Nel mito più che nella storia di Amantea si parla della “Mantiella a terza” e della “Perla del tirreno” due assunti indimostrati ed indimostrabili, segno palese della nostra presunzione.
Ma forse sbaglio.
Amantea ha avuto ed ha straordinarie qualità e bellezze.
Ed infatti eccovi due perle delle quali andare orgogliosi.
Perle che mostrano il nostro passato, il nostro presente ed il nostro futuro.
Siamo su una delle principali via urbane.
Nientemeno che Via Vittorio Emanuele.
Siamo nei pressi della sede di Zippa, un luogo dove spesso sono invitati i politici amanteani
Tutti i politici amanteani.
Politici forse un po’ distratti se è vero che mai nessuno di loro ha visto quello che ci è stato segnalato ( chissà poi perché sempre noi e mai altri?)
Parliamo delle prime due perle che segnaliamo ai nostro lettori.
Altre in seguito!
Basta passare sul marciapiede ( proprio quello che è chiuso da qualche anno nella ignavia più totale delle amministrazioni, dei Vigili Urbani, della città) ed è impossibile non notarle.
Due perle diverse.
Una è uno spazio privato pieno di cartacce.
Uno spazio che non appartiene a nessuno, evidentemente, e nel quale le cartacce( soprattutto volantini pubblicitari) vengono buttate o finiscono.
L’altra è una vecchia scala dove cresce il più bel giardino della città.
Un giardino incantato, pieno di vegetazione mediterranea ed in particolare di fiori ed alberi lussureggianti.
La scala porta ad un vecchissimo manufatto dove ogni tanto sale qualcuno, ovviamente a suo rischio e pericolo.
E’ uno dei tanti luoghi privati che la pubblica amministrazione attenziona al punto da non toccarli né farlo toccare, rispettosa come è della natura nelle sue forme ed espressioni.