Una decisione tutta sua.
Maturata nella già nella nottata di avantieri.
Tanto che ieri sera aveva educatamente declinato l’invito alla cena organizzata da capitan Alex Cordaz in un ristorante di Torre Melissa.
Ed infatti, ieri sera, ha mangiato nel solito albergo, alla periferia di Crotone, che lo ospita da oltre un anno.
E lì è stato raggiunto dai suoi collaboratori, il 'vice' Emanuele Cacicia e il preparatore Gabriele Stoppino.
E l’orgoglioso tecnico ha affermato "È tutto vero, ho deciso così e non torno indietro. Quando dico una cosa non faccio chiacchiere. Mi conoscete bene, sapete come sono fatto".
Dribbla invece sulla domanda sui motivi che lo hanno spinto a tirarsi fuori.
"È una decisione tutta mia e non ho intenzione di scendere nei particolari. Probabilmente lo farà chi di dovere".
Insomma Nicola ha sorpreso tutti, in particolare i suoi stessi calciatori.
Le dimissioni irrevocabili da allenatore del Crotone sono giunte, è vero, dopo la sconfitta con l'Udinese, la quarta consecutiva tra campionato e Coppa Italia, ma forse solo a causa di incomprensioni con la dirigenza alla fine della gara.
Nicola aveva detto che "chi pensava di salvarsi prima si sbagliava di grosso", una frase sibillina che forse era riferita a critiche di troppo.
Il presidente Gianni Vrenna si era fatto sentire, una volta raggiunto lo spogliatoio per incoraggiare i calciatori, già sotto per 0-1.
Nicola non avrebbe gradito.
Eppure, nel post-match, il tecnico aveva detto: "Ma quale crisi? Non dimentichiamoci chi siamo e quanto dobbiamo lottare per un'altra salvezza".
Davide Nicola, comunque, lascia la squadra al momento fuori dalla zona retrocessione, al quintultimo posto con 12 punti e un vantaggio di 2 lunghezze sulla Spal, terzultima.
Silenzio dalla società che starebbe già lavorando per trovare il sostituto.
Sviluppi sono attesi nelle prossime ore.
In pole position l'ex Damiano Drago. Domenico Di Carlo, Stefano Colantuono e Roberto Stellone le altre opzioni.