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Tragedia sulla Provinciale 247: due morti ed un ferito di Francesco Gagliardi
Lunedì, 28 Maggio 2018 20:47 Pubblicato in Primo PianoRiceviamo e pubblichiamo:
Ieri mattina abbiamo appreso da alcuni amici con incredulità e sgomento che sulla Provinciale 247 Amantea – Cosenza si era verificato un orribile incidente stradale in cui erano state coinvolte una macchina e uno scooter.
Hanno perso la vita una donna ed un uomo.
L’uomo di 39 anni, residente a Luzzi, sposato con un figlio, amante dei motori, a bordo della sua motocicletta si stava recando ad Amantea per partecipare al 1° raduno automobilistico, mentre la donna, Paola Scialis di anni 42, di Belmonte Calabro, insieme al suo compagno, che nello scontro è rimasto ferito e poi accompagnato all’ospedale di Paola per le cure del caso, molto nota non solo nel Basso Tirreno Cosentino e non solo, si stava recando in San Pietro in Amantea per partecipare ad un incontro con le autorità del luogo per discutere di una sua eventuale partecipazione ad un progetto SPRAR.
Paola e Luca sono morti sul colpo.
Paola sbalzata dalla macchina è finita sul selciato priva di vita, mentre Luca è stato sbalzato in un canneto del fiume Catocastro.
Son dovuti intervenire i Vigili del Fuoco per ricuperare il corpo dello sfortunato centauro.
E’ il primo incidente mortale che io ricordo che si è verificato sulla provinciale.
Era una bella giornata di sole che riscaldava i cuori e molti erano già a mare per il primo bagno di stagione, le ginestre in fiore emanavano un dolce profumo.
Nessuno poteva immaginare che l’ultima domenica di maggio avrebbe potuto funestare una così bellissima e dolcissima giornata di primavera.
Quando la notizia si è sparsa in un baleno nessuno voleva crederci.
Paola era molto conosciuta nella zona e molto apprezzata.
Il suo dolce sorriso sapeva conquistare tutti e tutti le volevano un sacco di bene.
– Ancora una volta – così ha commentato l’accaduto la C News 24 – le strade calabresi mietono spighe rigogliose, incuranti di quanti piangono e si addolorano nel vedere che una domenica di primavera non è soltanto profumi e tiepidi raggi, ma anche disperazione e tragedia, inestricabili di un destino beffardo-.
E il giornale online Jacchité così ha scritto.- Ciao Paola, piange il mondo dell’arte e del teatro. La sua casa a Belmonte Calabro era luogo di incontri teatrali, musica, laboratori culinari, di costruzioni di marionette.
Organizzava incontri sull’importanza di abitare con arte e fantasia i nostri luoghi, residenze artistiche e molto altro.
E inondava ogni angolo, ogni spazio che frequentava con il suo sorriso e la sua pazzia.
Proprio ieri sera era stata protagonista di uno spettacolo a Cosenza.
Oggi un tragico quanto beffardo destino ha spezzato i suoi sogni, la sua gioventù, la sua voglia di vivere e di donare amore, portandosi via con sé anche la tanta umanità che ancora Paola aveva da dare-.
Io me la ricordo bene questa ragazza solare, simpatica e preparata, non solo perché era figlia di un mio amico carissimo, ma anche perché una sera del mese di agosto di alcuni anni fa venne a San Pietro in Amantea e si esibì in Piazza Pietro Mancini (Nmienzu a Chiazza) riscuotendo un successo straordinario.
Applausi a scena aperta.
Tutti rimasero entusiasti della sua performance.
Ciao cara Paola, ti accompagnino I santi e gli Angeli nella Santa Gerusalemme.
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Lsu-Lpu e le “pagliette” sulla “stabilizzazione”
Lunedì, 28 Maggio 2018 14:37 Pubblicato in CalabriaIl presidente dell’Anci Calabria Gianluca Callipo:è intervenuto nel corso della riunione regionale dell’associazione che raggruppa i Comuni calabresi: «C’è intenzione di proseguire ma con maggiori garanzie»
Dice Gianluca Callipo «I Comuni vogliono proseguire il percorso per la stabilizzazione del Lsu-Lpu, ma hanno bisogno di maggiori garanzie e certezze».
Lo ha affermato a margine dell’odierna riunione del consiglio regionale dell’associazione che raggruppa i Comuni calabresi.
Poi prosegue «Abbiamo evidenziato le problematiche che a tutt’oggi permangono rispetto alla prosecuzione del percorso di stabilizzazione, perché vari Comuni hanno proceduto alla contrattualizzazione dei lavoratori seguendo l’indirizzo della Regione assumendosi anche una responsabilità maggiore di quella che hanno.
Pero’ ci sono nodi che arriveranno al pettine se non si chiariranno alcuni aspetti, quelli sulle deroghe dei fabbisogni e quindi sulle possibilità di turn over per i Comuni: su questo è necessario che ci sia chiarezza da parte del governo nazionale, l’assessore regionale Robbe ci ha dato rassicurazioni sul confronto con il governo nazionale, ma aspettiamo di avere elementi e documenti certi».
Secondo Callipo «inoltre bisogna capire quali saranno le risorse finanziarie che saranno messe a disposizione: ancora non è uscito il Dpcm, ancora non è stata varata la legge regionale che era stata promessa mesi fa per aiutare il percorso di stabilizzazione degli Lsu.
Su tutto questo i Comuni esprimono preoccupazione per il tempo che sta trascorrendo da quegli annunci, quindi solleciteremo per avere risposte.
I Comuni vogliono proseguire il percorso per la stabilizzazione del Lsu-Lpu, ma hanno bisogno di maggiori garanzie e certezze, che oggi ancora non ci sono.
Stiamo evidenziando delle problematiche perché i Comuni non vogliono fare assolutamente passi indietro sul percorso, ma sono preoccupati per i passi in avanti da fare, e i passi in avanti non saranno possibili se non si chiariranno tutti questi aspetti».
Sig Callipo, ci perdoni le insolenti domande:
- Come faranno i comuni in dissesto che non possono fare assunzioni a stabilizzare- pur volendoli- gli LSU ed LPU?.
- Chi pagherà i loro stipendi?
- Cottarelli finanzierà la stabilizzazione degli LSU ed LPU?
- Perché De Luca dice che la regione non può stabilizzare gli LSU ed LPU e dichiara il timore di pagare di tasca sua ed in Calabria tutti pensano possa farlo la regione di Re Oliverio?
D’Alema a Pietro Grasso durante l'assemblea nazionale di Liberi e Uguali a Roma.
Riferendosi alla Lega ha detto a Grasso: «Se torniamo a elezioni per il veto a Savona, quelli prendono l'80%»,
L’autonomia, la sovranità del popolo , le ingerenze straniere.
Ed ancora: "Speriamo bene".
La cosa più strana è che lo ha detto il 26 maggio 2018 cioè il giorno prima che Mattarella dicesse di non approvare la proposta di Savona ministro
Ma lui, allora, lo sapeva?
Già dal giorno prima?
E chi glielo aveva detto?
Forse Mattarella stesso?
Buh!
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it
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