Il nostro amico Luca Guzzo passa dalla stazione ferroviaria e rileva il nuovo albergo da poco riaperto.
E’ l’albergo dei poveri.
Anzi del povero.
Uno e non è un profugo.
I profughi sono alloggiati negli alberghi e nelle case private dove ricevono vitto, alloggio ed assistenza.
Lui è un bianco.
E’ seduto in un angolo.
Ha le pantofole ed i capelli bianchi corti.
Di fronte a lui un materassino sul quale probabilmente passerà la notte.
Vicino a lui una ciotola di acqua.
Forse per il cane che normalmente è la sua prima se non unica amicizia.
Due borse di cui una dell’MP dove probabilmente conserva del cibo.
Domani andremo a trovarlo per vedere se ha bisogno di qualcosa.