
Erano giunti ieri sera ,eleganti ed efficienti e dopo il tempo necessario erano usciti e sulla porta era apparso il cartello “ Chiuso per inventario”.
Nessuno sapeva chi fossero e cosa facessero.
C’è voluto stamattina per sapere.
Lo riporta solo la Gazzetta del Sud con il seguente comunicato web
“La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha eseguito un provvedimento di confisca emesso dalla Corte di Appello del capoluogo calabrese nei confronti di Francesco Suriano , 37 anni”.
“L’intervento della Dia rientra nella operazione “Quattro terre” che ha consentito dal suo avvio di confiscare beni negli ultimi quattro anni per un valore complessivo di oltre 30 milioni di euro. Il provvedimento di confisca eseguito questa mattina ha interessato beni del valore complessivo di 1 milioni e 200 mila euro.
Secondo quanto riferito dalla Dia , Suriano sarebbe stato condannato in via definitiva per estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare la cosca mafiosa Lanzino-Di Puppo di Cosenza”.
Sorpresa la comunità!"
Sembra il Far West, ormai, questa città, un tempo paradiso per gli amanteani ed i forestieri.
Anche stanotte due auto sono state date alle fiamme .
Una completamente distrutta, la seconda parzialmente, ma comunque inutilizzabile, ormai.
Sono le tre di notte quando viene dato l’allarme e giungono i soccorsi.
Prima si spengono le fiamme, poi si portano via le auto, infine si pulisce alla meglio Via Baldacchini luogo dell’evento .
Viene anche riparata alla bell'e meglio la cassetta della rete elettrica che però deve essere sostituita al più presto. (vedi foto 1).
Arriva il carro attrezzi che si porta via le auto e sul luogo restano solo i segni del fuoco e le strisciate dalla gomme dell’auto che viene tirata su per essere portata via. (vedi foto 2).
Una è stata da noi trovata e ci sembra sostanzialmente inutilizzabile.
Il motore non c’è più, e l’interno dell’auto è parzialmente bruciato.
Sono scoppiati anche gli air bag. (vedi foto 3).
L’altra quella dalla quale, presumibilmente, ha preso avvio il fuoco, quasi sicuramente doloso, non si trova e sembra sia stata portata allo sfasciacarrozze perché interamente distrutta.
Le auto appartengono una ad un noto medico locale, l’altra ad un imprenditore il cui coniuge è anche dipendente del Comune di Amantea.
Ora tocca agli investigatori.
Inutile dire che la città è confusa e preoccupata.
Foto 1
Foto 2
Foto 3
Foto 4
Ma che succede ad
Il supermercato di Via Della Libertà è stato sequestrato nell’ambito della Operazione Nettuno.
Sequestrati beni per oltre 500 milioni di euro tra cui
-39 immobili e 53 appezzamenti di terreno nelle province di Catanzaro e Vicenza;
-25 complessi aziendali dislocati nel territorio calabrese nelle province di Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia e Reggio Calabria;
-27 automezzi intestati e/o riconducibili ai destinatari del provvedimento;
-25 quote societarie e svariate decine di rapporti finanziari.
Tra le attività commerciali sequestrate, oltre al Centro Commerciale Due Mari, anche i supermercati La Nuova Nave srl con sede a Lamezia, Amantea (Cs) e Decollatura, l’Ipermercato Midway srl con sede a Lamezia, Peda Calabria Srl di Fuscaldo (Cs) e i supermercati Duep di Reggio Calabria e Catanzaro, i supermercati Perri Srl di Cosenza e la Ap Calzature e accessori di Lamezia.
I soggetti destinatari dei sequestri sono Vincenzino Iannazzo, Pietro Iannazzo, Francesco Iannazzo, Antonio Davoli, Giovannino Iannazzo, Adriano Sesto, Antonio Provenzano, Franco Perri.
L’operazione Nettuno è stata condotta dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Catanzaro, sia in territorio calabrese che nazionale, mediante l’impiego di circa 200 militari, ed è stata diretta dalla procura della repubblica – D.D.A. di Catanzaro.
Il Centro commerciale "Due Mari" resta aperto
Non sarà chiuso, né ci sarà alcuna interruzione della sua attività, il centro commerciale "Due Mari", uno dei beni sequestrati dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Catanzaro, per un valore complessivo di cinquecento milioni di euro, nell'ambito dell'operazione denominata "Nettuno". Secondo quanto ha riferito la Dda di Catanzaro, che ha chiesto ed ottenuto dal Gip l'emissione del provvedimento di sequestro, é stato già predisposto un "pool" di professionisti che curerà l'amministrazione del centro commerciale, che potrà proseguire così regolarmente la sua attività. L'inchiesta che ha portato al sequestro dei beni é stata condotta dal pm della Dda Elio Romano sotto le direttive del procuratore della Repubblica facente funzioni, Giovanni Bombardieri.
Reagisce la Cgil: Sequestro Due Mari, impone maggiore attenzione su tema legalità
Il segretario generale della CGIL Catanzaro, Giuseppe Valentino ha dichiarato: “La CGIL è allarmata per la tenuta dei livelli occupazionali e, in attesa di conoscere in modo più dettagliato i termini dell'operazione, chiederà di incontrare il futuro commissario per favorire azioni concrete ed un protocollo della Legalità. Non possiamo permettere che i cittadini per bene, i giovani che frequentano assiduamente luoghi come il centro commerciale in questione siano indirettamente e inconsciamente dei finanziatori della criminalità. La società i negozianti all'interno della struttura, i lavoratori, le Istituzioni e tutti i cittadini devono sentirsi impegnati per affermare la verità e difendere la legalità”