La mareggiata ha mostrato una situazione incredibile.
E’ quella di imprenditori balneari che vengono contravvenzionati per avere spostato( non rubato) la sabbia della propria concessione demaniale per difendere le strutture regolarmente autorizzate ma che pur tuttavia vengono parzialmente distrutte da questa ultime mareggiata.
Un buon napoletano avrebbe detto “Cornuto e mazziato”
Noi invece ci poniamo la domanda: chi sbaglia?
E’ stato sbagliato consentire uno stabilimento annuale quando si sapeva che il mare avrebbe potuto distruggerlo?
Ma dopo che è stato autorizzato e costruito è davvero illogico difenderlo?
E se non con la solita sabbia che in alcuni casi funziona e che è stata sempre permessa o tollerata ( un po’ in ogni dove), con che cosa occorre difendere un bene privato?
Ed ora?
Chi ripagherà i danni subiti dalla mareggiata?
E chi pagherà i danni subiti dal lungomare?
Il bravo Oliverio ed il Pd che governa la Calabria domani mattina chiederà la calamità naturale?
E se richiesta ( e concessa) lo sarà solo per i beni pubblici od anche per i beni privati?
Ed il bravo Iacucci anche questa volta darà ai comuni mille euro a km?
Ed il comune prenderà atto che i lidi assentiti, se non difesi,possono essere distrutti dalle mareggiate?
Il comune si chiederà che cosa fare con questo benedetto Piano Spiaggia?
Lo modificherà, lo cambierà?
Certo non sarebbe male se si prendesse atto che senza opportune difese non resterà spiaggia, non resteranno lidi, e forse non resterà nemmeno il lungomare!