Nonostante lei avesse otto anni l'avrebbe costretta a subire atti sessuali e molestie.
Poi, l'avrebbe obbligata per altri sette anni a fare sesso con lui.
Quindi, avrebbe usato la sua "forza" per convincere la compagna a stare zitta, a tacere.
Quella stessa forza, però, non è servita a nulla con la sua vittima, che - anche senza l'aiuto di sua madre -alla fine ha trovato il coraggio di denunciarlo.
Un uomo di quarantaquattro anni - residente a Matera e di origini romene - è stato arrestato venerdì mattina a Milano dai carabinieri della compagnia Porta Magenta perché accusato di abusi e violenze sessuali sulla figlioletta della sua compagna.
Il 44enne - che è stato fermato in un ospedale, dove si trovava per problemi di salute - avrebbe iniziato l'orrore sette anni fa, quando la piccola aveva soltanto otto anni.
Da allora - stando a quanto accertato dai carabinieri di Matera - la bimba sarebbe stata spinta ad avere rapporti di natura sessuale con l’uomo, che viveva in un appartamento di Matera proprio insieme alla vittima e alla madre, la sua compagna.
Approfittando delle lunghe assenze della donna, fuori casa per lavoro, il 44enne avrebbe iniziato a molestare la bambina, costringendola ad assistere ad atti sessuali.
Poi, sempre secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'avrebbe obbligata ad avere rapporti sessuali completi.
La piccola in più di una occasione avrebbe provato a chiedere aiuto alla madre, che però - anche per paura dell'uomo - avrebbe fatto finta di nulla e in alcune occasioni avrebbe incolpato la stessa vittima delle "attenzioni" del patrigno.
Tanto che a volte - hanno mostrato le indagini - le violenze sarebbero avvenute anche nel letto matrimoniale della coppia, mentre la donna dormiva.
Con il passare del tempo, poi, il 44enne sarebbe diventato sempre più violento e geloso, come quando sarebbe andato su tutte le furie dopo aver scoperto che la ragazzina aveva iniziato una relazione con un suo coetaneo. In quel caso - hanno accertato i carabinieri di Matera - l'uomo avrebbe scagliato contro la bimba un piatto in ceramica, i cui cocci le avevano causato alcune ferite alla testa.
A quel punto, la vittima - ormai quindicenne - ha deciso di chiedere aiuto ai carabinieri insieme alle amichette di scuola e una sua insegnante.
Così, i militari hanno fatto partire le indagini e in poco tempo hanno incastrato l'uomo.
Per lui le manette sono scattate venerdì mattina mentre si trovava in ospedale a Milano.
La giovanissima, invece, sarà affidata a una struttura protetta, in cui potrà iniziare una vita normale.
Damilanotoday