Amantea soffre il problema dell’ossidazione.
Il ferro presente in ogni dove arrugginisce, si gonfia, stacca il cemento che cade sui sottostanti marciapiedi.
In tal modo si crea pericolo per chi ha la ventura di passarci sotto.
Che fare?.
Semplice.
Certo non come con la Posta di Campora San Giovanni chiusa ormai da mesi.
Nel nostro comune si appongono due transenne collegate da strisce colorate che dovrebbero vietare il transito delle persone sotto il punto pericoloso se non vietare l’accesso nelle case e negli uffici.
Ma questa è la cosa più facile e stupida, anche perché spesso costringe la gente a camminare sulla carreggiata addirittura con maggiori rischi per i pedoni.
Ormai queste strisce si trovano dappertutto.
Per esempio davanti alla caserma dei carabinieri, in questo caso imposte da Vigili del Fuoco.
E da qualche giorno anche davanti al palazzo Greco in Via Dogana.(nella foto)
Si potrebbe però fare anche altro.
Per esempio imporre la realizzazione di una struttura in ferro-legno che permetta il transito sotto il punto pericoloso senza creare rischi per gli utenti.
Ed eseguirla direttamente dal personale del comune a spese del creante rischi.
Un po’ come è stato fatto in via Margherita davanti al palazzo Florio dove il comune ha letteralmente chiuso il marciapiede apponendo a proprie spese una transenna in legno, poi nobilitata(?) dai pittori locali a spese dell’Associazione commercianti.
Ma in tal modo ha costretto i pedoni a camminare sulla carreggiata.
Ma tant’è ad Amantea le regole del codice della strada non sono rispettate. Affatto.
E comunque ci sembra meglio che chiudere le strade come avviene nel centro storico.
Quale sarà il futuro di Amantea?