 24. Proseguiremo in modo serrato i controlli anche dei locali pubblici e dei loro avventori. Perché, questi interventi eseguiti negli ultimi anni, in cui abbiamo potenziato il comando con nuove assunzioni, sono stati utili affinché la Questura disponesse, in diverse occasioni, la chiusura di alcuni locali». «Se gli investigatori accerteranno che si tratta di crimine razziale, come afferma la moglie, la condanna mia e dell'intera Amministrazione sarà senza se e senza ma - conclude Errante -. Credo però che non sia corretto, nel rispetto della magistratura, giungere a conclusioni affrettate perché ritengo che i carabinieri debbano poter svolgere il proprio lavoro fino in fondo. Si è trattato di un'esecuzione. Su questo credo non ci siano dubbi.

Pubblicato in Italia

Nonostante lei avesse otto anni l'avrebbe costretta a subire atti sessuali e molestie.

Poi, l'avrebbe obbligata per altri sette anni a fare sesso con lui.

 

 

 

 

 

Quindi, avrebbe usato la sua "forza" per convincere la compagna a stare zitta, a tacere.

Quella stessa forza, però, non è servita a nulla con la sua vittima, che - anche senza l'aiuto di sua madre -alla fine ha trovato il coraggio di denunciarlo.

Un uomo di quarantaquattro anni - residente a Matera e di origini romene - è stato arrestato venerdì mattina a Milano dai carabinieri della compagnia Porta Magenta perché accusato di abusi e violenze sessuali sulla figlioletta della sua compagna.

Il 44enne - che è stato fermato in un ospedale, dove si trovava per problemi di salute - avrebbe iniziato l'orrore sette anni fa, quando la piccola aveva soltanto otto anni.

Da allora - stando a quanto accertato dai carabinieri di Matera - la bimba sarebbe stata spinta ad avere rapporti di natura sessuale con l’uomo, che viveva in un appartamento di Matera proprio insieme alla vittima e alla madre, la sua compagna.

Approfittando delle lunghe assenze della donna, fuori casa per lavoro, il 44enne avrebbe iniziato a molestare la bambina, costringendola ad assistere ad atti sessuali.

Poi, sempre secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'avrebbe obbligata ad avere rapporti sessuali completi. 

La piccola in più di una occasione avrebbe provato a chiedere aiuto alla madre, che però - anche per paura dell'uomo - avrebbe fatto finta di nulla e in alcune occasioni avrebbe incolpato la stessa vittima delle "attenzioni" del patrigno.

Tanto che a volte - hanno mostrato le indagini - le violenze sarebbero avvenute anche nel letto matrimoniale della coppia, mentre la donna dormiva. 

Con il passare del tempo, poi, il 44enne sarebbe diventato sempre più violento e geloso, come quando sarebbe andato su tutte le furie dopo aver scoperto che la ragazzina aveva iniziato una relazione con un suo coetaneo. In quel caso - hanno accertato i carabinieri di Matera - l'uomo avrebbe scagliato contro la bimba un piatto in ceramica, i cui cocci le avevano causato alcune ferite alla testa.

A quel punto, la vittima - ormai quindicenne - ha deciso di chiedere aiuto ai carabinieri insieme alle amichette di scuola e una sua insegnante.

Così, i militari hanno fatto partire le indagini e in poco tempo hanno incastrato l'uomo.

Per lui le manette sono scattate venerdì mattina mentre si trovava in ospedale a Milano.

La giovanissima, invece, sarà affidata a una struttura protetta, in cui potrà iniziare una vita normale.

Damilanotoday

Pubblicato in Italia

Milano, in auto si lancia contro un gruppo di 200 rom nei giardinetti.

Fermato l'uomo alla guida, anche lui romeno. Polizia sta passando al setaccio i campi rom

Un'auto a tutta velocità che cerca di investire un gruppo di duecento persone.

 

Una mega rissa in via Odazio che coinvolge tutti i presenti.

E la fuga all'arrivo della polizia, che ora sta passando al setaccio tutti i possibili nascondigli.

Pomeriggio di follia, quello di sabato, in via Odazio, zona Giambellino.

Alle 13 in punto, per cause ancora tutte da accertare, un uomo di nazionalità romena a bordo di una macchina con targa bulgara è salito sul marciapiedi e si è lanciato contro duecento persone - tutte romene -, che erano riunite nei giardinetti all'angolo con via degli Apuli. 

Il tentativo di travolgere la folla è fallito - la vettura si è fermata su un'aiuola - e quando il guidatore e gli altri due uomini a bordo sono scesi dalla macchina è nata una violentissima rissa con i "rivali" a calci, pugni e sediate.

A riportare la situazione alla normalità, non senza fatica, è stata la polizia, che è stata costretta a intervenire con dieci equipaggi delle Volanti e due squadre del Reparto mobile. 

Gli agenti - stando a quanto si apprende - hanno fermato il conducente della macchina e hanno portato nove persone in Questura per essere ascoltate. Per trovare i complici del fermato, invece, sono immediatamente partiti i controlli nei campi rom della città.

Pubblicato in Italia

Con il termine “airbnb” si intendono i cosiddetti “affitti brevi”.

Ora la giunta romana e napoletana hanno stipulato una convenzione per la esazione diretta della tassa di soggiorno tramite il colosso del web Airbn

Roma anche tramite la Booking.com.

Era un provvedimento molto atteso dalle associazioni di categoria degli albergatori.

Federalberghi in primis, ha votato a “sanare le condizioni di concorrenza sleale”.

Nella Capitale, infatti, le strutture ricettive sono costrette a imporre ai clienti un surplus sulla tariffa giornaliera che va dai 3 ai 7 euro al giorno a persona a seconda della classe (le stelle).

“Si tratta di un vuoto normativo che si sta cercando di riempire – dice a IlFattoQuotidiano.it Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma – e direi che questo provvedimento va nella direzione giusta”.

Resta da capire come riuscirà il Comune di Roma a combattere l’evasione da parte di strutture private non accreditate che decidono a seconda delle necessità di pubblicare annunci su piattaforme online.

“Non sarà semplice. Anzi, sarà difficilissimo”, ci dice Giuseppe Canfora, presidente Asshotel Roma e vicepresidente dell’Ente Bilaterale del Turismo del Lazio.

“Ci sono già dei problemi – spiega – a contrastare l’evasione nelle strutture accreditate, figuriamoci nelle case private. E comunque il guadagno resta sempre molto alto, rispetto agli alberghi dove il posto letto per la notte non è l’unico servizio a disposizione del cliente”.

Un tema che secondo l’assessore capitolino al Turismo, Adriano Meloni, verrà risolto presto: “Grazie a questo provvedimento – afferma l’esponente della Giunta in una nota – poniamo le basi per accordi con le piattaforme di prenotazione online. Potremo, quindi, rendere più facile la riscossione, contrastando l’evasione, riequilibrando la concorrenza e facendo emergere le forme di locazione fantasma”.

La collaborazione con il Comune di Napoli è solo l’ultimo tassello dell’impegno dell’operatore online sul territorio campano.

 
“Siamo già partiti con le esperienze a Firenze, Milano e Roma, e Napoli non poteva mancare ha spiegato Alessandro Tommasi, Policy Manager Italia di Airbnb”.

 
Di recente, infatti, Airbnb ha lanciato le proprie “Esperienze” a Napoli e Costiera Amalfitana, un’opportunità economica anche per chi non ha un immobile da condividere ma vuole mettere a frutto le proprie passioni o competenze.

Pubblicato in Politica

Milano, ragazza stuprata in un albergo nella notte di San Valentino.

Si sono conosciuti nella notte di San Valentino e dopo poche ore lui l'avrebbe picchiata e stuprata.

Una storia da incubo quella avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì 15 febbraio.

Una vicenda che ha come protagonisti un uomo di 30 anni, cittadino marocchino con precedenti ma non per reati di questo tipo, e una sua connazionale sua coetanea.

Secondo quanto reso noto dalla Questura di Milano i due si sono conosciuti mercoledì sera in un locale di Milano e avrebbero deciso di proseguire la serata assieme in altri bar.

Lui, approfittando del fatto che la donna a un certo punto era rimasta sola, l'avrebbe trascinata sull'auto di lei e qui l'avrebbe picchiata.

Successivamente l'ha condotta in un albergo di via Lulli, il New Milan, una stella.

Stando alla ricostruzione di via Fatebenefratelli i due sarebbero entrati  nell'hotel insieme e una volta in camera l'avrebbe obbligata ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà, prima di addormentarsi.

Proprio a quel punto la 30enne ha avvertito la polizia: la volante è intervenuta intorno alle 7 e ha trovato l'uomo sul letto, ubriaco, che dormiva.

All'interno della stanza sono state trovate — precisano dall'ufficio prevenzione generale — tracce di sangue.

Per lui sono scattate le manette in flagranza di reato ed è stato accompagnato nella casa circondariale di San Vittore.

L'accusa è pesantissima: violenza sessuale.

L' albergo è stato oggetto di controlli da parte degli agenti della Questura .

Mah!

Pubblicato in Italia
Pagina 2 di 5
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy